Messaggi del 06/06/2015

VALENTINA racconto (385) di Dino Secondo Barili

Post n°19895 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

385

 Valentina

Quando in un ufficio arriva una nuova impiegata nascono molte “problematiche”. Dire problematiche è dire poco. Il Dott. Roberto lo sapeva e prima di muoversi aveva organizzato il piano. Infatti, gestire un Ufficio di dieci impiegate donne non è solo difficile, qualche volta è impossibile. Per farlo bisogna essere dei diplomatici veri. Il Dott. Roberto aveva sessant’anni, una lunga esperienza di Commercialista ed una indiscussa fama di Dirigente esperto e sensibile. Quando, tuttavia, si ha a che fare con impiegate donne… l’esperienza non basta. Ci vuole anche molta fortuna. In Ufficio, il Dott. Roberto, conosceva tutte le impiegate, soprattutto, la Signora Ivana, sua coetanea, la quale oltre ad essere la più anziana era anche la prima assunta…quella che “tirava i fili” dell’Ufficio. Conosceva “vita, morte e miracoli” di tutte le altre… “Una parola qua… una parola là”. Alla fine si faceva quello che voleva l’Ivana”. Il Dott. Roberto lo sapeva e lasciava fare. Anzi, faceva dire all’Ivana ciò che “lui” aveva pensato. Del resto se le stesse cose le avesse dette direttamente… tutte le impiegate si sarebbero ribellate. Non era finita. Nel corso degli anni, il carattere delle persone emerge con una infinità di sfumature. C’era l’impiegata Cesira, per esempio, che effettivamente era una bella donna… purtroppo facile alle depressioni. L’unico rimedio erano i complimenti del Dott. Roberto… il quale si era prima consultato con l’Ivana. Anche in questo caso, quando la Cesira andava in crisi per qualche “amore” giunto al capolinea… era il Dott, Roberto che interveniva con un rituale quasi sempre uguale. Il Dirigente si presentava alla scrivania della Cesira con un fascicolo in mano e l’aria sconsolata. “Signora Cesira solo lei è la mia salvezza (non era vero). Questa pratica è ferma da troppo tempo. Se non interviene lei… non si arriva a capo di niente.” L’impiegata Cesira si scioglieva. Riprendeva il suo colorito abituale. L’occhio diventava vigile e attento. Riassumeva il suo atteggiamento da “persona importante” (come dire…”se non ci fossi io in questo Ufficio”). Così riprendeva il tran tran dell’Ufficio con il suo ritmo di sempre. Dopo aver superato diversi ostacoli, finalmente, il Dott. Roberto poteva inserire una nuova unità. Un anno fa, è stata la volta dell’impiegata Valentina (anzi, della Dott. Valentina appena laureata… al suo primo impiego). Il rituale con l’Ivana ha avuto un supplemento di raccomandazioni. “Signora Ivana, mi raccomando, la affido a lei… che sa tutto di questo Ufficio. Mi raccomando la sua delicatezza nelle osservazioni. E’ una nuova assunta … ha bisogno di fare esperienza. Mi raccomando ai “pettegolezzi”… Ogni persona ha la sua vita personale che va rispettata e compresa…” La Signora Ivana aveva capito che la “nuova assunta” era una persona di riguardo. Poteva riservare delle sorprese. Non erano passati sei mesi… e la Dott. Valentina affiancava il Dott. Roberto nella Direzione dell’Ufficio… era la fidanzata di suo figlio Alberto.(385)

 
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GIACOMO PUCCINI di Teresa Ramaioli

