Messaggi del 02/05/2015

UN AMORE IN VIA CARDANO A PAVIA racconto (344) di Dino Secondo Barili

Post n°19266 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

244

L’Architetto Pierpaolo e…

“un amore in via Cardano a Pavia”

L’avvicinarsi del Ferragosto spopola la città. Pavia come tante altre città si svuota. Le persone (crisi o non crisi) colgono tutte le occasioni per “andarsene”… fuggire dal “solleone locale”. Molte saracinesche dei negozi rimangono abbassate e le vie deserte. E’ il momento in cui, Pavia (come altre città) appare nella sua “incomparabile bellezza di… città deserta”… dove, finalmente possono vivere e muoversi… i “fantasmi”. Un anno fa, per l’Architetto Pierpaolo, quarant’anni, sceneggiatore di fiction per la TV, era il momento atteso… il momento migliore per far vivere la sua città: Pavia. Quando una persona nasce a Pavia, cresce, studia, trova la sua attività nel luogo dove è nato…finisce per cadere in un “cerchio magico” dove la città non è più una città. Pavia non è più Pavia, ma il palcoscenico sul quale si muovono i “suoi personaggi”. Cosi è stato per l’Architetto Pierpaolo al quale la Regista Emanuela aveva commissionato la sceneggiatura di… “Un amore in via Cardano a Pavia”. Coloro che “non” conoscono via Cardano immaginano che sia una delle solite vie di città tracciate con il righello (come si usa oggi). Invece, no. Via Cardano a Pavia è un “budello nella vecchia città” dove non c’è un metro di via uguale all’altro, dove i Palazzi di epoche diverse sono uno addossato all’altro… uno diverso dall’altro. C’è un antico Convento di Suore ristrutturato alla perfezione. Appena avanti i resti di una Chiesa o di una antica Cappella. Per l’Architetto Pierpaolo, un anno fa, non c’era che l’imbarazzo della scelta. Da un qualsiasi portone sarebbe potuto uscire la protagonista della fiction. La Regista Emanuela aveva già scelto la trama. Diceva. “Anacleto, Professore di Università, aveva avuto un incarico annuale per un progetto di ricerca in “avvenimenti” paranormali riguardanti Pavia. Il Professore, abitante a Padova, per “studiare” meglio, voleva affittare un appartamento a Pavia. Una parente di sua madre si era offerta di aiutarlo. La parente del Professore abitava in via Cardano. Una mattina d’agosto, poco prima di mezzogiorno, Anacleto, si presenta all’indirizzo avuto per telefono. Il Professore sta per suonare al Portone indicato quando dallo stesso portone esce una donna vecchia, brutta e malandata… Più che una donna sembrava una strega. “Ma tu sei Anacleto… il Professore che cerca casa. L’indirizzo nuovo della parente che cerchi… non è questo… è più avanti. Anziché spiegartelo, ti accompagno.” La vecchia donna accompagna Anacleto per una ventina di passi e l’invita ad entrare in una strettoia tra due antichi palazzi. Anacleto comincia ad avere dei dubbi. “E se la donna che cerco, non fosse una mia parente?” In fondo alla strettoia si entra in un giardino dove è rimasta una modesta costruzione adibita a casa di abitazione. “Ecco… questa è la casa… entra pure. La porta è aperta.” Anacleto, il “professore del paranormale” è abituato alle situazioni più impensate. Entra nella piccola casa e rimane di stucco. Ad attenderlo c’è una bellissima ragazza, alta, bionda con gli occhi verdi…”Ciao Anacleto” – dice la ragazza – “Entra, entra pure …. Questa casa è a tua disposizione. Fai pure come fossi a casa tua. Io vado a fare la spesa …” La ragazza si allontana… L’Architetto Pierpaolo, dopo aver riletto per la centesima volta la trama della fiction … osserva i Palazzi antichi di via Cardano. E’ il periodo di ferragosto. La via è deserta. Gli occhi dello sceneggiatore si soffermano su un portone… Si avvicina per guardare l’elenco degli inquilini del palazzo quando dallo stesso portone esce una donna vecchia, brutta, malandata… con voce decisa si rivolge allo sceneggiatore. “Lei è l’Architetto Pierpaolo, lo sceneggiatore delle fiction per la TV. Venga, venga l’accompagno alla casetta della protagonista… Il quarantenne era rimasto allibito… Da un immediato e attento esame, aveva notato che la donna vecchia e malandata …altro non era che una ragazza giovane  (e forse bellissima) che si era travestita da vecchia… Pierpaolo segui la donna. Pochi passi. Una strettoia tra due Palazzi … Il giardino… una modesta casetta con la porta aperta… Lo sceneggiatore delle fiction per TV, come un automa, non era più capace di fermarsi… Per lui, forse, stava per iniziare un nuovo amore … (344) -

