Messaggi del 10/07/2015

ELEONORA, GIOVANNI E L'INCANTO DI ROMA racconto (2017) di Dino Secondo Barili

     10 LUGLIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

            Trivolzio – 10 Luglio 2015 – Venerdì  - ore 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

2017

 (Amore Duemila)

    Eleonora, Giovanni e l’incanto di Roma

Le belle abitudini trionfano sempre. Un anno fa, la Signora Eleonora ha scritto un messaggio privato al titolare di questo Blog. “Dino non posso più fare a meno di leggere quotidianamente i tuoi racconti. Ogni giorno ne leggo sempre uno nuovo sul tuo Blog. L’unica cosa che (bonariamente) mi lascia perplessa sono i personaggi dei tuoi racconti. Le donne (protagoniste) hanno sempre trenta, quaranta, cinquant’anni e sono bellissime … alte, bionde, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo. Gli uomini, quasi sempre cinquantenni … sono bellissimi, capelli brizzolati come nei vecchi film in bianco e nero … ricchissimi …(qualche volta) hanno la Ferrari. Sono eleganti, educati, sanno conquistare le donne con le armi della seduzione dei conquistatori incalliti … E, poi, si innamorano pazzamente … Bello, troppo bello per essere vero. Bello, troppo bello per avere un riscontro con realtà attuale. Secondo me, però, bisogna ritornare con i piedi sulla terra e guadare la realtà per quella che è … Cosa ne dici?” Ad un messaggio del genere il sottoscritto non poteva rimanere in silenzio. Ecco la risposta di allora. “Signora Eleonora, non nego che ad un primo impatto, le Protagoniste dei racconti (alte, bionde, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo) sembrano irreali … cioè un’esagerazione … ma non è così. Basta vedere le modelle che presentano le nuove collezioni sulle riviste femminili. In quanto ai Protagonisti (uomini) c’è solo l’imbarazzo della scelta. Non solo sono bellissimi e ricchissimi, ma di Ferrari ne hanno anche più di una. Quindi, i racconti sono più reali … della realtà. Quel che invece conta è lo spirito di chi legge. Chi è quella donna che non immagina di avere trenta, quaranta o cinquant’anni e sogna di incontrare il “principe azzurro”? L’uomo che ha tutte le caratteristiche dei Personaggi maschili dei racconti? Tante, molte … forse, tutte. E dove sta il problema? Il problema, secondo me, è che una donna di qualsiasi età non deve negarsi il diritto di sognare, di sperare, di avere un incontro fatale … un incontro inimmaginabile, di quelli al di fuori di ogni regola. Che cos’è l’amore? Un’emozione al di là di ogni immaginazione … unica e assoluta. Perché non utilizzare una potenzialità che la natura ha offerto all’uomo e alla donna? Tutto dipende dal modo in cui si affronta l’argomento. Signora Eleonora … se lei ci crede e crede in lei  … l’uomo dei sogni può incontrarlo in meno che non si dica … in Corso Cavour, Strada Nuova o Piazza della Vittoria a Pavia … o nella sua città … visto che scrive da Roma. Coraggio, quindi, sognare è vivere …” La risposta sembrava una delle solite risposte che compaiono (qualche volta) anche sulle riviste femminili. Qualche tempo fa, invece, da Roma è arrivata la risposta. “Signor Dino, grazie della sua risposta di alcuni mesi fa. Le voglio raccontare come è andata. Una mattina di luglio ero in Piazza di Spagna. La mattinata era fresca e quindi mi sono permessa di fare il mio giro preferito: Piazza di Spagna, Via del Tritone, Fontana di Trevi. Sono certo che conosce quella zona … è un incanto nell’incanto. L’unico difetto … ero sola. I miei cinquant’anni mi pesavano proprio per quel motivo. Non importava chi … ma sentivo il desiderio di parlare con qualcuno … con un uomo. Roma, però, è la Capitale d’Italia … e non è facile incontrare (e parlare) con la persona giusta. A volte, per il timore di sbagliare, si finisce per rimanere soli … non parlare con nessuno. Tenere i propri pensieri chiusi nella propria mente. Non rivelarli a nessuno. Eppure arriva il momento in cui il bisogno di parlare è più forte dall’istinto di difesa. Così, essendo luglio, ho deciso di entrare in un Bar per prendere un caffè. Essendo mattino nel Bar c’erano tre o quattro persone tra cui un cinquantenne che leggeva il giornale. Ho pensato che se c’erano quei tre o quattro … potevo starci anch’io. Chiesi al cinquantenne che leggeva il giornale se poteva prestarmi l’inserto. E’ stato un attimo. Non solo mi ha dato l’inserto da leggere, ma ha cominciato a parlare, parlare, parlare di Roma, delle bellezze di Roma e della difficoltà di poterle gustare. Chiesi il perché. “Perché non trovi la persona giusta. La donna con cui passeggiare tranquillamente per le vie e le piazze. Osservare. Fare le osservazioni. Prendere il caffè in un Bar … e proseguire nella visita. Roma è bella in compagnia … da soli dice poco o niente. L’uomo sembrava un vulcano in eruzione. Alla fine si presentò. “Sono Giovanni … e lei come si chiama?” – “Eleonora … “ risposi. “Signora Eleonora e se facessimo quattro passi per via del Tritone e ci fermassimo ad ammirare Fontana di Trevi?” Accettai. A Fontana di Trevi ci davamo del “tu” come due amici che si conoscevano da sempre. La sera di quel giorno di luglio abbiamo mangiato una pizza insieme … e da quel giorno non ci siamo più lasciati. Giovanni ha cinquant’anni come me. Non è ricchissimo, ma è bellissimo anche se non ha la Ferrari. A Roma la Ferrari non serve (difficile parcheggiarla) … di Giovanni, mi basta la parola … il suo parlare caldo, appassionato … quel suo dire … di tutto e di più. A volte il silenzio è più opprimente dei pensieri che frullano nella testa. Hai ragione Dino. Volere è potere” Buona giornata a tutti i lettori di questo racconto … Clicca “scrivi commento” e lascia il voto da 1 a 10. Serve per il racconto di domani. Dino (2017)

