dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 17/06/2015
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
393
Elisa
La vita non è sempre facile e prodiga di soddisfazioni. Un anno fa, per Elisa è stato un periodo difficile. Era stata assunta per un lavoro a tempo determinato e alla scadenza del contratto era rimasta senza lavoro. Inoltre, la sua amica del cuore, Amalia, aveva ottenuto un incarico a Valencia in Spagna e aveva preso la palla al balzo… ed era partita per nuovi lidi. Del resto cosa poteva fare, l’amica? Oggi, come oggi, le proposte di lavoro sono rare come le mosche bianche. Elisa, si era laureata in scienza della comunicazione… Amalia, pure… ma si erano adattate a qualsiasi lavoro pur di portare a casa il “pane quotidiano”. Elisa, inoltre, aveva appena compiuto trentatre anni, e il “compleanno” aveva avuto il suo peso. Per fortuna che c’era sua mamma che la sosteneva in ogni momento… anche in questa occasione. Infatti, Elisa aveva la tendenza ad isolarsi, a chiudersi… Sua madre intervenne. “Elisa, non devi isolarti. Non devi chiuderti e limitare le conoscenze a quei pochi amici che già conosci. La vita è fatta per essere vissuta. Stare in guardia, va bene. Non dare confidenza a coloro che non lo meritano, pure… ma.” – La trentatreenne replicava. “E, cosa dovrei fare? Questa crisi economica crea stress e ansia a non finire. E’ anche troppo che non diventa panico.” La mamma di Elisa era molto riflessiva e capiva il disagio della figlia, la quale aveva anche un altro problema… “non aveva il moroso”. Cercò di darle una mano. “Elisa perché non ti iscrivi ad un corso per “guida turistica”? E’ sempre utile tenere in allenamento la mente. Ho visto sul giornale questo annuncio…” Elisa, capì che doveva osare… e sperare. Prese l’annuncio. Lo lesse e si iscrisse al corso. Il Direttore del corso era un bell’uomo sui quarantacinque anni dalla parlantina facile. Elisa era la prima persona a prendere parte al corso. Il Direttore (che si chiamava Dott. Flavio) ne approfittò per fare una proposta. “Signorina… se la sentirebbe di assumere l’incarico di “segretaria” del corso?” Elisa non aspettava altro. Colse subito la “palla al balzo” e si mise all’opera. Le iscrizioni cominciarono ad affluire sino a completare il numero di posti disponibili. Il Dott. Falvio capì di avere un valido aiuto, preciso, puntuale e motivato. Capì che, per Elisa, doveva (e poteva) fare qualcosa in più. “Dott. Elisa, sarebbe disposta ad assumere altri incarichi nell’ambito della struttura scolastica di cui sono a capo?” La trentatreenne si trovò, così, a lavorare a tempo pieno. Inoltre, al corso di “guida turistica” si era iscritto pure, Davide, il suo compagno di classe al Liceo. Un ragazzo della sua stessa età che aveva già un lavoro, ma voleva migliore la propria posizione. Davide ed Elisa cominciarono ad uscire per delle passeggiate lungo le rive del fiume Ticino. Dopo qualche mese, Elisa e Davide facevano coppia fissa ed erano diventati del “camminatori” che puntavano a entrare nel “gruppo dilettantistico locale”. Ma il richiamo delle camminate lungo la riva del fiume Ticino avevano sempre il sopravvento. Un sabato mattina, Elisa e Davide stavano camminando lungo un sentiero ai margini della corrente del fiume. Elisa vide brillare qualcosa a pelo d’acqua. Osservò attentamente. Erano due anelli d’oro riemersi… dopo chissà quanto tempo. Per Elisa e Davide era il segnale che qualcosa era avvenuto nel loro comune destino. …”(393)-
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SANT'ALBERTO DI BUTRIO
di Teresa Ramaioli
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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CIAO ALDO ... ALDO.GIORNOA64
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16 GIUGNO 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 16 giugno 2015 – Martedì - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
1018
Mino, Saverio e i misteri di Pavia
Il caffè del mattino al solito Bar in Piazza della Vittoria a Pavia non è solo un rito, ma un piacere da condividere con gli amici. Un anno fa, ne sapevano qualcosa due inseparabili amici d’infanzia, Mino e Saverio … cinquant’anni portati alla grande, fisico atletico, single … Dirigenti di Agenzia Commerciale nel milanese, abitanti a Pavia. Quello del caffè al Bar per i due amici era un appuntamento fisso, irrinunciabile … perché riservava sempre delle sorprese. Del resto Pavia è una città bellissima … magica e imprevedibile … dove le sorprese non finiscono mai. Un anno fa, Mino e Saverio erano al solito Bar di Piazza della Vittoria e Chiara, la gentilissima e avvenente cameriera, aveva servito il caffè al tavolino. Mino e Saverio, però, erano impegnati in un’interessante discussione e non ci fecero caso. Quando se ne accorsero erano passati alcuni minuti e la sorpresa è stata doppia. Sotto alle due tazzine del caffè c’era un