 
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ERBA CARLINA di Teresa Ramaioli

Post n°19265 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

ERBA CARLINA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 02/05/15 alle 12:55 via WEB
ERBA CARLINA---Il nome generico deriva da Carlo Magno: la leggenda dice che l'imperatore, in viaggio verso Roma con l’esercito in pessime condizioni di salute, nelle vicinanze del monte Amiata ebbe un sogno, durante il quale un Angelo gli rivelò che la radice tostata di questa erba spinosa, ridotta in polvere e mescolata al vino, sarebbe stata un rimedio efficace per curare i suoi soldati colpiti dalla peste. Il primo a descrivere e a classificare la specie fu Carl von Linné (Linneo),il padre della moderna classificazione biologica e scientifica degli organismi viventi, così come la conosciamo oggi. Sembra che lo stesso Linneo, attribuisse e dedicasse tale pianta all’imperatore. Altri ipotizzano un riferimento a Carlo V, in realtà appare più probabile, una banale deformazione della parola "carduncolos", diminutivo di cardo e il nome starebbe quindi, per piccolo cardo. Acaulis perché generalmente priva del gambo. Le brattee che circondano come un'aureola il grande capolino fiorale della carlina, a seconda dell’umidità atmosferica, funzionano da igrometro naturale, chiudendosi nel caso in cui il tempo stia mutando verso il brutto, ma comunque sempre nelle ore notturne, per poi riaprirsi al mattino successivo. Nel passato la carlina era un’erba importante ed era classificata come antidoto ai veleni, proprio per questo era coltivata nei giardini dei monasteri, gli antichi Sassoni la consideravano un amuleto contro il malocchio e ogni malattia. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19264 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 01/05/15 alle 20:36 via WEB
Carissimo Dino, la signora Maria e la signora Giovanna hanno ragione, troppe coppie si separano al primo bisticcio. Di chi sarà la colpa? penso sia della mancanza di Amore. Il matrimonio non ha più valore, la promessa " Per tutta la vita" cosa vuol dire? Per tutta la vita! troppo comodo voltarsi le spalle se non si va più d'accordo, la forza sta nell'affrontare i problemi insieme. Sul fatto che anche l'uomo impari a essere autonomo è buona cosa se anche la compagna lavora può dare una mano a gestire la casa ed i figli. Comunque alla gioventù di oggi manca la voglia di famiglia. Un abbraccio e buona serata. Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/05/15 alle 09:09 via WEB
Ciao Antonella - sono molte le cause della crisi del matrimonio di oggi. Infinte le cause ... infiniti i rimedi proposti (spesso, a volte, peggiori del male). Il fatto è che molti uomini (30 - 40 anni) non si sposano per il rischio di facili separazioni ... con strascichi di ogni genere. Oggi, l'uomo vuole la "sua casa", dove metterci i suoi risparmi e i suoi affetti ... e non "sposarsi o convivere" per poi trovarsi ... senza una casa ... e in balia del vento. Cosa ne dici? Buona e felice giornata Dino
(Rispondi)
 
