Messaggi del 18/07/2015

CARLO, DORINA E LA PIANTA SELVATICA racconto (2021) di Dino Secondo Barili

Post n°20332 pubblicato il 18 Luglio 2015 da dinobarili

     18 LUGLIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

            Trivolzio – 18 Luglio 2015 – Sabato  - ore 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

2021

 (Amore Duemila)

    Carlo, Dorina e la pianta selvatica

Pavia è una città bellissima. Quel che si dice, una città a misura d’uomo. Anche nell’attuale società un po’ troppo frenetica c’è sempre gente che trova le soluzioni più appropriate. Per esempio. A Pavia ci sono molte persone che quotidianamente fanno la loro passeggiata quotidiana lungo le rive del fiume Ticino. Camminare fa bene alla salute … specialmente nelle prime ore del mattino. Tra le sei e le sette. Quando sono poche le persone in giro … l’aria è fresca … e si respira a pieni polmoni. Respirare bene aiuta a vivere bene. Poi … non è solo il camminare che fa bene. Fa bene camminare in compagnia. Uomini e donne di ogni età. Nel camminare si chiacchiera … escono delle notizie esilaranti. Non è come al Telegiornale che sembra ci trovino gusto a rifilarti solo notizie di catastrofi imminenti o future … dove, per il massimo della felicità, ti dicono con quante coltellate è stata uccisa una persona. (Bella notizia! … soprattutto, allegra … come se il maggior divertimento delle persone è quello di usare il coltello). Invece, no. Il miglior divertimento per le persone di ogni età è camminare. Camminare e chiacchierare. La chiacchiera è vita, la chiacchiera è salute. Un uomo racconta una barzelletta. Una donna fa un po’ di pettegolezzi sul suo vicino di casa … A proposito di vicini di casa a Pavia. Un anno fa … il Dott. Carlo, cinquant’anni portati alla grande, single, Commercialista nel milanese, abitante a Pavia … era in crisi. Nel suo Palazzo era arrivata una nuova inquilina, la Dott. Dorina … una trentenne da fine del mondo … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe super. Si sa che i cinquantenni sono sempre alla ricerca della donna superlativa assoluta. Il Dott. Carlo, però, era un camminatore incallito. Da tantissimo tempo faceva parte di un gruppo di camminatori che si ritrovava puntualmente, ogni mattina alle sei, al Ponte Coperto di Pavia. A Pavia nessuna notizia rimane segreta … e la notizia della nuova inquilina nel Palazzo del Dott. Carlo è diventata “da prima pagina”. A fare da portavoce era la stata la Signora Cesira, quarant’anni portati alla grande la quale era innamorata pazza del Commercialista. A volte le notizie dipendono da coloro che le “fanno girare”. La Signora Cesira l’aveva messa in giro velocemente per neutralizzare la concorrenza (la nuova inquilina). Infatti disse … “Presto il Dott. Carlo non parteciperà più alle nostre comminate. Nel suo Palazzo è arrivata una nuova inquilina … la Dott. Dorina” Non aveva aggiunto altro per il timore di farle troppa propaganda. A continuare il discorso, invece, ci ha pensato, l’amico e coetaneo, Dott. Francesco il quale aveva detto la sua. “Carlo … adesso non  puoi più dire che “non esistono” … le donne alte, bionde, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo. Ne hai proprio una nel tuo Palazzo … Anzi, tua vicina di pianerottolo” Effettivamente, il Dott. Carlo, non solo aveva notato la nuova inquilina, ma aveva già fatto amicizia. Con la scusa che era rimasto senza sale per la minestra (che fantasia!) le aveva proposto di mangiare una “pizza” insieme alla “Pizzeria del Gallo d’Oro” che si trovava poco distante. La Dott. Dorina, non solo aveva accettato, ma aveva esaltato la qualità della pizza al gorgonzola di cui era ghiotta. Quando due persone hanno la fortuna di incontrarsi e intendersi velocemente … è il massimo dei piaceri. Infatti, la Dott. Dorina non si è accontentata della “pizza al gorgonzola”, ma ha proposto al Dott. Carlo una “passeggiata in città”. A Pavia c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ci si può muovere in tutte le direzioni. Girare in tutte le vie e piazze piccole e grandi. C’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e conoscere. Non solo, ma è facile finire in qualche “cerchio magico”. Che cos’è un “cerchio magico”?  … un luogo dove due persone finiscono per piacersi, innamorarsi … e non lasciarsi più. Infatti, la Dott. Dorina era curiosa di vedere il Giardino Malaspina … un bel Parco cittadino che si trova proprio a ridosso di Piazza Petrarca, la Piazza del Mercato settimanale di Pavia. Il Giardino Malaspina, però, nasconde dei segreti sconosciuti alla maggioranza delle persone. Ogni dieci anni, sul Giardino Malaspina vola un uccello il quale abbandona il seme di una pianta misteriosa che fiorisce una sola volta. Il segreto è proprio il fiore di quella pianta. Una volta che una coppia, un uomo e una donna guardano contemporaneamente quel fiore … per loro è finita. Si innamorano pazzamente l’un dell’altro … e non si lasciano più. Così è stato un anno fa per il Dott. Carlo e la Dott. Dorina. Un amore da fine del mondo. A volte, gli studiosi cercano le spiegazioni complicate … invece, le risposte sono semplici. E’ il fiore che fiorisce ogni dieci anni nel Giardino Malaspina di Pavia. Provare per credere. Buona giornata a tutti i lettori di questo racconto … Clicca “scrivi commento” e lascia il voto da 1 a 10. Serve per il racconto di domani. Dino (2021)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

