Messaggi del 25/07/2015

IL DOTT. CAMILLO E LA RUOTA DELLA VITA racconto (970) di Dino Secondo Barili

Post n°20391 pubblicato il 25 Luglio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

970

Il Dott. Camillo e la ruota della vita

Un anno fa, la Signora Maria, impiegata di fiducia del Dott. Camillo aveva un problema … il suo Capo … cioè il Dott. Camillo, Titolare dell’Ufficio presso cui lavorava insieme ad altre diciannove impiegate. Il Dott. Camillo, quarantacinque anni ben portati, Commercialista nel milanese, abitante a Bereguardo (Pavia) era stato un Titolare perfetto fino a qualche mese prima. Da un paio di mesi, però, la Signora Maria, sessant’anni, astuta più una volpe, aveva notato … degli alti e bassi nell’umore del quarantacinquenne suo Capo. Aveva capito che il Dott. Camillo si era innamorato di una stupenda trentenne e aveva cominciato ad avere i suoi problemi (come tutti gli innamorati). Degli alti e bassi che alla Signora Maria non piacevano affatto. Il Dott. Camillo era stato sempre un Titolare perfetto … corretto e preciso nel suo Ufficio … gentile e cortese con le impiegate. Tanto tempo fa, si diceva che quando un Capo trema … tutto l’Ufficio risente i contraccolpi. Quando un uomo si innamora … comincia a non essere più sicuro di sé stesso … ad avere degli sbandamenti … e cade in balia dei sentimenti. Cosa del tutto normale, ma non per un Ufficio. La Signora Maria, donna avveduta e lungimirante, si era resa conto che era giunto il momento di intervenire. “Dott. Camillo, lei ha tutte ragioni di innamorarsi e di farsi una famiglia. Ha quarantacinque anni … è ora e tempo. Ma, lei è anche il responsabile della vita e del lavoro del suo Ufficio e delle sue venti impiegate, compreso la sottoscritta. Quando nella vita di un uomo entra una donna … tutto cambia. Dopo la prima sbornia di baci e abbracci (e molto di più) … cominciano gli impegni. La disparità di vedute tra innamorati ha sempre dei contraccolpi. Ecco, perché, voglio darle una mano. Dott. Camillo, tenga sempre separato la sua vita privata … da quella dell’Ufficio. Sono due sfere diverse che non devono mai mescolarsi. Nella sua vita privata e nel rapporto con la sua dolce metà … può fare ciò che vuole. L’Ufficio è un’altra cosa. L’Ufficio è la sua vita, la sua professione, il suo lavoro … le sue impiegate, i suoi clienti. L’Ufficio è come una pianta … con la sue radici, il suo tronco, i suoi rami … le sue foglie. Lei è il tronco … quello che tiene in piedi tutta la struttura. Se lei vacilla … tutto vacilla. Perciò, nella mia qualità di sua impiegata di fiducia, ho il dovere di proporle un’idea. Da questo momento, in questo Ufficio, nasce il Comitato Compleanni di cui lei, Dott. Camillo, è il Presidente … ed io la sua Segretaria. Ho già fatto un elenco dei compleanni di tutte le impiegate dell’Ufficio A ogni compleanno lei, Dott. Camillo, farà un bel discorso di circostanza … esaltando le virtù di ogni festeggiata” Il Dott. Camillo è rimasto sorpreso dalla fantasia della sua impiegata di fiducia. Chi è quell’uomo che, nominato Presidente “ipso facto” … non si sente orgoglioso della stima e del ruolo conseguito? Il Dott. Camillo si è sentito investito di una parte importante nella gestione del suo Ufficio che non ammette tentennamenti. La Signora Maria, però, non era solo fantasiosa. Era anche un’appassionata ricercatrice delle tradizioni locali. “Dott. Camillo, domani è sabato … ed è il suo compleanno. Il Comitato Compleanni ha il dovere di presentare un programma. Per questa volta, toccherà a me fare il discorso di circostanza … ed ogni impiegata, liberamente, e secondo le proprie volontà, le farà un regalo di compleanno … per ricordare che la vita è una ruota … e, tutti devono fare di tutto per aiutare a stare bene” Il Dott. Camillo, dopo un discorso del genere, si sciolto come neve al Sole. Capì che non basta essere Capo … ma è necessario, anzi, indispensabile, essere stimato e benvoluto. Il compleanno è l’occasione annuale per conoscere “de visu” la realtà in cui si vive. Le persone non sono numeri … Sono tanti piccoli mondi che  hanno bisogno di essere apprezzati e conosciuti. Il Dott. Camillo … pensando al discorso di circostanza della Signora Maria … ha voluto anticipare la sua offerta. Per il giorno del suo compleanno avrebbe offerto un pranzo superlativo a tutte le impiegate del suo Ufficio e … una passeggiata nei boschi della Zelata di Bereguardo, sul Sentiero Europeo E1, dove si incontrano numerosi turisti (per fare amicizia) provenienti dal Nord Europa … svizzeri, olandesi, svedesi e tedeschi. (970)

