dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 22/03/2015
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
301
Renata …e Amilcare
All’ombra della Cupola del Duomo di Pavia c’è una Piazzetta. Si chiama Piazza Cavagneria. Chiamarla Piazza è… po’ esagerato. Diciamo che è un “rettangolo di acciottolato” dove quasi sempre stazionano un limitato numero di automobili… con alcuni negozi. Una volta, però, Piazza Cavagneria era una Piazza importante di Pavia. C’erano i cestai… coloro che costruivano i cesti (piccoli e grandi)… cioè “le cavagne” (in dialetto pavese). Le ceste erano strumenti di lavoro indispensabili a tutte le famiglie … (prima che arrivasse la “rivoluzione industriale”). Ogni donna aveva la sua cesta (cavagna) dalla quale non si separava mai e nella quale c’era un po’ di tutto… Proprio come oggi, fanno le donne con le borse e borsette. Piazza Cavagneria a Pavia era assai frequentata dalla donne, le quali (come fanno ora con le borse e borsette) cercavano di avere un “cesta” nuova (la “cavagna” di scorsa). Intorno alle ceste delle donne sono nate molte leggende. Le ceste venivano costruite artigianalmente con rametti di salice (pianta tipica del fiume Ticino). Ogni artigiano aveva il suo segreto. Il primo segreto era nel raccogliere personalmente i salici occorrenti per costruirla…Qui cominciava il segreto. Gli artigiani si faceva concorrenza. Gli artigiani più bravi “non” erano solo quelli che sapevano costruire le migliori ceste… ma coloro che conoscevano dove raccogliere i salici migliori….e quelli che portavano “fortuna”. Basta una simile caratteristica per dare alle ceste … un valore “superiore” rispetto a tutte le altre. C’erano degli artigiani cestai che sceglievano il giorno e l’ora migliore per raccogliere i salici. Alcuni artigiani si faceva consigliare dalle “streghe” pavesi per ottenere i migliori risultati. Secondo una “storia tradizionale”, del 1800, in Piazza Cavagneria a Pavia, è vissuto un artigiano capace di costruire le “ceste” più fortunate… in assoluto. Si chiamava Amilcare ed era un uomo che aveva grandi qualità. Un giorno costruì la sua più bella cesta e – a suo dire – “quella che avrebbe portato la più grande fortuna”. Le donne pavesi fecero a gara per comprarla, ma il prezzo era troppo alto. Solo la Signora Renata, avvenente e ricca trentenne, ebbe il coraggio di avvicinarsi al Cestaio e trattare sul prezzo. Amilcare, per un po’ cercò di essere gentile, poi, si stancò ed espresse il suo pensiero. “Signora Renata, se vuole “la cesta della fortuna”, il prezzo è quello esposto. Altrimenti… ci sarà un’altra acquirente.” La Signora Renata non si perse d’animo. Per due settimane continuò ad andare in Piazza Cavagneria e osservare la “cesta della fortuna”. Ogni giorno, però, notava che il prezzo della cesta aumentava di un centesimo. Capì che se voleva la cesta doveva “fermare” il prezzo. Intanto il Signor Amicare, scapolo, guardando continuamente la Signora Renata, se ne stava innamorando. Non era passata una settimana e la Signora Renata si fermò a trattare nuovamente l’acquisto della cesta. Questa volta il Signor Amilcare, cambiò strategia. “Signora Renata, se vuole la “cesta”, io sono disposto ad offrigliela a metà del prezzo esposto… purché lei faccia a metà con me … della “fortuna” che avrà in futuro.” La Signora Renata, capì l’antifona. Si rese conto che il Signor Amilcare le aveva fatto una “dichiarazione d’amore”, “un proposta di matrimonio”… un atto di fiducia. Il Cestaio Amilcare era un uomo saggio e ne spiegò la ragione. “Vede Signora Renata. La cesta che ho costruito è una “cesta fortunata”… la “cesta più fortunata”… mai costruita. Per mantenere inalterata la tale “fortuna” ha bisogno di due persone che, quotidianamente, la riempiano di prodotti, di sogni e di speranze. Solo così la “fortuna” non avrà mai fine.” (301)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
MILANO
