Messaggi del 17/04/2015

PAVIA - CORSO GARIBALDI STORY racconto (326) di Dino Secondo Barili

Post n°18973 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

326

Pavia - Corso Garibaldi…story

La lunga via di Pavia, chiamata “Corso Garibaldi”, sembra fatta apposta per sollevare interrogativi. Per chiedersi “perché mai così lunga e variegata?” Le persone che vi transitano camminano lente…con il passo dei loro pensieri. Solo alcuni si pongono domande. Eppure, è impossibile camminare per Corso Garibaldi senza porsi interrogativi. Una domanda sorge spontanea quando si arriva in Piazzetta Azzani, uno spazio quadrato che immette in una entrata laterale secondaria della Basilica di San Michele Maggiore. Parecchi secoli fa erano poche le persone che si fermavano nella Piazzetta… Una leggenda racconta che “per quella porta secondaria” è entrato nella Basilica (in incognito), Federico I Barbarossa in persona. Era il 1154. L’Imperatore tedesco era giunto a Pavia per farsi incoronare Re d’Italia. Con la sua presenza pensava di affermare i “diritti reali” sull’Italia intera. Invece, si accorse che nell’Alta Italia tutti…erano contro tutti e l’Imperatore tedesco aveva più nemici di quanto pensasse. Una volta stabilito il programma della cerimonia, anziché, stare assiso sul cavallo bianco lungo le vie di Pavia, tra le quali l’attuale Corso Garibaldi, preferì farsi sostituire da un sosia, simile a lui in tutto e per tutto. Solo dopo essere entrato nella Basilica di San Michele Maggiore come semplice fedele, nella Sagrestia Segreta, riprese il suo ruolo “reale” sulla “Sedia Regale” posta al centro della Basilica. Allora si diceva che Federico I Barbarossa portasse sempre con sé un’arma segreta: “la spada del destino”. In Piazzetta Azzani, l’Imperatore tedesco, prima di entrare in Basilica, fece dei segni particolari che non sfuggirono agli occhi di alcuni pavesi, i quali a distanza di secoli considerano ancora “magica” tale Piazzetta.. Molte leggende di Piazzetta Azzani sono state raccontate da un Professore di Storia del Liceo negli anni tra il 1931 e il 1939. In tali leggende c’era anche la sua (del Professore). “Io stesso” – diceva il Professore – “sono protagonista di un fatto incredibile riguardante Piazzetta Azzani. Sono nato in un paese della Lomellina. Un giorno, come si usava allora, ero sull’uscio di casa a mangiare una mela. Avevo dieci anni. Una zingara, si è fermata davanti a me. Mi ha detto. “Ricordati bambino… il tuo destino si realizzerà in Corso Garibaldi a Pavia. Io, non sapevo neppure dov’era Pavia… immaginarsi Corso Garibaldi. La frase di quella zingara mi è rimasta impressa nella mente. Il giorno in cui mi sono Laureato, per ragioni che non ricordo, mi sono trovato a passare proprio in Piazzetta Azzani. in quell’istante, sono stato avvicinato da una signorina per avere informazioni. “Scusi Signore, potrebbe dirmi dove si trova Corso Garibaldi?”... “E’ quella…” risposi, indicando la lunga via… Da quella semplice domanda è iniziato la mia storia d’amore con Lisa, mia moglie. Lisa era la figlia di un italiano emigrato in Argentina… alla quale, una indovina del paese Sudamericano aveva fatto uno profezia. “Vai a Pavia … lì si compirà il tuo destino” Quella donna è diventata mia moglie ed insieme stiamo vivendo i migliori anni della nostra vita.(326)