 
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L'ASCENSORE di Teresa Ramaioli

Post n°20277 pubblicato il 10 Luglio 2015 da dinobarili
 

L'ASCENSORE 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 09/07/15 alle 17:23 via WEB
L'ASCENSORE---Un uomo sospeso su una piattaforma fissa la folla sotto di sé. Improvvisamente, a un suo cenno un ragazzo taglia dall'alto la sola corda in grado di sostenere il montacarichi in aria. Gli spettatori urlano e chiudono gli occhi in attesa dello schianto. La piattaforma, con l'uomo saldo sulle sue gambe, è scesa di pochi centimetri e poi si è fermata, come se non fosse successo nulla. L'uomo è Elisha Otis, commerciante di ascensori di Yonkers (New York), e l' esibizione è stata ideata per dimostrare l'efficacia del suo sistema di sicurezza a paracadute. Tutto questo accadeva nel 1854, al Crystal Palace di New York. Otis aveva messo a punto il suo sistema di sicurezza per ascensori e montacarichi già nel 1852. Ma nessuno li aveva comprati, le persone avevano paura, e non avrebbero mai usato un aggeggio in grado di tenerli sospesi nel vuoto, con il terrore di precipitare a terra in caso di rottura dei cavi di sostegno. Piattaforme di questo tipo, infatti, prive del sistema di Otis, erano impiegate nelle miniere e nei cantieri, e gli incidenti erano all'ordine del giorno. La notizia della sua dimostrazione aveva fatto il giro del mondo. Il primo dispositivo commerciale per il trasporto di persone fu proprio quello inaugurato il 23 marzo 1857 . Da allora non ci furono altro che successi, l'inventore morì appena quattro anni dopo , colpito dalla difterite. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20276 pubblicato il 10 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

camnisi1943
camnisi1943 il 10/07/15 alle 00:45 via WEB
Ciao caro amico Dino, io inizio a fondere con questo caldo, e tanto da fare in campagna, pensa che ve ne sia poi tanta a perdita d'occhio in largo ed in lungo ed in buona parte collinare. Per fortuna che oggi c'è la meccanizzazione che snellisce il tutto, pensa ad ieri che chi lo aveva c'era solo il povero asinello o il mulo. Pensa che anche la macina per il grano o per le olive, si usasse o la forza del vento, o acqua o il cavallo. Ed io li ricordo, anche quando a noi bimbi facevan calpestare l'uva a piedi nudi per fare il vino. Bei tempi senza inquinamento. Ciao, un abbraccio e serena notte, Camillo.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/07/15 alle 06:50 via WEB
Ciao Camillo - i ricordi fanno sempre bene. Però, mi dici come mai, allora ... si cantava a squarciagola ....e adesso non si canta più? Oggi, solo gente lamentosa, preoccupata della Borsa che sale e scende ... degli anni che passano ... ecc. ecc. Eppure si vive meglio oggi di allora. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)
 