di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 21/03/15 alle 14:39 via WEB DUOMO DI MILANO---Tra le statue più strane c’è quella a opera di Marco d’Agrate, raffigurante San Bartolomeo scorticato, con la pelle gettata sulle spalle come un mantello. La statua si trovava all’esterno, ora si trova, entrando dalla porta laterale, sulla sinistra. Tra le decorazioni esterne ci sono teste di esseri mostruosi, talvolta demoni. Queste decorazioni venivano lasciate alla fantasia dei singoli scalpellini e sono tutte diverse tra loro. Secondo una leggenda il demonio comparve in sogno a Gian Galeazzo Visconti, ordinandogli di edificare un tempio al diavolo. Nel 1386, , il signore di Milano Gian Galeazzo Visconti decide di voler costruire una cattedrale a Milano. Inizia a prendere accordi con l’arcivescovo Antonio da Saluzzo, si offre di regalare alla nascente Fabbrica del Duomo le sue cave di Candoglia, vicino a Verbania, da cui si estrae il marmo rosato che caratterizza il simbolo di Milano; seleziona gli architetti capo: Simone da Orsenigo prima e Nicola Bonaventura poi. La leggenda racconta che pochi giorni prima che Visconti si buttasse nella costruzione del Duomo, Satana aveva fatto visita al signore di Milano, svegliandolo con rumore di zoccoli e odore di zolfo. “Voglio portarmi la tua anima all’inferno. A meno che tu non costruisca una chiesa piena di immagini del signore del male“. Di qui la decisione di inserire le figure demoniache. In realtà erano comuni nella tradizione del “bestiario” medievale; si raffiguravano mostri per spaventare le forze del male. Le guglie sono 145, e sono state erette tra il XVIII secolo e il 1858 la più alta è stata costruita nel 1774 e ospita la celeberrima Madonnina che non è d’oro, ma ricoperta di fogli d’oro ed è alta 4 metri. Se non soffrite di vertigini salite sopra il Duomo di Milano c’è un ascensore a disposizione, oppure, per i più atletici tanti, tanti scalini. A voi la scelta! E’ bellissimo. Ciao Teresa Ramaioli |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
21 MARZO 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 21 marzo 2015 – Sabato - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
931
Ofelia e la voglia di cambiare
Chi è quell’uomo o quella donna che non desidera cambiare? Molti (se non tutti) … in meglio, naturalmente! Il cambiamento è dentro alla natura stessa delle cose e delle persone. Ogni giorno è divenire … è cambiamento. Un anno fa, anche la Dott. Ofelia, quarant’anni, single, bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … Dirigente di una Agenzia Commerciale del milanese, abitante a Pavia, aveva voglia di cambiare. Ofelia non avrebbe avuto alcun motivo di cambiare … eppure. Il lavoro non le bastava più, gli amici nemmeno … Non sapeva nemmeno lei cosa volesse … Quel che voleva era cambiare. Come? Cosa? Ofelia, ne parlò con la sua coetanea e amica Clara la quale andò in escandescenze. “Ofelia, ma tu sei pazza. Cosa vuoi di più dalla vita? Sei bella come il Sole. Hai un bel posto di lavoro … retribuito magnificamente. Nel tuo ambiente ti sei fatta un nome. Hai appena acquistato l’appartamento che desideravi sul Lungoticino a Pavia. Cosa vuoi? Cosa ti manca?” Ofelia rispose con la prima idea che le è venuta in mente … “L’amore” Non l’avesse mai detto. Clara si arrabbiò. “Ma se fino all’altro ieri avevi Giacomo … Non ti bastava? Cosa volevi? La Luna?” Ofelia tacque. Avrebbe voluto dire ciò che pensava … ma si trattenne. Preferì svicolare … cambiare … cercare un diversivo. “Clara, tu lo sai cos’è l’amore?” Clara si sentì spiazzata. Ci aveva pensato, ma aveva preferito non approfondire. Cercò di uscire dall’angolo in cui l’aveva costretta l’amica. “Ofelia … se proprio vuoi cambiare … rivolgiti alla tua Parrucchiera, la solita … quell’Osvalda di cui entrambe ci serviamo. Ofelia ha avuto la risposta che cercava. Quante donne in cerca di cambiamento … si rivolgono alla propria Parrucchiera? Tante. Tantissime. E’ questione di fiducia. Si può dire che quando una donna vuole cambiare … comincia dalla testa, cioè dai capelli, dal modo in cui sono acconciati. Siccome non si può fare tutto da soli … ci si deve rivolgere, per forza, alla propria Parrucchiera … la quale non è più solo la Parrucchiera, ma l’interprete dei desideri, delle aspirazioni delle proprie clienti. A volte ci indovina … altre no. Ofelia aveva trovato la strada giusta. Osvalda, per lei, non era solo la Parrucchiera, ma la confidente. Colei alla quale poteva svelare i propri segreti pensieri. “Osvalda … ho voglia di cambiare. Mi affido alle tue mani. Anzi, mi affido alla tua capacità di esplorare i miei pensieri … entrare nella mia mente … scoprire quello che non riesco a capire” Osvalda era troppo furba per non aver capito l’antifona. “Ofelia sei alla ricerca di un nuovo amore?” La quarantenne non si scompose … “Si. Ma non uno dei soliti amori … Uno di quelli che dopo un po’ svaniscono o finiscono per stancare. Uno di quelli che non finiscono mai. Nella vita tutto cambia. Anche l’amore deve cambiare … per non morire. Voglio l’amore che cambia … per vivere. Sempre” Osvalda comprese che Ofelia la stava sfidando. Lei stessa avrebbe voluto un amore così. Un amore sempre vivo. Sempre accesso. Sempre