DELIO TESSA di Teresa Ramaioli

Post n°20331 pubblicato il 18 Luglio 2015 da dinobarili
 

DELIO TESSA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/07/15 alle 15:26 via WEB
DELIO TESSA----Nasce nel 1886 a Milano, in via Fieno, in casa di ringhiera. Milanesi sono entrambi i genitori; Arsenio, il padre, è un bancario. Il nome Delio è quello del nonno. Nel 1895 trasloca in via Olmetto e nel 1925, alla morte del padre, in viale Beatrice d'Este 17. Si laurea in legge nel 1911, con un po' di ritardo, un po' perchè spesso malaticcio, ma forse anche per il poco interesse a questi studi, rivolgendo invece le sue simpatie alla filosofia, al cinema, alla musica, alla poesia, cui si dedica già in età giovanile, muovendosi nella tradizione milanese di Maggi e Porta, ma innestandovi modi e spiriti della poesia francese decadentista e espressionista, rielaborati però in maniera del tutto personale e curando al massimo la musicalità e le sonorità dei versi. I temi preferiti della sua poesia sono quelli della vita quotidiana del cittadino, ma anche della drammatica realtà della prima guerra mondiale nonchè quella degli "emarginati della società" (prostitute, ladri ) Carlo Linati lo descrive così: "non molto alto, minutino, sorridente da una faccetta lievemente rosata, un dente d'oro nella bocca vizza e, dietro gli occhiali (era miope) ballettanti, un po' malsicuri nella loro orbita, quei suoi occhi grigi ed acquosi, da cordiale allucinato". Vestiva un po' "demodé": nella bella stagione: pantaloni di tela bianca, solino (colletto di camicia staccabile), cravatta, maggiostrina sulle ventitrè. Se era nuvolo, portava sempre sul braccio la vecchia ombrella di suo padre. D'inverno invece indossava un paletò color tané (tabacco) La sua carriera professionale non fu una gran carriera, poca la clientela, solo sufficiente a fargli sbarcare dignitosamente il lunario. E per arrotondare si dedicò anche ad una attività giornalistica prima in provincia, poi nel Canton Ticino, dove collaborò anche con la Radio della Svizzera italiana. E poi, nel '36 collaborò al quotidiano "L'Ambrosiano" che riuniva molte delle migliori firme della nostra letteratura, con scritti gustosi, malinconicamente umoristici su figure o scorci della città, poi raccolti sotto il titolo "Ore di città". Schivo di temperamento, e' vissuto da scapolo, appartato, dopo una delusione sentimentale, col conforto della famiglia e di pochi amici che gli sono stati vicini sino alla fine (purtroppo precoce poiché una setticemia, provocata da un ritardato intervento ad un'infezione ad un dente, lo portava via il 21 settembre 1939). Per sua volontà fu sepolto in un campo comune di Musocco, ma nel 1950 il Comune di Milano gli decretò gli onori del Famedio(Cimitero Monumentalel di Milano) e, successivamente, gli intitolò una strada, da corso Garibaldi a piazza delle Crociate. Oggi Delio Tessa è considerato il più grande poeta dialettale del '900. Buona giornata Teresa Ramaioli

