Messaggi del 23/07/2015

FLORIANO, FILIPPO racconto (968) di Dino Secondo Barili

Post n°20375 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

968

Floriano, Filippo … e l’Osteria delle Streghe

Un anno fa, i Dottori Floriano e Filippo, single, Dirigenti di una Agenzia Commerciale nel milanese, abitanti a Pavia, decisero di festeggiare il loro quarantesimo compleanno in un’Osteria dell’Oltrepò Pavese. La decisione non era stata presa per caso. Entrambi  stavano uscendo da una pesante crisi sentimentale. Floriano era stato lasciato dalla compagna dopo sette anni di convivenza. Filippo era stato piantato dalla fidanzata perché (lei) si era innamorata del suo Datore di Lavoro, il Dott. Onorato, Presidente della Società. Quando due coetanei decidono di festeggiare il compleanno insieme è perché, entrambi, hanno parecchi rospi in gola … Rospi che devono essere assolutamente “sputati”. Infatti, Floriano e Filippo avevano il dente avvelenato con le donne. Tutte le donne! I loro discorsi erano un rimpallo continuo di accuse (alle donne). Ora, però, c’era il quarantesimo compleanno da festeggiare … e cosa ci poteva essere di meglio di una bella Osteria persa tra le verdi colline dell’Oltrepò Pavese? Filippo aveva sentito parlare bene “dell’Osteria della Biada” dalla sua Segretaria Filippina. Detto fatto, aveva prenotato per telefono. Floriano non aveva nulla in contrario … L’importante era trovare il modo di scaricare tutto il suo veleno sulle donne perché … piantato della compagna. Inoltre, Floriano, voleva inaugurare la sua nuova automobile … e quella era proprio l’occasione perfetta. Un anno fa, tuttavia, il tempo era instabile. Erano più numerose le giornate piovose che quelle di bel tempo. Il giorno del quarantesimo compleanno, Floriano e Filippo erano partiti da Pavia  con il cielo sereno e all’inizio delle colline il cielo si era annuvolato. Anzi, sembrava proprio che ci fossero diversi temporali in giro pronti a scatenarsi. I due quarantenni erano troppo concentrati a scaricare le loro “tensioni mentali” per preoccuparsi dei temporali. Dopo poche salite  e discese, Floriano e Filippo si trovarono immersi in una costante pioggia cadente. Una di quelle che sembrava fatta apposta per creare problemi alla circolazione. Con simili piogge, il terreno, già inzuppato d’acqua, tende a cedere e creare improvvisi smottamenti. Floriano stava con l’occhio vigile per non finire in qualche dirupo con la sua nuova automobile appena ritirata dal Concessionario. E’ stato in quel preciso istante che il telefonino di Filippo si era messo a squillare. Era il Proprietario dell’Osteria della Biada che invitava i due quarantenni a scegliere un’altra Osteria … in quanto quella “della Biada” era irraggiungibile causa l’interruzione della strada. Cosa fare? Ormai, Floriano e Filippo erano in viaggio … sotto l’acqua … acqua a catinelle. Il quarantesimo anno capita una sola volta nella vita. “Un’Osteria vale l’altra …” pensarono i due amici. Tanto valeva proseguire … e fermarsi alla prima Osteria disponibile sulla strada. Il temporale intanto stava producendo i suoi effetti. Alcuni automobilisti che venivano in senso contrario si erano accostati e fermati al ciglio della strada per lasciar passare il temporale. Anche Floriano avrebbe voluto farlo, ma voleva raggiungere l’Osteria