Messaggi del 19/04/2015

L'AMORE A 70 ANNI racconto (328) di Dino Secondo Barili

Post n°19004 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

328

L’amore a 70 anni

In questa nostra società, parecchie persone non sono soddisfatte … pur avendo molte cose a disposizione. Ne parlava la Signora Maria con le amiche al Mercato di Piazza Petrarca in Pavia… ieri mattina. La Signora Maria ha sessantotto anni compiuti  e ben portati. Ha pure qualche “rospino” in gola”. Erano appunto quei “rospini” che stava esternando all’amica Claudia, 67 anni, . “Si continua a ripetere che la vita si è allungata, che le persone hanno maggiori possibilità di vivere… Non ne sono convinta. E’ stata alzata l’età per andare in pensione (questo, Si!), ma la vera rivoluzione sarebbe quella di poter vivere veramente...tutti gli anni che la vita concede. Invece, no. I giornali sono pieni di fatti di cronaca nera… che più nera non si può. I giornalisti quando scrivono… la prima cosa che mettono in risalto, è la parola “anziano o vecchio” “anziana donna…o uomo vecchio”. Quando scrivono delle persone tra i 65 e gli 80 anni, si preoccupano solo di “elencare gli eventuali disturbi (mentali) o malattie (fisiche)”. Mai una volta che raccontano le cose come stanno. Per esempio, il mio amico Peppino, con i suoi 80 anni, tutte le mattine tiene in ordine l’orto e il giardino. Basta vedere quell’orto o quel giardino per chiedersi: “dov’è la vecchiaia?” Basta assaggiare qualcuno dei prodotti del suo orto per chiederci “ecco l’esperienza cosa produce.” I Signori Esperti dovrebbero fare un salto in quell’orto e in quel giardino per capire cosa vuol dire avere 80 anni e… comprenderne le potenzialità. Inoltre, l’amico Peppino, è positivo nei discorsi e nei ragionamenti. Da un po’ di tempo ha smesso di guardare il TG della sera… perché mette in risalto solo “beghe politiche e… fatti di cronaca nella quale “un figlio fa a pezzi la propria madre”… ecc. ecc. Questa non è cronaca – dice Peppino - è il modo migliore per togliere il sonno alle persone che amano la vita. Un anno fa, la mia amica Giuseppina, a 70 anni, è rimasta vedova. Anziché chiudersi in casa e farsi venire la depressione… ha iniziato ad andare a Teatro a Milano. Sei mesi fa, nell’intervallo tra la prima e la seconda parte dello spettacolo, ha conosciuto Giansiro, un elegante Signore settantacinquenne, vedovo pure lui… “bello come il sole… e ricco come il mare” (dice Lei). Tra i due è scattato il “classico colpo di fulmine”. Ogni tanto incrocio la Giuseppina al mercato… mi sembra ringiovanita di dieci anni. Ecco “di cosa” ha bisogno la società … di “colpi di fulmine” come quelli della Giuseppina, dove le persone trovano pieno appagamento sentimentale ed affettivo.” – Claudia è diventata rossa come il fuoco – “Maria, tu parli così perché hai trovato l’uomo dei tuoi sogni… Anch’io lo cerco… ma non l’ho ancora trovato.” La Signora Maria è una donna spiccia … che va subito al sodo. “Claudia… tenta: Tenta e ritenta… fino quando non lo avrai trovato. A Pavia si dice che …”per ogni donna c’è l’uomo giusto… fatto apposta per te.”(328)

 
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I GATTI E LE SCATOLE di Teresa Ramaioli