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

ALLORO di Teresa Ramaioli

Post n°20330 pubblicato il 18 Luglio 2015 da dinobarili
 

ALLORO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/07/15 alle 14:48 via WEB
ALLORO---Considerata in antichità la pianta della metamorfosi e dell’illuminazione, l'alloro è il simbolo della sapienza divina e per questo dagli antichi greci era stata consacrata al dio Apollo. I contadini romani solevano legare tre ramoscelli d’alloro con un cordoncino rosso: questo propiziava l’abbondanza del raccolto, aiutava il grano a maturare e donava benessere. Nelle Metamorfosi Ovidio racconta, nella saga di Apollo e Dafne, che il dio del sole si era perdutamente innamorato della ninfa Dafne, ma da essa non era corrisposto. Questa, esasperata dalle continue avances del dio e sfinita dalle fughe per sottrarsi alla sua insistenza, chiese implorando l’aiuto di suo padre Penèo, che impietosito decise d’aiutare la figlia trasformandola in una pianta di alloro. Gli antichi romani la coltivavano ritenendola la pianta nobile per eccellenza e ponevano sul capo dei poeti e dei generali vittoriosi un ornamento di forma circolare fatto con ramoscelli di alloro (lauro) come simbolo di gloria e di vittoria. Tale corona, chiamata 'laurea' è rimasta nelle epoche successive come iconografia nella rappresentazione pittorica di poeti ed imperatori (classiche sono le figure di Dante e di Napoleone col capo ornato da una corona d'alloro). Ciao Teresa Ramaioli

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20329 pubblicato il 18 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 17/07/15 alle 10:15 via WEB
Io penso che la causa della crisi siano proprio i sogni , la gente chiude gli occhi e sogna ,magari anche ad occhi aperti ,ma bene Dino è bello sognare, due terzi della giornata per sognare, un terzo per cercare di pensare cosa fare nella vita,....non è il caso di Clara perché era già bella e sistemata...sognare è un nome astratto occorre anche un nome concreto.....buona giornata Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/07/15 alle 08:19 via WEB
Ciao Annamaria - complimenti per il bel commento. Hai centrato il personaggio di Clara ... cercava un "nome concreto" di quelli che lasciano il segno. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

SALUTI DA PAVIA

Post n°20328 pubblicato il 18 Luglio 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon sabato 18 luglio 2015


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

PENSIERI SPARSI DEL 17 LUGLIO 2015

Post n°20327 pubblicato il 18 Luglio 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 17 LUGLIO 2015

"Vivere per amare ...

amare è vivere"

Dino

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

GIORGIO E LE NOVITA' racconto (962) di Dino Secondo Barili

Post n°20326 pubblicato il 18 Luglio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

