Messaggi del 11/03/2015

IL BELLO DELLA COMPAGNIA racconto (283) di Dino Secondo Barili

Post n°18372 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

 283

Il bello della compagnia…

L’attuale crisi economica provoca molte lamentele da parte di tantissime persone. Per esempio. La Signora Maria, 70 anni, l’altro giorno, al Mercato di Petrarca in Pavia, era arrabbiatissima. “Non è più possibile andare avanti così. Tutto deve essere pagato… anche la compagnia. Per parlare con una persona, se non sei iscritto a qualche Associazione, non è più possibile. Ormai parlo solo con la mia colf a ore… due volte alla settimana. Una volta c’erano i cortili, le ringhiere… Le persone socializzavano… chiacchierando. Ora, tutto finito. Al massimo, si può parlare con il cane (straordinario animale da compagnia)… quando c’è.” Effettivamente, non si è mai visto una società frenetica e caotica come l’attuale. Tutti hanno fretta. Tutti hanno mille cose da fare… Per le chiacchiere ….è rimasto solo (il telefonino) e il Mercato cittadino, quando è possibile incontrare qualche persona amica. Eppure, durante questa crisi, ci sono persone che si danno da fare per superare le difficoltà. Per esempio. Sei mesi fa, la Signora Cecilia, 70 anni, insegnante in pensione, ha avuto un’idea geniale. Si è messa d’accordo con alcune amiche per incontrarsi al giovedì pomeriggio… per “leggere insieme”. Proprio così. Sono tre amiche coetanee, le quali, per evitare di rimanere sole… hanno deciso di incontrarsi. Leggere a turno un romanzo o una novella. Ormai è diventata un’abitudine di cui non possono più fare a meno. Hanno già letto, a voce alta, ben scandita, alcuni romanzi francesi dell’’800, e parecchie novelle. La soddisfazione è completa. L’allenamento alla lettura a voce alta, aiuta a tenere la mente sveglia, gli occhi attenti e a dare espressività alla voce. In un paese vicino a Pavia, l’idea è stata “copiata” e adattata alla situazione locale. Una mamma, per tenere vicino alcune ragazze, ha inventato “un piccolo teatro… di famiglia”. Ogni ragazza ha un ruolo. C’è la Regista, la Sceneggiatrice, la Costumista e via di questo passo. Insomma, una (quasi) “scuola di teatro” in piena regola che potrà essere utile alle ragazze stesse. Alcune di esse già pensano al futuro. Il teatro sarà uno degli sbocchi lavorativi più importanti. Inoltre, il teatro è una scuola di vita nella quale tutti i cinque sensi sono interessati e coinvolti. In questo periodo, le iniziative individuali si moltiplicano. La “piccola compagnia delle ragazze” si è fatta un nome attraverso il passaparola. In occasione di “onomastici e anniversari”, la “piccola compagnia” si offre per brevi esibizioni… Quando si dice l’intraprendenza! Una ragazza, di nome Giulia, ha un talento e un fascino particolare da “improvvisatrice”. Siccome quando ci sono ragazze… ci sono pure giovanotti… Un giovanotto particolarmente dotato si è aggregato al gruppo delle ragazze. E’ un bravissimo imitatore. Per ora si cimenta solo in “barzellette” molto raffinate e ben recitate … ma in seguito non si sa… (283)

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°18371 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/03/15 alle 17:43 via WEB
MILANO--- GIARDINI DELLA GUASTALLA--Giardini della Guastalla sono i più antichi di Milano. Si trovano davanti all'Università Statale di Milano quindi sono frequentati da studenti che amano trascorrerci la pausa pranzo , il tempo libero, per leggere o studiare nel tranquillo angolo verde Commissionato dalla contessa Paola Ludovica Torelli della Guastalla e terminato nel 1555, fu realizzato secondo lo stile del giardino all’italiana. Ospitava la fondazione benefica “Collegio della Guastalla”. Nel 1938 il Comune di Milano acquisì l’intero complesso e affidò il progetto di restauro all’architetto Renzo Gerla che si occupò soprattutto di riparare i danni subiti dalla struttura durante la prima guerra mondiale , quando il collegio venne utilizzato come ospedale militare. Il restauro botanico venne invece curato dall’ingegnere Gaetano Fassi Il l muro di cinta venne sostituto con una recinzione per offrire alla vista lo spazio prima nascosto Nel giardino troviamo :la peschiera, un gioiello barocco, con balaustre di pietra e ringhiera di ferro, formata da due terrazze in comunicazione tra loro attraverso quattro rampe di scale, che ha sostituito l’originario laghetto cinquecentesco;l’ edicola seicentesca contentente un gruppo di statue in terracotta –policroma; la “Maddalena penitente assistita dagli angeli” e un tempietto neoclassico opera di Luigi Cagnola; all’esterno del giardino una fontana all’angolo di via della Commenda con via San Barnaba. Specie arboree: acero argentato (Acer saccharinum), albero dei tulipani (Liriodendron tulipifera), arancio trifogliato (Poncirus trifoliata), cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica), faggio pendulo (Fagus sylvatica ‘Pendula’), farnia (Quercus robur), ippocastano rosa (Aesculus x carnea), liquidambar (Liquidambar styraciflua), tiglio selvatico (Tilia cordata); tra gli arbusti, eleagno (Eleagnus spp), pittosforo (Pittosporum tobira), cotognastro (Cotoneaster), nandina (Nandina spp), aucuba (Aucuba japonica), mahonia (Mahonia aquifoliu Gli alberi e gli arbusti presenti nel giardino sono stati dotati di cartellini che ne riportano il nome, fissati al tronco ad altezza d’uomo con un chiodo d’acciaio inox (che non danneggia l’albero, )Gli arbusti sono stati corredati di cartellini posizionati su supporto fissato nel terreno in loro prossimità. Il cartellino riporta il nome comune della pianta e di seguito il nome botanico, il descrittore, la specie e la provenienza. Buona passeggiata. DA Milano ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°18370 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

