Messaggi del 07/04/2015

LA SIGNORA GIUSEPPINA racconto (315) di Dino Secondo Barili

Post n°18822 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

315

La Signora Giuseppina

Da parecchie settimane la Signora Giuseppina, 50 anni, sposata con una figlia che studia, è preoccupata. Si è messa a leggere tutti i giornali che le sono capitati a tiro per capire qualcosa in più dell’attuale crisi economica (che non passa mai). Nonostante il suo impegno non è riuscita a farsi un’idea della situazione… Di capire in quale “marasma” siamo finiti…e come se ne potrà uscire. Ha chiesto lumi anche alle sue amiche e coetanee, ma non ha avuto grandi risposte. Solo l’amica Giovanna (50 anni, sposata con un figlio), nelle stesse condizioni della Giuseppina, è stata leggermente più convincente. -“Giuseppina, non fartene un problema… più del necessario. Purtroppo siamo in una “tempesta economica”… ma in qualche modo ne usciremo. Si troverà una soluzione. O, meglio. La soluzione “uscirà da sola” (a mio avviso) perché, fino ad ora, nessuno dei Grandi Geni ha ancora trovato la “ricetta” giusta. Tutti azzardano proposte… ma è come giocare alla lotteria…” – La Giuseppina si è arrabbiata con sé stessa. - “Non è possibile mantenere le persone sempre in apprensione…senza dare un’idea di ciò che si potrebbe fare… Con tante persone che studiano… possibile che non si sappia dove si sta andando?” – La Giovanna è molto più calma e riflessiva della Giuseppina. Inoltre, è una persona che frequenta costantemente “gruppi di studio” che si svolgono a Milano ogni settimana. La scorsa settimana la Giovanna ha invitato la Giuseppina a partecipare ad uno di questi incontri. L’incontro si è svolto in una saletta di una Onlus, la quale ha messo gratuitamente a disposizione la struttura. I partecipanti (uomini e donne) non superavano la decina, ma tutti erano animati da voglia di sapere…voglia di capire e di dare il proprio contributo di conoscenze. Tra questi il Dott. Franco, il quale, oltre ad essere uno studioso appassionato di materie economiche è anche un attento osservatore della realtà. La sua analisi è stata quella che ha riscosso i maggiori consensi. I concetti espressi erano semplici. “Oggi, ogni persona ha una grande responsabilità. La società dei consumi (sfrenati) è finita. E’ finita anche la società degli sprechi… che in questi anni sono stati tanti… tantissimi. Il denaro pubblico è stato “massacrato in tutti i modi”. Negli ultimi due anni le persone si sono “svegliate” da un’illusione confezionata ad arte. Ora restano i cocci… Le persone, però, sono il grande patrimonio dell’Italia. Fondamentale è stata la loro capacità di reagire, di mettere a posto i loro conti personali e della famiglia. Rinunciare a qualsiasi spreco o cosa superflua. Ora… manca solo il “rispetto” del denaro pubblico, il denaro di tutti. Il lavoro rinascerà (e ci sarà per tutti) nella misura in cui il rispetto del denaro pubblico e della persona salirà al primo posto nella scala dei valori. E’ la persona la “macchina” della società… E’ giunto il momento in cui la persona stessa non deve perdere di vista sé stessa.” (315)

 
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BOBBIO (PIACENZA) di Teresa Ramaioli

Post n°18821 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

BOBBIO (PIACENZA)

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 07/04/15 alle 08:53 via WEB
Bobbio (Piacenza)---Il Ponte Vecchio, o Ponte gobbo, o… "Ponte del Diavolo" è di età romanica ed è lungo 280 metri con 11 archi, tutti completamente irregolari. E' questo aspetto così strano che lo rende unico ,inquietante. Una leggenda narra che San Colombano, ansioso di giungere a Bobbio per iniziare l'opera di evangelizzazione, si trovò di fronte al Diavolo in persona che gli avrebbe promesso di costruire un ponte in una sola notte in cambio della prima anima che lo avrebbe oltrepassato la mattina dopo. San Colombano accettò e il Diavolo mantenne la promessa costruendo il ponte, irregolare a causa della diversa altezza dei demoni che tenevano le arcate durante la costruzione. Il primo essere che passò fu un cane .Povero cane!. Si dice che nella cripta della Chiesa di San Colombano ci siano ancora le orme dello stesso sfortunato animale. Buona passeggiata a Bobbio . Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°18820 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

 
DoNnA.S
DoNnA.S il 07/04/15 alle 14:43 via WEB
Simpatico racconto. Cosa si inventano gli uomini per strapparci un appuntamento! buon pomeriggio, un abbraccio
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/04/15 alle 19:34 via WEB
Ciao Donatella - Hai proprio ragione. Cosa non fa un uomo per una donna? Il racconto è una testimonianza. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO STEFANO ... STEFANO BROCCA DI PAVIA

Post n°18819 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO STEFANO ...