Post n°19003 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

I GATTI E LE SCATOLE 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 19/04/15 alle 09:51 via WEB
I GATTI E LE SCATOLE--Gli avete comprato la più soffice delle cucce, ma il vostro micio sembra preferire quella vecchia scatola da scarpe. La ragione è che i gatti sono naturali predatori e, come altri felini, sorprendono le prede con agguati improvvisi. Tra le mura domestiche, le scatole sono il luogo ideale in cui nascondersi e sottrarsi agli occhi del "nemico" (che sia o il vostro piede o un gomiltolo di lana , una pallina) o, al contrario, in cui cercare sicurezza.Studi ambientali dimostrano che non solo i felini amano le scatole: ne hanno in un certo senso bisogno. La presenza di una scatola o di un altro riparo garantisce ai mici un luogo sicuro in cui rintanarsi nei momenti di stress. Uno studio dell'Università di Utrecht (Olanda) ha dimostrato che i mici a cui viene lasciata una scatola si ambientano meglio al nuovo ambiente. Nascondersi è una strategia di comportamento per far fronte ai cambiamenti ambientali e alle fonti di stress . I gatti tendono ad evitare il più possibile gli scontri diretti e le situazioni conflittuali. Nei momenti in cui percepiscono ostilità, o attenzioni eccessive, le scatole rappresentano una "zona franca" in cui rifugiarsi fino a quando le acque non si saranno calmate. Più piccola è la scatola, più i mici proveranno a incastrarvisi. Il motivo potrebbe avere a che fare con la temperatura ambientale. Quella ideale per i gatti è di 30-36 gradi, almeno 10 gradi più alta della nostra. E il cartone è un perfetto isolante. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19002 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 19/04/15 alle 17:38 via WEB
Carissimo Dino come si fa a non sorridere di fronte ai "sassi del destino"? Troppo bello!!! e così Iris e Caetano camminarono di braccetto all'Amore.. a Milano... Stupendissimissimo!!! Un abbraccio e felice serata. Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/04/15 alle 19:17 via WEB
Ciao Antonella - "... i sassi" - "i sassi del Destino" ...esistono. esistono. E portano alle conclusioni di Iris e Caetano. Buona serata e viva l'amore. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19001 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 19/04/15 alle 17:25 via WEB
“La fame d’amore … non si sazia mai" Perché quando ci si innamora si diventa insaziabili.. Buon pomeriggio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/04/15 alle 19:13 via WEB
Ciao Antonella - hai ragione. "Quando ci si innamora si diventa insaziabili" Bello. Molto bello. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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MESSAGGIO DI SEMPLICE LUCREZIA PER YARIS167 (ROSSELLA)

Post n°19000 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

MESSAGGIO DI SEMPLICE LUCREZIA

PER YARIS167 (ROSSELLA)

 
semplicelucrezia
semplicelucrezia il 19/04/15 alle 09:16 via WEB
Ciao Rossella ^-^
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/04/15 alle 19:07 via WEB
Ciao Lulu - buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°18999 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 19/04/15 alle 17:24 via WEB
Saluti da Cremona! Un abbraccio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/04/15 alle 19:03 via WEB
Ciao Antonella - Buona serata a te. Dino
(Rispondi)

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°18998 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA 

buona domenica 19 aprile 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 18 APRILE 2015

Post n°18997 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 18 APRILE 2015

“La fame d’amore … non si sazia mai”

Dino

 
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IRIS E UN AMORE A MILANO racconto (959) di Dino Secondo Barili

Post n°18996 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

18 APRILE 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 18 aprile 2015 – Sabato  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

