dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 23/07/2015
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
968
Floriano, Filippo … e l’Osteria delle Streghe
Un anno fa, i Dottori Floriano e Filippo, single, Dirigenti di una Agenzia Commerciale nel milanese, abitanti a Pavia, decisero di festeggiare il loro quarantesimo compleanno in un’Osteria dell’Oltrepò Pavese. La decisione non era stata presa per caso. Entrambi stavano uscendo da una pesante crisi sentimentale. Floriano era stato lasciato dalla compagna dopo sette anni di convivenza. Filippo era stato piantato dalla fidanzata perché (lei) si era innamorata del suo Datore di Lavoro, il Dott. Onorato, Presidente della Società. Quando due coetanei decidono di festeggiare il compleanno insieme è perché, entrambi, hanno parecchi rospi in gola … Rospi che devono essere assolutamente “sputati”. Infatti, Floriano e Filippo avevano il dente avvelenato con le donne. Tutte le donne! I loro discorsi erano un rimpallo continuo di accuse (alle donne). Ora, però, c’era il quarantesimo compleanno da festeggiare … e cosa ci poteva essere di meglio di una bella Osteria persa tra le verdi colline dell’Oltrepò Pavese? Filippo aveva sentito parlare bene “dell’Osteria della Biada” dalla sua Segretaria Filippina. Detto fatto, aveva prenotato per telefono. Floriano non aveva nulla in contrario … L’importante era trovare il modo di scaricare tutto il suo veleno sulle donne perché … piantato della compagna. Inoltre, Floriano, voleva inaugurare la sua nuova automobile … e quella era proprio l’occasione perfetta. Un anno fa, tuttavia, il tempo era instabile. Erano più numerose le giornate piovose che quelle di bel tempo. Il giorno del quarantesimo compleanno, Floriano e Filippo erano partiti da Pavia con il cielo sereno e all’inizio delle colline il cielo si era annuvolato. Anzi, sembrava proprio che ci fossero diversi temporali in giro pronti a scatenarsi. I due quarantenni erano troppo concentrati a scaricare le loro “tensioni mentali” per preoccuparsi dei temporali. Dopo poche salite e discese, Floriano e Filippo si trovarono immersi in una costante pioggia cadente. Una di quelle che sembrava fatta apposta per creare problemi alla circolazione. Con simili piogge, il terreno, già inzuppato d’acqua, tende a cedere e creare improvvisi smottamenti. Floriano stava con l’occhio vigile per non finire in qualche dirupo con la sua nuova automobile appena ritirata dal Concessionario. E’ stato in quel preciso istante che il telefonino di Filippo si era messo a squillare. Era il Proprietario dell’Osteria della Biada che invitava i due quarantenni a scegliere un’altra Osteria … in quanto quella “della Biada” era irraggiungibile causa l’interruzione della strada. Cosa fare? Ormai, Floriano e Filippo erano in viaggio … sotto l’acqua … acqua a catinelle. Il quarantesimo anno capita una sola volta nella vita. “Un’Osteria vale l’altra …” pensarono i due amici. Tanto valeva proseguire … e fermarsi alla prima Osteria disponibile sulla strada. Il temporale intanto stava producendo i suoi effetti. Alcuni automobilisti che venivano in senso contrario si erano accostati e fermati al ciglio della strada per lasciar passare il temporale. Anche Floriano avrebbe voluto farlo, ma voleva raggiungere l’Osteria il più velocemente possibile. Dopo parecchio andare … finalmente ne apparve una … un’Osteria di quelle che sembrava uscita da una vecchia cartolina … del tempo che fu. Filippo, che non aveva aperto bocca dopo la telefonata del Proprietario dell’Osteria della Biada … si lasciò andare ad un sospiro liberatorio. “Oh! Finalmente siamo arrivati” Sotto una pioggia da fine del mondo, Floriano accostò l’automobile quasi vicino all’ingresso dell’Osteria. Nonostante questo, i due quarantenni, quando entrarono nell’Osteria, era bagnati come pulcini. Per fortuna che ad accoglierli c’era stato il sorriso smagliante di due bellissime sorelle gemelle, Giada e Cora … sui