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°18972 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/04/15 alle 15:56 via WEB
IL PIRELLONE --MILANO---Il grattacielo Pirelli ideato da Gio Ponti nel 1950, simbolo del razionalismo italiano, è considerato uno dei più importanti esempi dell’architettura contemporanea. Iniziato nel 1953 fu ultimato nel 1960 e raggiunge l’altezza di 127 metri. La tradizione voleva che nessun edificio di Milano potesse superare la Madonnina del Duomo (situata a 109 metri di altezza). La regola era diventata addirittura norma comunale negli anni ’30 del secolo scorso. Allora, in segno di rispetto per la tradizione non rispettata, fu realizzata e posata sulla sommità del grattacielo una copia in oro, in miniatura della Madonnina, 85 cm contro i 4,16 metri della statua originale. Il progetto del Grattacielo Pirelli rispetta gli ideali architettonici di Gio Ponti, secondo il quale “l’architettura è un cristallo”. La struttura di cemento armato, formata da quattro grandi piloni visibili anche all’esterno, contiene le facciate in vetro e acciaio e conferisce all’edificio un rigore geometrico, trasparente e essenziale. Il Pirellone svetta sul lato sud ovest di piazza Duca d’Aosta, appena fuori della Stazione Centrale. Il 26° piano, detto "Piano della memoria"è lasciato vuoto nella sua parte centrale per ricordare le due vittime causate dallo schianto di un aereo da turismo contro l'edificio, avvenuto il 18 aprile 2002. Il 31° e ultimo piano, detto il "Belvedere, con le sue pareti interamente di vetro , offre una spettacolare vista a 360°che permette di abbracciare l'intera città e il panorama circostante fino ad arrivare, nelle giornate limpide, al profilo delle Alpi. Buona passeggiata a Milano, ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA NELLITTI (FOGGIA)

Post n°18971 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 17/04/15 alle 15:43 via WEB
.. Mi piace la descrizione della città di Pavia, non conosco questa città ,ma so che è molto bella Fra tante cose mi ha colpito l'Università ,anche perché è proprio a Pavia si è laureato uno dei miei fratelli e grazie ai professori pavesi oggi gode di tanta stima in ospedale ....Marcella ha fatto bene a pensare l'amore ,non è giusto diventare schiavi dei figli cioè occuparsi dei nipotini ,portandoli a spasso con i carrozzini.. ma va ma va Viva Marcella e Enzo e che vadano felici senza pensare altro ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 19:47 via WEB
Ciao Annamaria - Bel commento. Sono contento che tuo fratello abbia studiato a Pavia. Non ho esagerato. Pavia è una bellissima città ... E poi, è romantica. A Marcella è bastato mettere le idee sul binario giusto e ... eccoti Enzo, bello, ricco, fantasioso ... proprio come voleva lei. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18970 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 17/04/15 alle 15:23 via WEB
Non c'è dubbio carissimo Dino, a parer mio noi donne siamo più intraprendenti in campo sentimentale, anch'io ai miei tempi ben 37 anni fa ho fatto il primo passo con mio marito, mi sono fatta 25 km. in bicicletta per andare al suo paese e dirgli che mi piaceva! Brava Marcella!!! Un abbraccio e felice pomeriggio! Viva l'Amore!!! Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 19:43 via WEB
Ciao Antonella - Sono del tuo parere. Le donne sono intraprendenti molto più degli uomini sul piano sentimentale. Sanno quello che vogliono e sanno come ottenerlo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO MADDALENA ... MADDAMARK

Post n°18969 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO MADDALENA ...

MADDAMARK

maddamark
maddamark il 17/04/15 alle 17:21 via WEB
......giocare si....mai con i sentimenti di un altro.....
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 19:33 via WEB
Ciao Maddalena - Hai ragione. Mai giocare con i sentimenti di un altro o di un'altra. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18968 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 17/04/15 alle 15:11 via WEB
“L’amore non è uno scherzo. Un gioco, si … ma bisogna saper giocare.. nel modo più bello donando il meglio di noi stessi. Un abbraccio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 19:30 via WEB
Ciao Antonella - hai ragione ... "giocare nel modo più bello" ... e la vita è un sogno. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA NELLITTI (FOGGIA)

Post n°18967 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 17/04/15 alle 15:57 via WEB
Secondo me l'amore non è nemmeno un gioco è qualcosa di serio che entra all'improvviso attraversa le vene andando dritto al cuore e non se ne va alla( chetichella) ,ma resta senza via di uscita La tua definizione" un gioco" forse si hai ragione bisogna giocare al momento giusto ...perché è bello finché dura ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 19:32 via WEB
Ciao Annamaria - mi piace ..."qualcosa di serio che entra all'improvviso attraverso le vene ... " Proprio così. Una folata di vento a primavera ... e tale rimane. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18966 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 17/04/15 alle 15:09 via WEB
Saluti da Cremona! Un abbraccio Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 19:26 via WEB
Ciao Antonella - grazie dei saluti da Cremona. Sono sempre molto graditi. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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SALUTI D PAVIA

Post n°18965 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon venerdì 17 aprile 2015

 

 
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PENSIERI SPARSI DEL 16 APRILE 2015

Post n°18964 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 16 APRILE 2015

“L’amore non è uno scherzo.