Post n°19894 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

GIACOMO PUCCINI

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/06/15 alle 14:41 via WEB
GIACOMO PUCCINI----Giacomo Puccini nacque a Lucca da una famiglia di musicisti, dimostrando di possedere fin da piccolo un grande talento musicale. Poco incline allo studio, in quel periodo della sua vita si limitò ad accompagnare con l'organo le funzioni religiose. L'ascolto della “Aida” a Pisa, dove il giovane si era recato a piedi "consumando un paio di scarpe", fu la scintilla che lo spinse a studiare musica presso il conservatorio di Milano. Giacomo Puccini non è stato soltanto un grande compositore di melodrammi e un uomo sensibile alla bellezza delle donne, era anche un provetto cacciatore che amava girare col barcone nella sua Torre del Lago, oltre che un raffinato buongustaio della cucina toscana e in particolare dei salamini lucchesi e dei fagioli. Di questi ultimi era un fanatico sostenitore, come testimonia la ricetta inviata all'amico Giulio Ricordi, nel 1895, con indicazioni ben precise sui tempi di cottura, l'uso di foglie di salvia, di aglio, pepe e sale. Al pane preferiva i grissini croccanti , ma si rifaceva con la zuppa di cavolo. Negli anni giovanili Puccini divenne, molto attento ai piaceri della tavola. Se i soldi mancavano, da buona forchetta si divertiva a creare personalmente ricette come “pasta con le anguille” o “aringhe coi ravanelli”. Anche dopo gli anni delle ristrettezze economiche, Giacomo continuò a coltivare l’arte del cucinare. Con gli amici di Torre del Lago (LU) condivise la passione per le battute di caccia e le allegre tavolate che ne seguivano, fatte a base di fagiani arrosto, folaghe rosolate e pernici fritte. Il Maestro amava ingentilire il pasto con mandarini, vino frizzante e latte alla portoghese (anche chiamato fiordilatte). Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19893 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 06/06/15 alle 15:52 via WEB
Carissimo Dino quanto mi è piaciuta l'isola delle sirene.. che occasione fantastica per Goffredo e Evelina!! Viva l'amore.. Viva Pavia che è sempre ricca di sorprese.. sorprendenti!!! Buon pomeriggio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/15 alle 19:40 via WEB
Ciao Antonella - quando una città accende l'amore ... brilla di luce propria, come se il grande faro dell'amore illuminasse la scena. Ogni racconto ambientato a Pavia diventa tutt'uno con la città. Buona e felice serata. Fino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°19892 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 06/06/15 alle 14:10 via WEB
Bellissimo racconto Pavia è veramente misteriosa descritta così bene da te. Hai detto bene ogni città è misteriosa, per chi sa osservare tanti particolari Il mondo è pieno di luoghi misteriosi e affascinanti. che nostri antenati (o forse gli alieni?) ci hanno lasciato in eredità. Le immagini e le suggestioni ci fanno viaggiare virtualmente in tutti i continenti a riflettere e sognare. Goffredo ed Evelina sentiranno sempre la stessa sensazione provata sull'isola delle Sirene tutte le volte che vorranno baciarsi ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/15 alle 19:37 via WEB
Ciao Annamaria - bellissimo commento. Le suggestioni di una città ... sono date in fondo dalle sensazioni e dalle emozioni dell'amore. Più un città genera amore ... più diventa misteriosa. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19891 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 06/06/15 alle 15:43 via WEB
"Un amore senza baci è come una giornata senza sole"..... perché senza baci ti senti morire... Buon pomeriggio! Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/15 alle 19:25 via WEB
Ciao Antonella - Hai ragione. Ricordi la canzone ... "di baci saziami"? Quella canzone aveva perfettamente ragione. Buona e felice serata. Fino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA NELLITTI (FOGGIA)

Post n°19890 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIAMENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 06/06/15 alle 13:48 via WEB
Un amore senza baci come può durare? Forse dobbiamo tornare all'inizio del novecento quando uscivano i fidanzatini con "Io mammate e tu" ciao Dino buona domenica
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/15 alle 19:23 via WEB
Ciao Annamaria - i baci sono fondamentali nell'amore. Il passato è passato ... tuttavia, il futuro è ancora tutto da inventare. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ALDO ... ALDO.GIORNOA64