il più velocemente possibile. Dopo parecchio andare … finalmente ne apparve una … un’Osteria di quelle che sembrava uscita da una vecchia cartolina … del tempo che fu. Filippo, che non aveva aperto bocca dopo la telefonata del Proprietario dell’Osteria della Biada … si lasciò andare ad un sospiro liberatorio. “Oh! Finalmente siamo arrivati” Sotto una pioggia da fine del mondo, Floriano accostò l’automobile quasi vicino all’ingresso dell’Osteria. Nonostante questo, i due quarantenni, quando entrarono nell’Osteria, era bagnati come pulcini. Per fortuna che ad  accoglierli c’era stato il sorriso smagliante di due bellissime sorelle gemelle, Giada e Cora … sui venticinque anni … alte, bionde, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Un’accoglienza calorosa, affettuosa, inaspettata … come per festeggiare un compleanno importante. Nessun avventore era presente. E’ stata Giada a svelare il mistero. “Floriano e Filippo vi aspettavamo … Abbiamo preparato tutto questo per il vostro quarantesimo compleanno” Accoglienza speciale, portate speciali, vini speciali … e due favolose fanciulle (Giada e Cora) che più belle di così non potevano essere. Al termine del favoloso pranzo, Cora ha voluto esibirsi in una “danza del ventre” di quelle descritte dai viaggiatori del mille e ottocento. Floriano e Filippo non sapevano più cosa pensare e dove guardare … Una cosa così, mai l’avrebbero immaginata possibile. Intanto ad un temporale ne era seguito un altro … e un altro ancora. Impossibile muoversi. Impossibile ritornare a Pavia. E’ stata Giada a mettere le carte in tavola. “Facciamo una partita a briscola. Voi due contro noi due. Chi vince sceglie con chi passare la notte …” Floriano e Filippo si guardarono in volto e pensarono la stessa cosa. Erano due imbattibili giocatori di briscola. Però, avevano fatto male i conti. Vinsero Giada e Cora, le quali scelsero il compagno con cui passare la notte … e che notte! Altro che il viagra! Bastavano due scatenate come Giada e Cora per fare la differenza … Sarebbero state in grado di far risuscitare  anche i morti. E’ stata un’indimenticabile notte di fuoco! Una di quelle da Mille e una Notte. Al mattino successivo, però, Floriano e Filippo dovevano rientrare presto Milano perché avevano un importante appuntamento con il Presidente della Società dalla quale dipendevano. Baci, abbracci … saluti mozzati dal rimpianto del tempo che passa troppo in fretta … e del quale rimane solo il ricordo. Floriano e Filippo ripresero il ritmo delle loro giornate frenetiche e ogni volta che si incontravano avevano sempre lo stesso discorso. “Dobbiamo tornare da Giada e Cora … peccato che non ci siamo fatti dare neppure il numero del telefonino …” Due giorni dopo il quarantesimo compleanno. In momento di sosta per la pausa caffè, gli occhi di Floriano caddero sulle pagine di un giornale locale dell’Oltrepò Pavese. La notizia diceva. “Durante i furiosi temporali dei giorni scorsi è crollata anche l’ultima vestigia “dell’Osteria delle Streghe” dove, un anno fa, hanno perso la vita le due Proprietarie, Giada e Cora … di ottant’anni. Molti dei loro avventori ricordano ancora l’accoglienza favolosa e i pranzi superlativi … “ Floriano per poco non svenne. Filippo ne chiese la ragione … ma non c’è mai una ragione sola e vera nelle cose del mondo. (968)