 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 02/05/15 alle 11:43 via WEB
.. se fossi uomo.. Rischierei.. la testa si fascia dopo che si è ammaccata, non prima.. è solo il mio pensiero.. Ciao!!!
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19263 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 02/05/15 alle 11:40 via WEB
Carissimo Dino, questo è un racconto da mille e una notte.. e un castello in Lomellina... Troppo bellissimissimo! Nella vita c'è sempre un ma.. Viva l'amore per Roberta e Michelangelo!!! Un abbraccio Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/05/15 alle 18:36 via WEB
Ciao Antonella - è proprio quel "ma" ... che fa la differenza. Quando una persona meno se lo aspetta ... arriva la sorpresa ... e che sorpresa per Roberta. Michelangelo e il suo Castello sono la fine del mondo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19262 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 02/05/15 alle 11:31 via WEB
.... L'amore è così.. ti colpisce nel profondo del cuore! Un abbraccio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/05/15 alle 18:32 via WEB
Ciao Antonella - dici bene ... "colpisce nel profondo del cuore". Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO DONA ... DONADAM68

Post n°19261 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO DONA ...

DONADAM 68

 
donadam68
donadam68 il 02/05/15 alle 09:42 via WEB
l'amore è anche se l'effetto non è visibile realtà perchè vive dentro sè :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/05/15 alle 18:27 via WEB
Ciao Dona - bel commento. Hai ragione. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19260 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 02/05/15 alle 11:29 via WEB
Salitissimissimi da Cremona!!! Un sorriso.. Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/05/15 alle 18:23 via WEB
Ciao Antonella - Buon sabato e buone serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ... PICCOLAVIOLETTA6

Post n°19259 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ...

PICCOLAVIOLETTA6

PICCOLAVIOLETTA6
PICCOLAVIOLETTA6 il 02/05/15 alle 09:58 via WEB
Buongiorno e buon fine settimana… un pensiero… Come le api, che senza esitare attraversano le ampie distese dei campi, pur di raggiungere l'aiuola prediletta, e poi stanche, ma soddisfatte e cariche di polline, tornano al favo per compiere in feconda opera silenziosa la sapiente trasformazione del nettare dei fiori in nettare di vita: così noi, dopo averla raccolta, teniamola ben chiusa nel nostro cuore la parola di Dio; torniamo all'alveare, cioè meditiamola con attenzione, scandendo gli elementi, ricerchiamo il significato profondo. Essa ci apparirà allora nel suo luminoso splendore, acquisterà la potenza di annientare le nostre naturali inclinazioni verso la materia, avrà la virtù di trasformarle in ascensioni pure e sublimi dello spirito, di avvincere sempre più strettamente il nostro al Cuore divino di nostro Signore.
(Rispondi)

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°19258 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon sabato 2 maggio 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 1 MAGGIO 2015

Post n°19257 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 1 MAGGIO 2015

“L’amore è come un fulmine a ciel sereno …

Non si sa da dove viene,

ma gli effetti non si possono ignorare”

Dino

 
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L'ATELIER DELLA PITTRICE ROBERTA racconto (972) di Dino Secondo Barili

Post n°19256 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

  1 MAGGIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 1 maggio 2015 – Venerdì  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

