Messaggi del 15/04/2015

LA PROF. STEFANIA racconto (324) di Dino Secondo Barili

Post n°18942 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

324

La Prof. Stefania

Il malessere di una persona, durante le crisi si manifesta in vari modi. Non è necessario che “esploda” in azioni eclatanti… Il più delle volte, provoca, oltre al comprensibile disagio, anche una grande voglia di reagire. In tale stato si trovava la Prof. Stefania, Docente di Lettere presso un Liceo milanese, nata e residente a Pavia. 46 anni, la Prof Stefania era arrabbiata con sé stessa. Quando una persona è pavese da lunga data (di Pavia erano padre e madre e almeno cinque generazioni che li avevano precedute) è difficile che si lasci ammaliare da una città come Milano, bella, si… ma troppo caotica. Stefania era in crisi. Questa estate avrebbe dovuto fare un viaggio a Berlino con il suo collega… il bel cinquantenne Federico, Professore di Filosofia… ma vi aveva rinunciato. Tra i due, era nata una certa intesa. Avevano passato alcuni weekend insieme, ma il “rapporto” non reggeva. Troppe diversità di vedute. Anche per questo, Stefania era arrabbiata… non sapeva come fare per imboccare la strada giusta. Ogni persona, nel corso della vita, ha cercato (e trovato) “luoghi… atti… modalità” per affrontare situazioni di “incasinamento mentale”. Per la Prof. Stefania c’era un luogo a Pavia che l’aiutava psicologicamente ad ”evadere dall’immediato” … e permettere alla sua mente di vedere con maggior chiarezza il futuro. Questo luogo era il “Cortile delle Magnolie” dell’Università” di Pavia, il luogo dove aveva studiato e si era Laureata. Un mese fa, subito dopo il termine dell’anno scolastico, anziché andare a Berlino con Prof. Federico, Stefania, aveva cominciato a frequentare il Cortile delle Magnolie. L’ambiente raccolto, la presenza di qualche studente con libri ed appunti tra le mani, le Magnolie col loro “castello di foglie”… sembravano fatte apposta per ritrovare sé stessi …e muoversi in un mondo nuovo, lontano dalle ansie della crisi economica che, volenti o nolenti, è come un temporale di cui non si conoscono gli esiti. Nel Cortile delle Magnolie dell’Università di Pavia, invece, La Prof. aveva la sensazione che le “nuvole temporalesche” si diradassero e stesse per tornare il sereno. Ogni volta che Stefania, si recava nel Cortile delle Magnolie si portava un libro di poesie… lo stesso che teneva sul comodino accanto al letto. Bastava una poesia scelta a caso … perché il mondo diventasse rosa. Venerdì di alcune settimane fa, la Prof: Stefania si trovava nel Cortile delle Magnolie. Aprì il libro a caso… Il testo diceva: “Amore… perché non vieni a prendermi e mi porti con te… sulla barca… dei sogni?” Stefania non aveva ancora terminato di leggere la frase che una mano leggera si posò sulla sua spalla. Era Fabio. Il Prof. Fabio, il suo “primo amore” del tempo dell’Università. “Stefania, cosa fai da queste parti?” La Professoressa rimase annichilita. Dopo la Laurea, Stefania e Fabio si erano lasciati, perché lui aveva accettato un “corso” a Berlino. Da quel momento la strada dei due… non era più la stessa. Ora, però, Fabio era tornato…di nuovo a Pavia. Inutile chiedere spiegazioni. La testa di Stefania cominciò a girare all’impazzata. I ricordi tornarono “dirompenti” come se volessero “riappropriarsi di un passato mai dimenticato”. A mettere ordine nelle idee ci pensò Fabio. “Stefania cosa diresti se passassimo la vacanza sulla mia barca… sui fiumi Ticino e Po?” Per Stefania è stato come uno squarcio d’azzurro dopo il temporale… Sentì la mano leggera di Fabio posarsi sulla spalla e scendere lungo la schiena … e i brividi aumentare di intensità. La quarantaseienne Prof di Lettere al Liceo… si vedeva già… nuda… distesa sul fondo della barca di Fabio… cullata dalla corrente… della vita.(324)

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°18941 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