962

Giorgio e le Novità

Ci sono momenti nella vita in cui, una persona perde lo smalto … quella bella voglia di vivere e di operare. Finché il problema è riferito alla semplice persona che svolge una attività impiegatizia, senza responsabilità, la cosa non ha molta rilevanza. Il problema diventa “problema” quando la persona interessata è, per esempio, il Titolare di uno Studio di Commercialista con una ventina di impiegati alle proprie dipendenze. Un anno fa, ne ha saputo qualcosa il Dott. Giorgio, cinquant’anni, aitante e dinamico … single. Anche i cinquantenni aitanti, dinamici e single, spesso, vanno in crisi. Quando ci vanno sono guai seri. Un anno fa, ne ha saputo qualcosa la Signora Maria, l’impiegata di fiducia del Dott. Giorgio, la quale era stata la prima ad accorgersi che il suo Capo aveva dei problemi. E’ stata anche la prima a preoccuparsene perché … un Capo in crisi … vuol dire Ufficio in crisi e personale allo sbando. E, questo, alla Signora Maria non andava bene. Del resto le crisi nelle persone sono ricorrenti e quasi sempre si risolvono senza gravi danni. Un anno fa, però, la Signora Maria, sessant’anni ben portati e, più arguta che mai, aveva capito che doveva intervenire in tempo … se non voleva raccogliere i cocci. Alla prima occasione ne parlò con lo stesso Dott. Giorgio, suo Capo. “Dott. Giorgio, da qualche settimana la vedo piuttosto abbacchiato. Lei sa che sono sempre al suo fianco. A me può dire tutto, perché sono sempre pronta a difenderla e ad aiutarla in ogni momento (voleva aggiungere “anche quando ha torto”, ma lo ha solo pensato)” Quando un Commercialista sa di poter contare con un’impiegata di fiducia perfetta si sente in una botte di ferro. Non ha peli sulla lingua e sputa il rospo. “Signora Maria, la ringrazio per la fiducia. Ha proprio ragione … Da un paio di settimane non mi sento a posto. Ho la testa nel pallone. Ogni tanto mi faccio delle menate per cose da nulla. Giovanna, la mia compagna da tre anni, se ne è andata da qualche mese e mi sento nervoso, irrequieto. Non dico che rimpiango la convivenza … ma adesso, mi sento la testa vuota. Un pallone spinto dal vento senza una meta” La Signora Maria ha capito che il problema non era la donna come aveva pensato in un primo momento … ma qualcosa di molto più complesso. Il Dott. Giorgio non aveva nulla di cui lamentarsi. A cinquant’anni aveva realizzato un suo sogno: uno Studio di Commercialista con venti impiegate modello … stimato in tutto il milanese. Inoltre, aveva soddisfatto un suo “personale piacere” … un Attico in uno dei più bei Palazzi del Lungoticino a Pavia, sua abituale residenza. Cosa poteva volere di più? La donna l’aveva avuta … ma con la Dott. Giovanna la convivenza era durata solo tre anni e poi, Lei, se ne era andata. I due non parlavano la stessa lingua. Ora, il Dott. Giorgio era in crisi e neppure lui sapeva il perché. La Signora Maria, però, era intenzionata a dominare la situazione … e non a lasciarsi dominare. “Dott. Giorgio, credo di aver capito il suo problema. Se mi da carta bianca vedo il modo di risolverlo nel migliore dei modi” Quando un Commercialista sa di poter contare su una impiegata modello come la Signora Maria non ha nulla da temere. Deve solo aspettare cosa mette in atto una donna fantasiosa, originale e piena di iniziative. Il Dott. Giorgio fu ben felice di dare carta bianca. Anzi, è stata proprio quella attesa,  il primo indizio a dargli la scossa che spinge un uomo a guardare avanti. Guardare avanti … ed aspettare per vedere cosa sarebbe uscito dal cilindro del prestigiatore. La Signora Maria si diede subito da fare. Dopo una mattinata di telefonate, il risultato è stato positivo. “Dott. Giorgio, le ho organizzato dieci Conferenze dal titolo: “Fare il Commercialista, oggi, tra sogno e realtà” Ho avuto l’adesione di parecchi suoi Colleghi i quali hanno assicurato la loro presenza. Adesso, spetta a Lei ad affrontare il “suo” pubblico” Il Dott. Giorgio, non era solo un bell’uomo, aitante e single, preparato e intelligente, ma soprattutto un uomo … con un certo buon grado di vanità che, se ben gestito, da sapore alla vita. E’ stato come un fiammifero … il Dott. Giorgio si è subito acceso di nuova vita e di entusiasmo. Di quel quid che da sapore alla quotidianità. Del resto quante cose l’esperienza insegna? Cose che non si trovano sui libri … ma sulla strada della vita. Dopo le prime conferenze, il Dott. Giorgio ha cominciato ad avere dei fan … Una in particolare. La Dott. Carmela, una trentenne bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Dopo la prima Conferenza, la Dott. Carmela, ha cominciato a seguire il Dott. Giorgio come un automa … un alter ego che pendeva dalle sue labbra … le labbra del Dott. Giorgio. Si capisce subito quando una donna è attratta da un uomo. E, un uomo, particolarmente infervorato dal suo “nuovo” ruolo, non può rimanere indifferente. Dopo poco tempo, Giorgio e Carmela hanno cominciato a mangiare qualche “pizza” insieme. Nulla di importante … Si sa che l’appetito vien mangiando … ed è scoccata la scintilla che ha provato l’incendio. Le labbra di Giorgio si incollarono su quelle di Carmela la quale aveva sete di baci, tanti baci, baci appassionati … quelli veri, quelli che lasciano il segno. Ormai, le cose nello Studio del Commercialista andavano a gonfie vele. Anche la Signora Maria era soddisfatta. Da furba e scaltra sessantenne aveva capito che spesso le persone sono come gli Attori che recitano la stessa commedia … davanti allo stesso pubblico per troppo tempo. Uno dei due si stufa. O si cambia commedia … oppure si cambia pubblico.(962)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