Un gioco, si …

 ma bisogna saper giocare”

Dino

 
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MARCELLA E IL BELLO DI PAVIA racconto (957) di Dino Secondo Barili

Post n°18963 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

        16 APRILE 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 16 aprile 2015 – Giovedì  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

957

Marcella … e il bello di Pavia

Quale è il bello di una città come Pavia? Sicuramente i Monumenti … il Castello, il Ponte Coperto, le Torri, le Chiese di San Michele Maggiore, San Teodoro, il Carmine. Il Duomo e altre. Al primo posto, oggi, però, ci sta l’Università con i suoi venticinquemila studenti che popolano e rallegrano la città. L’Università è il futuro. Il futuro della vita e della società. Chi è, infatti, quel genitore che non pensa ad avere un figlio o una figlia laureata? Tutti! … anche coloro che non hanno potuto realizzare un tale sogno. Si dice che la Laurea “non” è tutto (anzi, a volte, è solo l’inizio) ma intanto, se c’è, è meglio. Quel che importa è che passi il principio che “bisogna studiare tutta la vita” … da quando si nasce … a quando si muore. Riprendiamo, invece, la domanda iniziale. “Quale è il bello di una città come Pavia?” Ecco la risposta: l’Amore! E, si … senza l’Amore a nulla servirebbero i Monumenti, l’Università e tutto il resto … perché è l’Amore che li tiene vivi e che li fa vivere. Basta vedere la folla di turisti di Milano e del milanese che affollano Pavia alla Domenica. In maggioranza sono “un uomo e una donna” dai cinquanta a sessant’anni … Coppie in via di formazione … coppie già formate (che sanno già quel che vogliono) .,.. e coppie mature che cercano nei Monumenti, in Piazza della Vittoria, di mascherare insoddisfazioni, delusioni,   e problemi personali. Perché, di problemi personali ne hanno tutti. Ci sono coloro che li mascherano bene … ed altri che li lasciano trasparire dai loro volti, dalle loro espressioni. Anche in Piazza della Vittoria è così. Lo è quando i neolaureati e le neolaureate festeggiano la Laurea appena conseguita. I “NeoL” , ragazzi e ragazze, sprizzano gioia da tutti i pori della pelle. A volte, con un codazzo di compagni e compagne, cantano a squarciagola … “Dottore, Dottore, … Dottore del ….” (con quel che segue). Eppure anche questo è estremamente emozionante per la o il “NeoL” sia per i protagonisti, sia  per la gente che guarda sorridente la scena. Cosa c’è di più bello di un “NeoL”? Nulla. Un sacco di speranze, di sogni, di illusioni … e d’Amore. Anche lì, e soprattutto lì, spinge il “motore della vita” … l’Amore. L’Amore che a quell’età è tutto. E’ il futuro. In Piazza della Vittoria, non passa giorno (escluso la domenica) che non si festeggi un “NeoL” , una Laurea appena conseguita. La Piazza, però, è popolata da tantissima gente, di ogni età. Anche di Pensionati e Pensionate … ed è proprio questo il bello. I nuovi laureati iniziano la carriera … i pensionati ne godono i frutti, cioè la pensione. Anche lì si annida il “bello di Pavia”. Motivo? I Pensionati e le Pensionate non stanno con le mani in mano. Ci sono le nonne che portano a spasso le carrozzine dei loro nipotini … ma ci sono anche “i pensionati indipendenti”, i single e le single che sono i più irrequieti. Ecco dove sta la differenza. Per i single, uomini e donne, la Pavia dei Monumenti è molto lontana. A loro interessa la Vita e L’Amore. Quello vero. Quello che hanno cercato tutta la vita … e non hanno ancora trovato. Non l’hanno ancora trovato … ma lo cercano. Un anno fa, è stato così anche per la Prof Marcella, sessantadue anni. Già Docente di Matematica … in pensione da un anno … single, bellissima … insoddisfatta  più che mai. Un anno fa, aveva deciso. “Basta. Non ne posso più. Questa non è vita. La vita è l’uomo che non ho ancora trovato …” Considerazioni giuste. Ma, da quale parte cominciare? Un anno fa, la Prof Marcella era solita trovarsi in Piazza della Vittoria a Pavia con le sue amiche (sette). Tutte single tra i sessantadue e i sessantatre anni. Tutte con lo stesso problema: trovare l’uomo giusto. Oggi, le persone sanno ragionare … specialmente le Docenti di Matematica in pensione. Oggi, la vita delle persone si è allungata. Una donna di sessantadue anni (se tutto va bene) ha davanti venticinque anni di vita … un quarto di secolo. Non sono bruscolini. La Prof. Marcella ci pensava. “Passare venticinque anni senza l’uomo non è né giusto, né logico”