 
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VIOLE di Teresa Ramaioli

Post n°20374 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

VIOLE  

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 20/07/15 alle 19:27 via WEB
VIOLE---Si narra che i cavalieri della tavola rotonda consultassero le Viole per conoscere il loro destino. La Viola del pensiero chiamata dai francesi "pensèe", divenne, nel "sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare, la chiave di tutta la commedia. La viola ha nel cuore di ognuno di noi un posto speciale, legato a ricordi d'infanzia, ad antichi e nuovi amori, a semplici ma profonde emozioni che danno sollievo all'anima. Un sollievo che è anche fisico, date le proprietà terapeutiche della pianta, nota come "conforto del cuore". Molti sono i nomi con i quali è conosciuta. Il più curioso è quello di "suocera e nuora" per i colori contrastanti dei petali. La Religione Cristiana ha visto nella viola il simbolo della Trinità: i tre colori diversi rappresentano le tre persone divine, separate ma indissolubili. Nel linguaggio dei fiori il suo significato non poteva che essere "pensa sempre a me, io penso a te". Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°20373 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

menegi53
menegi53 il 23/07/15 alle 16:46 via WEB
Bello, ogni tanto succede proprio così, il caso, e subito una reciproca intesa condensata in un attimo, e la vita cambia improvvisamente. Bel post Dino. A te l'augurio di una buona serata. Un abbraccio con un sorriso.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/07/15 alle 17:03 via WEB
Ciao Giovanni - ... basta un attimo ... e la vita cambia da così a così. Buon pomeriggio afoso. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO MARION ... MARION20

Post n°20372 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO MARION ... MARION20

 
Marion20
Marion20 il 23/07/15 alle 16:17 via WEB
Se manca l'amore c'è un senso di vuoto nella nostra vita! Ciao a presto Marion
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/07/15 alle 16:57 via WEB
Ciao Marion - la vita è fatta di amore. Buon pomeriggio afoso. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°20371 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LASCRIVANA

 
lascrivana
lascrivana il 23/07/15 alle 08:46 via WEB
Un colpo di fulmine. Ciao Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/07/15 alle 16:53 via WEB
Ciao Laura - proprio così. Con Carmen con si scherza. Buon pomeriggio afoso. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO CHIARASANY ... BARCELLONA (SPAGNA)

Post n°20370 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO CHIARASANY ... BARCELLONA (SPAGNA)

chiarasany
chiarasany il 23/07/15 alle 08:15 via WEB
..Buon giovedì amico caro Dino. Un felice giorno, pieno di caldo ma pieno di ore per approffittarle a vivere Aver tempo per giocare con la famiglia dei gattini senze premure e tante cose dimenticate per lavoro...Una buona doccia, vicino una arangiata fresca e...chi ha bisogno di niente più...Ah!, sì...un amore...L'amore per la vita, per le cose belle per l'illusione rinnovata per la buona salute...Chi vuole di più? Una tenera abbracciata carissimo Dino, Chi.-
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/07/15 alle 16:49 via WEB
Ciao Chiarasany - come va a Barcellona? A Pavia si muore di caldo. Buon pomeriggio. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ... LUNAGIALLA82

Post n°20369 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ... LUNAGIALLA82

lunagialla82
lunagialla82 il 23/07/15 alle 11:08 via WEB
ottima questa ricetta ai funghi
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/07/15 alle 16:39 via WEB
Ciao . Buon pomeriggio. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ... PRINCESSSWEET

Post n°20368 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ... PRINCESSSWEET

princesssweet
princesssweet il 22/07/15 alle 19:54 via WEB
ciao! ti lascio un sorriso ^________^ è sempre bello leggerti! Ti aspetto sul mio Blog
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/07/15 alle 16:33 via WEB
Ciao - grazie della visita. Passo dal tuo blog. Buon pomeriggio. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

Post n°20367 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

faustina.spagnol
faustina.spagnol il 22/07/15 alle 18:42 via WEB
A volte succede che la realtà supera la fantasia e non si capisce se quello che stiamo vivendo è reale o fa parte di un sogno. Bel racconto Dino. Un abbraccio caldissimo. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/07/15 alle 16:32 via WEB
Ciao Tina - grazie del bel commento. La vita è fatta di emozioni. Nei racconti cerco di fissare quelle emozioni per farle rivivere a chi legge. Buon pomeriggio ...caldissimo. Dino
(Rispondi)

 

 

 
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GABRIELE D'ANNUNZIO di Teresa Ramaioli