STEFANO BROCCA DI PAVIA

franzkline
franzkline il 07/04/15 alle 18:57 via WEB
Ciao Dino i tuoi pensieri sparsi sono come i raggi del sole che bucano le nuvole...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/04/15 alle 19:26 via WEB
Ciao Stefano - grazie del bel giudizio. Si vede che sei un pittore. E' l'immagine che conta. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO DELIA ... RICAMIAMO

Post n°18818 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO DELIA ...

RICAMIAMO

RicamiAmo
RicamiAmo il 07/04/15 alle 14:20 via WEB
Buongiorno caro Dino , ti auguro un a dolcissima giornata , con affetto delia
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/04/15 alle 19:25 via WEB
Ciao Delia - Buona e dolcissima serata a Te. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO MARION ... MARION20

Post n°18817 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO MARION ...

MARION 20

 
Marion20
Marion20 il 07/04/15 alle 09:29 via WEB
E' verissimo, l'amore è un miracolo per la vita intera... buona Pasqua ormai passata e un grande abbraccio! Marion
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/04/15 alle 19:24 via WEB
Ciao Marion - il tuo commento è veramente completo. Buona Pasqua. Dino
(Rispondi)

 

 
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UN MENDICANTE di Teresa Ramaioli

Post n°18816 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

UN MENDICANTE 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/04/15 alle 10:23 via WEB
Un mendicante se ne stava seduto sul ciglio di una strada da più di trent’anni. Un giorno un tale gli passò accanto. “Hai qualche spicciolo?” mormorò il mendicante, tendendo meccanicamente il suo berretto da baseball. “Non ho niente da darti” rispose lo sconosciuto. Poi chiese: “Su che cosa sei seduto?”. “Non è niente” rispose il mendicante, “solo una vecchia scatola. Ci sono seduto sopra da sempre.” “Non hai mai guardato dentro?” chiese lo sconosciuto. “No” rispose il mendicante. “A che pro? Tanto non c’è niente dentro.” “Dacci un’occhiata” insistette lo sconosciuto. Il mendicante riuscì a sollevare il coperchio e con meraviglia, incredulità e gioia vide che la scatola era piena d’oro. “Ecco, io sono quello sconosciuto che non ha niente da darti e che ti sprona a guardare dentro. Non in una scatola, come in questa parabola, ma in un posto molto più vicino: dentro di te”. Buona giornata a tutti gli amici del blog, Teresa

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°18815 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA 

buon martedì 7 aprile 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 6 APRILE 2015

Post n°18814 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 6 APRILE 2015

“L’amore è il miracolo della vita”

Dino

 
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UN SOGNO ...CHIAMATO PAVIA racconto (947) di Dino Secondo Barili

Post n°18813 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

        6 APRILE 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 6 aprile 2015 – Lunedì dell’Angelo  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