biglietto scritto a mano … da mano di donna. Diceva: “Cercami, sarò tua” In un primo tempo Mino e Saverio pensarono ad uno scherzo. Lo mostrarono con fare interrogativo alla cameriera Chiara la quale rimase ancor più sorpresa dei due cinquantenni perché al tavolino dei due amici non si era avvicinato nessuno. Mino, fanatico cultore di scienze occulte, si insospettì. Pensò subito ai “misteri di Pavia”. E’ noto, infatti, che in una città con duemila anni di storia vi siano dei fantasmi. Fantasmi? Certo. Fantasmi! Fantasmi che quotidianamente si svegliano al mattino. Si aggirano per la città … e si divertono come possono. Magari scrivendo dei biglietti e mettendoli sotto la tazzina del caffè a clienti dei Bar. La discussione tra Mino e Saverio è stata immediata. “Mino non raccontare balle. I fantasmi a Pavia non esistono. Sono tutte storie inventate da qualche scrittore un po’ fuori di testa o troppo fantasioso” Mino, però, non era di quelli che si dava per vinto- “E no, mio caro Saverio. I fantasmi a Pavia esistono e come. Vuoi che Alboino, Federico Barbarossa, Francesco I, Napoleone … non abbiano lasciato il segno a Pavia? Vuoi che qualche Generale o semplice soldato non si sia innamorato di qualche bella pavese di allora e abbia deciso di fermarsi a Pavia? Quando un uomo si innamora di una donna … stravede per il luogo in cui essa vive. Ovvio che ogni tanto, anche dopo molti secoli, l’innamorato senta il desiderio di rivedere Pavia, la città del suo amore. Una mattina di giugno, il Fantasma si sveglia … e comincia a girare per la città. Vede due amici, te ed io, che stanno prendendo il caffè al Bar e zacchete … rifila sotto la tazzina un biglietto con la scritta “Cercami … sarò tua” A quel punto Saverio cominciò a fantasticare. “E se fosse una … Fantasma? … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo?” E’ vero che Saverio aveva giocato a fare dell’ironia, ma sotto, sotto … una bella bionda … una vichinga ultimo modello … non era da scartare. Anzi … Anche Mino pensò la stessa cosa. Decisero di comune accordo di chiudere il discorso e non pensarci più. Ma, come si fa “a non pensarci più” quando due inseparabili amici hanno tra le mani un biglietto con la scritta “Cercami. Sarò tua?” Per evitare di dare i numeri, Saverio si inventò la storia che doveva chiedere un’informazione alla commessa di un negozio di Piazza del Duomo. Mino e Saverio si incamminarono. In breve si trovarono in Piazza del Duomo tenendo ben saldo il biglietto trovato sotto la tazzina del caffè. Quando succedono fatti strani e inspiegabili si fa presto a dire “non ci penso”, ma alla fine una persona ci pensa e come. Saverio si ricordò un numero di telefono. Per non dimenticarlo prese la penna che teneva nel taschino e cercò di scriverlo sul biglietto trovato sotto la tazzina. Non l’avesse mai fatto. La penna (prezioso e inseparabile regalo di un amore lontano) gli sfuggì di mano … come se invisibili dita avessero agito a sua insaputa. La penna cadde per terra e rotolò nella feritoia di una cantina. Pavia è piena di cantine piccole e grandi … antiche, ristrutturate o lasciate al loro stato iniziale. Saverio si innervosì. Non voleva perdere la sua preziosa penna per infiniti motivi sentimentali. Si ricordò che conosceva la proprietaria della cantina, la Signora Cleofe. Cercò tra i proprietari del Palazzo di cui faceva parte la cantina. Suonò il campanello. “Dica. Dica” – “Sono Saverio. La mia penna è caduta nella sua cantina. Potrebbe aiutarmi a rintracciarla” – “Ma certo. Aspetti che l’accompagno …” Erano passati pochi secondi e ... Mino e Saverio videro comparire ai loro occhi una bellezza da fine del mondo. Alta, bionda, occhi azzurri e gambe da far perdere i sensi. “Scusate. La mia Signora ha pregato me di accompagnarvi …” I due cinquantenni si guardarono in faccia allibiti. Mai vista una trentenne così affascinante. Cominciarono a farsi delle domande. E se fosse lei “la Fantasma” che ha scritto i bigliettini? … pensarono. Seguirono la vichinga scendere gli scalini che portavano alla cantina. L’osservarono mentre apriva la porta chiusa da un lucchetto … In fondo al vano cantina c’era la penna di Saverio … Accanto alla penna due monete d’oro. Una per Mino … e una per Saverio con un nuovo biglietto. Diceva: “Questa storia non finisce qui ... Cercami … sarò tua” Mino e Saverio si girarono per chiedere informazioni alla bellissima trentenne … Non c’era più. Sparita. In quel momento, i due, si resero conto di essere finiti nei “Misteri di Pavia”.
(domani, nuova puntata)
Questo è il racconto n. 1018 scritto dal 2 settembre 2012 … dove l’amore trionfa sempre … per la felicità dei protagonisti … di chi scrive … e chi legge.
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MILANO
di Teresa Ramaioli
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CIAO ELVY ... ELVIRA.CRISANTI
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