dino secondo barili - ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)

“Nella vita non son tutte rose … ci sono anche tante spine” – diceva il Saggio – “A volte sono proprio le spine più piccole … quelle invisibili (che conoscono solo gli interessati) che pungono di più” Un anno fa, ne sapeva qualcosa la Dott. Veronica, quarant’anni, single, bellissima … Dirigente Amministrativa di una Agenzia Commerciale nel milanese, abitante a Pavia. A volte, nella vita la bellezza, da sola, non basta … ci vuole anche … molto di più (la Fortuna? … forse, anzi … senza forse). Per esempio. A quarant’anni, Veronica le aveva tentate tutte (o quasi) pur di avere un compagno. Non ci era riuscita. Quando le cose sembrava che andassero per il verso giusto … zacchete! Il Diavolo ci metteva le corna … e tutto finiva in una bolla di sapone. Un anno fa, Veronica era sfiduciata. Aveva la testa in confusione. Non sapeva più cosa fare. Eppure … - diceva dentro di sé - a qualche Santo devo pure affidarmi. Veronica ne parlò con la sua coetanea, amica e Collega Lorenza. “Lorenza non so più cosa pensare. Ho tentato tutte le strade per avere un compagno … e non ci sono ancora riuscita. Penso che non ci riuscirò … visto come sfigata” L’amica Lorenza era ottimista per natura.”Veronica, secondo me, tu stai sbagliando in una cosa. Tu sei disposta ad accontentarti di un compagno qualsiasi, del primo che capita … Sbagliato! La vera ricerca va fatta sul grande amore … l’unico … ineguagliabile. Quello che capita una sola volta nella vita” Veronica reagì. “Lorenza, ma se non riesco ad avere un amore normale … come posso sperare di avere un grande amore? E, poi, i grandi amori, sono solo nei romanzi, nei racconti e nelle telenovele. La conosci la storia del … “chi vive sperando …”con quel che segue? Inutile farsi illusioni” Le persone ottimiste vedono sempre il bicchiere mezzo pieno … e Lorenza era di quelle. “Veronica, tu sei troppo stressata. Lavori troppo. La tua mente è offuscata dalle troppo carte che sei costretta a compilare. Dovresti fare un po’ di ferie e dedicarti a qualche bella vacanza rilassante” Questa volta Veronica convenne che Lorenza aveva ragione. Aveva avuto una buona idea. “Lorenza hai proprio ragione. Su questo … siamo perfettamente d’accordo. Ne ho proprio bisogno. Oggi è venerdì. Da domani sono in ferie … Ho parecchie ferie arretrate” Veronica aveva fatto i conti senza l’oste. Quando chiese al proprio Dirigente una settimana di ferie, questi andò in escandescenze. Veronica ha dovuto inventarsi mille scuse per avere tre giorni, sabato, domenica e lunedì. Sembrava che senza di Lei l’Agenzia Commerciale non potesse andare avanti. Questa volta, però, la quarantenne aveva messo davanti al lavoro … le sue legittime esigenze personali. In lei si era accesa la voglia di vivere. La voglia di incontrare il grande amore. Sono le grandi idee che accendono la fantasia. Le parole di Lorenza erano servite. Avevano lasciato il segno. Quello stesso sabato, primo giorno di ferie, Veronica prese la propria automobile e partì per una breve, rilassante vacanza sul Lago di Como. Voleva rivedere Villa Carlotta. Un Villa da sogno dove c’è tutto e di più. La Villa sembra fatta apposta per gli incontri più impensati. C’è un Museo e un giardino con un itinerario … in mezzo a tanti fiori e piante. Uno spettacolo per gli occhi in un ambiente da sogno. Quando ci si avventura in un luogo di tale bellezza … la mente si libera di tutto ciò che non serve per vivere felici. Veronica cominciò a girare per i sentieri … osservare le piante … guardare l’infinità di fiori che rappresentano un patrimonio di piacere … Quando è presa da un simile spettacolo una persona non si accorge delle energie consumate. Improvvisamente