947

Un sogno … chiamato Pavia

Ieri, 6 aprile 2015, Lunedì dell’Angelo, chiamata anche Pasquetta, Pavia era piena di gente. Corso Cavour, Strada Nuova, Piazza della Vittoria, Ponte Coperto era tutta una fiumana di persone che andavano avanti e indietro. C’erano anche moltissimi turisti con la loro guida tra le mani. In maggioranza uomini e donne … tra i quaranta e  sessant’anni. Spesso accoppiati uomo donna. Si vedeva che erano turisti della domenica dal modo in cui erano equipaggiati. Pur essendoci uno splendido Sole che colpiva alle spalle … avevano pure l’ombrellino di scorta legato al polso. Molti turisti venivano da Milano che si trova ad un mezzora di treno da Pavia … un treno che va e viene ad intervalli di trenta minuti. Insomma, Pavia è uno degli approdi ideali dei milanesi nel giorno di Pasquetta. Infatti, i luoghi più visitati sono il Castello di Gian Galeazzo II Visconti e il Ponte Coperto. Pavia, però, non è solo l’approdo dei milanesi … lo è anche di chiunque voglia tuffarsi in un sogno … una città ideale dove, ad ogni passo, ci si può incontrare con la storia e i personaggi che l’hanno popolata. Dal primo Re Longobardo Alboino e sua moglie Rosmunda, all’Imperatore Federico I detto il Barbarossa. Da Cristoforo Colombo a Giuseppe Garibaldi (questi c’è dappertutto) … Pavia, quindi, è una città misteriosa dove può accadere di tutto. Ne ha saputo qualcosa, un anno fa, il Lunedì dell’Angelo, il Dott. Martino, un quarantacinquenne, impiegato in un Ufficio a Milano che da parecchi mesi aveva preso una cotta solenne per la sua Collega Federica, una bellissima quarantenne, single … la quale, le piaceva essere corteggiata … ma faceva finta di niente … e non accettava inviti a cena o cose del genere. Il Dott. Martino, non sapeva più cosa inventarsi per attrarre la Dott. Federica. Un anno fa, prese la scusa del Lunedì dell’Angelo per invitare Federica a visitare Pavia. Per tutta risposta ricevette una domanda. “Ma cosa c’è a Pavia?” Il Dott. Martino si era accorto di aver sollecito interesse. Uscì con la prima risposta che gli capitò nella mente. “A Pavia ci sono i fantasmi” Federica si mise a ridere. “Martino, non dire stupidaggini … Siamo nel duemila e rotti. I fantasmi non esistono … “ Martino aveva finalmente scoperto il modo di aprire il dialogo con la donna di cui si era innamorato. “Federica, il Lunedì dell’Angelo te lo posso dimostrare …” Praticamente Martino era riuscito a strappare una passeggiata a Pavia insieme a Federica. Non stava più nella pelle. Un anno fa, il giorno di Pasquetta, Martino e Federica erano a Pavia. Folla strabocchevole come tutti i Lunedì dell’Angelo. Molte coppie con la guida tra le mani alla ricerca degli itinerari più impensati. Martino si è dato da fare. Si era documentato. Il Castello. Le Torri. L’Università. San Michele Maggiore. San Teodoro. San Pietro in Ciel d’Oro … Ed è stato proprio davanti a San Pietro che Federica, forse stancata per il continuo camminare … uscì con la fatidica domanda. “Martino e i fantasmi? Dove sono i fantasmi che mi hai promesso?” Il quarantacinquenne si era totalmente dimenticato dei fantasmi. Si salvò con la prima idea che gli è venuta in mente. “Vieni, Federica, ti porto in Piazza Botta … Lì ci sono i fantasmi …” Federica, ormai era affascinata dalle attenzioni di Martino. Un po’ scettica … accettò di fare ancora qualche passo in più. In Piazza Botta Martino cercò nella memoria un’idea originale per inventarsi i fantasmi. “Federica vedi quel Palazzo? Oggi, è la sede di una Facoltà dell’Università, ma in passato è stata una nobile e lussuosa dimora. L’Imperatore Napoleone Bonaparte vi soggiornò durante una sua visita a Pavia insieme alla Consorte. C’è ancora la camera con il camino in cui ha preso alloggio … “In quell’istante il portone del Palazzo Botta si aprì … ed uscì un Signore non tanto alto … con un cagnolino al guinzaglio. Era vestito in modo strano. Un elegante vestito che sembrava una divisa militare e un cappello in testa dalla foggia originale. Martino e Federica lo guardarono e si convinsero che doveva trattarsi proprio di Napoleone Bonaparte in persona. Martino non resistette. “Eccellenza, come mai da queste parti?” Napoleone lo guardò compiaciuto e rispose cordialmente. “Ogni Lunedì dell’Angelo, scelgo una località dove ho soggiornato da vivo … per passarvi una giornata di relax. Lo sa, come sono fatte le donne. “Napoleone - mi ha detto mia moglie – Cosa fai sempre in casa? Fai quattro passi tra la gente. E’ l’occasione giusta per far fare la pipì al cane …” Così, per la pace in famiglia, eccomi qui a fare quattro passi in Piazza Botta a Pavia …” Federica è rimasta folgorata. Non sapeva più cosa dire … In quell’istante … Napoleone