Messaggi del 08/07/2015

ALESSANDRA, CLAUDIA E I MISTERI DI PAVIA racconto (2015) di Dino Secondo Barili

Post n°20258 pubblicato il 08 Luglio 2015 da dinobarili
 

    8 LUGLIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

            Trivolzio – 8 Luglio 2015 – Mercoledì  - ore 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

2015

 (Amore Duemila)

    Alessandra, Claudia e i misteri di Pavia

Piazza Petrarca a Pavia è la Piazza del Mercato. Il Mercoledì e il Sabato sono i giorni deputati ad una delle “piazze” più frequentate della città. Da sempre le “Piazze del Mercato” sono i luoghi prediletti delle chiacchiere, delle confidenze, del passaparola … e del mistero. Nelle piazze del mercato sono nati amori, matrimoni, affari. Un mercoledì di luglio di un anno fa, la Dott. Alessandra, quarant’anni, bellissima, era in Piazza Petrarca a Pavia con la sua coetanea e amica Claudia. E’ stata Claudia ad iniziare il discorso. “Alessandra, oggi la vita è diventata veramente difficile. Non sai mai da quale parte sta la ragione ...” Claudia avrebbe voluto continuare il discorso, ma Alessandra ha preso il sopravvento. “Claudia non dirlo a me. Sono frastornata ed incavolata. Due mesi fa, il mio vicino di casa (una villetta alla periferia di Pavia), Dott. Simone, quarantacinque anni, bellissimo mi ha chiesto di andare con lui ad un Corso di Ballo. Le notizie, sul Dott. Simone, in mio possesso erano pessime. Si tratta di un soggetto facile agli innamoramenti repentini e agli abbandoni immediati. Risultato. Ho tergiversato. Ho chiesto di pensarci. Alla fine ho detto di no. Non era passata una settimana ed il Dott. Simone ha fatto  la stessa proposta alla mia amica Irene che non vedeva l’ora di avere un uomo suo. Risultato. E’ nata una coppia da fine del mondo. Sempre insieme … mano nella mano … Li incontro spesso in Corso Cavour e Strada Nuova come due innamorati … che si “mangiano con gli occhi”. Inoltre, ogni tanto, l’amica Irene, mi telefona … “Alessandra, sono ha Milano … Simone ha voluto regalarmi una borsetta nuova che piacesse anche a lui. Io, non volevo ... ma come è possibile dire no ad uomo meraviglioso come Simone …” Claudia, ti assicuro, ogni volta che Irene mi telefona, mi rovina la giornata. E, pensare, che potevo essere io al fianco del Dott. Simone” Si vedeva che Alessandra stava andando in crisi. Claudia cercò di calmarla. “Vieni Alessandra … non prendertela. E’ la vita. Nella vita, ogni persona prende le sue cantonate. Penso che sia proprio il caso di prenderci un caffè”  Un anno fa, le due amiche, Claudia e Alessandra, si accomodarono al tavolino di una Bar di Piazza Petrarca. Il caffè era eccellente, ma la lingua batte dove il dente duole … si diceva una volta. Al tavolino accanto c’erano seduti due cinquantenni che erano la fine del mondo. Claudia e Alessandra non li avevano mai visti. Si vedeva che dovevano essere due personalità in visita a Pavia … per qualche ragione speciale. Le due amiche non potevano passare inosservate. Quarant’anni, alte, bionde, occhi azzurri e … gambe da fine del mondo. Come potevano i due cinquantenni rimanere insensibili  a simili bellezze? E’ stato il più intraprendente dei due a cercare la scusa. Quasi involontariamente lasciò cadere tre monete metalliche da due euro le quali si misero a correre … e a fermarsi proprio in mezzo alle gambe di Alessandra e Claudia. Cosa potevano fare le due bellezze pavesi? Afferrarono con grazia le monete da due euro e le consegnarono al legittimo proprietario. E’ stata la “mano del Destino”. I due cinquantenni si presentarono … “Io, Roland …” – “Piacere Filippe” Quando due affascinanti cinquantenni incontrano due quarantenni da fine del mondo … nulla può rimanere come prima. E’ stato Roland ad “aprire le danze” (cioè il discorso). “Siamo due sceneggiatori di una TV francese. Volevamo scoprire qualche segreto di Pavia. Ci auguriamo di aver incontrato le persone giuste” La Dott. Alessandra, specializzata in ricerche storiche “sui segreti di Pavia” colse la palla al balzo. “Se volete vi portiamo nella “cantina del mistero” … E’ una vecchia cantina che faceva parte di un Convento di Suore del 1600. Però, dovete avere il cuore forte … altrimenti rischiate l’infarto” Roland e Filippe si misero a ridere … come dire. “Questa è nuova … Siamo venuti dalla Francia a Pavia … Mica siamo due sprovveduti” la Dott. Claudia, specializzata in psicologia dei fenomeni occulti, ha rincarato la dose. “Alessandra ha detto solo una parte di ciò che avviene in quella cantina …” In quell’istante due giovani suore si presentarono davanti a Claudia, Alessandra, Roland e Filippe. Tenevano in mano un vassoio con un “ordine scritto a mano”. Le suore si presentarono. “Siamo Suor Giacomina e Silvia. Abbiamo l’ordine di riportarvi nei vostri rispettivi Conventi nei pressi della Chiesa di San Teodoro” E’ stato un attimo. Claudia, Alessandra, Roland e Filippe sparirono per circa un’ora. Nessuno se ne accorse, ma sui tavolini del Bar c’erano solo le loro borse … Dopo un’ora circa, i quattro si ritrovarono seduti dov’erano prima di sparire. Roland e Filippe avevano finalmente scoperto un segreto di Pavia. Claudia e Alessandra non dissero un parola. Seguirono i due sceneggiatori TV in Francia. Loro sole sapevano perché. Buona giornata a tutti i lettori di questo racconto … Clicca “scrivi commento” e lascia il voto da 1 a 10. Serve per il racconto di domani. Dino (2015)