Post n°19889 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

CIAO ALDO ... ALDO.GIORNO64

aldo.giornoa64
aldo.giornoa64 il 06/06/15 alle 10:14 via WEB
CIAO, DINO, COMPLIMENTI PER IL POST. UNA BUONA GIORNATA ED UN SALUTO, ALDO.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/15 alle 19:22 via WEB
Ciao Aldo. Grazie per la visita. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO DONA ... DONADAM68

Post n°19888 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

CIAO DONA ... DONADAM68

 
donadam68
donadam68 il 06/06/15 alle 09:46 via WEB
..nel silenzio un bacio volerà nel vento e quell'amore di luce accenderà , buon sabato :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/15 alle 19:20 via WEB
Ciao Dona - bel commento poetico. Complimenti. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19887 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 06/06/15 alle 15:42 via WEB
Saluti da Antonella da Cremona! Buon pomeriggio!!!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/15 alle 19:15 via WEB
Ciao Antonella - buona e felice serata. Qui si brucia. E lì? Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GIULIANA ... PSICOLOGIA FORENSE

Post n°19886 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

CIAO GIULIANA ...

PSICOLOGIAFORENSE

 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/06/15 alle 10:08 via WEB
Carissimo DINO in questo caldo W.E. di primavera ti auguro ore veramente liete e serene:-))
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/15 alle 19:14 via WEB
Ciao Giuliana - qui si brucia. l'importante è resistere. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°19885 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon sabato 6 giugno 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 5 GIUGNO 2015

Post n°19884 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 5 GIUGNO 2015

“Un amore senza baci …

è come una giornata senza Sole”

Dino

 
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GOFFREDO, EVELINA E I MISTERI DI PAVIA racconto (1007) di Dino Secondo Barili

5 GIUGNO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

            Trivolzio – 5 giugno 2015 – Venerdì  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