959

Iris e un amore a Milano

Un anno fa, la Prof. Iris, quarant’anni, single, bellissima, Docente di Lettere in un Liceo del milanese, abitante a Pavia … era in crisi.  In realtà, Iris non lasciava trasparire nulla. Sembrava una donna normale. Dentro di lei, però, era un vulcano in eruzione. Appena, si trovava sola, nel suo bel appartamento sul Lungoticino a Pavia, si guardava allo specchio e si diceva la verità. “Iris, stai male perché ti manca Marco …” Marco era il suo Collega di Lettere con il quale aveva avuto una bellissima storia d’amore. Da sei mesi Marco non c’era più. Aveva avuto il trasferimento a Roma e di comune accordo avevano chiuso ogni rapporto … anche telefonico. Marco aveva chiesto il trasferimento a Roma per accontentare la madre che non era in buone condizioni di salute … o, forse, no. Iris aveva preferito non indagare e così, quella bella storia d’amore era finita nel nulla. Ora, però, davanti allo specchio, sola … Iris poteva dirsi la verità. Marco le mancava. Le mancava le sue carezze, i suoi baci … i suoi “Perché non andiamo in Galleria? In Piazza Cordusio? … in Piazza della Scala a vedere come sta Leonardo da Vinci?” Tutte cose ormai passate … che non sarebbero più tornate. Un anno fa, Iris, decise di parlare con la sua amica, coetanea e Collega Dorella. “Dorella sto male. Non riesco a dimenticare Marco. A volte mi sembra di averlo ancora accanto … dietro di me mentre mi specchio … e mi guarda come se mi stesse scrutando l’anima …” Dorella aveva una sensibilità e un’intelligenza superlativa. Aveva già capito tutto. Iris era finita “sulla strada della nostalgia” … bella strada, ma senza uscita. Una strada che non porta da nessuna parte … L’unica cosa da fare è tornare sui propri passi e riprendere a vivere. “Iris … capisco. Hai vissuto una bella storia d’amore con Marco … ma ora è finita. Finita per sempre. Se ti arrovelli e insisti su quella strada potresti non liberati più e perdere ogni rapporto con la realtà” Iris, si rese conto che Dorella aveva ragione, ma voleva qualche spiegazione in più. “Cosa dovrei fare?” Dorella non aveva voglia di fare dei discorsi difficili. “Iris, con la nostalgia non si scherza. Si deve dare un taglio netto con il passato e basta. La fine di una storia … non è altro che l’inizio di un’altra. La fine di un amore … non è altro che l’inizio di un altro, se si vuole. Devi guardare e pensare a quell’altro amore … l’amore che verrà … ma devi volerlo. Volerlo subito” Iris si sentì improvvisamente un’altra. Un’altra donna che aveva lasciato una strada … e ne aveva preso un’altra. “Dorella cosa dovrei fare?” Dorella si mostrò titubante. Non sapeva se passare al pratico oppure no. Poi, decise … una specie di “o la va o la spacca”. “Iris, se io fossi in te … aprirei un  Blog su Internet. E’ facile come bere un bicchiere d’acqua. Da lì puoi cominciare a muoverti … con i piedi di piombo. Ricordati che hai quarant’anni. Non stai scherzando … dietro ad ogni Blog e ad ogni Icona ci sta una persona … donna o uomo, che pensa, che cerca, che desidera. Puoi incontrare di tutto e devi stare attenta a come muoverti … anche con le parole” Iris non aveva bisogno di altre spiegazioni. Il suo scopo non era aprire un Blog su Internet … ma trovare l’amore, l’amore vero, unico, che non ha uguale … Quello stesso giorno dello sfogo con Dorella, Iris aveva ricevuto l’invito alla presentazione di un libro a Milano, in una Sala nei pressi della Stazione Centrale. Cercò sulla cartina la via e decise che vi avrebbe presenziato. Il titolo del libro l’attraeva. “Quando l’amore bussa …” Sembrava quasi un invito … l’invito  ad un appuntamento con il Destino. Iris si preparò a dovere. Si concesse pure un vestito nuovo … di quelli che piacevano a lei … un po’ pazzo. Da Pavia  Milano il mezzo più facile e comodo è il treno che fa la spola ogni quarto d’ora. La Stazione Centrale di Milano, poi, è quasi un salotto … un bel salotto con tanta gente che va e viene … Quasi un biglietto da visita della Metropoli Lombarda. In quel Salotto Iris si concesse un caffè. Nulla di eccezionale ... un piacere di gola. Iris teneva tra le mani l’invito … e con l’altra mano teneva la tazzina del caffè. Senza accorgersi, Iris si trovò accanto un Signore. Un affascinante  cinquantenne dallo sguardo indagatore. “Scusi, è forse diretta alla presentazione del Libro?” … indicando l’invito che Iris teneva tra le dita della mano. Dopo aver guardato in volto il cinquantenne, Iris rispose con un semplice “Si” Ma non era un “Si” come gli altri … era un “Si” diverso. Un “Si” che iniziava un discorso, apriva una nuova via, conduceva per un’altra strada. Il cinquantenne si presentò. “Sono il Prof. Caetano dell’Università di Madrid. Non conosco bene Milano … potrei chiederle aiuto?” Chi è quella donna, quarantenne, single, che avrebbe rifiutato una simile richiesta. Anche Iris si presentò. “ … è facilissimo arrivarci … basta uscire dalla Stazione Centrale, prendere via Galvani e poi girare a destra in via Melchiorre Gioia …” La risposta non era detta come l’avesse elencata un Vigile Urbano di Milano. La voce di Iris era calda, appassionata, vellutata. Ogni tanto aveva un non so che di fragile di misterioso. Del resto basta vedere come parlano gli attori, quelli veri. Con una parola dicono mille parole, con una frase … ci fanno un romanzo. Iris e Cetano fecero subito amicizia. Lo si vedeva da come si muovevano, come si guardavano, come si parlavano … E poi, c’è sempre il Destino. Ad un tratto di via Galvani, Iris mise il piede su un sasso che si trovava lì per caso (il sasso del Destino?). Prese una leggerissima storta al piede … Nulla di importante, quel tanto da mettere in agitazione Caetano, il quale volle esserle di aiuto ed offrirle il braccio. Cosa c’è di più simpatico e piacevole di camminare sottobraccio per Milano? Iris e Caetano raggiunsero la Sala della presentazione del libro … ma il “loro libro” era già iniziato … e si era messo a correre … pagina dopo pagina … parola dopo parola … c’erano gli sguardi accesi, i movimenti lenti, il desiderio di un bacio che aspettava il momento giusto. Sembrava che Iris e Caetano si cercassero con le loro labbra …  Quando giunse l’inesorabile momento, come inevitabile fatalità, i due si trovarono incollati uno nelle braccia dell’altro come fosse un sogno che si era realizzato, un sogno che era diventato realtà … sotto la svettante mole del Pirellone di Milano. L’amore non ha bisogno di troppe parole. Sono i fatti che lo fanno vivere e gioire. Iris e Caetano avevano molto da esprimere e quell’amore, solo all’inizio, continua nel sempre meglio e sempre più. Questo è il racconto 959 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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AUGUSTA ADA BYRON di Teresa Ramaioli