Post n°20366 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

GABRIELE D'ANNUNZIO 

di Teresa Ramaioli


 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 21/07/15 alle 19:17 via WEB
GABRIELE D'ANNUNZIO----Il Vittoriale è una vera cittadella voluta da Gabrieled'Annunzio, che comprende, oltre alla casa del Poeta, parchi e giardi, il "Museo D'Annunzio Eroe", l'Auditorium con la mostra d'arte contemporanea "Omaggio a D'Annunzio", l'aereo, SVA 10, con il quale D'Annunzio ha volato su Vienna 1918, la Nave Puglia con il Museo di Bordo, il Mas 96 a bordo del quale D'Annunzio con Luigi Rizzo e Costanzo Ciano partecipò alla Beffa di Buccari (impresa navale compiuta durante la Prima guerra mondiale. Tre MAS comandati da Ciano, nella notte tra il 10 e l'11 febbraio 1818, penetrarono per oltre 80 km tra le linee costiere nemiche fino al porto di Buccari, dove lanciarono sei siluri;su uno dei MAS era imbarcato D'Annunzio, che narrò la vicenda in La beffa di Buccari (1918); il Mausoleo, le auto (Isotta Fraschini e Fiat Tipo 4), il Museo "D'Annunzio segreto" e l'Anfiteatro . La casa di D'Annunzio, chiamata Prioria, dal poeta stesso arredata, rappresenta la testimonianza di un personaggio e di un'epoca: gli originali arredi, le collezioni di oggetti preziosi e una biblioteca di circa 33.000 volumi, librerie in ogni parete, ogni angolo della sua casa rispecchia la sua personalità. Il Vittoriale è la cittadella di un poeta - soldato, entro queste mura D'Annunzio visse gli ultimi sedici anni della propria esistenza, scrisse, meditò sulla propria vita. Visse rinchiuso nella penombra della sua villa, poiché a causa di una ferita all'occhio era divenuto foto fobico (sensibilità alla luce) oppure da buon esteta non voleva accettare l'onta della decadenza sul suo volto. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°20365 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA 

buon giovedì 23 luglio 2015


 
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PENSIERI SPARSI DEL 22 LUGLIO 2015

Post n°20364 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 22 LUGLIO 2015

"Quando c'è l'amore ...

c'è tutto"

Dino

 
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ILARIO E LA NUOVA STAGIONE racconto (967) di Dino Secondo Barili