si sente stanca ed ha bisogno di sedersi. A Villa Carlotta ci sono tante panchine disseminate lungo il percorso. Veronica sentì il bisogno di sedersi. Di abbandonarsi. Lasciare alle spalle i problemi contingenti e sognare … La quarantenne si era appena seduta sulla comoda panchina quando un affascinante cinquantenne, con il cagnolino al guinzaglio si avvicinò. E’ stato il cagnolino (uno di quelli che sembrano dei giocattoli) che si è messo ad abbaiare. Abbaiare è dire troppo … a fare un po’ di scena … un po’ di chiasso. Il cinquantenne ha avuto un bel dire ad invitare il “mignon” a non disturbare. Lì c’era e lì ci voleva restare. Alla fine il Signore e Veronica sono stati costretti a dire la loro. Veronica fece qualche complimento a Mignon … che era proprio il suo nome. Il cinquantenne si presentò. “Sono Danilo … mi scuso per il comportamento di Mignon. Non si è mai comportato così” Da quel momento per Veronica e Danilo il treno della vita si è messo a correre ... Danilo era un cinquantenne benestante con una Villa immensa sulle rive del Lago di Como. Villa con giardino e … nella Villa una Galleria di quadri di ogni epoca. Sono stati proprio i quadri l’approccio giusto. Danilo invitò Veronica a visitare la sua Galleria d’Arte ed è stata una buona idea. Infatti, la quarantenne sentì l’immediato bisogno di prendere tra le braccia Mignon il quale non si staccò più da Lei. A volte gli animali domestici ne sanno più dei loro padroni. Mignon, tanto fece, che Danilo cominciò a fare dei pensierini sulla bellissima donna che aveva innanzi. Veronica … non era solo, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … aveva un fascino particolare … proprio il fascino che Danilo cercava. Il cinquantenne aveva modi gentili, ma si vedeva che aveva le idee chiare. “Veronica … cosa ne diresti di passare il resto dei tuoi giorni in questa bella Villa? Dopo tutto, per me, è troppo grande … e poi sento il bisogno di compagnia …” Chi è quella donna che di fronte ad una simile dichiarazione si sarebbe rifiutata? Veronica non rifiutò, anzi … la sera stessa, dopo cena, aveva raggiunto il momento ideale per il primo bacio … Un bacio lungo, appassionato … Proprio di quelli di cui Danilo aveva bisogno. Anche Mignon era d’accordo. Si era appisolato ai piedi dei due … obbligandoli a non muoversi troppo. Lui doveva dormire … e poi l’amore non ha bisogno di grandi movimenti. - Questo è il racconto 933 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°18580 pubblicato il 24 Marzo 2015 da dinobarili

Tag: Teresa Ramaioli

PAVIA

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 23/03/15 alle 19:31 via WEB

PAVIA --La chiesa di San Teodoro -- Al centro del quartiere medievale dei pescatori sorge la chiesa romanica di San Teodoro del XIII sec., dalla rossa fronte in mattoni tripartita dai contrafforti, con alla sommità una loggetta cieca. L’interno è costruito secondo il modello delle chiese tardoromaniche dette “a sala” (per l’effetto, generato dall’altezza quasi uguale delle coperture, di ritrovarsi in un ambiente unico senza interruzione di spazi) con tre navate L’edificio, dedicato ad uno dei santi protettori della città, accoglie al suo interno numerose testimonianze votive: dagli affreschi romanici dipinti sui pilastri, ai cicli pittorici rinascimentali con le Storie di Sant'Agnese , riconosciuto dai critici al Bramantino, le Storie di San Teodoro del XVI sec. (1514), alla famosa Veduta di Pavia del primo Cinquecento (1522), importante testimonianza di valore topografico dell’aspetto della città nel Rinascimento. Suggestiva è la cripta seminterrata, con capitelli romanici scolpiti. Ciao , buona passeggiata a Pavia Teresa Ramaioli

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