Messaggi del 08/03/2015

GISELLA E IL SUPERMERCATO racconto (280) di Dino Secondo Barili

Post n°18325 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

 280

Gisella…e il Supermercato (280°)

Il “rito” del caffè in Piazza della Vittoria a Pavia non è solo un’occasione per fare quattro chiacchiere, ma anche un momento di “relax”. Un attimo di “respiro” tra i ritmi frenetici della nostra vita quotidiana. E’ stato così, due mesi fa, anche per le due amiche, Gisella e Denise, trent’anni, coetanee. Denise stava attraversando Piazza della Vittoria quando sentì il desiderio di gustare un buon caffè. Si era appena seduta al tavolino quando era comparsa Gisella … raggiante. “Il Supermercato è proprio una bella comodità.” Disse senza neanche salutare l’amica – “Adesso non occorre più fare la fila alla posta o alla Banca. Quando si deve pagare la bolletta della luce o del gas, si va alla cassa del Supermercato e, insieme agli altri prodotti, si può versare quanto dovuto. Tutto semplice, tutto facile, tutto comodo.” – Giselle annuì. L’amica Denise continuò nel suo discorso. “Devo proprio dire che è un bel traguardo. Però, mi chiedo, andando avanti così… il Supermercato cosa diventerà … domani?” – Gisella prese tempo. La domanda dell’amica l’aveva presa in contropiede. Però la risposta non doveva mancare. “Hai ragione, Denise. Come sarà il Supermercato … domani? Adesso si possono pagare le bollette della luce e del gas (e molto altro), ma domani le sorprese non mancheranno. Un amico esperto “futurologo”, qualche giorno fa, mi elencava le infinite proposte che, in futuro, i Supermercati saranno in grado di mettere a disposizione della clientela. Viaggi, biglietti aerei e delle ferrovie, degli autobus, prenotazioni alberghi, ristoranti, ecc… Ma quello che, secondo me, sarà la chiave di volta della società, saranno … gli incontri. Incontri di ogni genere… in special modo culturali. Come dire… immaginando il futuro… entrare in un Supermercato e avere due ore di tempo a disposizione. Clicchi il visore a disposizione della clientela. Compare il programma. “Mostra d’arte, alla Sala XYZ, con visita guidata dell’Esperto. Tempo previsto: ore 1 e 15”.” Denise non si lasciò sorprendere. “Cara Gisella, Le mostre d’arte saranno interessanti, ma alla nostra comune amica Michela, al Supermercato è capitato molto di più. Una settimana fa, Michela, oltre alla spesa voleva pagare la bolletta del gas. Una sua amica astrologa le aveva consigliato di rivolgersi sempre alla cassa numero nove. Una settimana fa, durante il pagamento della bolletta del gas,(alla cassa 9) si vide sfuggire la borsa della spesa. Non ti dico il disastro… Fratta e verdura dappertutto. Fortuna volle che accanto alla Michela c’era un signore cinquantenne molto gentile che l’aiutò in tutto e per tutto. Michela volle sdebitarsi… Il signore cinquantenne accettò un caffè. In compenso offrì alla Michela… una settimana di vacanza gratis a Parigi… proprio come aveva previsto la sua amica esperta astrologa.” (280).