Post n°18995 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

AUGUSTA ADA BYRON

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 18/04/15 alle 16:14 via WEB
AUGUSTA ADA BYRON-- Augusta Ada Byron fu il frutto dell' unione tra il poeta George Byron e la matematica inglese Anne Isabella Noel Milbanke. Annabella, la madre di Ada, dimostrò fin da giovane una spiccata intelligenza matematica che portarono la sua famiglia ad affiancarle per anni un precettore laureato a Cambridge per istruirla, ciò la condannò però alle critiche della benpensante società del tempo, per la quale essere intelligenti e colti in molte materie era più una vergogna che un merito, se si era donne. Augusta Ada Byron , è conosciuta come Ada Lovelace, nome che assunse dopo il matrimonio con William King, conte di Lovelace. Era una matematica ed è considerata una pioniera dell’informatica. Negli Stati Uniti il 15 ottobre si festeggia l’Ada Lovelace day, giornata in cui si celebra il contributo delle donne nello sviluppo delle tecnologie informatiche, della matematica e della scienza. Quando Ada aveva 12 anni voleva volare. Esaminava gli uccelli provando a capire vari materiali che potevano essere in grado di diventare delle ali: carta, seta. Nel corso della sua ricerca, cominciata nel febbraio del 1828, Ada tenne traccia dei suoi studi in una guida illustrata. La ragazza aveva un talento sin da bambina per l’aritmetica, la musica. La sua carriera come programmatrice cominciò il 5 giugno 1833, quando incontrò quello che divenne il suo amico e mentore, Charles Babbage, un matematico. Babbage stava lavorando a una macchina di calcolo: una struttura fatta con diversi ingranaggi numerati capaci di fare calcoli. Ada fu affascinata dal progetto che era solo un prototipo e cominciò una collaborazione intensa con il matematico. C’è perfino chi dice che la macchina di calcolo, il primo prototipo di un computer meccanico sviluppato per eseguire compiti generici, ideata da Babbage, in realtà fosse frutto soprattutto del lavoro e degli studi di Ada. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA NELLITTI (FOGGIA)

Post n°18994 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 18/04/15 alle 21:29 via WEB
Bel contratto a lunga scadenza anzi tutta la vita una bella sistemazione a tempo indeterminato , coperto anche il periodo pensionistico ,forse fino alla settima generazione,per Pierfrancesco il tallone non sarà mai colpito vivrà benissimo con la bella Dea notte Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/04/15 alle 09:16 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Mi piace quel ..."sistemazione a tempo indeterminato (senza bisogno della Fornero) fino alla settima generazione" Così va il Mondo ... sulle vette dell'amore. Buona domenica. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ROSSELLA ... YARIS167

Post n°18993 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO ROSSELLA ...

YARIS167

 
Yaris167
Yaris167 il 15/04/15 alle 20:02 via WEB
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse, scrive Dante, ma in questo caso galeotto fu il racconto che ebbe poi il suo tornaconto. :-))
Simpaticissima storia, Dino. Mi fai desiderare di visitare Pavia.. chissà!? Un caro saluto e una buona serata. Rossella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/04/15 alle 09:09 via WEB
Ciao Rossella - Quando hai voglia di visitare Pavia, mi offro come Cicerone ... Ti va? Buona giornata. Dino
(Rispondi)
 
 
Yaris167
Yaris167 il 18/04/15 alle 22:48 via WEB
Altroché se mi va, ne terrò in dovuto conto. Non posso perdermi un cicerone del tuo calibro.. grazie mille. Un caro saluto. Rossella
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°18992 pubblicato il 19 Aprile 2015 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ...

MENEGI53

menegi53
menegi53 il 18/04/15 alle 22:19 via WEB
Buona serata Dino e buon fine settimana con un abbraccio!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/04/15 alle 09:08 via WEB
Ciao Giovanni - buona domenica. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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