DoNnA.S
DoNnA.S il 11/03/15 alle 13:44 via WEB
ciao Dino, interessante post. Non credo ci sia un'ora per il passaggio del nostro autobus, perchè ognuno ha i suoi tempi e soprattutto la scelta se desidera che si fermi o lasciarlo andare. Un abbraccio
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/03/15 alle 15:35 via WEB
Ciao Donatella - bel commento. Ogni ora, ogni minuto è quello buono per vivere e godere. La vita deve essere piena di sogni nel cassetto. In ogni momento c'è un sogno da realizzare ... nelle piccole come nelle grandi cose. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18369 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

 

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 11/03/15 alle 10:19 via WEB
Carissimo Dino questo racconto è una vera goccia di saggezza! L'autobus della vita va assaporato minuto per minuto, intensamente perchè a fine corsa non ci sarà un ritorno e si scenderà dall'autobus col proprio bagaglio con la speranza che la valigia sia bella piena.. di obbiettivi raggiunti. Un abbraccio e felice giornata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/03/15 alle 15:33 via WEB
Ciao Antonella - Hai perfettamente ragione. Sull'autobus ci siamo già. Sta a noi riempire i nostri giorni di azioni positive, piacevoli. Stare bene noi ... significa far star bene anche coloro che stanno a noi vicini. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18368 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 11/03/15 alle 10:11 via WEB
“L’amore, come il desiderio di conoscere, non ha età” Perchè l'amore non insegue il tempo ma lo vive.. Un abbraccio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/03/15 alle 15:27 via WEB
Ciao Antonella - bellissimo pensiero ... "l'amore non insegue il tempo, ma lo vive". Proprio così ... e così deve essere. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO

Post n°18367 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 11 MARZO 2015

“Il teatro

 è la vita degli attori”

Dino

 
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CIAO ...QMR

Post n°18366 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 
Tag: qmr

CIAO ...

QMR

qmr
qmr il 11/03/15 alle 14:08 via WEB
Buon mercoledì! :-)
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/03/15 alle 15:20 via WEB
Ciao - Buon mercoledì anche a te. Ogni giorno della settimana è portatore di novità. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18365 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 11/03/15 alle 10:09 via WEB
Saluti da Cremona!!! Un abbraccio, buona giornata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/03/15 alle 15:19 via WEB
Ciao Antonella - i saluti fanno sempre bene. Sono sempre un messaggio positivo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°18364 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon mercoledì 11 marzo 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 10 MARZO 2015

Post n°18363 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 10 MARZO 2015

“L’amore,

come il desiderio di conoscere,

non ha età”

Dino

 
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UNA MOSTRA A PAVIA racconto (920) di Dino Secondo Barili

Post n°18362 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

10 MARZO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 10 marzo 2015 – Martedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