Post n°20363 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

967

Ilario e la nuova stagione

Nella storia dell’uomo non si è mai visto un’epoca con un’abbondanza di mezzi a disposizione come la nostra. Frutto dell’ingegno, della evoluzione storica e sociale … e dello sviluppo senza precedenti dei mezzi di comunicazione. Eppure, non si è mai visto un’epoca (la nostra) nella quale le persone sono  spesso insoddisfatte … Come se tutto il “Bengodi a disposizione” fosse solo il “supplizio di Tantalo” … il quale, legato alla rupe, vedeva l’acqua a portata di mano,  ma non poteva dissetare la propria sete. Tale insoddisfazione, nasce spesso dall’attività frenetica e ripetitiva, dall’eccessiva rincorsa al denaro, dalla mancanza di equilibrio tra azione e riposo … tra lavoro intellettuale e attività pratica. In sostanza, l’uomo pensa troppo … e fa troppo poca attività fisica. Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Prof. Ilario, cinquant’anni, colto, mente sveglia, single, Docente di Lettere in un Liceo del milanese, abitante a Pavia. Non importa che una persona ami il proprio lavoro … Anzi, è proprio quando lo ama troppo che nasce una frattura … tra ciò che l’individuo sa (o pensa di sapere) … e l’ambiente circostante. Per esempio. La Scuola offre un ottimo supporto alle giovani generazioni, ma queste (in parecchi casi) preferiscono bighellonare a destra e a manca, sprecando irrimediabilmente il loro tempo … che è il vero (e solo?) “patrimonio” di cui dispongono. Tra la marea di contraddizioni che, un anno fa, affollavano la testa del Prof. Ilario c’era la sua crisi personale. Il Prof. Ilario era insoddisfatto. Motivo? Non aveva la sua donna del cuore. Veramente una donna c’era stata un anno prima … la Prof. Adelaide, ma anche lei era Docente di Lettere e, alla fine, i due parlavano sempre (e solo?) di lavoro. Ora, a cinquant’anni … il Prof. Ilario voleva qualcosa di nuovo, qualcosa che gli desse la carica, la spinta ad uscire dal tunnel in cui era finito. In questi casi, la soluzione migliore è parlarne. Con chi? Con chiunque … da tutti si possono ricevere validi consigli. Il Prof. Ilario ne parlò con la Portinaia del Palazzo in cui abitava, la Signora Adalgisa … una sessantenne che sapeva tutto di tutti. Approfittando di un incontro causale, il Prof. Ilario si sfogò. La Signora Adalgisa non aspettava altro. “Prof. Ilario, ho la ricetta che va bene per lei. Oggi pomeriggio, venga nel mio orto … le faccio vedere come si può vivere bene … senza farsi venire inutili mal di testa …” Il Prof. Ilario diventò curioso. “Cosa avrà mai da suggerirmi questa donna che, al massimo, avrà fatto la terza media?” A volte le persone pensano che i Titoli di Studio sono i passaporti del sapere … ma non così. Parecchie persone hanno il vizio (e la presunzione) di specchiarsi nel “Titolo” che hanno davanti al cognome … Non importa poi, se avranno letto (si e no) tre libri in tutta la loro vita. Il Prof. Ilario si presentò puntuale nell’orto della Signora Adalgisa la quale, con vecchio grembiule legato in vita e le mani sporche, stava interrando delle piantine di zucca. “Vede Prof. Ilario … questo è il momento buono per interrare le piantine di zucca …  seguirle giorno dopo giorno e vederle crescere fino a quando faranno i fiori e da lì spunteranno le zucche. Pensi … una piantina così è capace di fare quattro o cinque zucche di due chili l’una. Praticamente della zucca si mangia tutto. I fiori che si gustano fritti … il frutto vero e proprio … i semi della zucca che, abbrustoliti, si chiamano brustolini. E poi, c’è il detto popolare … “avere sale in zucca”, cioè ingegno e buon senso. Capire il valore del sapere e il contatto quotidiano con la natura. Ecco perché l’uomo, se vuole vivere felice, non deve mai perdere il contatto quotidiano con la natura … cioè l’orto. Solo così si vive bene in equilibrio con la natura e con sé stessi” In quell’istante, nell’orto dell’Adalgisa si presentò sua nipote, figlia di sua sorella. Una trentenne bellissima, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. “Prof. Ilario le presento mia nipote Carmen. Laureata in Lingue … sa tutto sulle più importanti città del Mondo, soprattutto Roma” Il Prof. Ilario, alla vista di una simile bellezza, per poco non svenne. Comprese al volo che il Destino gli aveva presentato la donna che aveva sempre sognato. Decise all’istante. “Dott. Carmen … devo fare una vacanza a Roma … cosa ne dice di farmi da guida?” Quando due persone si guardano negli occhi … sanno già dove vanno a finire. Anche Carmen cercava l’uomo del cuore … e il Prof. Ilario aveva tutte le carte in regola … in più c’era l’orto della Zia Adalgisa nel quale si poteva raccogliere frutta e verdura a volontà … e imparare un corretto rapporto tra vita intellettuale e natura.

 
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COMO VILLA CARLOTTA di Teresa Ramaioli