Si è data subito da fare. Ha messo gli occhi su due fratelli del abitanti nel suo Palazzo. Due fratelli gemelli, belli come il sole e ricchi come il mare … e, soprattutto single, Enzo e Gabriele. Gabriele è stato subito scartato perché amante solo delle collezioni di francobolli di cui conosceva vita, morte e miracoli. Enzo, invece, era proprio il tipo che piaceva a Marcella, la Prof. Di Matematica … bello, ricco, vivace ed estroso. La manovra di avvicinamento non è stata facile. Enzo ogni mattina andava prendere il caffè ad un Bar vicino alle Torri. Leggeva il giornale e poi faceva quattro passi in Strada Nuova insieme all’amico Saverio. Alle donne non ci pensava affatto … fino ad un anno fa, quando è apparsa all’orizzonte Marcella la quale lo voleva suo. Quando una donna si mette in mente una cosa non c’è ostacolo che la possa fermare. Infatti, Enzo è stato “marcato a uomo” come si dice nel calcio. In questo caso è stato “marcato a donna”, Quando una donna vuole … anche il “più santo” degli uomini crolla. Ed è stato così. Una sera, nel Palazzo è venuta a mancare, per un guasto, la corrente elettrica. Marcella ha chiesto aiuto a Enzo … il quale non poteva dire di no. Anche quando la corrente elettrica è tornata … (chissà perché) mancava solo nell’appartamento di Marcella la quale non poteva fare a meno di Enzo. Enzo qua, Enzo là … alla fine anche Enzo, il sessantaduenne, cadde tra le braccia di Marcella. Prima un bacio fugace, poi una valanga di baci … Quando si comincia con i baci è sempre così. Sembra un gioco, ma il gioco diventa complesso ed appassionato. Le mani di Enzo cominciarono a cercare Marcella … e Marcella era sempre lì … pronta, disponibile … quasi avesse un “credo” … Adesso o mai più! Un amore grande … che, alla grande continua. - Questo è il racconto 957 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°18962 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/04/15 alle 15:53 via WEB
CASA VERDI ---MILANO----“Delle mie opere, quella che mi piace di più è la Casa che ho fatto costruire a Milano per accogliervi i vecchi artisti di canto non favoriti dalla fortuna, o che non possedettero da giovani la virtù del risparmio. Poveri e cari compagni della mia vita!”. Sono queste le parole che Giuseppe Verdi utilizza per descrivere: la Casa di Riposo per Musicisti a Milano. Voluto da Giuseppe Verdi fra il 1896 e il 1899 e realizzato dall'architetto Camillo Boito, questo edificio in stile neogotico fu l'ultimo grande sforzo del maestro di Busseto poco prima che morisse a Milano. La Casa di Riposo per Musicisti, meglio conosciuta come "Casa Verdi" è una struttura, un museo che ripercorre non solo la vita di Verdi e di sua moglie Giuseppina Strepponi, ma anche di tutti coloro che in questa casa risiedettero e portarono omaggio al Maestro. Vi si trovano dagli oggetti personali agli arredi monogrammati GV, da collezioni d'arte,come i busti di Vincenzo Gemito o il ritratto di Verdi di Giovanni Boldini, fino ai calchi in gesso del volto e della mano di Giuseppe Verdi. Il maestro, morto all'Hotel de Milan il 27 gennaio del 1901, ricevette funerali solenni che lo accompagnarono provvisoriamente al Cimitero Monumentale, da dove la salma venne poi traslata per riposare insieme alla moglie nella cripta della Casa di Riposo per Musicisti, decorata da grandi artisti dell'epoca. L’ambiente, suggestivo, è decorato a mosaico su disegni di Ludovico Pogliaghi. La sontuosa sistemazione fu frutto della devozione di Teresa Stolz che dedicò gli ultimi anni della sua esistenza (e una somma in denaro importante) alla sistemazione del tempio funerario. Al centro del grande mosaico la Stolz volle due figure di geni che levano alta una corona ornata da bacche d’oro e un medaglione con il ritratto di Verdi fuso in bronzo da Giovanni Lomazzi. Sotto quest’immagine, un’iscrizione riporta il verso di D’Annunzio dedicato al grande bussetano: “pianse e amò per tutti”. Le due tombe, realizzate da Lomazzi, sono sobrie ed austere e riflettono pienamente il carattere del Maestro. Alla parete sono appoggiate due corone che ricordano la visita di Vittorio Emanuele III l’8 ottobre 1901. Su suggerimento della regina Margherita venne aggiunta una targa in ricordo della prima moglie del Maestro, Margherita Barezzi e dei suoi due figli: “Dolce consorte a lui vicina nelle prime lotte della vita, lo fece padre di Igino e Virginia, desiderati e pianti ancora piccoli”. I primi ospiti entrarono in casa Verdi nel 1902 e da allora, la struttura ha accolto più di mille persone fra musicisti, coristi, direttori, orchestrali e cantanti, avvalendosi oltre ai contributi dei tanti donatori, proprio dei proventi dei diritti delle opere di Verdi, che il maestro stesso per volere testamentario destinò al mantenimento ed al funzionamento della propria Casa di Riposo per Musicisti. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA NELLITTI (FOGGIA)