920

Una Mostra a Pavia

Ieri mattina, passeggiando in Piazza della Vittoria a Pavia mi sono soffermato a guardare gli Eventi programmati alla Sala Mostre di Santa Maria Gualtieri. Il titolo della Mostra ha subito attirato la mia attenzione: “A che ora passa il mio autobus?” … Mostra di matematica sulla probabilità. Visto che la Mostra era appena stata aperta, sono entrato a dare un’occhiata. Mi ha accolto cordialmente un giovanotto, di nome Filippo, che aveva una gran voglia di illustrare l’Evento, il quale mi ha chiesto. “Scusi, posso chiederle cosa l’ha spinta ad entrare in questa Mostra?” Immediata la mia risposta. “La curiosità … e il titolo” C’erano, infatti, un’infinità di  computer appesi alle pareti e sui tavoli. Non capita spesso di andare ad una Mostra di Matematica. Il cortese giovanotto si è dato un gran da fare per mettermi a mio agio. Per spiegarmi in quanti modi, la matematica entra nella nostra vita … più volte al giorno … e quanto sia utile il calcolo della probabilità. Mi ha mostrato un’incredibile quantità di applicazioni utilizzando, di volta in volta, i vari computer appesi alle pareti. Le domande mie non sono mancate … e neppure le risposte da parte di Filippo, il quale era entusiasta di avere un ascoltatore attento e interessato. Quello che, invece, intrigava la mia mente era il titolo della Mostra: “A che ora passa il mio autobus?” Sembra una domanda facile … ma la risposta è complessa e difficile. Ogni persona … anche se non viaggia in autobus … ha il suo autobus. E’ un autobus ideale personale sul quale non serve il biglietto per salirvi. Il biglietto è compreso in quel “pacchetto viaggio” che si chiama vita. La Mostra, quindi, aveva per me istintivamente, una motivazione metafisica. Ho cercato informazioni sul depliant  a disposizione dei visitatori. Nel depliant, infatti, c’erano alcune notizie molto interessanti quali … “Come  vengono stabile le rotte degli aerei?” “La matematica nascosta nelle cose … stimola la curiosità e spiega come guardare con occhi più attenti il mondo che ci circonda” Questi ed altri argomenti erano tra gli obbiettivi della Mostra … ma la mia domanda rimaneva ancora senza risposta. Quando si va ad una Mostra non si guarda solo il materiale esposto … si guarda anche l’organizzazione e il personale addetto alla Mostra. Nella Mostra di Pavia c’erano tanti giovani “matematici” motivati ed entusiasti della loro attività … la matematica come immaginazione … come scoperta. Ovvio che pure essendo una Mostra indirizzata soprattutto ai giovani … è anche una Mostra diretta a tutti. A persone di tutte le età. Non esiste un’età per imparare. Si impara ad ogni età. E poi, tantissime persone sono interessate … “a che ora passa il proprio autobus”. Dopo essere uscito dalla Sala Mostre di Santa Maria Gualtieri ho fatto alcune riflessioni. Ogni persona ha il proprio autobus e lo prende alla mattina quando si sveglia ed inizia la giornata. Quell’autobus lo può prendere solo lui … e serve entusiasmo, gioia di vivere, voglia conoscere … come quei giovani matematici che animavano la Mostra di  Santa Maria Gualtieri. I giovani sono il simbolo della speranza ed è giusto che sia così. Ma la speranza deve essere ad ogni età, di ogni persona … perché ogni persona ha il proprio autobus che passa alla mattina all’ora stabilita. Ogni persona ha un autobus diverso dagli altri perché diverse sono le aspettative. Ecco, perché ogni persona deve preoccuparsi di sapere “l’ora in cui passa il proprio autobus” … E  deve metterci tutta la sua passione, il suo entusiasmo – come i giovani della Mostra di Santa Maria Guatieri – perché quell’autobus ha una destinazione: la felicità. Questo è il racconto 920 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°18361 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/03/15 alle 17:41 via WEB
MILANO---PIAZZA VETRA (terza parte)--La colonna rimase saldamente al suo posto anche quando venne livellata la Vetra dei cittadini, per portarla alla stessa altezza del corso di Porta Ticinese (metà del 1700). Ma le cose erano destinate presto a mutare. Come racconta il Bertarelli, nel 1770 il poeta Balestrieri inviava a Vienna (sotto il cui giogo nel frattempo Milano era passata), al barone di Sperges, la traduzione milanese della Gerusalemme liberata, ove si faceva un accenno alla colonna infame. La lettera di ringraziamento dello Sperges, con la quale si rammaricava della presenza in città di quel simbolo di antichi errori giudiziari che disonorava il Senato milanese, fu letta a casa del conte di Firmian, il quale si ripromise di intervenire quanto prima. Tuttavia il Governo austriaco non aveva fatto i conti col Senato, contrario a qualsiasi possibilità di rimozione della colonna, dato che ciò sarebbe finito con l'apparire un'accusa ad una propria precedente sentenza, seppur emessa in periodi storici ben differenti, quando la parola illuminismo neppure esisteva. Il braccio di ferro tra le due autorità, si risolse grazie ad una vecchia legge cittadina, la quale prevedeva, per i simboli e i monumenti d’infamia, il divieto di restauro. Così fu sufficiente danneggiare un po’ il basamento della colonna, per domandare il suo abbattimento per motivi di sicurezza. Il Senato, si oppose alla richiesta, ma il Governo, deciso a chiudere la questione, nella notte tra il 24 e il 25 agosto 1778, bloccati i due accessi alla via, mandò sul posto una squadra di muratori, che prima dell’alba aveva già atterrato, demolito e sgomberato il terreno della colonna infame, i cui avanzi furono frettolosamente gettati nella cantina della demolita casa. Il racconto di quella demolizione riparatrice di errori passati fu steso dal farmacista Porati, residente di fronte allo slargo, e pubblicato poi col titolo: "L’abbattimento della colonna infame raccontato da un testimone oculare". La lapide fu invece rimossa nel 1803, ed è visibile tuttora al Castello Sforzesco, dov’è esposta sotto il portico del cortile della Rocchetta. In quell'anno venne edificata una nuova casa, che finì per trovarsi proprio dove un tempo sorgeva l'antica bottega, sull'angolo tra il corso di Porta Ticinese e la Vetra dei cittadini, presto però ribattezzata, con decisione municipale del 17 dicembre 1868 "via Gian Giacomo Mora" Purtroppo quella casa ottocentesca, come del resto migliaia d'altre, crollò sotto i bombardamenti del 1943. Al suo posto, nell'immediato dopoguerra, venne costruita una bassa costruzione, sede prima di un emporio di mobili e poi di una rivendita di legna e carbone. L’area è stata recentemente oggetto di demolizione e successiva costruzione di un nuovo palazzetto ad uso abitativo. Proprio all’angolo tra il corso e la via Mora il nuovo edificio si presenta con un piccolo portico angolare, sotto il quale è stata murata una scultura bronzea che rappresenta con un gioco di vuoti lo spazio che occupava la colonna. La relativa targa, posta di fronte alla scultura in una posizione poco visibile , racconta questa tragica storia milanese: Scultura di Ruggero Menegon anno 2005 QUI SORGEVA UN TEMPO LA CASA DI GIANGIACOMO MORA INGIUSTAMENTE TORTURATO E CONDANNATO A MORTE COME UNTORE DURANTE LA PESTILENZA DEL 1630. "... E' UN SOLLIEVO PENSARE CHE SE NON SEPPERO QUELLO CHE FACEVANO, FU PER NON VOLERLO SAPERE, FU PER QUELL'IGNORANZA CHE L'UOMO ASSUME E PERDE A SUO PIACERE, E NON E' UNA SCUSA MA UNA COLPA". Alessandro Manzoni, Storia della Colonna infame, Ciao Teresa