 
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LA DAMA DELL'ERMELLINO di Teresa Ramaioli

Post n°20390 pubblicato il 25 Luglio 2015 da dinobarili
 

LA DAMA DELL'ERMELLINO 

di Teresa Ramaioli


 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 23/07/15 alle 19:54 via WEB
La Dama con l’Ermellino, ritratto di Cecilia Gallerani dipinto da Leonardo intorno al 1490 .Cecilia Gallerani (1473- 1536) nasce a Siena in un famiglia borghese, il padre, Fazio, ricopre diversi incarichi presso la corte milanese, è anche ambasciatore a Firenze e Lucca. Sua madre, Margherita Busti è la figlia di un celebre giurista. Ha sei fratelli, Cecilia ben istruita, conosce il latino, la musica, legge, scrive poesie e ha una bella voce. Qualità apprezzate alla corte degli Sforza, nelle riunioni in cui gli intellettuali milanesi discutono di filosofia e letteratura. Ha dieci anni quando viene promessa in sposa a Stefano Visconti, il fidanzamento viene rotto quattro anni dopo, nel 1487, per motivi sconosciuti. Nel maggio del 1489 la ragazza lascia la casa paterna, nei pressi di Porta Comasina (oggi Porta Garibaldi), sotto la Parrocchia di San Simpliciano e vive indipendentemente nella città milanese sotto la Parrocchia del Monastero Nuovo, e forse lì incontra Ludovico Sforza, il Moro. Ha 17 anni o 18 quando Leonardo, pittore alla corte di Milano, la ritrae nel suo capolavoro. Il signore di Milano, dal carattere irruento e sanguigno, è scapolo. Cecilia diventa la sua amante ma un anno dopo Ludovico sposa Beatrice d’Este. La giovane donna continua ad abitare nel suo appartamento nel castello milanese e nel 1491 dà al Moro un figlio, Cesare, che prenderà la carriera ecclesiastica e morirà giovanissimo nel 1514. Beatrice d’Este scopre la loro relazione e Ludovico chiede a Cecilia di lasciare il castello di Porta Giovia. Cecilia va a vivere a palazzo Verme, nel 1492 sposa il conte Ludovico Carminati de’ Brambilla, conosciuto come “Il Bergamino“. Dopo la morte di suo marito e di suo figlio si ritira a San Giovanni in Croce, un castello nei pressi di Cremona dove muore nel 1536. Cecilia fu una delle donne più eleganti e sofisticate della corte milanese. Una piccola curiosità. Nell'estate del 2000 gli studiosi hanno scoperto le tracce dei polpastrelli di Leonardo sulla collana: per ottenere gli effetti d'ombra delle perle, infatti, l'artista non aveva usato il pennello ma le dita, con le quali aveva sfregato il colore ancora morbido. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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SALUTI DA PAVIA

Post n°20389 pubblicato il 25 Luglio 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon sabato 25 luglio 2015

 

 

 
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PENSIERI SPARSI DEL 24 LUGLIO 2015

Post n°20388 pubblicato il 25 Luglio 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 24 LUGLIO 2015