PRIMO CINEMATROGRAFO di Teresa Ramaioli

Post n°20325 pubblicato il 18 Luglio 2015 da dinobarili
 

PRIMO CINEMATORGRAFO 

di Teresa Ramaioli


 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 15/07/15 alle 15:10 via WEB
28 Dicembre: il primo cinematografo (1895) e la prima gomma da masticare (1869) La data del 28 Dicembre si lega ad una serie di piccole e grandi innovazioni che rivoluzionano il nostro modo di vivere. In questo giorno del 1895, tanto per cominciare, nasce il primo cinematografo. In realtà si tratta della sala da biliardo di un caffè italiano al Boulevard des Capucines a Parigi. E’ il luogo scelto dai fratelli Lumiere (Louis e Aguste) per la prima proiezione pubblica della storia. Per far posto al pubblico sono stati rimossi alcuni biliardi e sostituiti con qualche fila di sedie. Qui prende posto un pubblico curioso, ma ancora impreparato a quel tipo di rappresentazione. Vengono proiettate alcune brevi sequenze: l’uscita dalla fabbrica, la colazione del bebè, il maniscalco, e il celebre arrivo del treno. Più di uno spettatore si alza impressionato dalla sua poltrona, per vedere cosa si nasconde dietro lo schermo. Nasce così il cinematografo, inteso sia come luogo pubblico delle rappresentazioni, sia come nuova tecnica artistica e narrativa. Ben presto il cinema imparerà anche a ridere: fra le prime proiezioni pubbliche dei fratelli Lumiere figura infatti anche il famoso “Arroseur Arrosè”, l’Inaffiatore Inaffiato, la prima comica della storia.----- “CHEWING GUM” Ma il 28 Dicembre si lega anche ad un’altra invenzione destinata ad incidere sui “gusti” della società: nel 1869 viene infatti brevettata la gomma da masticare. Il suo inventore si chiama William Semple. Si deve a lui la creazione del “chewing gum”, un impasto di caucciù, zucchero e aromi, sotto forma di palline da masticare. La prima vendita al pubblico viene effettuata nel 1871 ad Hoboken nel New Jersey. L’invenzione di Semple verrà poi perfezionata nel 1928 da un altro americano, Walter Diemer, un semplice ragioniere della Fleer Gum Company di Philadelphia, che inventa una gomma da masticare in grado di fare anche le bolle, messa in vendita con il marchio “Double Bubbole. Buona giornata Teresa Ramaioli