MILANO

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/04/15 alle 14:34 via WEB
Milano----Milano anticamente era una città con ampie zone boschive ricche di verde. Ed è proprio in un ampio prato che nel 1228 prende origine Piazza Mercanti con la costruzione del nuovo Broletto, che sostituiva il vecchio Broletto che risiedeva dove attualmente è Palazzo Reale. Broletto deriva da Brolo, che nel medioevo indicava un grande prato dove si affrontavano anche le questioni di giustizia. La nascita del nuovo Broletto segna per Milano un nuovo periodo storico: si assiste al crollo del comune aristocratico retto dai poteri feudali e vescovili e conquistano il potere le classi del ceto medio. Nascono le corporazioni con propri statuti e santi protettori a difesa di arti e mestieri. Piazza Mercanti diviene luogo di ritrovo dei commercianti, dei bottegai e dei mercanti, dove si riunisce il Consiglio Generale dei Cittadini, dove si raduna il popolo, dove viene amministrata la giustizia. Nella piazza vi era anche il carcere. Ciao Teresa

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA NELLITTI (FOGGIA)

Post n°18940 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 14/04/15 alle 20:59 via WEB
E proprio vero che alcuni nascono con la camicia Orfeo troppo fortunato, la signora Maria pronta a tutte le sue esigenze anche a consigliare come doveva fare per incontrare una donna eccezionale, non poteva mancare la Ferrari e per completare Parigi ...".beato chi se lo può permettere" complimenti per il tuo eccezionale racconto.... ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/04/15 alle 09:18 via WEB
Ciao Annamaria - Hai proprio ragione. Orfeo è nato fortunato. Ha trovato le persone giuste. La Signora Maria, la Colf Giuditta ... Ma l'idea vincente è stata... diventare "Artista di Strada" ... per incontrare l'amore con la A maiuscola. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/04/15 alle 14:51 via WEB
Ciao Annamaria - questa mattina sono passato in via XX Settembre a Pavia. C'era un cinquantenne che stava strimpellando una chitarra. Mi sono passati per la mente tanti pensieri. "Non penserà mica di essere Orfeo?" mi sono chiesto. Poi sono andato per la mia strada. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°18939 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ...

LASCRIVANA

 
lascrivana
lascrivana il 15/04/15 alle 09:50 via WEB
Dino io sono una favolista; ma tu mi batti sul tempo. Sorrido. I tuoi racconti mettono sempre di buon umore. Buona giornata.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/04/15 alle 14:32 via WEB
Ciao Laura - ammiro particolarmente le donne favoliste. Almeno danno una visione del Mondo complessa e originale. Complimenti per il tuo Blog. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°18938 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ...

LASCRIVANA

 
lascrivana
lascrivana il 15/04/15 alle 09:50 via WEB
Dino io sono una favolista; ma tu mi batti sul tempo. Sorrido. I tuoi racconti mettono sempre di buon umore. Buona giornata.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/04/15 alle 14:32 via WEB
Ciao Laura - ammiro particolarmente le donne favoliste. Almeno danno una visione del Mondo complessa e originale. Complimenti per il tuo Blog. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°18937 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ...

LASCRIVANA

 
lascrivana
lascrivana il 15/04/15 alle 09:50 via WEB
Dino io sono una favolista; ma tu mi batti sul tempo. Sorrido. I tuoi racconti mettono sempre di buon umore. Buona giornata.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/04/15 alle 14:32 via WEB
Ciao Laura - ammiro particolarmente le donne favoliste. Almeno danno una visione del Mondo complessa e originale. Complimenti per il tuo Blog. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°18936 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon mercoledì 15 aprile 2015

 
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PENSIERI SPARSI DEL 14 APRILE 2015

Post n°18935 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 14 APRILE 2015

“Dove c’è l’amore …

c’è il futuro”

Dino

 
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ANNAMARIA E LA PIAZZA DEI MIRACOLI racconto (955) di Dino Secondo Barili

14 APRILE 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 14 aprile 2015 – Martedì  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

