dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 26/02/2015
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
268
Gerardo …e i consigli della mamma
Ogni età ha i suoi problemi e tutte le persone hanno i loro. Anche, Gerardo… il quale aveva passato la vita sotto le ali di sua madre Caterina. Figlio unico, si sentiva in pace e soddisfatto. Gerardo, sua madre e suo padre hanno sempre formato una famiglia unita. A tenerla unita ci pensava Caterina, la madre, donna piena di risorse…e con un carattere di ferro. Giacomo, il marito pendeva (per forza) dalle labbra della moglie …e così era per Gerardo. Poi, come spesso avviene, a cinquant’anni, Gerardo, si accorse di aver bisogno di una donna (…che non era sua madre). Anzi, le cose non andarono esattamente così… E’ stata la donna, Lorenza, a mettere gli occhi su Gerardo, il quale, in un primo tempo, non si era accorto nulla. Un giorno, di un anno fa, Lorenza, quarant’anni, si trovò sola. La madre anziana con la quale aveva passato la vita era venuta a mancare. Lorenza interpellò Gerardo per alcune lavori riguardanti la casa e così nacque … l’approccio. Caterina, la madre di Gerardo, in un primo tempo, considerò “l’andari - vieni” di Gerardo a casa di Lorenza… per motivi “di lavoro”. Quando si accorse che stava nascendo qualcosa di diverso …andò su tutte le furie. Caterina richiamò Gerardo all’ordine. Per la pace in famiglia, il figlio mugugnando ritornò nei ranghi. Il cinquantenne, però, aveva scoperto “l’altra metà del cielo”. Cosa avesse detto e fatto Lorenza, Gerardo, non riusciva a spiegarselo. Fatto sta che, la voce vellutata, gli sguardi languidi, gli atteggiamenti flessuosi di Lorenza erano rimasti… “chiodi fissi” nella mente del “buon figlio di mamma e papà”, il quale, appena poteva, cercava di vedere Lorenza. D’altro canto, la quarantenne si era accorta che, Gerardo, era proprio un “buon partito”… libero, sano, educato. Appena poteva, anche Lorenza cercava Gerardo. Ormai, però, Caterina, la madre, era sulle spine. Ogni volta che Gerardo usciva di casa, la madre “lanciava” la fatidica domanda: “Dove vai? Non andrai mica da quella Lorenza che ti ha fatto perdere la testa?” Gerardo cercava di giustificarsi. Un giorno non resistette. “Mamma, insomma, ho cinquant’anni, saprò bene cosa mi sto facendo…” Non l’avesse mai detto. “Ricordati Gerardo che un uomo, a qualsiasi età, non è mai perfettamente sano di mente… e non sa mai ciò che fa. L’uomo è un essere fragile, vulnerabile, debole. Quando un uomo guarda negli occhi una donna …crolla come una pera cotta. E tu non sei diverso dagli altri uomini…” In quell’istante, il campanello di casa Gerardo cominciò a suonare. Chi poteva essere? Era Lorenza. Tra le braccia teneva un cagnolino ferito che guaiva disperatamente. “Ho bisogno della Signora Caterina… la sola donna che sa come curare i cagnolini feriti.” La mamma di Gerardo, patita per i cani e indiscussa conoscitrice dei “migliori amici dell’uomo” si sentì investita di autorità. Accolse Lorenza nella sua casa. Curò il cagnolino ferito che da quel momento si chiamò, Bruno, come il cane della Signora Caterina… E, finalmente, Gerardo ebbe il permesso di frequentare Lorenza. Ovvero… come diceva un antico proverbio. “Solo una donna …può conoscere un’altra donna” (268)-
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PAVIA
di Teresa Ramaioli
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CIAO ANNAMARIA ...
ANNAMARIA MENNITTI
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CIAO ANTONELLA ...