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°20257 pubblicato il 08 Luglio 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon mercoledì 8 luglio 2015

 
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PENSIERI SPARSI DEL 7 LUGLIO 2015

Post n°20256 pubblicato il 08 Luglio 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 7 LUGLIO 2015

"Solo gli innamorati

sanno cosa vuol dire amore"

Dino

 
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SOGNANDO BARCELLONA racconto (2009) di Dino Secondo Barili

Post n°20255 pubblicato il 08 Luglio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

2009

 (Amore Duemila)

    Sognando Barcellona

Chi è quella persona (uomo o donna) che al compimento del trentesimo anno non esprima un desiderio? Parecchi, molti … tutti. (anche quelli che i trent’anni li hanno superati da un pezzo). Un anno fa, è stato così anche per Chiara, bellissima ragazza pavese … alta, bionda occhi azzurri e gambe da fine del mondo. A trent’anni si hanno tanti desideri, ma Chiara ne aveva uno in particolare: visitare Barcellona. Un anno fa, le scuole erano appena terminate. L’estate era appena iniziata e Chiara doveva aspettare ancora parecchio prima di avere il periodo di ferie per realizzare il suo desiderio. Intanto cominciava a pensarci e per la prima volta ne parlò con la sua coetanea, amica e collega Desy. “Desy, quest’anno compio trent’anni e mi voglio togliere uno sfizio … visitare a modo mio Barcellona” Desy era una patita di Barcellona. Ci era già stata e non perdeva occasione per seguire tutte le iniziative pavesi dedicate a una delle città più effervescenti della Spagna. Per un secondo non disse nulla poi … “Chiara, questa sera c’è un incontro all’Università dedicato a Barcellona. Se vuoi possiamo andarci. Un Professore della città catalana presenta la sua città” Chiara si dimostrò subito entusiasta. “Certo che ci vengo. Oggi, però, è sabato … un sabato di giugno … un giugno incandescente come non si vedeva da parecchi anni. Oggi, pomeriggio voglio godermi la sabbia del fiume Ticino. Voglio rosolare al sole come desidero da parecchio tempo” Desy raccolse la proposta. “Ci vengo anch’io” Quando due amiche si mettono insieme è come dare fuoco … alle fantasie. Chiara e Desy, oltre ad essere due bellissime trentenni pavesi … erano patite del Ticino e della barca. Molti momenti liberi erano dedicati al “barcé” l’antica barca dei pavesi. Un’imbarcazione fatta apposta per scatenare le fantasie, raggiungere le isole del fiume, scoprire angoli nascosti ed affascinanti. Chiara e Desy si incontrarono nel primo pomeriggio di un anno fa all’Imbarcadero dove tenevano in custodia il loro barcé. Immediata è stata la gara. Proprio all’Imbarcadero c’erano due giovanotti da fine del mondo. Erano lì. Guardavano e non dicevano nulla. Forse erano turisti. A trent’anni non si hanno tanti scrupoli. E’ stata Chiara la più spigliata. “Ei vuoi due … avete bisogno di un passaggio? Qui ci sono due abili barcaiole … Possiamo portarvi anche sulla Luna” I due giovanotti (sui trentacinque anni) si misero a ridere e raccolsero la sfida. “Accettiamo … se i remi li teniamo noi …” Era proprio quello che non dovevano dire. Immediata la risposta. “E, no. Qui siamo a Pavia … e le donne pavesi non cedono mai il bastone del comando” Il due giovanotti si presentarono “Io sono Miguel …” , “Ed io Pablo … pensavamo che solo le donne di Barcellona avessero il comando in pugno” Accettarono le condizioni di Chiara e Desy e salirono sui loro barcé. Coloro che conoscono il fiume Ticino sanno che sul fiume può avvenire di tutto. Si tratta di un fiume magico dove le isole la fanno da padrone. Chiara e Desy presero due itinerari diversi ed approdarono a due isole diverse. Quando tornarono all’Imbarcadero non erano più le stesse persone. Chiara teneva per mano Miguel e Desy aveva il braccio attorno alla vita di Pablo. La gita lungo il fiume aveva prodotto i suoi effetti. Miguel e Pablo sembravano aver perso la parola. Parlavano con gli occhi. Miguel si perdeva nelle affascinanti curve di Chiara e Pablo in quelle di Desy la quale voleva sapere qualcosa della conferenza su Barcellona … all’Università. Ormai, era chiaro che Miguel e Pablo avevano dei dubbi sull’effervescenza della città catalana. Pavia stava pari … con due bellezze di prima grandezza … alte, bionde, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Se poi, alla bellezza fisica fa capolino anche l’amore … il gioco è fatto. Quella stessa sera di un anno fa, Miguel e Pablo hanno presentato in un documentario stupendo la bellissima città di Barcellona in tutte le sue sfaccettature. Ogni tanto si incantavano. Dovevano per forza nominare il fiume Ticino, il barcé, le isole incantate in mezzo al fiume dove, in mezzo ad una esuberante vegetazione, i baci volano e danno alla vita quel tocco di poesia che la rende unica, ineguagliabile, superlativa. Quella stessa sera, dopo la conferenza, Miguel e Pablo chiesero a Chiara e Desy se erano disposte a vivere a Barcellona. La risposta è stata immediata. “Si, ma a una condizione … con l’anello al dito” Buona giornata a tutti i lettori di questo racconto … Clicca “scrivi commento” e lascia il voto da 1 a 10. Serve per il racconto di domani. Dino (2009)

 
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FAVOLA D'AMORE di Teresa Ramaioli