venticinque anni … alte, bionde, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Un’accoglienza calorosa, affettuosa, inaspettata … come per festeggiare un compleanno importante. Nessun avventore era presente. E’ stata Giada a svelare il mistero. “Floriano e Filippo vi aspettavamo … Abbiamo preparato tutto questo per il vostro quarantesimo compleanno” Accoglienza speciale, portate speciali, vini speciali … e due favolose fanciulle (Giada e Cora) che più belle di così non potevano essere. Al termine del favoloso pranzo, Cora ha voluto esibirsi in una “danza del ventre” di quelle descritte dai viaggiatori del mille e ottocento. Floriano e Filippo non sapevano più cosa pensare e dove guardare … Una cosa così, mai l’avrebbero immaginata possibile. Intanto ad un temporale ne era seguito un altro … e un altro ancora. Impossibile muoversi. Impossibile ritornare a Pavia. E’ stata Giada a mettere le carte in tavola. “Facciamo una partita a briscola. Voi due contro noi due. Chi vince sceglie con chi passare la notte …” Floriano e Filippo si guardarono in volto e pensarono la stessa cosa. Erano due imbattibili giocatori di briscola. Però, avevano fatto male i conti. Vinsero Giada e Cora, le quali scelsero il compagno con cui passare la notte … e che notte! Altro che il viagra! Bastavano due scatenate come Giada e Cora per fare la differenza … Sarebbero state in grado di far risuscitare anche i morti. E’ stata un’indimenticabile notte di fuoco! Una di quelle da Mille e una Notte. Al mattino successivo, però, Floriano e Filippo dovevano rientrare presto Milano perché avevano un importante appuntamento con il Presidente della Società dalla quale dipendevano. Baci, abbracci … saluti mozzati dal rimpianto del tempo che passa troppo in fretta … e del quale rimane solo il ricordo. Floriano e Filippo ripresero il ritmo delle loro giornate frenetiche e ogni volta che si incontravano avevano sempre lo stesso discorso. “Dobbiamo tornare da Giada e Cora … peccato che non ci siamo fatti dare neppure il numero del telefonino …” Due giorni dopo il quarantesimo compleanno. In momento di sosta per la pausa caffè, gli occhi di Floriano caddero sulle pagine di un giornale locale dell’Oltrepò Pavese. La notizia diceva. “Durante i furiosi temporali dei giorni scorsi è crollata anche l’ultima vestigia “dell’Osteria delle Streghe” dove, un anno fa, hanno perso la vita le due Proprietarie, Giada e Cora … di ottant’anni. Molti dei loro avventori ricordano ancora l’accoglienza favolosa e i pranzi superlativi … “ Floriano per poco non svenne. Filippo ne chiese la ragione … ma non c’è mai una ragione sola e vera nelle cose del mondo. (968)
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VIOLE
di Teresa Ramaioli
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GABRIELE D'ANNUNZIO
di Teresa Ramaioli
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Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
967
Ilario e la nuova stagione
Nella storia dell’uomo non si è mai visto un’epoca con un’abbondanza di mezzi a disposizione come la nostra. Frutto dell’ingegno, della evoluzione storica e sociale … e dello sviluppo senza precedenti dei mezzi di comunicazione. Eppure, non si è mai visto un’epoca (la nostra) nella quale le persone sono spesso insoddisfatte … Come se tutto il “Bengodi a disposizione” fosse solo il “supplizio di Tantalo” … il quale, legato alla rupe, vedeva l’acqua a portata di mano, ma non poteva dissetare la propria sete. Tale insoddisfazione, nasce spesso dall’attività frenetica e ripetitiva, dall’eccessiva rincorsa al denaro, dalla mancanza di equilibrio tra azione e riposo … tra lavoro intellettuale e attività pratica. In sostanza, l’uomo pensa troppo … e fa troppo poca attività fisica. Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Prof. Ilario, cinquant’anni, colto, mente sveglia, single, Docente di Lettere in un Liceo del milanese, abitante a Pavia. Non importa che una persona ami il proprio lavoro … Anzi, è proprio quando lo ama troppo che nasce una frattura … tra ciò che l’individuo sa (o pensa di sapere) … e l’ambiente circostante. Per esempio. La Scuola offre un ottimo supporto alle giovani generazioni, ma queste (in parecchi casi) preferiscono bighellonare a destra e a manca, sprecando irrimediabilmente il loro tempo … che è il vero (e solo?) “patrimonio” di cui dispongono. Tra la marea di contraddizioni che, un anno fa, affollavano la testa del Prof. Ilario c’era la sua crisi personale. Il Prof. Ilario era insoddisfatto. Motivo? Non aveva la sua donna del cuore. Veramente una donna c’era stata un anno prima … la Prof. Adelaide, ma anche lei era Docente di Lettere e, alla fine, i due parlavano sempre (e solo?) di lavoro. Ora, a cinquant’anni … il Prof. Ilario voleva qualcosa di nuovo, qualcosa che gli desse la carica, la spinta ad uscire dal tunnel in cui era finito. In questi casi, la soluzione migliore è parlarne. Con chi? Con chiunque … da tutti si possono ricevere validi consigli. Il Prof. Ilario ne parlò con la Portinaia del Palazzo in cui abitava, la Signora Adalgisa … una sessantenne che sapeva tutto di tutti. Approfittando di un incontro causale, il Prof. Ilario si sfogò. La Signora Adalgisa non aspettava altro. “Prof. Ilario, ho la ricetta che va bene per lei. Oggi pomeriggio, venga nel mio orto … le faccio vedere come si può vivere bene … senza farsi venire inutili mal di testa …” Il Prof. Ilario diventò curioso. “Cosa avrà mai da suggerirmi questa donna che, al massimo, avrà fatto la terza media?” A volte le persone pensano che i Titoli di Studio sono i passaporti del sapere … ma non così. Parecchie persone hanno il vizio (e la presunzione) di specchiarsi nel “Titolo” che hanno davanti al cognome … Non importa poi, se avranno letto (si e no) tre libri in tutta la loro vita. Il Prof. Ilario si presentò puntuale nell’orto della Signora Adalgisa la quale, con vecchio grembiule legato in vita e le mani sporche, stava interrando delle piantine di zucca. “Vede Prof. Ilario … questo è il momento buono per interrare le piantine di zucca … seguirle giorno dopo giorno e vederle crescere fino a quando faranno i fiori e da lì spunteranno le zucche. Pensi … una piantina così è capace di fare quattro o cinque zucche di due chili l’una. Praticamente della zucca si mangia tutto. I fiori che si gustano fritti … il frutto vero e proprio … i semi della zucca che, abbrustoliti, si chiamano brustolini. E poi, c’è il detto popolare … “avere sale in zucca”, cioè ingegno e buon senso. Capire il valore del sapere e il contatto quotidiano con la natura. Ecco perché l’uomo, se vuole vivere felice, non deve mai perdere il contatto quotidiano con la natura … cioè l’orto. Solo così si vive bene in equilibrio con la natura e con sé stessi” In quell’istante, nell’orto dell’Adalgisa si presentò sua nipote, figlia di sua sorella. Una trentenne bellissima, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. “Prof. Ilario le presento mia nipote Carmen. Laureata in Lingue … sa tutto sulle più importanti città del Mondo, soprattutto Roma” Il Prof. Ilario, alla vista di una simile bellezza, per poco non svenne. Comprese al volo che il Destino gli aveva presentato la donna che aveva sempre sognato. Decise all’istante. “Dott. Carmen … devo fare una vacanza a Roma … cosa ne dice di farmi da guida?” Quando due persone si guardano negli occhi … sanno già dove vanno a finire. Anche Carmen cercava l’uomo del cuore … e il Prof. Ilario aveva tutte le carte in regola … in più c’era l’orto della Zia Adalgisa nel quale si poteva raccogliere frutta e verdura a volontà … e imparare un corretto rapporto tra vita intellettuale e natura.
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COMO
VILLA CARLOTTA
di Teresa Ramaioli
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CIAO ANNAMARIA ...
ANNAMARIA MENNITTI
(FOGGIA)
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