972

L’Atelier della Pittrice Roberta

E’ noto che ogni attività ha bisogno di condizioni particolari. Per esempio. I meccanici hanno bisogno della loro Officina ed altro. Ovvio, che gli Artisti in particolare hanno bisogno delle condizioni che rispondono meglio alle loro esigenze personali. Un anno fa, la Prof. Roberta, cinquant’anni, single, bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … Pittrice … Docente di Disegno in un Liceo del milanese, abitante a Pavia, aveva  un problema. Aveva deciso di vendere il suo Atelier che teneva da vent’anni. Nelle vita delle persone ci sono alti e bassi e momenti di crisi. La Prof. si era resa conto che il tempo a disposizione per dipingere si era ridotto e passava sempre meno tempo nel suo Atelier. Ne parlò con la sua coetanea, amica e Collega Annamaria. “Basta mi sono stufata di tenere un Atelier … devo disfarmene … Dopo tutto, quando si è giovani ci si illude di molte cose … ed io mi sono illusa di diventare un’Artista famosa” Annamaria era a conoscenza del passato di Roberta perché avevano studiato con lei a Brera e con lei entra entrata nel mondo della Scuola. “Roberta, sei diventata matta? L’Atelier è la tua vita, il tuo mondo, il tuo rifugio, il luogo dove c’è tutto ciò di cui hai bisogno … compreso lo sfogo” Roberta fece un attimo di riflessione e convenne che era  effettivamente così. Atelier? … non era proprio come immagina qualche lettrice o lettore … perché l’Atelier della Pittrice Roberta “non” era il massimo dell’ordine. Anzi, di ordine non ce n’era affatto. Due stanzette al piano terreno di una casa di periferia a Pavia. Due stanzette nelle quali c’era un po’ di tutto … nel massimo disordine. Si diceva un volta che “l’ordine non era degli artisti” … e che l’unico ordine che hanno gli Artisti è … in ciò che producono … per il resto è caos. La Prof. Roberta lo sapeva e non ne faceva mistero. Era sempre stata così … la disperazione di sua madre ... Si era sentita veramente a posto quando aveva acquistato il “suo Atelier” nel quale ha creato un’infinità di quadri piccoli e grandi … realisti e “assurdi” (come li chiamava). L’Atelier era il suo “spazio vitale”, il suo mondo … dove poteva lasciare ogni cosa nel massimo disordine. Fogli,  libri, riviste per terra … bozzetti sparsi dappertutto. Tazzine del caffè mezze vuote. Ora, però, la Prof. Roberta aveva deciso. Avrebbe messo ordine nella propria vita … Avrebbe venduto il proprio l’Atelier. Se ne sarebbe disfatta una volta per tutte. Del resto, per la cinquantenne era un periodo piuttosto grigio. Gli anni erano passati. La gloria (si fa per dire) non era arrivata … e l’amore nemmeno. Per fortuna che era rimasta la Scuola che … tra alti e bassi, dubbi e delusioni, aveva sempre garantito il pane quotidiano. Annamaria, però, aveva insistito. “Roberta non vendere l’Atelier … pensaci ancora un po’ … L’Atelier per te è un “luogo terapeutico” … Lì scarichi le tue tensioni. Potessi averlo io” L’arte è anche  ricerca di sé stessi … e ogni Artista ha le sue esigenze. Una mattina di un anno fa, la Pittrice Roberta aveva deciso che avrebbe cominciato a fare un po’ di ordine nel suo Atelier … in vista di un’eventuale vendita. Stava per giungere davanti alla porta d’ingresso del suo Atelier quando vide un affascinante Signore ben vestito, sui sessant’anni che stava leggendo il volantino incollato alla porta d’ingresso dello Studio. Era l’unico volantino che dava scarne notizie della “Pittrice Roberta … che esercitava in quello Studio” E’ stato il Signore a parlare per primo. “Lei è la Pittrice Roberta?” – “Sono io” – rispose senza dare troppa importanza all’incontro. “Sono il Dott. Michelangelo … sono alla ricerca di un’Artista per il mio Castello in Lomellina. Le spiacerebbe mostrarmi il suo Studio e un po’ delle sue opere?” La Prof. Roberta, Pittrice, divenne rossa come un peperone. Cominciò ad avere le vertigini … Proprio ora che voleva mettere ordine nell’Atelier … proprio ora che voleva disfarsi dello Studio … ecco il miracolo. Roberta cominciò a parlare come stesse facendo una lezione a Scuola … a fare domande … il tutto per non far entrare il Dott. Michelangelo nel suo Studio. Alla fine il sessantenne aveva capito tutto. “Prof. Roberta è inutile che lei giri il mestolo nella pentola. Io, non mi muovo di qui fino  quando lei non mi ha fatto vedere il suo Studio” A quel punto , Roberta non ha più avuto via di scampo. Si è riservata un’ultima scusa. “Guardi che c’è un po’ di disordine … non si guardi intorno … e guardi dove mette i piedi” Il Dott. Michelangelo accennò ad un sorriso maliardo … Dal primo momento in cui aveva messo gli occhi sulla Pittrice Roberta ne era rimasto affascinato, ammagliato. Era proprio la donna che cercava … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … e poi, Pittrice, Artista … in tutti i sensi … anche e soprattutto nel disordine. Sapeva già in quale marasma avrebbe trovato quello Studio. Quando Roberta aprì la porta dell’Atelier, Michelangelo, comprese che il disordine era maggiore di quanto avesse immaginato, ma … Nella vita c’è sempre un ma. Uno di quei “ma” che lascia attoniti, perplessi, increduli. Era proprio ciò che cercava. Il cinquantenne guardò i quadri appesi alle pareti e si rese conto che erano dei veri capolavori … degni del suo Castello in Lomellina. L’accordo tra Roberta e Michelangelo è stato immediato. I loro occhi si incontrarono … come se si fossero sempre cercati. Ora, Michelangelo poteva fare del suo Castello … un sogno … e di Roberta … la sua Regina. - Questo è il racconto 972 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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CARLO GOLDONI di Teresa Ramaioli