Post n°20254 pubblicato il 08 Luglio 2015 da dinobarili
 

FAVOLA D'AMORE 

di Teresa Ramaioli


 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 07/07/15 alle 13:28 via WEB
FAVOLA D'AMORE-di Hermann Hesse--- Le trasformazioni di Pictor, meglio nota come Favola d’amore, nata dalle illustrazioni fatte da lui stesso . Questa favola fu scritta, per amore, lo scrittore la dedicò a Ruth Wenger, cantante lirica che diventerà seconda moglie di Hesse due anni dopo. La storia narra dell’arrivo di Pictor in paradiso, luogo nel quale comincia una lunga ricerca della felicità attraverso una serie di trasformazioni imitando la natura che vedeva intorno a sé. E’ infatti un fiore-uccello a dirgli: "La felicità, amico, è ovunque, sui monti e nelle valli, nei fiori e nei cristalli" e poi un serpente su un albero a dirgli di usare una pietra rossa per trasformarsi. Così Pictor diventa un albero, felice per molti anni, ma incompleto. Il rimando all’amore sarà proprio nella decisiva trasformazione, quella nella quale troverà la vera e definitiva felicità. "L’idea della complementarietà e della corrispondenza di valore di principi antagonisti è fortemente presente in tutte le sue pubblicazioni e in tutti i suoi libri…" Solo in due si può trovare completezza, solo in due si può trovare felicità; che poi questo si trovi nell’amore di una donna o nell’ amore di Dio , questo non ha importanza, però rimane la certezza che solo in coppia si possa trovare la vera vita. Le illustrazioni, danno colore ed eleganza, per rendere ancora più incisiva questa favola di poche parole, ma di profondo significato. Hermann Hesse ci ha donato pagine di saggezza, dove la semplicità delle conclusioni si mescola con la fantasia della scrittura e dell’ambientazione, un paradiso luogo non di salvezza, ma di ricerca dell’amore, che una volta trovato diventa inseparabile da noi. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO DONA ... DONADAM68

Post n°20253 pubblicato il 08 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO DONA ... DONADAM68

 
donadam68
donadam68 il 07/07/15 alle 20:19 via WEB
e quando nasce l’amore la vita diventa un sogno. ..carino, molto molto carino il tuo racconto Dino, ti abbraccio e ti auguro una lieta serata :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/07/15 alle 08:16 via WEB
Ciao Dona - Grazie del giudizio. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

Post n°20252 pubblicato il 08 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO TINA ... FAUSTINA. SPAGNOL

faustina.spagnol
faustina.spagnol il 07/07/15 alle 18:34 via WEB
Sarà che non ho avuto mai un diamante che ha volte ho dei dubbi? Per fortuna si è decisa ma se è amore un diamante non serve. Fa piacere riceverlo ma non fa scoccare la scintilla. Buona serata Dino. Un abbraccio. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 08/07/15 alle 08:12 via WEB
Ciao Tina - a volte un diamante ha la sua importanza. La scintilla, però, è tutta un'altra cosa. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

Post n°20251 pubblicato il 08 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO TINA ... FAUSTINA.SPAGNOL

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 07/07/15 alle 13:53 via WEB
TIENIMI PER MANO---Tienimi per mano al tramonto,/ quando la luce del giorno si spegne e l'oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle.../ Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto.../ Tienimi per mano... portami dove il tempo non esiste.../ Tienila stretta nel difficile vivere. Tienimi per mano... nei giorni in cui mi sento disorientata... / cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate.../ Tienimi la mano, e stringila forte prima che l'insolente fato possa portarmi via da te.../ Tienimi per mano e non lasciarmi andare... mai...(-Herman Hesse- )----Ciao a tutti gli amici del blog Teresa
(Rispondi)
 
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 07/07/15 alle 18:31 via WEB
Camminare mano nella mano e guardare un tramonto insieme dà una grande emozione. Ciao a te Teresa. Tina
(Rispondi)

 

 

 

 
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