Post n°20362 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

COMO

VILLA CARLOTTA 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 20/07/15 alle 19:04 via WEB
VILLA CARLOTTA -COMO---Bellissimo il parco- giardino di Villa Carlotta (Lago di Como).Nel parco, si percorre un itinerario dove si susseguono antichi esemplari di cedri, camelie e sequoie, bellissima la valle delle felci, il bosco di rododendri e il giardino dei bambù. All’interno della villa-museo,si trovano sculture del Canova, quadri dell'Appiani e di Hayez e arredamenti d'epoca dell’ottocento. Il giardino offre ai visitatori lo straordinario patrimonio botanico delle antiche raccolte di camelie, fiore simbolo dell’Ottocento europeo.La camelia deve il nome al missionario gesuita Georg Joseph Kamel, vissuto tra il 1661 e il 1704. Originaria del Giappone, Cina sud-orientale e zone limitrofe dell'Indocina, nei tempi antichi la camelia, grazie alla sua caratteristica di vivere centinaia di anni, era considerata simbolo di immortalità: ancora oggi viene piantata nei giardini dei templi buddisti. La prima camelia giunse in Italia nel 1760 nel giardino della Reggia di Caserta grazie all'amicizia di Lord Nelson con l'ambasciatore inglese Sir Hamilton. In Europa la camelia divenne di gran moda nell'Ottocento e le signore dell'alta società, ma anche gli uomini, usavano la camelia come ornamento dei propri abiti. Venendo a tempi più recenti, sarà Coco Chanel a scegliere questo fiore come simbolo della sua prestigiosa Maison.Per la regolarità e la perfezione che caratterizzavano i suoi petali bianchi, la camelia fu prediletta dalla stilista francese d’avanguardia Coco Chanel (1883-1971). Fu il primo fiore avuto in regalo dal suo amante inglese Arthur Edward ('Boy’) Capel (1881-1919), finanziatore della sua prima boutique a Parigi. La camelia bianca diventò il suo simbolo, appuntato sul bavero della giacca e, senza tempo, rimase quello della Maison parigina. Tuttora, la camelia di Chanel è uno degli emblemi più riconoscibili, insieme con la doppia C rovesciata, leit motiv predominante nelle collezioni, riproposta colorata, in stoffa, in pelle, in materiale plastico e in oro con diamanti o pietre preziose. La camelia varcò anche la soglia della cultura con Alexandre Dumas che nel 1848 pubblicò "La dame aux camélias", ripreso da Giuseppe Verdi nella Traviata (1853).. Nel linguaggio dei fiori la camelia è sinonimo di perfetta bellezza e superiorità non esibita; se regalata è segno di stima. Ciao Teresa

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20361 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/07/15 alle 17:52 via WEB
Nei tuoi bei racconti ormai lo sappiamo che finiscono sempre a lieto fine ,ma la cosa più bella è che in ognuno di loro c'è sempre qualche postilla che ti porta indietro nella fanciullezza Hai preso il" violino zigano"che ancora oggi fa tremare tanti cuori con il suo dolce tango A me hai fatto risentire la voce di mia madre quando la cantava in sordina....mentre sbrigava le faccende ed io l'ascoltavo con la bocca aperta ...sembra come se mi purificassi da tanta crudeltà di oggi ...grazie Dino voto 10
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/07/15 alle 18:44 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. E' proprio la voce di tua madre che canta ancora in sordina "Violino tzigano". Io, invece, ho avuto la fortuna di conoscere personalmente "il liutaio Carlino e ho toccato con mano il suo ultimo violino ..." Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ROSA ... ROSARIGA

Post n°20360 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ROSA ... ROSARIGA

rosariga
rosariga il 22/07/15 alle 16:45 via WEB
voto: 7. Buon pomeriggio.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/07/15 alle 18:41 via WEB
Ciao Rosa - grazie della visita e del voto. 7 è una sufficienza. Nel prossimo racconto mi impegnerò di più. Vedremo. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO MARA ... MARACICCIA

Post n°20359 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO MARA ... MARACICCIA

maraciccia
maraciccia il 21/07/15 alle 23:52 via WEB
*___*...per me è un altro 10..hai una fervida fantasia..
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/07/15 alle 18:34 via WEB
Ciao Mara. Troppo buona. Il 10 aiuta sempre ... a fare di più e meglio. Grazie. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ... QMR

Post n°20358 pubblicato il 23 Luglio 2015 da dinobarili
 
Tag: qmr

CIAO ... QMR

 
qmr
qmr il 21/07/15 alle 21:15 via WEB
Racconto tra la realtà e la fantasia.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/07/15 alle 18:32 via WEB
Ciao - Grazie della visita e del commento. Spesso la realtà e la fantasia si confondono. Pavia è per metà reale ... e per metà fantasia. Tutto dipende dal modo in cui si guarda. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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