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 10/07/15 alle 10:36 via WEB
mi permetto di aggiungere alla risposta che hai dato al lettore ..è vero si vive meglio però .....è la reazione di quando il grasso arriva alla gola.....ora leggo il mio ciao
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO STEFANO ... STEFANO BROCCA DI PAVIA

Post n°20275 pubblicato il 10 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO STEFANO ...

STEFANO BROCCA DI PAVIA

 
franzkline
franzkline il 10/07/15 alle 18:44 via WEB
Ciao Dino ti do un bel 10!!! Buona serata
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/07/15 alle 19:29 via WEB
Ciao Stefano - grazie per il 10. Ne terrò conto per il prossimo racconto ... pavese ... magari della Lomellina. Meglio ancora del Terdoppio. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO DONA ... DONADAM68

Post n°20274 pubblicato il 10 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO DONA ... DONADAM68

 
donadam68
donadam68 il 10/07/15 alle 08:03 via WEB
..dal primo raggio di luce , un sorriso nel mattino all'ultima stella che brilla e stanca s'attarda a dormire cullata dal sogno della luna che le rende più belle :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/07/15 alle 19:24 via WEB
Ciao Dona - bel pensiero. L'amore non finisce mai di incantare. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ELLEN ... ELLEN ELLEN

Post n°20273 pubblicato il 10 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ELLEN ... ELLEN ELLEN

 
ellen_ellen
ellen_ellen il 10/07/15 alle 17:46 via WEB
Un pensiero per dirti semplicemente… Buon fine Settimana un abbraccio
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/07/15 alle 19:21 via WEB
Ciao Ellen - buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°20272 pubblicato il 10 Luglio 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA 

buon venerdì 10 luglio 2015

 
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PENSIERI SPARSI DEL 9 LUGLIO 2015

Post n°20271 pubblicato il 10 Luglio 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 9 LUGLIO 2015

"L'amore si vede

dal buongiorno del mattino"

Dino

 
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TINA E LA PESCA MAGICA racconto (2012) di Dino Secondo Barili

Post n°20270 pubblicato il 10 Luglio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

2012

 (Amore Duemila)