1007

Goffredo, Evelina …

e i misteri di Pavia

Che cos’è la vita? Un corsa contro il tempo. Una corsa per arrivare in tempo … magari in anticipo. Per cogliere l’occasione sognata. Un corsa per imparare un cosa nuova. Un anno fa, il Prof. Goffredo era a Pavia per un Corso all’Università e non aveva particolari motivi per correre. A cinquant’anni si sono comprese molte cose … forse. Per esempio. Le cose che devono accadere … accadono comunque e non dipendono dal nostro comportamento. Pavia, quindi, era il posto ideale per “non correre”. Osservare la città nel suo complesso e il mistero che aleggia nelle vie, nelle piazze e nei luoghi che nessuno immagina possano esistere. Ogni città è misteriosa a modo suo. Pavia in particolare. Il Prof. Goffredo si era fatto un programma. Visitare alcuni luoghi caratteristici di Pavia. San Michele Maggiore perché vi era stato incoronato L’imperatore Federico Barbarossa e, secondo una leggenda, ha rischiato di rimanere ucciso … Poi il Ponte Coperto, simbolo della città. Del resto Goffredo non doveva rendere conto a nessuno dove andava. Era single, e voleva vedere molte cose. Poteva andare dove meglio credeva. E’ proprio quando si è single … Quando non si deve rendere conto a nessuno … che il tempo diventa oro e non basta mai. E, poi, i luoghi da visitare sono immagini mentali … create ad arte dalla mente per attrarre … Infatti, San Michele Maggiore non è una Basilica come le altre. E’ la Basilica dei Re Longobardi che vi hanno lasciato il segno. Con quel matroneo tutto particolare … Quel vago senso di mistero che segnala il punto esatto in cui, una volta, nella Basilica c’era il Labirinto … La mente, però, cerca, cerca sempre. Riesce a captare segnali difficili da spiegare. Mentre Goffredo era all’interno di San Michele Maggiore sentì nella sua mente una voce “Goffredo, perché non vieni sul Ponte Coperto? Sono qui ad aspettarti” Si fa presto a dire che in ogni uomo ci sono delle “voci dentro” che la fanno da padrone. Ma, come fa uno stimato Professore d’Università, credere a certe cose? Un Professore non può mettere a repentaglio la propria reputazione solo perché sente dei “richiami” … indefiniti e misteriosi richiami … difficili da spiegare, che non vanno oltre la sfera personale. Eppure, certe “voci dentro” esistono e prendono il sopravvento anche se non hanno una spiegazione e una giustificazione logica. E, poi, cosa c’è di logico nella vita? Poco? Tanto? … nulla? Il Prof. Goffredo si trovava proprio nel punto in cui, una volta, c’era il Labirinto nella Basilica di San Michele Maggiore quando decise improvvisamente di recarsi sul Ponte Coperto. Dopo tutto c’erano quattro passi. Se insoddisfatto il Professore avrebbe potuto fare dietrofront. Sarebbe ritornato suoi passi. Invece, è stato proprio quando Goffredo si trovava all’altezza della Chiesa di San Giovanni Nepomuceno, a metà del Ponte Coperto, che si sentì chiamare. “Goffredo. Goffredo …” Una voce reale. Una voce di donna. Chi poteva essere? Erano anni che Goffredo non visitava Pavia. A Pavia non conosceva nessuno. Eppure quella voce l’aveva già sentita. Si girò di scatto ed ebbe davanti una stupenda figura di donna, sui trent’anni. “Sono Evelina … non ti ricordi di me? Sono venuto al tuo matrimonio, cinque anni fa” Ora, Goffredo ricordava tutto. Aveva una memoria eccezionale. “Si. Si. Mi ricordo … Evelina. Evelina … la collega della mia, ormai … ex-moglie” Evelina non si meravigliò. “Si. Goffredo, so tutto. Ora, però, parlami di te. Cosa fai a Pavia?” Il Prof. Goffredo spiegò che si trova a Pavia per un  Corso all’Università. Aveva una mezza mattina libera e ne aveva approfittato per visitare la città. In fondo, Pavia, anche se vista e rivista cento volte è sempre nuova, sempre diversa. “E, tu Evelina? Cosa fai a Pavia? Non abiti a Milano?” Evelina si schernì. “Goffredo non ci crederai. Vivo a Milano, ma una volta alla settimana vengo a Pavia per andare in barca sul fiume Ticino. Perché non vieni con me? Ti faccio vedere dei posti bellissimi. Altro che isole esotiche! Ti porto nelle isole del fiume Ticino” Goffredo subì fascino della voce  di Evelina, del Ponte Coperto, del fiume Ticino … delle isole che non aveva mai visto. Sono proprio le cose nuove che diventano irresistibili. E poi c’era Evelina, quella splendida figura di donna … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo. Come poteva il Prof. Goffredo lasciarsi sfuggire un’occasione del genere? Le occasioni capitano una sola volta nella vita. Accettò. Evelina fece da guida. L’imbarcadero era a portata di mano. Il fiume Ticino è un luogo da sogno … le isole ancora di più. Evelina attraccò ad un’isola … soprannominata “l’isola delle Sirene” Goffredo la seguì quasi in trance. Nella sua mente, però, era affiorato un desiderio: baciare Evelina. A cinquant’anni rimangono pochi scrupoli. “Adesso o mai più” “Evelina ho una grandissima voglia di baciarti … “ La bionda trentenne se l’aspettava. Sorrise. “E cosa aspetti? … che ti violenti?” A volte le parole sono come tuoni, lampi, fulmini a ciel sereno. Goffredo abbracciò dolcemente Evelina e la baciò appassionatamente … come se non avesse mai baciato una donna. Anche Evelina si lasciò baciare come fosse la prima volta. Non era la prima volta, ma era il bacio che, ad un anno di distanza,  produceva i suoi effetti. Ogni volta che si trovava tra le braccia di Goffredo provava la stessa sensazione provata sull’isola delle Sirene del fiume Ticino. Anzi, molto di più. - Questo è il racconto n. 1007 scritto dal 2 settembre 2012 … dove l’amore trionfa sempre … per la felicità dei protagonisti … di chi scrive … e chi legge.

