dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 09/07/2015
9 LUGLIO 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 9 Luglio 2015 – Giovedì - ore 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
2016
(Amore Duemila)
Carlotta e un amore … di caffè
Una mattina di luglio di un anno fa, la Dott. Carlotta, quarant’anni, single, bellissima … Psicologa nel milanese, abitante a Pavia … era in crisi. Per il caldo aveva dormito male e, durante la notte, si era svegliata un’infinità di volte. Come se non bastasse aveva sbagliato a mettere la suoneria del telefonino e alle cinque del mattino era già in piedi. Non si era accorta. Pensava fossero le sei e trenta … l’ora in cui, di solito, si alzava per recarsi al lavoro nel suo Studio nel milanese. Quando prese coscienza dell’ora … era troppo tardi. Si arrabbiò con sé stessa, ma, ormai, la frittata era fatta. Per fortuna che aveva il balconcino del suo appartamento che guardava il fiume Ticino. Lo considerava il suo rifugio personale. Il luogo dove si faceva l’esame di coscienza. Anche gli Psicologi vanno in crisi. Anche gli Psicologi hanno bisogno di farsi l’esame di coscienza. E’ quello che fece Carlotta … dandosi della “stupida” da sola. Anzi … come consigliava alle sue pazienti, se lo disse sottovoce (per non disturbare le persone che dormivano ancora). “Carlotta sei proprio stupida. Si vede lontano un miglio che hai bisogno di qualcosa … e non hai il coraggio di dirti cosa … Beh,visto che sei così ignorante da non riuscire a farlo da sola … te lo dico io. Tu, Carlotta, hai bisogno di un uomo … il tuo uomo … quello che ti tormenta nel tuo subconscio e che tu cerchi in tutti i modi di ignorare. La verità, però, viene sempre a galla. La verità non perdona. Prima o poi esplode come il temporale di luglio. Esplode dentro di te” Dopo l’auto-confessione, Carlotta si sentì meglio. Si sedette sulla piccola sdraio del suo balconcino e si addormentò. Un sonno breve. Anzi, brevissimo in cui, però, aveva fatto in tempo a sognare … a sognare una via di Pavia … il tavolino di un Bar … una bustina di zucchero … “Una bustina di zucchero?” Ma, da quando a Pavia si sogna una bustina di zucchero? Non era solo una bustina di zucchero … era l’attimo … il momento in cui lei, Carlotta, stava per versare la bustina di zucchero nel caffè … e la mano di un uomo la fermava. L’uomo prendeva delicatamente la bustina di zucchero. La versava … e le sussurrava nelle orecchie … “Carlotta … lo zucchero di cui hai bisogno sono i baci miei … sul balconcino del tuo appartamento” Ecco la verità. Inutile, opporsi. Nella vita non esistono problemi inspiegabili. Infatti, sul balconcino dell’appartamento di Carlotta c’erano stati i baci di un uomo. Andrea … il suo compagno di Corso all’Università. Un amore da 110 e Lode … ma è durato poco … il tempo dell’Università. Poi le strade dei due si erano divise. Andrea e Carlotta hanno preso strade diverse. Andrea prese la strada di Berlino … Carlotta aveva trovato lavoro in uno Studio del milanese ed era rimasta a Pavia. “E la bustina di zucchero nel caffè?” Durante la love story, Carlotta aspettava Andrea in una Bar di Corso Garibaldi a Pavia. Si sedeva al tavolino. Ordinava il caffè … Quando, invariabilmente, Carlotta stava per versare la bustina di zucchero nella tazzina del caffè … Andrea arrivava. Da dietro le spalle le prendeva la bustina e le sussurrava … “Carlotta la bustina di zucchero di cui hai bisogno sono i baci miei … sul balconcino del tuo appartamento” A quel punto Carlotta non capiva più niente. Non riusciva più a distinguere il caffè dai baci. Andrea era tutto … il caffè, la bustina dello zucchero e i baci che andavano dappertutto. Ora, però, era sola. Cosa fare? Carlotta non era solo Psicologa, ma studiosa di antichi rituali pavesi. Per esempio. Tanto tempo fa, a Pavia, quando si voleva incontrare una persona che non si vedeva da tanto tempo ci si concentrava. Si pensava la persona intensamente … e, la stessa, invariabilmente, compariva. Anzi, Carlotta, un anno fa, fece molto di più. Si recò al Bar di Corso Garibaldi dove era solita incontrare Andrea. Si sedette al tavolino e ordinò il caffè … Stava per versare la bustina di zucchero quando … “Carlotta la bustina di zucchero di cui hai bisogno sono i baci miei … sul balconcino del tuo appartamento” Questa volta, però, non era un sogno. La voce era reale … proprio quella di un uomo … di Andrea. “E tu cosa fai a Pavia?” Andrea, quarantenne bellissimo sorrise dolcemente … “e me lo chiedi? Solo a Pavia accadono i miracoli … e sono i miracoli dell’amore”. Buona giornata a tutti i lettori di questo racconto … Clicca “scrivi commento” e lascia il voto da 1 a 10. Serve per il racconto di domani. Dino (2016)
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ANTONIO SCARPA
di Teresa Ramaioli
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA
(Rispondi) (Rispondi)
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PENSIERI SPARSI DEL 8 LUGLIO 2010
"L'amore è come il vino (quello buono) ...