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°18324 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 07/03/15 alle 15:01 via WEB
MILANO--PIAZZA VETRA era(in passato) una delle zone più temute della città, era il luogo destinato alle esecuzioni capitali. Dove ora passeggiamo con i nostri bambini, ci sediamo sulle panchine a chiacchierare,un tempo si sentivano le urla dei ladri impiccati. Piazza Vetra (piazzale Vetra) prende il nome dal canale da cui era attraversato, una diramazione dell’Olona,( Platea Vetus – Piazza Vecchia) Il ponte sul canale,che collegava la piazza , era chiamato, ‘ponte della Morte’. Dal Mille circa fino al 1814, ladri, assassini, eretici, streghe ed untori (coloro che diffondevano la peste) venivano giustiziati in piazza Vetra. La storia racconta che l’untore Giangiacomo Mora, proprietario di un negozio di barbiere in zona di Porta Ticinese, fu accusato di diffondere la peste, con il suo complice Guglielmo Piazza , venne condannato a morte. La sentenza viene riportata anche nel testo di Alessandro Manzoni ‘La colonna infame’: “.. Che i nominati Piazza e Mora, denunziata ad essi prima la morte, sieno torturati, adoperando anche il canape. … Che posti sur carro sieno condotti al luogo solito del supplizio, per via sieno tanagliati con ferro rovente nei luoghi ove hanno commesso il delitto; davanti alla bottega del Mora sia ad entrambi mozza la mano destra; sien loro sfracellate le ossa all’usato; si innalzi la ruota, essi vi sieno intrecciati vivi: dopo sei ore scannati; poi si ardano i cadaveri, le ceneri si gettino al fiume; la casa del Mora sia spianata, e sullo spiazzo eretta una colonna che abbia nome d’infame, e porti una iscrizione del fatto. ..” Morti i due, si diede seguito alle disposizioni della sentenza del Senato, demolendo dalle fondamenta la casa del barbiere, e sullo slargo così creatosi si innalzò una colonna di granito, con in cima una sfera di pietra, la colonna infame, a perenne ricordo della malvagità degli artefici dell'epidemia. Sul muro della casa di fronte venne affissa una grossa lapide, la quale ricordasse quali furono le colpe dei due criminali, quale la pena loro riservata, e il monito affinché nessuno mai osasse riedificare sui resti della bottega del barbiere Mora. ( che rimase dal 1630 fino al 1778 quando venne abbattuta). "Qui dov'è questa piazza sorgeva un tempo la barbieria di Gian Giacomo Mora il quale congiurato con Guglielmo Piazza pubblico commissario di sanità e con altri mentre la peste infieriva più atroce sparsi qua e là mortiferi unguenti molti trasse a crudele morte questi due adunque giudicati nemici della patria il senato comandò che sovra alto carro martoriati prima con rovente tanaglia e tronca la mano destra si frangessero colla ruota e alla ruota intrecciati dopo sei ore scannati poscia abbruciati e perché d'uomini così scellerati nulla resti confiscati gli averi si gettassero le ceneri nel fiume a memoria perpetua di tale reato questa casa officina del delitto il senato medesimo ordinò spianare e giammai rialzarsi in futuro ed erigere una colonna che si appelli infame lungi adunque lungi da qui buoni cittadini che voi l'infelice infame suolo non contamini. 1° agosto 1630"(traduzione del Verri). (prima parte, continua). Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO LULU ... SEMPLICE LUCREZIA

Post n°18323 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO LULU ...

SEMPLICE LUCREZIA

 
semplicelucrezia
semplicelucrezia il 08/03/15 alle 18:53 via WEB
Dino Grande un post per il mio grande Amico Giovanni ^-^
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/03/15 alle 19:02 via WEB
Ciao Lulu - il post è per te e per l'amico Giovanni. Un omaggio all'amore e ai protagonisti dell'amore. Buona festa della donna. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°18322 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

DoNnA.S
DoNnA.S il 08/03/15 alle 14:01 via WEB
Romantico racconto. Direi una festa di fiori e d'amore. Buona domenica, un abbraccio
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/03/15 alle 18:57 via WEB
Ciao Donatella - i fiori e l'amore vanno di pari passo. Il romanticismo sopravvive nei fiori. Buona festa della donna. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

Post n°18321 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO TINA ...

FAUSTINA SPAGNOL

 
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 08/03/15 alle 11:01 via WEB
Bello il racconto Dino, vedi, non bisogna mai disperare, l'amore arriva quando meno te lo aspetti. A volte lo cerchiamo e niente da fare. Poi un giorno all'improvviso......eccolo. Buona giornata. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/03/15 alle 18:53 via WEB
Ciao Tina - grazie del bel commento. Buona festa della donna. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°18320 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ...

MENEGI53

menegi53
menegi53 il 08/03/15 alle 10:27 via WEB
Il disegno è bellissimo Dino! Ciao! Buona domenica!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/03/15 alle 18:50 via WEB
Ciao Giovanni - Teresa ti ringrazia. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°18319 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ...