955

Annamaria … e la Piazza dei Miracoli

E’ noto che nella vita ci vuole Fortuna. Non una Fortuna qualsiasi … una Fortuna, Fortuna … Una Fortuna con la F maiuscola. Sei mesi fa, ne parlavano Annamaria e Giulietta, due bellissime quarantacinquenni, single, Docenti di Lettere in un Liceo del milanese, abitanti a Pavia. Ne parlavano mentre prendevano il caffè al solito Bar in Piazza della Vittoria … chiamata anche “la Piazza dei Miracoli”. Ad iniziare il discorso è stata Annamaria, un po’ incavolata per come le andavano le cose. “Giulietta, ma ti sembra vita questa? Sembra di essere a militare. Sveglia al mattino. Corsa per prepararsi. Corsa per raggiungere il posto di lavoro … quando non incappi in qualche coda lunghissima di automobili (e allora sono dolori) … Corsa per tenere testa a tutti gli impegni. Corsa per mangiare un panino in piedi nel Bar affollato di affamati … Corsa alla sera per correggere una montagna di compiti in classe. Non hai neanche la voglia di accendere la TV. Non vedi l’ora di chiudere gli occhi e … dimenticare il Mondo … Quando pensi che ogni giorno è così … ti girano tutte … anche quelle che non hai” Giulietta, positiva per natura, prese la palla al balzo. “Annamaria, nella vita ci vuole pazienza. Quel che conta è aspettare, aspettare ed avere pazienza … la Fortuna, prima o poi, arriva per tutti” Annamaria non ci ha visto più. “Giulietta non cominciare anche tu a fare come fa il Dino con i racconti sul suo Blog. La Fortuna capita solo a quelli che hanno un C… così! Guarda la nostra coetanea e  Collega di Matematica, la Prof. Desideria … La scorsa estate è andata al mare a Rimini. Mentre prendeva il sole ha incrociato gli occhi di un bel cinquantenne ricco come il mare … Si è innamorata. Dopo neanche un mese l’ha sposato ed ha chiesto un anno “sabbatico” tanto per scaramanzia. Quella si, che da brava “matematica” ha saputo fare bene i conti” Giulietta mantenne la calma. “Annamaria, qui dove siamo, è Piazza della Vittoria, chiamata anche “la Piazza dei Miracoli” … la stessa “Fortuna” potrebbe capitare a te … ed anche a me” Annamaria fece un enorme sforzo per non esplodere. Si vedeva lontano un miglio che il caffè le era andato di traverso. Le due quarantacinquenni uscirono dal Bar e si accinsero ad attraversare la Piazza. Avevano raggiunto quasi il centro dell’ampio ed affollato rettangolo quando Annamaria inciampò nell’unico, microscopico “ciottolo sconnesso” e per poco non cadde. Fece appena in tempo ad appoggiarsi alla spalla di Giulietta … gli occhiali, però, avevano subito il contraccolpo ed erano caduti … andando in mille pezzi. “Ecco? Visto? Giulietta, visto la Fortuna? Proprio adesso che avevo assoluto bisogno degli occhiali. Per una orba come me … è come la morte civile. Non vedo una persona ad un palmo dal naso … E questa sarebbe, secondo te, la “fortuna” della Piazza dei Miracoli?” Giulietta si mantenne ancora una volta calma. “Annamaria non farne una tragedia. Adesso andiamo in Farmacia e puoi avere subito gli occhiali che hai bisogno … Anzi, magari … ne paghi un paio e te ne danno due paia” Giulietta non aveva ancora terminato di parlare quando vide un bellissimo quarantacinquenne avvicinarsi ad Annamaria. “Annamaria … non mi riconosci più?” La quarantacinquenne, arrabbiata per aver rotto gli occhiali, si svegliò come da un sogno. “Come faccio a riconoscerti … se sono orba come una talpa e in più ho rotto gli occhiali?” – Il bel quarantacinquenne continuò. “Sono Fabio. Fabio, il tuo compagno di scuola di quando avevamo sedici anni … Ricordi? Abbiamo vissuto i nostri sedici anni alla grande … in modo indimenticabile. Tu mi dicevi che come baciavo io … non c’erano uguali. Dopo di allora, nessuna donna me lo ha più detto. Ecco perché ti ho cercata. Per ritrovare quel nostro antichissimo e bellissimo amore …” Annamaria, per poco non svenne. Cercò a mala pena di capire cosa stava dicendo. “Fabio, ma tu che cosa fai ora?” Fabio si illuminò d’immenso. “Annamaria non leggi i giornali? Sono Allenatore di Squadra di calcio di Serie A. Ho una Villa sul Lago di Como. Vuoi venire a vivere con me?” A quel punto, Annamaria si appoggiò alla spalla di Giulietta e tenne ben salda la mano che Fabio le aveva offerto. “Fabio, sai già che la mia risposta è “Si” … ma preferirei che mi ripetessi la domanda … tanto per risentirla … per coglierne la stupenda dolcezza. Vorrei, anche, prendere un caffè seduta al tavolino. Non come quello che ho appena bevuto con la qui presente amica e collega Giulietta … ma un altro. Un caffè di quelli che si bevevano parecchi anni fa … Uno di quei caffè  che “più lo mandi giù … più ti tira su”. Fabio aveva ritrovato l’amore e i baci dei suoi sedici anni … Annamaria aveva finalmente trovato l’amore vero  … il grande amore … bello, ricco … con una  Villa sul Lago di Como. L’unica a rimanere un po’ delusa e sconsolata è rimasta Giulietta la quale è uscita con uno dei suoi classici sospiri … “E per me non c’è niente?” Fabio ha capito al volo come stavano le cose. “Giulietta, sta arrivando Romeo … mio Collega e Allenatore di Squadra di calcio di Serie A … con la Villa sul Lago di Como … accanto alla mia. Anche, Romeo è alla ricerca di Giulietta … e quella Giulietta sei tu” Quando la Fortuna corre come un treno … quel treno bisogna lasciarlo correre … Perché quel treno è il treno dell’amore … e in Piazza della Vittoria a Pavia … corre su mille invisibili binari. E, come dicono a Parigi “Viva l’Amore … l’Amore che va” - Questo è il racconto 955 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°18933 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/04/15 alle 14:33 via WEB
Milano----Milano anticamente era una città con ampie zone boschive ricche di verde. Ed è proprio in un ampio prato che nel 1228 prende origine Piazza Mercanti con la costruzione del nuovo Broletto, che sostituiva il vecchio Broletto che risiedeva dove attualmente è Palazzo Reale. Broletto deriva da Brolo, che nel medioevo indicava un grande prato dove si affrontavano anche le questioni di giustizia. La nascita del nuovo Broletto segna per Milano un nuovo periodo storico: si assiste al crollo del comune aristocratico retto dai poteri feudali e vescovili e conquistano il potere le classi del ceto medio. Nascono le corporazioni con propri statuti e santi protettori a difesa di arti e mestieri. Piazza Mercanti diviene luogo di ritrovo dei commercianti, dei bottegai e dei mercanti, dove si riunisce il Consiglio Generale dei Cittadini, dove si raduna il popolo, dove viene amministrata la giustizia. Nella piazza vi era anche il carcere. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°18932 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 14/04/15 alle 20:59 via WEB
E proprio vero che alcuni nascono con la camicia Orfeo troppo fortunato, la signora Maria pronta a tutte le sue esigenze anche a consigliare come doveva fare per incontrare una donna eccezionale, non poteva mancare la Ferrari e per completare Parigi ...".beato chi se lo può permettere" complimenti per il tuo eccezionale racconto.... ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/04/15 alle 09:18 via WEB
Ciao Annamaria - Hai proprio ragione. Orfeo è nato fortunato. Ha trovato le persone giuste. La Signora Maria, la Colf Giuditta ... Ma l'idea vincente è stata... diventare "Artista di Strada" ... per incontrare l'amore con la A maiuscola. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°18931 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ...