    Tina e la pesca magica

Un anno fa, la Dott. Tina, quarant’anni, single, bellissima, Dirigente di un Ufficio a Milano, abitante a Pavia … aveva voglia di una domenica speciale. Telefonò alla sua coetanea, amica e collega Osvalda (essa pure single) la quale aveva sempre delle idee originali. A Pavia l’originalità è di casa. Osvalda era pavese da sette generazioni (quelle conosciute) e, quindi, pavesi erano anche le sue idee. Appena Osvalda ha conosciuto la “voglia” dell’amica Tina cercò nella sua memoria. Era una domenica di Luglio di un anno fa, un di luglio da godere all’aria aperta. “Tina, io lo so come soddisfare la tua voglia … Andiamo a pescare nel nostro meraviglioso fiume. Il fiume Ticino” Detta così sembra una delle tante trovate dette per soddisfare richieste immediate … ma non è così. Era un domenica mattina … un anno fa. Tina si era svegliata presto perché c’era stata una notte afosa. Alle otto del mattino aveva telefonato a Osvalda la quale aveva sofferto il caldo della notte. Cosa c’era di meglio di mettersi in  moto e andare a pescare nel fiume Ticino? Osvalda aveva tutta l’attrezzatura. E’ stato un attimo. Dopo l’approvazione da parte della Tina, le due amiche, alle nove di un anno fa … erano già sul fiume con la loro barca. L’unico interrogativo era … dove andare a pescare. Sul Ticino ci sono mille posti dove trovare prede eccezionali. Tina propose la fossa di Alboino, un luogo poco frequentato e ricco di prede a dir poco eccezionali. Infatti, è bastato poco tempo e le due amiche, Tina e Osvalda pescarono due lucci spettacolosi. Due esemplari straordinari. Per Tina e Osvalda è stata la prima sorpresa della giornata, perché Tina ebbe una seconda voglia. “Osvalda perché non portiamo i nostri due lucci alla Signora Maria, la cuoca del Ristorante “Il Mistero” e ce li facciamo cucinare a dovere? Inoltre possiamo invitare a pranzo anche qualche nostro amico …” L’idea della quarantenne non era male e venne subito approvata dall’Osvalda la quale telefonò all’amico Carmelo. “Carmelo, la Tina ed io abbiamo pescato due meravigliosi lucci. Abbiamo deciso di farli cucinare alla Signora Maria del Ristorante “il Mistero”. Hai voglia di essere nostro ospite?” Carmelo è stato preso alla sprovvista. Si trovava a Rapallo, ma le idee hanno sempre piacevoli sviluppi. “Osvalda, sono veramente rammaricato di non poter gustare la vostra preziosa pesca. Mi trovo in vacanza per qualche giorno a Rapallo. Però, posso chiederti un favore. Oggi arrivano a Pavia due amici francesi. Se te e Tina non avete nulla in contrario, posso chiedere a Marcel e Francois di condividere la vostra pesca superlativa” Immediata la risposta. “Certo che puoi fare la proposta. Dai loro il mio cellulare, così spiego come arrivare al Ristorante” Del resto cosa c’è di più bello di un incontro non programmato? Uno di quegli incontri che sembrano preparati apposta dal Destino. Chi è quella single che nel segreto del suo cuore non pensa di incontrare l’anima gemella? Il classico cinquantenne … bello come il Sole e ricco come il mare? Per Tina e Osvalda, Marcel e Francois era un’occasione insperata. Del resto la vita è come andare a pesca … tutto dipende dalla Fortuna. Il Ristorante “il Mistero” era il luogo adatto per un incontro simile. All’ora di pranzo di una domenica di luglio di un anno fa, tutto era pronto al Ristorante della Signora Maria … la quale, dopo aver cucinato i due favolosi lucci, ha preparato una tavola per quattro persone nella saletta che guardava il fiume Ticino … un luogo romantico, isolato dal reso del Ristorante, dove i commensali potevano gustare un pranzo … con tutte la sfumature del Mistero. Infatti che cos’è un pranzo? Un modo per condividere un momento di piacere … quello del palato. Se poi, al palato si accompagna pure la compagnia … con possibili sviluppi amorosi? Meglio! Così è stato. Marcel e Francois, affascinanti cinquantenni si presentarono puntuali … ognuno con mazzo di rose rosse. Un mazzo per Tina … uno per Osvalda. Chi è quella donna che ricevuto un mazzo di rose rosse non ricambia con un bacio? Tutte. E’ il minimo che possa fare. Tina baciò Marcel … Osvalda baciò Francois. Si sa, però, che i baci sono misteriosi … si sa come iniziano … non si sa come finiscono. Marcel non aveva mai ricevuto un bacio come quello della Tina … e Francois non ne aveva mai ricevuto uno come quello di Osvalda. Marcel e Francois si inginocchiarono e ne chiesero un altro … e un altro ancora. A quel punto il mistero si fece strada. Si racconta, infatti, che quando un uomo “in ginocchio” riceve … un bacio da una donna … finisce dritto dritto nel cerchio magico dell’amore. Così è stato. Marcel si è innamorato pazzamente della Tina la quale sognava una domenica speciale. La stessa cosa è accaduta a Francois il quale ha perduto letteralmente la testa per Osvalda, campionessa del “bacio alla pavese” … un bacio che non perdona (mai!), lascia dei segni profondissimi … e inimmaginabili. Buona giornata a tutti i lettori di questo racconto … Clicca “scrivi commento” e lascia il voto da 1 a 10. Serve per il racconto di domani. Dino (2012)

 
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L'ALBERO DEL TENERE' di Teresa Ramaioli