Post n°19255 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

CARLO GOLDONI 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 30/04/15 alle 19:39 via WEB
CARLO GOLDONI --PAVIA---Nell’autunno 1722 viene accolto nel celebre collegio Ghisleri di Pavia dove fu studente per circa tre anni della facoltà di diritto, e da dove fu espulso nella primavera del 1725 per aver scritto e diffuso una irriverente satira in versi (che intitolò “Il Colosso”, ) che prendeva di mira le fanciulle pavesi, testo andato perduto ma che le notizie dell'epoca dichiarano altamente licenziosa. Con il titolo "Il colosso", Goldoni immagina di dover innalzare una statua colossale alla bellezza e, per costruirla, ricorre alle parti anatomiche, nessuna esclusa, di alcune signorine della buona società di Pavia. Non appena si conosce il nome dell'autore della satira, l'espulsione è immediata. Successivamente, Goldoni segue il padre a Udine, Modena, Feltre, finalmente si laurea in legge a Padova nel 1731 e comincia la professione di avvocato. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19254 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 01/05/15 alle 20:36 via WEB
Carissimo Dino, la signora Maria e la signora Giovanna hanno ragione, troppe coppie si separano al primo bisticcio. Di chi sarà la colpa? penso sia della mancanza di Amore. Il matrimonio non ha più valore, la promessa " Per tutta la vita" cosa vuol dire? Per tutta la vita! troppo comodo voltarsi le spalle se non si va più d'accordo, la forza sta nell'affrontare i problemi insieme. Sul fatto che anche l'uomo impari a essere autonomo è buona cosa se anche la compagna lavora può dare una mano a gestire la casa ed i figli. Comunque alla gioventù di oggi manca la voglia di famiglia. Un abbraccio e buona serata. Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/05/15 alle 09:09 via WEB
Ciao Antonella - sono molte le cause della crisi del matrimonio di oggi. Infinte le cause ... infiniti i rimedi proposti (spesso, a volte, peggiori del male). Il fatto è che molti uomini (30 - 40 anni) non si sposano per il rischio di facili separazioni ... con strascichi di ogni genere. Oggi, l'uomo vuole la "sua casa", dove metterci i suoi risparmi e i suoi affetti ... e non "sposarsi o convivere" per poi trovarsi ... senza una casa ... e in balia del vento. Cosa ne dici? Buona e felice giornata Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO MARION ... MARION20

Post n°19253 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO MARION ...

MARION 20

 
Marion20
Marion20 il 01/05/15 alle 22:36 via WEB
Davvero un post molto molto interessante... Gli aneddoti e le curiosità storiche mi piacciono moltissimo! Ciao a presto Marion
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/05/15 alle 08:59 via WEB
Ciao Marion - Teresa ti ringrazia. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19252 pubblicato il 02 Maggio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 01/05/15 alle 19:46 via WEB
E' bellissimo leggere il tuo amore per Pavia! Buona serata! Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/05/15 alle 08:57 via WEB
Ciao Antonella - ... Pavia è troppo bella per non essere amata. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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