dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 08/04/2015
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
316
Il sabato di Ivana
Il sabato è senz’altro la più bella giornata della settimana. Non sempre e non per tutti. Per la Dott. Ivana, Commercialista, quarant’anni, single, erano tempi duri e da parecchi mesi le cose (dal punto vista sentimentale) non andavano bene…Avrebbe voluto sposarsi… avere una famiglia, ma…. La Laurea, prima, il lavoro poi… avevano fatto la differenza. A quarant’anni si trovava con un Studio di Commercialista ben avviato, una decina di dipendenti … ed una vita sentimentale che sembrava “un campo di battaglia” (con morti e feriti). L’unica sopravissuta era lei, la Dott. Ivana, la quale si faceva un mare di problemi. Nel corso degli anni le occasioni non erano mancate. C’era stato Federico, un imprenditore meccanico con una buona posizione economica, trenta operai… Ma i caratteri non combaciavano. O meglio. Federico voleva sposare una donna… Una donna che pensasse solo alla famiglia, ai figli… Non una donna libera, autonoma, indipendente (con una posizione di riguardo) …Non una donna che, al marito (in primo luogo), alla casa, alla famiglia… anteponeva sempre …l’Ufficio, le scadenze, i ricorsi amministrativi… i problemi dei clienti. Federico e Ivana erano due mondi. Federico, poi, era un carattere forte…Diceva spesso. “In casa i pantaloni non li possono portare in due… ne basta uno. E, quell’uno… sono io.” Dopo alcuni mesi Federico e Ivana si lasciarono senza problemi. Non erano fatti uno per l’altro. Erano due “mondi” diversi e lontani. Subito dopo comparve all’orizzonte Enea, il primogenito di una ricca Famiglia dell’Oltrepò. Enea era uno schianto di ragazzo. Educato alla perfezione con tutti i Titoli per entrare a far parte di qualche Consiglio di Amministrazione, con diritto di lauto gettone di presenza … a condizione che non creasse problemi…cioè approvasse tutto ciò che era già stato deciso. Il problema di Enea era il divertimento, la scelta degli spettacoli ai quali assistere... Cioè: apparire. E con chi? Con una compagna bella, brava, intelligente come la Commercialista. Per la Dott. Ivana è stato più facile troncare una simile relazione… che continuare a sopportare una “sofferenza psicologica” al limite del patologico. Così, per anni, Ivana, aveva pensato solo al suo lavoro….con qualche “illusorio intervallo sentimentale”… ai suoi dieci dipendenti… alle scadenze che avevano precedenza assoluta su ogni altro impegno. Tra i dipendenti, c’era Camillo, il dipendente tutto fare … sempre disponibile in ogni momento. Era il jolly dell’Ufficio. Camillo era il bel quarantenne, sempre educato, elegante… ma con un difetto. Aveva studiato all’Università e dopo aver dato tutti gli esami… non aveva conseguito la Laurea, il Titolo. Così gli anni erano passati. Aveva trovato l’impiego nell’Ufficio della Dott. Ivana …Segretamente se ne era innamorato diventando il “fac-totum”, colui che copriva tutti i ruoli. Un giorno, dalla Dott. Ivana, aveva ricevuto i complimenti per il lavoro svolto. Quel giorno, il Signor Camillo, si era azzardato a spiegare il motivo. “…Perché sono innamorato di Lei, Dott. Ivana” – La Commercialista, dopo un primo momento di smarrimento aveva reagito quasi stizzita. “Non si azzardi più a dire una cosa del genere.” Da quel giorno il Dipendente Camillo, mantenne un atteggiamento rispettoso nei confronti della Titolare. Intanto gli anni passavano uno uguale all’altro. Quel sabato mattina di sei mesi fa, però, la Dott. Ivana era giù di corda. Forse causa lo stress quotidiano, aveva bisogno di uscire dal vicolo cieco in cui si era cacciata. Era in ufficio… sola. Per una volta non aveva scadenze incombenti. Decise di uscire dall’Ufficio … prendere una boccata d’aria e un caffè in un Bar di Piazza della Vittoria, l’ombelico di Pavia. Pavia non è una città come le altre. Accentua gli stati d’animo. Quando la Dott. Ivana, giunse nella Piazza affollata di persone chiassose e spensierate, sentì il bisogno di parlare e di avere qualcuno accanto. Il pensiero corse al Signor Camillo, il suo dipendente tuttofare… Il pensiero divenne desiderio… poi bisogno… La Dott. Ivana aveva deciso. Chiamare Camillo per prendere un caffè … insieme. In quell’istante il Dipendente Camillo comparve…tra la folla. Aveva sottobraccio una ragazza… alta, bionda, bellissima, sui trent’anni… con tenerezza la stava baciando.(316)
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PAVIA
di Teresa Ramaioli
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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SIMONA77 RM
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GABBIANO 642014
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AMBRA DI STELLE
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LA CIOTOLA DEL NONNO
di Teresa Ramaioli
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7 APRILE 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 7 aprile 2015 – Martedì - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
948
Rossella e il Convegno in Svizzera