MENEGI53

 
menegi53
menegi53 il 08/03/15 alle 10:23 via WEB
Ciao Dino, buona domenica con un abbraccio. Vado a rileggermi il giardino dell'amore perché mio piace! Buon proseguimento di giornata!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/03/15 alle 18:47 via WEB
Ciao Giovanni - Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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AUGURI DI TERESA ALLE LETTRICI

Post n°18318 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

AUGURI DI TERESA ALLE LETTRICI

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/03/15 alle 10:11 via WEB
Grazie, Dino,aggiungo i miei auguri a tutte le Donne ciao ciao. Teresa
(Rispondi)

 

 

 

 
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8 MARZO 2015 FESTA DELLA DONNA

Post n°18317 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

8 MARZO 2015

FESTA DELLA DONNA

A U G U R I

ALLE LETTRICI DI QUESTO BLOG

DINO


 
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PENSIERI SPARSI DEL 7 MARZO 2015

Post n°18316 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 7 MARZO 2015

“Il giardino dell’amore

è costellato di baci di ogni specie”

Dino

 
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CAMILLO E LA FESTA DELLA DONNA racconto (917) di Dino Secondo Barili

Post n°18315 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

7 MARZO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 7 marzo 2015 – Sabato - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

917

Camillo e la Festa della Donna

Ogni età ha i suoi problemi … nessuna persona esclusa. Anche per … il Dott. Camillo, cinquant’anni appena compiuti, single, fisico atletico, Commercialista nel milanese, abitante a Pavia. In verità, il Dott. Camillo non avrebbe avuto nulla di cui lamentarsi. Si era creato un bell’Ufficio con impiegate bellissime ed efficientissime che pendevano dalle sue labbra. Aveva una bella Villa alla periferia di Pavia con orto e giardino nel quale amava coltivare i fiori … fiori di ogni specie e varietà. Il Dott. Camillo, però, si faceva una domanda … “Cosa coltivo a fare fiori di ogni varietà … se poi non c’è una donna, la mia, alla quale li posso offrire?” Sembrava un domanda da poco, ma non la era. Aveva molte implicazioni. Per esempio. A cinquant’anni, nonostante ci avesse provato varie volte … una “sua” donna non l’aveva. E, pensare, che al Dott. Camillo le donne piaceva tantissimo. Ne andava pazzo. Con la Dott. Cesira la relazione era andata avanti tre anni tra alti e bassi. Poi, alla fine Camillo si era stufato. La Cesira voleva sempre andare in giro … In giro per l’Italia … per l’Europa. Al Dott. Dott. Camillo piaceva la sua Villa, il suo orto, il suo giardino nel quale piantare fiori e raccogliere fiori … Alla Dott. Cesira, dei fiori di Camillo, non gliene fregava assolutamente niente. Anzi, quando Camillo si perdeva nei suoi fiori … Cesira si arrabbiava. “Ancora quei fiori? Ma la tua è una malattia … (e giù osservazioni poco eleganti)” Quando un uomo viene trattato in quel modo … altro che amore! Altro che passione! Una donna fa scappare la poesia … e tutto il resto. Il Dott. Camillo ci è rimasto talmente male (con la Cesira)  che ci sono voluti tre anni per riprendersi dal trauma psichico. Tre anni dopo l’addio alla Cesira, il Dott. Camillo incontrò la Dott. Rosanna … dolce come la panna … la quale lo riconciliò con la vita. La relazione è durata solo un anno, perché la Dott. Rosanna ha avuto un avanzamento di carriera alla quale non poteva rinunciare e si era trasferita a Roma. Risultato. “Lontan dagli occhi … lontan  dal cuore” … fine della storia. Il Dott. Camillo continuò a coltivare il suo orto e a piantare fiori nel suo giardino in attesa che arrivasse il grande amore, la donna del cuore. Un anno fa, al compimento del cinquantesimo compleanno il Dott. Camillo cominciò a diventare impaziente … La donna che voleva non era ancora arrivata e, se non si fosse dato fare, non sarebbe arrivata mai. Ne parlò con il suo amico e coetaneo Alberto, il quale, da scapolo impenitente, di donne ne aveva a volontà. “Alberto, ti invidio. Tu ha una marea di donne … una più bella dell’altra. Io, nessuna … Pensi che debba preoccuparmi?” Alberto si mise a ridere … “Camillo, tu sei fissato con la donna del cuore, l’unica che risponde ai tuoi canoni di bellezza … sbagliato! Ogni donna ha pregi e virtù. Non puoi pensare che nella stessa donna ci sia tutto quello che cerchi. Sarebbe troppo bello … Il bello , invece, è di cogliere il bello che c’è in ogni donna” Camillo non comprese il ragionamento e chiese spiegazioni. Alberto cercò di chiarire il concetto. “Camillo … se vuoi sposarti o avere una compagna … devi accontentarti. Prendere il meglio che quella donna può offrirti e non