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°20324 pubblicato il 18 Luglio 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli


 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 13/07/15 alle 19:53 via WEB
MILANO--CASCINA POZZOBONELLI--testimonianze del nostro passato. Testimonianze che spesso sono nascoste o si confondono con il contesto attuale come i resti della Cascina Pozzobonelli (o quel che ne rimane), resti visibili ma passando davanti, pochi si rendono conto di osservare una costruzione datata 1492, ( stesso anno in cui Cristoforo Colombo arrivò in America). La Cascina Pozzobonelli si trova in via Andrea Doria, a Milano. Non è tutte la cascina, ma solo una cappella rinascimentale, composta da un’edicola e da alcune campate del portico attiguo. In architettura si identifica con la parola “edicola” una piccola struttura per contenere, proteggere l’elemento di rilievo che conserva al suo interno (diminutivo di aedes che in latino significa “tempio”). Autore del progetto sembra sia Donato Bramante (architetto e pittore, 1444 – 1514) o ad allievi a lui vicini. Dello stesso artista pare che siano opera gli affreschi presenti all’interno del porticato e visibili anche dall’esterno della cancellata che separa la costruzione dalla strada. La cascina deve il suo nome alla famiglia di Gian Giacomo Pozzobonelli, che aveva edificato in quest’area la propria residenza suburbana; cinque secoli fa si era già abbondantemente fuori dai confini cittadini. La villa, di cui rimangono solo l’edicola e il porticato, era molto estesa, di pianta rettangolare attorno a due cortili con tre vasti saloni, mentre il portico originariamente era composto da dieci arcate. La proprietà cominiciò ad andare in rovina, con manomissioni varie, alla morte del cardinale Giuseppe Pozzobonelli avvenuta il 27 aprile del 1783. Il cardinale era noto per la sua abilità diplomatica nei rapporti tra Impero Austriaco e la Santa Sede. Una curiosità, sembra che Luca Beltrami (architetto e storico, 1854 – 1933), per lo studio relativo al restauro del Castello Sforzesco e per la costruzione della Torre del Filarete (inaugurata nel 1905), si avvalse proprio dei graffiti ritrovati all’interno dei resti della Cascina Pozzobonelli. Alcuni di questi raffiguravano il Castello Sforzesco nella sua forma originale con la Torre del Filarete, torre che fu edificata inizialmente nel 1452 circa da Filarete (architetto toscano) e che crollò a seguito di un’esplosione nel 1521. Ad essi si ispirò appunto Luca Beltrami. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20323 pubblicato il 18 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 17/07/15 alle 10:15 via WEB
Io penso che la causa della crisi siano proprio i sogni , la gente chiude gli occhi e sogna ,magari anche ad occhi aperti ,ma bene Dino è bello sognare, due terzi della giornata per sognare, un terzo per cercare di pensare cosa fare nella vita,....non è il caso di Clara perché era già bella e sistemata...sognare è un nome astratto occorre anche un nome concreto.....buona giornata Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/07/15 alle 08:19 via WEB
Ciao Annamaria - complimenti per il bel commento. Hai centrato il personaggio di Clara ... cercava un "nome concreto" di quelli che lasciano il segno. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CIAO DONA ... DONADAM68

Post n°20322 pubblicato il 18 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO DONA ... DONADAM68

 
donadam68
donadam68 il 17/07/15 alle 10:43 via WEB
vita come attimi vissuti e da realizzarsi solo se nella brezza dell'amore :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/07/15 alle 08:14 via WEB
Ciao Dona - l'amore è fondamentale. Bel commento. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963