più invecchia, più è buono"
Dino
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Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
2010
(Amore Duemila)
Orazio e la donna bionda
Ci sono uomini che al compimento dei cinquant’anni si fanno mille problemi. In teoria non dovrebbero farsene perché cinquant’anni è l’età delle scoperte. Un uomo ha ancora molto da dare … e molto da ricevere. Purtroppo ogni cinquantenne ha un suo problema. Per esempio. Il Dott. Orazio, un anno fa, non avrebbe avuto proprio nulla di cui lamentarsi, ma il giorno del cinquantesimo compleanno ha dovuto correre dal proprio Psicologo di fiducia, il Dott. Alfredo, per scaricare le proprie tensioni personali e sfogarsi un po’. Il Dott. Alfredo si è messo le mani nei capelli. “Orazio se ti lamenti tu … cosa dovrebbero dire gli altri cinquantenni? Sei bellissimo … ricchissimo … scoppi di salute … hai tre Ferrari … puoi decidere dove andare quando e come vuoi …” Il discorso venne bruscamente interrotto. “Alfredo, parli così perché tu sei sposato. Hai dei figli … e la tua professione. Io, ho tutto (secondo te), ma non ho la donna che cerco da anni. E’ vero, ne ho avute parecchie, ma dopo un po’ si sfasciava tutto. Un giorno volevano una cosa … un altro giorno ne volevano un’altra. Lo sai come con fatte le donne … non sono mai contente di niente. Ebbene io vorrei quell’unica donna, che probabilmente c’è, che mi faccia vivere una vita da sogno e non continui ad assillarmi con richieste assurde” Gli Psicologi sono curiosi. Il Dott. Alfredo cercò di indagare. “Orazio come vorresti che fosse la donna che cerchi? L’argomento potrebbe interessare anche me” Il Dott. Orazio si illuminò d’immenso. “Vorrei una donna bellissima … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo. Una donna che mi baciasse in continuazione … perché i baci sono la porta del Paradiso. Più baci ci sono … e meglio è. Inoltre, quando una donna bacia pensa anche alla salute fisica e psichica del uomo … e la vita diventa un sogno” A quel punto lo Psicologo, Dott. Alfredo, dichiarò la propria sconfitta. “Orazio, devo dirti ciò che penso. Nessun uomo ha mai trovato una donna così … e, forse, mai la troverà. In via del tutto eccezionale (ma è una notizia riservatissima) l’unica persona che può aiutarti è la Maga Iris che in Lomellina riesce a risolvere i problemi più complicati. Il Dott. Orazio si è fatto dare l’indirizzo e si è precipitato a casa della Maga Iris. Il Dott. Orazio festeggiava quel giorno il cinquantesimo anno di età e voleva realizzare un suo sogno. Trovare la donna del cuore … l’anima gemella. In brevissimo tempo, Orazio, spiegò alla Maga il suo problema e questa l’ascoltò mentre pelava le patate. Quando una Maga pela le patate vuol dire che sta preparando la minestra della sera che in Lomellina è quasi un rito. Dopo aver ascoltato i desideri del Dott. Orazio, la Maga Iris ha invitato il cinquantenne ad essere utile. Lavare le patate … e metterle nella pentola posta sopra alla stufa a legna come si usava una volta. “Vedi, Orazio – ti do del tu perché potresti essere mio figlio – Ogni uomo nasce con il suo Destino ben stampato sulla fronte. Inutile farsi domande … non ci sono risposte. Dopo che le patate saranno cotte ti svelerò un segreto” Il Dott. Orazio andò in estasi. Finalmente qualcuno cercava di dargli una mano per trovare la donna del cuore, l’anima gemella … la donna sognata e mai trovata. Siccome per cuocere le patate ci vuole parecchio tempo, il Dott. Orazio si accomodò sul divano della Maga Iris e si addormentò. Si addormentò e subito ebbe un sogno … una bellissima donna bionda, alta, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. La donna bionda lo prese per mano e lo portò in una della spiagge più belle del mondo: la Costa Brava in Spagna. Coloro che vi sono stati sanno cosa vuol dire “bravo” in spagnolo … selvaggio … selvaggio … natura selvaggia … sole, mare, sabbia finissima … scogliere su un mare cristallino. La donna bionda, però, non si accontentò di tenere la mano … Si prodigò in un fulmine di baci … baci da togliere il fiato. Nel sogno, Orazio, stava per soffocare … e in quell’istante si svegliò. La Maga Iris lo stava scrollando perché non si voleva svegliare. “Orazio. Orazio … c’è una bellissima ragazza che chiede di te” Per poco Orazio non svenne … una bellissima ragazza, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … era davanti a lui. “Orazio, mi hai chiamata e sono qui … tutta per te. Solo per te. Avrai quello che hai sempre desiderato … un sogno senza fine. Ti chiedo solo un favore … la Ferrari, la guido io. Sono le donne che rendono piacevole la vita” La Maga Iris fece un sorriso beffardo. “Visto come sono gli uomini? Si credono il sesso forte, ma il vero sesso forte è sempre e solo la donna” Buona giornata a tutti i lettori di questo racconto … Clicca “scrivi commento” e lascia il voto da 1 a 10. Serve per il racconto di domani. Dino (2010)
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FOULARD
di Teresa Ramaioli
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