Bonaparte rientrò nel Palazzo Botta con il cagnolino al seguito. Federica sbottò … “Ma, allora, a Pavia i fantasmi esistono davvero!” Martino, gongolante per aver scoperto la Luna … con un sorriso a trecento sessanta gradi … e la faccia tosta foderata di metallo … “E, si, Federica a Pavia i fantasmi esistono davvero. Anzi, già che si siamo … penso che merito anche un bacio …” In quell’istante accadde quello che Martino sperava succedesse davvero … Federica avvicinò le sue labbra a quelle di Martino ed ebbe inizio un grande amore che ancora prosegue … ed è in continua ascesa. Questo è il racconto 947 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°18812 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/04/15 alle 10:19 via WEB
Il Borgo Ticino di Pavia In fondo a Strada Nuova, superato il Ponte Coperto, si può ammirare il caratteristico quartiere del Borgo Ticino. Detto semplicemente il “Borgo” dei pavesi, è l’espansione meridionale oltre il fiume della città e ha mantenuto nei secoli l’aspetto di villaggio di pescatori e renaioli. I bombardamenti dell’ultimo conflitto che si abbatterono sul ponte demolirono anche gli edifici immediatamente adiacenti ad esso. Le pittoresche case del borgo, specialmente quelle poste sulla riva del fiume, sono frequentemente invase dalle acque, come ricorda la lapide posta sulla facciata della chiesa di Santa Maria in Betlem in via dei Mille, su cui sono riportati i livelli delle piene più rovinose. Il nome esotico della parrocchia richiama il passaggio dei pellegrini medievali diretti in Terrasanta che a Pavia si imbarcavano lungo il Ticino e il Po alla volta di Venezia. Fondata verso la fine del XIII sec. su una preesistente chiesa carolingia, nonostante le modifiche e i restauri, conserva soprattutto nella facciata le caratteristiche originarie del romanico pavese: sagoma a capanna, tripartita e coronata da arcatelle, portale a tutto sesto e inserti decorativi di arenaria. Sul fianco della chiesa è il portico cinquecentesco dell’ospedale, eretto alla fine dell’XI sec. e intitolato a S. Antonio, che nel 1808 venne soppresso e alienato. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°18811 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 06/04/15 alle 20:43 via WEB
non si dovrebbe temere quando c'è amore fra la coppia....ma non so perché si teme molto... cioè di perdere il castello dove regna la" felicità" come un sogno che svanisce appena giorno.ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/04/15 alle 08:46 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. La vita e l'amore richiedono impegno quotidiano. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18810 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 06/04/15 alle 11:04 via WEB
Carissimo Dino è un racconto meraviglioso.. se anche la Madonna delle Bozzole da il suo benvolere.. è fatta.. un bacio tira l'altro e l'amore chiama Amore!!! Viva l'Amore!!! Un abbraccio e felice Pasquetta, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/04/15 alle 20:17 via WEB
Ciao Antonella - proprio come dici tu. "amore chiama amore". Oggi, alle Bozzole di Garlasco non ci si poteva muovere ... tante erano le persone presenti. Buona Pasquetta. Dino
(Rispondi)
 
 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 06/04/15 alle 21:11 via WEB
Che meraviglia.. Un abbraccio e buona serata, Antonella
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA NELLITTI (FOGGIA)

Post n°18809 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 06/04/15 alle 20:54 via WEB
Che bel lunedì dell'Angelo!!!!!bene bene altro che pasquetta ....Era inevitabile la conclusione , il freddo il vento, la pioggia, ma che importa ci sbaciucchieranno in casa al calduccio .... più comodo. ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/04/15 alle 08:39 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. Cosa importata il tempo? Al calduccio è più comodo". Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18808 pubblicato il 07 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 06/04/15 alle 21:09 via WEB
Carissimo Dino mi piace molto la storia delle Torri della tua città, non la conoscevo! Il risparmio è sempre stato all'ordine del giorno dal tempo dei tempi.. con la differenza che al giorno d'oggi si arriva a fine mese col borsellino vuoto.. magari avessimo ereditato una bellissima Torre.. Un abbraccio e buona serata, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/04/15 alle 08:35 via WEB
Ciao Antonella - Bel commento. Le Torri esistono anche oggi ... Bisogna fare attenzione ai "meccanismi in atto". Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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