Post n°18961 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 16/04/15 alle 21:21 via WEB
Non ha importanza l'età , non si è mai vecchi anche se non si ha più il viso liscio . Ci sono persone specialmente gli uomini che più invecchiano e più diventano interessanti.La Dott Benvenuta ci ha saputo fare ,grazie alla signora Maria si è accalappiato Marcello anche alle sue vampate che forse dovevano essere vampate.di.".boccaccia mia fammi star zitta" ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 09:30 via WEB
Ciao Annamaria - hai detto bene. La Dott. Benvenuta si è data da fare. Ha colto il frutto quand'era maturo ... anzi, le è proprio crollato addosso. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18960 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 16/04/15 alle 17:53 via WEB
Carissimo Dino, evviva le donne furbette!!! quando ci vuole ci vuole.. in fin dai conti è Marcello che è stato salvato da Benvenuta.. di nome e di fatto.. è stata lei a fare la respirazione bocca a bocca a Marcello o viceversa? Un abbraccio e felice serata! Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 09:32 via WEB
Ciao Antonella - bel commento. La respirazione bocca a bocca fa sempre bene e ottiene sempre ottimi effetti. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18959 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 16/04/15 alle 17:42 via WEB
“L’amore non vive di sole parole. Vive di baci, abbracci … e molto di più” L'amore è proprio così!!! Un abbraccio Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 09:22 via WEB
Ciao Antonella - L'amore è esigente. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°18958 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 16/04/15 alle 21:28 via WEB
no, non servono le parole ,anzi meno parli meglio è ....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 09:23 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. Meno parole ... e più fatti. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18957 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 16/04/15 alle 17:41 via WEB
Saluti da Antonella di Cremona! Buona serata Dino!!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 09:19 via WEB
Ciao Antonella - Buona giornata e buon venerdì. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO STEFANO ... STEFANO BROCCA DI PAVIA

Post n°18956 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO STEFANO ...

STEFANO BROCCA DI PAVIA

franzkline
franzkline il 16/04/15 alle 18:44 via WEB
Una storia di altri tempi ma attuale per i giorni nostri. Un racconto veramente artistico. Bravo Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 09:14 via WEB
Ciao Stefano - la vita è sempre una sfida. Mai fermarsi. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LULU ... SEMPLICE LUCREZIA

Post n°18955 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO LULU ...

SEMPLICE LUCREZIA

 
semplicelucrezia
semplicelucrezia il 16/04/15 alle 17:55 via WEB
Ho compreso Dino !
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/15 alle 09:13 via WEB
Ciao Lulu - a Pavia le cose vanno così. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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