Un anno fa, la Dott. Rossella, quarantacinque anni, single, bellissima, impiegata presso un Ufficio di Milano, abitante a Pavia, era in crisi. In realtà la Dott. Rossella non avrebbe avuto nulla di cui lamentarsi (tranne, forse, la mancanza dell’uomo del cuore). Era bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Aveva un posto di responsabilità in Ufficio a Milano che, come città, è ai vertici in Europa. Eppure, la quarantacinquenne non era soddisfatta. Cercava qualcosa che non trovava. Ne parlò con la sua coetanea e amica Giovanna. “Giovanna, ho la testa in confusione. Non riesco a trovare al strada per essere felice” Giovanna, sua coetanea, sprizzava vitalità da tutti i pori della pelle. Aveva sempre la testa in movimento. “Rossella, ti capisco. Sai quante quarantacinquenni sono nelle tue condizioni? Si sentono perse nella nebbia. Primo, perché non hanno ancora trovato l’uomo del cuore … e, poi, perché “l’orologio biologico” comincia ha strillare all’impazzata. Inoltre, le quarantacinquenni, si soffermano troppo spesso davanti allo specchio … Lo specchio è un giudice spietato … un giudice che non perdona. Invece, esiste un sistema infallibile per stare bene con sé stesse e con gli altri … vivere ogni giorno una giornata piena. Alzarsi presto al mattino. Avere mille cose da fare. Arrivare a sera stanche morte … e non aver fatto tutto quello che ci si era messi in mente di fare …” Giovanna, stava per continuare, ma Rossella l’interruppe. “Si … Giovanna, va bene. Ma, cosa dovrei fare?” A quel punto l’amica Giovanna passò dalle parole ai fatti. “Rossella, ieri sono stata a Bobbio in provincia di Piacenza. Una bellissima cittadina di quattro mila abitanti circa, incuneata tra i monti dell’Appennino, ubicata sulla riva del fiume Trebbia … Una città con mille anni di storia, arte e cultura. Quando si visita Bobbio si impara a vivere. Si impara cosa vuol dire sentirsi lontani dal mondo frenetico di una città come Milano o più tranquilla come Pavia. Lì si impara ad avere una giornata piena. A cosa vuol dire utilizzare bene il proprio tempo … attrarre migliaia di visitatori … e vivere di turismo e per gli ospiti proventi da ogni parte del mondo. Prima di tutto un ambiente pulito, ordinario, senza rumore … Dove ogni persona cerca ciò che vuole … anche sé stessa. Allora, la mente si mette in moto … e impara. Si impara quanto può fare una persona per sé stessa e per altri. Quello che dovresti fare tu, Rossella. Iscriverti a qualche “Associazione per la Valorizzazione del Territorio” in cui viviamo. C’è spazio e lavoro per tutti. Basta volere” Il discorso di Giovanna ha fatto centro ed ha ottenuto il suo effetto. La quarantacinquenne, Dott. Rossella, si è iscritta ad una “Associazione per la Valorizzazione del Territorio” a Milano … un Gruppo di appassionati del patrimonio storico, artistico e culturale della Lombardia. Ogni componenti il Gruppo si occupa di raccogliere, documentare e organizzare il materiale riguardante ogni singola località. Anche Rossella ha trovato il suo spazio. Da quel momento non ha più avuto un momento di tempo libero. Dopo il lavoro in Ufficio … ha sempre una “montagna” di cose da fare … documenti da raccogliere, organizzare … oltre alle località da visitare. Otto mesi fa, Rossella ha partecipato ad un Convegno in Svizzera sul tema “Cosa fare per la località in cui si vive” Il Relatore, Dott. Franz, era un cinquantenne, bellissimo dal fasciano eccezionale. Dopo la relazione Franz e Rossella hanno preso un caffè insieme e insieme hanno deciso di cenare. L’interesse per il tema trattato era evidente. Ma, era evidente, anche e soprattutto la simpatia che era nata tra i due. Quando si hanno argomenti comuni sui quali parlare … il tempo vola via in un baleno. Franz voleva parlare della sua esperienza svizzera in tema di valorizzazione del patrimonio locale. La stessa cosa voleva fare Rossella. Quando si hanno tante cose di comune interesse si finisce per perdere il senso del tempo. Rossella e Franz, però, non si sono limitati a parlare … Si scrutavano a vicenda … attratti un dall’altro. D’altro canto, chi è quell’uomo che non è attratto da una bellissima donna … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo? Dopo la cena Franz ha avuto un’ottima idea. “Rossella perché non scriviamo un libro insieme?” E’ stato come il fiammifero che ha acceso l’incendio … l’incendio della passione. Rossella si è sentita in dovere di ringraziare Franz … con un favoloso bacio. Con i baci, si sa quando si incomincia … e non si sa come e dove si finisce. Quella stessa notte decisero di passarla insieme … Gli argomenti erano tanti … tutti interessanti, a cominciare dai baci. Infatti, che cos’è un bacio? Una distrazione di simpatia? Anche … ma non solo. Il bacio reca piacere … a chi lo da e a chi lo riceve. Inoltre, il bacio è una finestra aperta sul futuro. Quale futuro? Il futuro dell’amore e della vita … e molto di più. - Questo è il racconto 948 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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PAVIA
di Teresa Ramaioli
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CIAO LULU ...
SEMPLICE LUCREZIA
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CIAO ANNAMARIA ...
ANNAMARIA MENNITTI
(FOGGIA)
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