"L'amore non ha limiti"

Dino

 
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MARCO, MARIANNA E L'INCROCIO MAGICO racconto (2023) di Dino Secondo Barili

Post n°20387 pubblicato il 25 Luglio 2015 da dinobarili
 

     24 LUGLIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

            Trivolzio – 24 Luglio 2015 – Venerdì  - ore 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

2023

 (Amore Duemila)

    Marco, Marianna e l’incrocio magico

Un mese fa, il Dott. Giorgio, cinquant’anni, single, Commercialista nel milanese, abitante a Milano era giù di corda. Aveva un problema. La sua Impiegata di Fiducia era andata in pensione e non aveva ancora trovato la sostituta. Del resto per un Commercialista con venti impiegate in Ufficio, l’Impiegata di Fiducia è indispensabile. E’ la sua spalla. Il suo braccio destro. Colei che riceve le confidenze, le osservazioni che devono rimanere segrete. Colei che sa tutto di tutti … e tiene la bocca chiusa. Un mese fa, però, il Dott. Giorgio non sapeva dove sbattere la testa. Sentiva la nostalgia della Signora Laura, “impiegata di fiducia” perfetta. Purtroppo il passato non ritorna e, nella vita, bisogna sempre guardare avanti. Il cinquantenne aveva sentito dire che per farsi venire delle “idee nuove” bisogna fare una passeggiata a Pavia. Non si ricordava dove aveva sentito un simile suggerimento, ma, nella vita, tutte le strade vanno tentate. Un mese fa, il Dott. Giorgio ha fatto una visita a Pavia, città del fiume Ticino … e, quindi, città magica. Ha fatto un giro all’Università, ma non ha ottenuto grandi risultati. Dopo parecchio girare da una via ad una piazza, il Commercialista, decise di concedersi un caffè in uno dei tanti Bar di Strada Nuova. Si sedette al tavolino e , in attesa del caffè, mise le mani nel suo borsello … E’ stato in quel momento che si è trovato tra le mani alcune foto della Signora Laura e sentì la nostalgia della sua Impiegata di Fiducia. Gli sono venute le lacrime agli occhi. Ai titolari dei Bar di Pavia non sfugge nulla. Il Signor Marco, nel portargli il caffè se ne accorse subito. “Dottore, la vedo triste. Mi scusi se sono indiscreto, ma a Pavia può risolvere tutti i suoi problemi. Basta chiedere” Il Dott. Giorgio, afferrò al volo la voce piacevole del Signor Marco. Quel suo modo gentile di creare atmosfere confidenziali. “Si vede che sono giù di corda? Pensi che sono venuto apposta da Milano a Pavia per trovare l’idea giusta …” Il Signor Marco prese la palla al balzo. “Se non sono indiscreto … quale idea sta cercando?” Ormai il Dott. Giorgio si sentiva a suo agio. “Sto cercando la sostituta della mia Impiegata di Fiducia che è andata in pensione” La risposta non si è fatta attendere. “Dottore, questo è il posto giusto. Ci troviamo quasi all’incrocio di Corso Cavour con Strada Nuova. Si tratta di un incrocio magico. Lei scrive un biglietto con il nome della persona che vuole trovare e finge di smarrirlo al centro dell’incrocio … In brevissimo tempo risolverà il suo problema” Il Dott. Giorgio, cinquantenne, single, stimato Commercialista nel milanese con un Ufficio di venti impiegate si rese conto che Pavia non è una città come le altre. Volle saperne di più e conoscere le modalità della domanda. Il Signor Marco è stato chiaro. “Dottore, lei scrive sul biglietto. “Cerco Marianna … e il numero del cellulare che tiene tra le mani” Finge di perdere il biglietto all’incrocio magico di Corso Cavour con Strada Nuova … e poi va sedersi su una panchina della Piazzetta delle Rose … dopo un po’ la sorpresa” Un Commercialista cinquantenne ha visto tante di quelle cose che nessuna idea crea stupore. Il Dott. Giorgio ha scritto il biglietto. “Cerco Marianna …” seguito del cellulare che teneva a portata di mano.  Dopo aver bevuto il caffè si è recato in Piazzetta delle Rose. Si è seduto su una panchina e ha fatto finta di leggere il giornale. Il cinquantenne, però, cercava di darsi una spiegazione di quanto avvenuto e convenne che, nella vita, tutto è possibile … anche le idee folli. Del resto “sono proprio le idee folli … che fanno girare il mondo e la società” Non era passata un’ora e il telefonino del Dott. Giorgio si è messo a suonare. “Scusi posso parlare con il Dott. Giorgio?” – “Sono io …” è stata la risposta. “Sono la Dott. Marianna. Ho trovato un bigliettino scritto a mano all’incrocio magico di Corso Cavour con Strada Nuova … posso esserle utile?” Il Dott. Giorgio non credeva alle proprie orecchie. Giorgio e Marianna (mai vista prima) decisero di incontrarsi sotto le Torri di Piazza Leonardo da Vinci … un altro dei luoghi magici di Pavia. Quando il Dott. Giorgio ha vista la Dott. Marianna è rimasto senza fiato.  … una bellezza da fine del mondo … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe superlative assolute … sui trent’anni. Il Commercialista ha perso completamente la parola. Per fortuna che la Dott. Marianna era anche psicologa e sapeva come porre le domande. Era proprio la donna che Dott. Giorgio stava cercando … un’impiegata di fiducia perfetta per il suo Ufficio di venti impiegate. Ma, come spesso accade, la realtà supera la fantasia. Al Dott. Giorgio è venuta la voglia di una vacanza a Parigi. “Dott. Marianna, visto che dovremo lavorare insieme per parecchio tempo … non potremmo approfondire la conoscenza con una bella vacanza a Parigi? Devo proprio ritirare oggi la mia nuova Ferrari” La Dott. Marianna era una pavese doc. Sapeva che “il treno della vita va preso quando passa” perché non sempre c’è  un secondo treno” Accettò e i due iniziarono una nuova vita … sull’unica via maestra che porta alla felicità: la Via dell’Amore. Buona giornata a tutti i lettori di questo racconto … Clicca “scrivi commento” e lascia il voto da 1 a 10. Serve per il racconto di domani. Dino (2023)