al top. Ma come? Il solo fatto che Ofelia aveva posto il problema significava che il problema esiste. Se esiste il problema … esiste anche la soluzione. Osvalda era abituata alle richieste complicate. Era una mente fervida. Aveva sempre una risposta adeguata. “Ofelia mettiti comoda … e dammi carta bianca” Era una domanda? … anche una risposta. Ofelia era il nuovo giocattolo nelle sue mani. La quarantenne chiuse gli occhi ed aspettò che Osvalda creasse il capolavoro. Non erano passate due ore e Ofelia non si riconobbe. Al posto dei capelli aveva una montagna di riccioli che andavano da tutte le parti … e da ogni parte andassero formavano un fiore … il fiore dell’amore. Che cos’è l’amore” Qualcosa di indefinito. Qualcosa che è e non è. Qualcosa che cambia sempre ... in ogni momento. In ogni istante. Ofelia si guardò a lungo. Poi “… e adesso?” Osvalda sapeva cosa rispondere. “Aspetta e vedrai. Chiudi gli occhi e lasciati vestire” Dopo un’altra ora Ofelia aprì gli occhi e si vide vestita di rosso come aveva sempre sognato … Più che una donna sembrava una Dea appena uscita dalla mente fantasiosa di qualche Artista. “Osvalda … e adesso?” La Parrucchiera non scompose. “Chiudi gli occhi e fai ciò che ti dico” Osvalda prese per mano Ofelia l’accompagnò … nel Giardino Fatato e le ordinò di aprire gli occhi. “Guarda” Ofelia guardò. Davanti a lei c’era l’uomo più bello del mondo. Un cinquantenne dal fasciano irresistibile … immobile! Non parlava. Non si muoveva … “Osvalda … non parla. Sembra un manichino” La Parrucchiera rispose. “Questa è l’ultima volta che mi vedi. Ascolta bene ciò che ti dico. Ofelia … sei bellissima. Ora … mettiti un’invisibile maschera sul viso in modo che nessuno sappia mai chi sei veramente. Cosa pensi. Cosa vuoi. In quanto all’uomo bellissimo che hai davanti … immagina ciò che vuole da te. Sii come lui ti vuole … ti immagina … ti sogna. Se vuoi che l’amore sia sempre vivo, nuovo … usa la tua fantasia, la tua gioia e voglia di vivere. Vivere è creare. Creare è amare” Osvalda sparì. L’uomo bellissimo cominciò a parlare … a guardare. Si innamorò di Ofelia. Da quel momento i due iniziarono l’eterno gioco dell’amore … cercare di capire l’altro. Quell’altro che non era mai lo stesso e che cambia sempre. - Questo è il racconto 931 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
MILANO
di Teresa Ramaioli
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANNAMARIA ...
ANNAMARIA MENNITTI
(FOGGIA)
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO GIOVANNI ...
MENEGI53
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANNAMARIA ...
ANNAMARIA MENNITTI
(FOGGIA)
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO TINA ...
FAUSTINA.SPAGNOL
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ...
QMR
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
|
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
POESIA "SE"
di Teresa Ramaioli
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
- omerostd
- bettina
- ricomincio da qui
- MASSIMO COPPA ZENARI
- Sempre Nomadi
- PAESAGGI DELLANIMA
- voglia di volare
- Chiara Pelizza
- ...andar per sogni..
- @Ascoltando il Mare@
- Jezabel
- 6 n m pnsieri cm DNA
- fable...
- MILLERICETTE
- MyLife
- Emozioni di vita
- il mio spazio
- jarod1951camaleonte
- DIARIOCARISSIMOAMICO
- Josephine Hart
- VolareLiberi
- Non per tutti
- madame
- Satine Rouge
- angoloprivato
- risatissime
- Immagini di Stella
- di arte e di poesia
- Emozione Inaspettata
- Suggestioni effimere
- Il mio Blog
- Pedro
- Epifanie
- le matite dellanima
- notizie dal mondo
- sous le ciel de ...
- Il labirinto
- JAMBOREE
- IL TAVOLO ROTONDO
- Orme dellAnima
- LUCI & OMBRE
- MyBlogNotes
- IL MIO MONDO BLOG
- MovimentodiCorrente
- LA DIETA ALLEGRA
- moralibertà
- MARCO PICCOLO
- Pensieri&emozioni
- Diario di Dora
- ...fini la comédie
- Donna, lavoro e casa
- Le note dellAnima !
- Femminile&Maschile
- Stupore
- bibo
- pensieri in libertà
- CHIACCHERE FRA AMICI
- Counselling di Yaris
- Alcatraz
- Le Mie Emozioni...
- Birillo
- Piacevole Ascolto...
- POESIA
- ..
- MIA NUVOLA DORATA
- Esistenza
- Pausa sorriso
- MAPPAMUNDI
- Un pò di Tutto
- black.whale
- Desperate Mammy
- Mondo Parallelo
- Setoseallegorie
- CARICO A CHIACCHIERE
- Il Diavolo in Corpo
- FOSCO
- Ali Della Fantasia
Inviato da: lascrivana
il 25/01/2017 alle 08:23
Inviato da: laura1953
il 24/01/2017 alle 16:51
Inviato da: laura1953
il 19/01/2017 alle 13:35
Inviato da: lascrivana
il 19/01/2017 alle 09:24
Inviato da: vulnerabile14
il 17/01/2017 alle 00:08
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.