 
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GALEAZZO MARIA SFORZA di Teresa Ramaioli

Post n°19882 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

GALEAZZO MARIA SFORZA

di Teresa Ramaioli


 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/06/15 alle 14:38 via WEB
GALEAZZO MARIA SFORZA --Il 26 dicembre 1476, giorno di Santo Stefano, Galeazzo volle assistere alla messa mattutina recandosi presso la chiesa di Santo Stefano. Il giorno precedente, Natale, alle tre messe aveva preso parte rimanendo al sicuro nella Cappella Ducale. Appena il duca mise piede sotto il portico della chiesa tre congiurati, Giovanni Andrea Lampugnani, Gerolamo Olgiati, e Carlo Visconti, gli furono addosso coi rispettivi pugnali, l'agguato fu repentino e inaspettato. I colpi inferti al Signore di Milano, anche se sferzati di fretta per il timore di un arresto, risultarono mortali. L’Olgiati e il Visconti si allontanarono velocemente dal luogo del delitto, sfruttando il panico che si era creato nella chiesa. Il Lampugnani fu ucciso dalle guardie . Pochi giorni dopo, i due fuggitivi vennero arrestati e giustiziati nel gennaio seguente. Il clima politico era molto teso , i funerali si tennero la notte stessa, e il corpo fu portato in Duomo. L’inumazione avvenne in un terreno tenuto nascosto , affinché nessuno potesse rinvenire il cadavere. Ma qualcuno, quel cadavere ebbe modo di individuarlo, ebbe anche il permesso di spostarlo da Milano, per dargli una più degna sepoltura. A Melzo, nella chiesa di S. Andrea, durante i lavori di restauro, fu rinvenuto, sotto il pavimento, un cranio di adulto ,non completo, che accese la curiosità degli storici. Il sospetto di essere in presenza dei resti del Duca assassinato nasceva dal fatto che l’amante di Galeazzo, Lucia Marliani, aveva dal Signore di Milano ottenuto in dono il feudo di Melzo. Non era quindi un’ipotesi azzardata supporre che la donna avesse fatto traslare il corpo del Duca, padre dei suoi figli, per inumarlo nella chiesa di Sant’Andrea. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA .. ANTONELLA DI CREMONA

Post n°19881 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 06/06/15 alle 06:14 via WEB
Carissimo Dino non c'è niente di meglio di una caccia al tesoro di buon mattino perché al resto della giornata ci penseranno Marisa e Katy a renderla fantastica! Un abbraccio e felice sabato, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/15 alle 08:30 via WEB
Ciao Antonella - bellissimo commento. Ogni racconto vuole essere un messaggio di speranza ... indispensabile per una buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO STEFANO ... STEFANO BROCCA DI PAVIA

Post n°19880 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

CIAO STEFANO ...

STEFANO BROCCA DI PAVIA

franzkline
franzkline il 05/06/15 alle 19:42 via WEB
Come sempre un racconto molto efficace! Ciao Dino buon caldo Week
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/15 alle 08:28 via WEB
Ciao Stefano - grazie della visita. Passo dal tuo Blog. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LEICA ... TOCCO DI PRINCIPESSA

Post n°19879 pubblicato il 06 Giugno 2015 da dinobarili
 

CIAO LEICA ... TOCCO DI PRINCIPESSA

 
tocco_di_principessa
tocco_di_principessa il 05/06/15 alle 18:17 via WEB
Lieta Serata Dino .. Leica ^_**
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/06/15 alle 08:27 via WEB
Ciao Leica - buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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