 
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LA CIPOLLA di Teresa Ramaioli

Post n°20386 pubblicato il 25 Luglio 2015 da dinobarili
 

LA CIPOLLA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 22/07/15 alle 20:02 via WEB
LA CIPOLLA--E’ quasi sicuramente in Egitto che le cipolle sono state inizialmente coltivate, dapprima come cibo per gli schiavi che venivano costretti a lavorare nella costruzione delle grandi piramidi, e in seguito adorate per via della forma circolare e per i cerchi concentrici, il cui significato era rappresentato dalla vita eterna. A riprova della grande importanza riservata alle cipolle nell’antico Egitto, sappiamo che nelle orbite oculari della mummia di Ramses IV sono state trovate tracce di cipolla. Le cipolle erano anche uno degli elementi introdotti all’interno del corpo mummificato dei Faraoni, e servivano a tenere lontani i batteri e a conservare la mummia. Furono invece i Romani ad introdurre le cipolle nel Vecchio Continente, fino ad arrivare ai giorni nostri, dove la cipolla è presente quasi ovunque. Ciao Teresa

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20384 pubblicato il 25 Luglio 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

TONELLA racconto (969) di Dino Secondo Barili

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 24/07/15 alle 17:56 via WEB
Nelle leggende c'è sempre qualche spunto di verità....forse sarà stato una coincidenza antica che ne divenuta una realtà oggi,,,Antonella e Renato avevano bisogno di una bella rinfrescata di testa e solo l'acqua della roccia poteva svegliarli....ma rimarranno sulla sorgente? o si allontanano ricominciano a litigare....speriamo di no buona serata Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 25/07/15 alle 07:58 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Antonella sa il fatto suo. Come ha trovato l'acqua dell'amore ... così terrà a freno Renato (anzi, sveglio). Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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