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIAMENNITTI

Post n°18360 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 10/03/15 alle 21:11 via WEB
E bello avere amicizie, anche una sola amica coetania....oggi non si può stare da sole ,però non bisogna esagerare con le paure io penso che stare molto tempo della giornata insieme ad un'amica ,,, la paura diminuisce Per le persone più giovane bisogna stare molto attenti fortuna non è stato il caso di Elisa e la sua amica con i fratelli gemelli...Oggi non si può stare tranquilli,infatti nella mia città mi sembra che ad una certa ora c'è il coprifuoco... si vive male ,coraggio supereremo anche questo ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/03/15 alle 08:52 via WEB
Ciao Annamaria - non temere. Anche qui, dopo una certa ora sembra di esserci il coprifuoco. Ogni persona se ne sta rintanata nella propria casa ... e in giro non c'è anima viva. La sicurezza è un problema importante. Quando le persone non si sentono sicure non escono ... se non per ragioni inderogabili. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°18359 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ...

MENEGI53

menegi53
menegi53 il 10/03/15 alle 21:44 via WEB
L'unione fa la forza! Bello anche questo racconto Dino! Ti abbraccio augurandoti un buon proseguimento di serata. Ciao!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/03/15 alle 08:42 via WEB
Ciao Giovanni - bisogna sempre rincorrere il meglio ... in ogni cosa. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18358 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 10/03/15 alle 21:37 via WEB
Carissimo Dino è una bellissima storia di amicizia vera.. mi sa che Cupido birichino ci fa un pensierino su quei due..... Un abbraccio e buona serata.. Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/03/15 alle 08:41 via WEB
Ciao Antonella - Cupido ha già provveduto a metterci la buccia di banana ... A volte, il fine ... giustifica il mezzo. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIAMENNITTI

Post n°18357 pubblicato il 11 Marzo 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 10/03/15 alle 21:23 via WEB
Che brutti scherzi fanno le bucce di banane!!!!Se Adelaide scivolando è finita sbattento i piedi alla porta di Amedeo avrà preso un bello spavento ....il poverino!!!!però viva le bucce di banane certe volte riescono a svegliare l'amore ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/03/15 alle 08:40 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. Le bucce di banana hanno molteplici effetti ... Se poi svegliano l'amore ... meglio ancora. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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