farti troppe domande … “ Al Dott. Camillo la cosa non era piaciuta. Per il cinquantenne, la donna che avrebbe voluto, doveva essere il meglio in assoluto … Un po’ come i fiori che coltivava nel suo giardino alla periferia di Pavia. Quel giorno era l’otto marzo di un anno fa, festa della Donna. Il Dott. Camillo decise di fare una passeggiata in Piazza del Duomo a Milano e prendere un caffè. La giornata era bellissima di quelle che riconciliano con la vita. Tiepida al punto giusto. Il Dott. Camillo si era appena seduto al tavolino del Bar quanto notò una donna sui trent’anni, seduta al tavolino accanto al suo, che aveva le lacrime agli occhi. Si sentì in dovere di consolarla. “Scusi se sono indiscreto … non le chiedo perché piange, le chiedo solo se posso esserle d’aiuto” Sarà perché era l’otto marzo … sarà perché il Dott. Camillo è stato diplomatico … fatto sta che la donna si lasciò andare. “Grazie … basterebbe che mi offrisse un fiore” A Camillo era apparso il Sole. “Se vuole le posso offrire tutti i fiori del mio giardino … “ Il cinquantenne spiegò che aveva un giardino pieno di fiori alla periferia di Pavia. La donna, che si chiamava Susanna, chiese di vederlo. Quando, dopo aver preso il caffè, si alzò, il Dott. Camillo andò in estasi … Era la donna che aveva sempre sognato … bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Giunti a Pavia, Camillo e Susanna si erano già detto tutto. Questa volta, dopo aver visto il giardino fiorito è stata Susanna ad andare in estasi. Camillo l’inondò di fiori. Susanna ricambiò con un bacio … anzi, due baci … ma erano baci che duravano un’eternità. Proprio di quelli che piacevano a Camillo il quale chiese a Susanna di poterla prendere tra le braccia e farle vistare l’interno della sua Villa. Chi è quella donna che resiste ad una simile offerta? Susanna non ha avuto più limiti … e neppure Camillo. Finalmente tra i due era scoppiata la passione … e da quell’otto marzo di un anno fa … l’amore continua in un crescendo di baci senza fine. Viva l’otto marzo … viva l’amore! Questo è il racconto 917 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°18314 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/03/15 alle 13:22 via WEB
COLONNE ROMANE DI SAN LORENZO –MILANO--A Milano c’è un angolo dell’antica Roma ,è uno spazio dove si può prendere la macchina del tempo e fare un viaggio a ritroso, appena oltre la Porta Ticinese, ecco uno degli scorci più suggestivi e conosciuti :il filare delle colonne romane di fronte alla Basilica di San Lorenzo.E’ la borgata che i Milanesi chiamavano "La Vetra dei Cittadini". La città a cavallo tra il IV e V secolo dopo Cristo era la capitale dell’Impero Romano d’Occidente. L’antica pianta di Milano era quella tipica degli accampamenti militari romani con due arterie principali (cardo e decumano) che si congiungevano nel centro cittadino, il Foro, corrispondente all’attuale piazza S. Sepolcro. Fu durante questo periodo che Milano, l’antica Mediolanum, si arricchì di terme, del circo, delle mura massimianee e di un mausoleo imperiale. Fu qui che nel 313 l’imperatore Costantino promulgò l’editto che consentiva il culto cristiano. Le storiche figure del Vescovo Ambrogio e dell’Imperatore Teodosio I fecero infine di Milano il centro più importante della Chiesa d’Occidente. Passando lungo le sedici colonne marmoree di San Lorenzo sormontate da capitelli corinzi si vivono le tracce di romanità, di un passato che emerge attraverso i reperti visibili in città. Il colonnato fu eretto in epoca tardoantica, nel V secolo d.C., come prospetto scenografico dell'atrio antistante la chiesa, ma è costituito da colonne, basi, capitelli e frammenti di architrave assai più antichi, recuperati da un edificio pubblico (ignoto)risalente alla seconda metà del II secolo d.C. Sebbene molto diversa dal IV secolo d.C., quando era il maggiore edificio a pianta centrale dell'Impero romano d'Occidente, la Basilica di San Lorenzo è ancora oggi fedele alle sue origini architettoniche paleocristiane,( ricostruzione - condotta tra il 1573 e il 1619 su progetto di Martino Bassi ) Il posto è così interessante che è diventato anche una location per riprese cinematografiche. Poco distante ci sono gli Archi di Porta Ticinese, i negozi e i locali per giovani. Buona passeggiata nella nostra bella Milano Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18313 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 07/03/15 alle 20:26 via WEB
Il bacio apre tutte le porte.. quelle del paradiso e soprattutto quelle del cuore.. Buona serata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/03/15 alle 09:40 via WEB
Ciao Antonella - Hai ragione. L'amore innanzitutto. Buon otto marzo. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIAMENNITTI