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25 FEBBRAIO 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 25 Febbraio 2015 – Mercoledì - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
907
Ottavio e Carmen
Ci sono persone particolarmente disordinate. Una di queste è sicuramente il Dott. Ottavio, cinquant’anni ben portati, single, Commercialista nel milanese, abitante a Pavia. Per un Commercialista, il disordine non è una bella qualità. Per fortuna che il Dott. Ottavio aveva una memoria fotografica e ricordava tutto … anche le cose di quarant’anni prima. La secondo fortuna del Dott. Ottavio era la sua impiega di fiducia, la Signora Maria, suo angelo custode. La Signora Maria, sessant’anni, prossima alla pensione, era l’ordine in persona. Dove il Dott. Ottavio lasciava in disordine … la Signora Maria metteva ordine. Lì nascevano le frecciate (a fin di bene). “Dott. Ottavio, se vuole sposarsi … deve tenere in ordine ogni cosa. Le donne non sopportano il disordine … e meno che mai … un marito disordinato” Il Commercialista si metteva a ridere e … “Finché c’è lei, Signor Maria, non ho bisogno della moglie” A quel punto l’impiegata di fiducia diventava seria … come fosse sua madre. “E no. Dott. Ottavio. Lei non deve aspettare che io vada in pensione per prendere moglie. Si ricordi che il tempo passa … e acqua passata non macina più” Il discorso terminava lì, ma un anno fa … Nell’Ufficio del Commercialista è entrata una stagista. Una di quelle stupende universitarie, la Dott. Carmen, che, laureata, e un Master in una specializzazione complicatissima, aveva chiesto di fare un po’ di pratica … a contatto con persone in carne ed ossa. La Signora Maria aveva subito annusato odore di bruciato … La Dott. Carmen, ventotto anni, alta, bionda, occhi verdi e gambe da fine del mondo non portava il reggiseno ed aveva camicette che avrebbero mandato in estasi anche l’uomo più refrattario della Terra. Immaginarsi il Dott. Ottavio. Il cinquantenne aveva sempre avuto un debole per le donne (specialmente bionde). La Signora Maria pensò subito all’ordine … A cosa avrebbe fatto il Dott. Ottavio, già disordinato di suo. Cosa avrebbe combinato con una donna bionda (di ventotto anni) in mezzo ai piedi. Prima ancora che la Dott. Carmen prendesse servizio, la Signora Maria, aveva fatto le sue osservazioni. “Dott. Ottavio, capisco che parlare di ordine con Lei è come raccomandare le pecore al lupo. Però, non faccia come ha fatto con la Dott. Beatrice … “ Ottavio, sapeva che aveva un debole per le donne. Con Beatrice aveva toccato il fondo. Con la scusa che era disordinato … lasciava cadere apposta dei fogli di carta qua e là … per osservare la Dott. Beatrice (in minigonna) che si chinava per raccoglierli. La Signora Maria, per un po’, ha fatto finta di niente … poi, approfittando di un tu per tu per una pratica, ha parlato chiaro. “Dott. Ottavio … o me o lei. Qui non ci sono vie di mezzo. L’ordine non c’entra niente. Qui è la serietà e il buon nome dell’Ufficio … del suo Ufficio” Ottavio ha dovuto cedere. Ha preferito la Signora Maria. La Dott. Beatrice passò (ma era una scusa) al servizio del Dott. Ermenegildo nel cui Ufficio operava anche su moglie … quindi, assolutamente inattaccabile sotto quell’aspetto. Un anno fa, il Dott. Ottavio si rese improvvisamente conto di avere cinquant’anni. Che erano spuntati i primi capelli bianchi (ma il Commercialista li chiamava grigi) … e, dopo aver visto la Dott. Carmen, aver preso un colpo di quelli che lasciano il segno. Una donna così non l’aveva mai vista. Anzi. Quella stessa notte, l’aveva sognata … L’aveva sognata e sembrava una cosa vera, un scena reale. Il Dott. Ottavio era nel giardino della sua bella Villa alla periferia di Pavia. Improvvisamente nel giardino era apparsa Carmen la quale … con la camicetta sbottonata … “Ottavio da oggi mettiamo un po’ di ordine in giardino” Gli occhi del cinquantenne erano finiti (guarda caso) sullo splendido seno di Carmen e Ottavio aveva risposto con languido “Si”. Quel sogno l’aveva frastornato, irretito … Nessuna donna, fino ad allora, l’aveva ridotto in quello stato. L’incallito single … con la ventottenne aveva trovato pane per i suoi denti. Nei primi tre giorni di servizio della Dott. Carmen non era accaduto nulla in apparenza ... All’occhio clinico della Signora Maria, però, non era sfuggito nulla. Aveva notato che il Dott. Ottavio, dopo aver consultato le pratiche … le riponeva diligentemente nelle loro cartelle. Anzi, era il Dott. Ottavio che metteva in ordine le pratiche che la Dott. Carmen lasciava in disordine un po’ dappertutto. Sembrava che il Dott. Ottavio fosse diventato la Signora Maria … e questo, all’impiegata di fiducia, non andava per niente bene. Alla prima occasione. In un momento in cui la Signora Maria e Ottavio erano soli in Ufficio, la sessantenne andò su tutte le furie. “Dott. Ottavio, in questo momento le parlo come fossi sua madre. Non è così che può e deve comportarsi un uomo che ha perso la testa per una donna. Non la riconosco più. Mi sembra di vedere uno zerbino su cui Carmen pulisce le scarpe. Non è così che nasce un buon rapporto amoroso. Va bene che lei a cinquant’anni … Va bene che Carmen ne ha ventotto … ma si immagina il giorno in cui le offrirà l’anello di fidanzamento? Non vorrei essere presente alla scena. Si ricordi, Dott. Ottavio che in un rapporto di coppia … l’uomo deve fare l’uomo … e la donna la donna. Quando uno sta sempre sopra e l’altro sempre sotto … è finita ancora prima di incominciare”. Ottavio capì la lezione … ma ormai era troppo tardi. Questo è il racconto 907 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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PAVIA
di Teresa Ramaioli
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ANTONELLA PER TERESA
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CIAO LUCREZIA ...
SEMPLICE LUCREZIA
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CIAO ALDO ...
ALDO.GIORNOA64
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CIAO DONATELLA ...
DONATELLA DI MILANO
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CIAO DONATELLA ...
DONATELLA DI MILANO
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