Post n°20269 pubblicato il 10 Luglio 2015 da dinobarili
 

L'ALBERO DEL TENERE' 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 09/07/15 alle 17:22 via WEB
L'ALBERO DEL TENERE'---L’Albero del Tenèrè, conosciuto in inglese come the Tree of Ténéré, era un acacia solitaria che un tempo era considerato l’albero più isolato sulla Terra – l’unico per oltre 400 chilometri e le sue radici avevano quasi raggiunto i 40 m di profondità nella sabbia. Lì nel deserto del Sahara, era stato una volta parte di una foresta rigogliosa , ma, con i cambi climatici,gli altri alberi scomparvero, e lui si trovò da solo in un arido deserto, a 400 chilometri da qualsiasi altro albero, un punto di riferimento isolato per vie carovaniere attraverso la regione del Sahara Ténéré in Niger per centinaia di anni. L’albero era così noto che esso e il Perdu Arbre o ‘Lost Tree’ a nord sono i soli alberi ad essere indicati su una mappa in scala 1:4,000,000. L’albero era sopravvissuto a centinaia di anni di desertificazione, finché un giorno nel 1973, un camionista ubriaco lo ha colpito alla base. l’Albero del Ténéré era il saluto all’Azalai,la carovana dai mille cammelli, che attraversava il deserto trasportando sale, oro e il sapere della gente.Letteralmente la parola Azalai significa “la nostalgia del ritorno”. " Come si può essere ancora vivo nonostante le moltitudini di cammelli che gli calpestano il terreno attorno? Come mai i viaggiatori dell’Azalai non fanno mangiare ai propri cammelli le sue foglie e le sue spine? Perché i numerosi Touareg che guidano le carovane del sale non hanno tagliato i suoi rami per fare il fuoco per preparare il tè? L’unica risposta è che l’albero è tabù ed è considerato come tale da tutti. C’è una sorta di superstizione, un ordine tribale che viene sempre rispettato; ogni anno i componenti delle Azalai si riuniscono intorno all’albero prima di affrontare la traversata del Ténéré e l’Acacia è diventata una faro: il primo e l’ultimo punto di riferimento quando si lascia Agadez per Bilma, o per il ritorno.” Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20268 pubblicato il 10 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 09/07/15 alle 20:33 via WEB
....bellissimo racconto, mi piace ,anche perché credo nei sogni specie quelli mattinieri si realizza sempre qualcosa di bello, infatti Carlotta ha ritrovato il suo amore Il voto è 9 ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/07/15 alle 06:56 via WEB
Ciao Annamaria - grazie del 9 (come a scuola). Vedrò di fare meglio la prossima volta. Ogni giorno Pavia offre sempre un'infinità di spunti. E poi, c'è sempre il Ticino che porta sempre delle novità dal Lago Maggiore. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO CAMILLO ... CAMNISI1943

Post n°20267 pubblicato il 10 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO CAMILLO ... CAMNISI1943

camnisi1943
camnisi1943 il 10/07/15 alle 00:45 via WEB
Ciao caro amico Dino, io inizio a fondere con questo caldo, e tanto da fare in campagna, pensa che ve ne sia poi tanta a perdita d'occhio in largo ed in lungo ed in buona parte collinare. Per fortuna che oggi c'è la meccanizzazione che snellisce il tutto, pensa ad ieri che chi lo aveva c'era solo il povero asinello o il mulo. Pensa che anche la macina per il grano o per le olive, si usasse o la forza del vento, o acqua o il cavallo. Ed io li ricordo, anche quando a noi bimbi facevan calpestare l'uva a piedi nudi per fare il vino. Bei tempi senza inquinamento. Ciao, un abbraccio e serena notte, Camillo.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/07/15 alle 06:50 via WEB
Ciao Camillo - i ricordi fanno sempre bene. Però, mi dici come mai, allora ... si cantava a squarciagola ....e adesso non si canta più? Oggi, solo gente lamentosa, preoccupata della Borsa che sale e scende ... degli anni che passano ... ecc. ecc. Eppure si vive meglio oggi di allora. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20266 pubblicato il 10 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 09/07/15 alle 20:23 via WEB
specie se stappiamo un vino invecchiato da un bel po.....ne esce un amore di vino anche frizzante ,secco, dipende dal tempo di riposo.....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/07/15 alle 06:42 via WEB
Ciao Annamaria - le cose buone danno ... cose buone. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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