Post n°18312 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 07/03/15 alle 20:20 via WEB
Il bacio apre tutte le porte, per l'amore ,per gli amici, fra giovani si salutano con un bacio insomma il bacio è tutto ,però per il Paradiso non so bisognerebbe chiederlo a San Pietro come la pensa ....notte
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/03/15 alle 09:38 via WEB
Ciao Annamaria - San Pietro è sempre aggiornato sui tempi. Come vede le persone che si baciano e si vogliono bene ... spalanca le porte del Paradiso. Buon otto marzo. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°18311 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ...

MENEGI53

menegi53
menegi53 il 07/03/15 alle 21:53 via WEB
Ciao Dino, un racconto come sempre simpatico e da far sognare, anzi, mi sa che devo passare anch'io per quella famosa via di Pavia, così... tanto per cambiare!... Ti abbraccio e buon week-end! A domani!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/03/15 alle 09:28 via WEB
Ciao Giovanni - grazie del giudizio. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18310 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 07/03/15 alle 20:24 via WEB
Ciao Dino, all'inizio mi sembrava un racconto basato sulla salvaguardia delle tradizioni locali.. poi tutt'un tratto si è trasformato in una splendida storia d'amore.. tutto per magia.. ebbe inizio la storia d'amore tra Michela e Domato. Stupendo! Un abbraccio e buona serata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/03/15 alle 09:27 via WEB
Ciao Antonella - bel commento. Buona otto marzo. Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/03/15 alle 09:27 via WEB
Ciao Antonella - Buon otto marzo. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°18309 pubblicato il 08 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 07/03/15 alle 20:14 via WEB
Rifare le stessa strada come ha fatto Michela , nel tuo bellissimo racconto, qualche volta accadono belle cosine dei bellissimi incontri, però io ero del parere diverso Nella vita mai rifare la stessa strada anche se abbiamo lasciato dei ricordi e trascorsi giorni bellissimi difficile a dimenticare , ma se vuoi ritornare indietro per ritrovare la stessa atmosfera è un illusione.....Ogni leggenda ha un finale positivo ,ma nella vita reale mai ritornare sui vecchi passi buona domenica Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/03/15 alle 09:26 via WEB
Ciao Annamaria - Michela è stata fortunata ... Cercava l'amore ... e l'ha trovato. Buon otto marzo. Dino
(Rispondi)

 

 
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