MENEGI53

menegi53
menegi53 il 14/04/15 alle 21:16 via WEB
Bello l'intrecciarsi delle scene Dino, e il finale che ti stordisce. E poi Parigi per coronare il tutto, la città dell'amore! Un abbraccio per questa serata e un a presto Dino!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/04/15 alle 09:21 via WEB
Ciao Giovanni - mi piace ... "il finale che stordisce". E, si. I finali devono sempre essere scoppiettanti. A volte, basta avere una Ferrari e partire per Parigi (con la donna giusta) Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°18930 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 14/04/15 alle 20:13 via WEB
L'amore arde sempre ,è necessario alimentarlo giorno per giorno altrimenti come il fuoco si spegne ciao ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/04/15 alle 09:12 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. L'amore va nutrito ogni giorno ... come ogni cosa di questo Mondo. (anche il Blog) Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA NELLITTI (FOGGIA)

Post n°18929 pubblicato il 15 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 14/04/15 alle 19:21 via WEB
Dimmi la verità ,ma Simona voleva la sua gioventù o Marco? Io penso che voleva la gioventù ,ormai era in pensione è chiaro che doveva divertirsi, Marco o un altro tutto fa brodo a 66 anni è nel fiore degli anni ne deve fare di strada .......ancora per essere considerata rimbambita , anche prima di 60 anni si inciampa e si frattura un piede ...ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/04/15 alle 09:08 via WEB
Ciao Annamaria - Sarò sincero. Simona voleva la sua gioventù ... e Marco. Bello, alto, aitante, fascinoso. Insomma, Simona voleva tutto ... e non aveva tutti i torti. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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