Messaggi del 23/08/2015

SALUTI DA PAVIA

Post n°20603 pubblicato il 23 Agosto 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buona domenica 23 agosto 2915


 
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PENSIERI SPARSI DEL 22 AGOSTO 2015

Post n°20602 pubblicato il 23 Agosto 2015 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 22 AGOSTO 2015

“L’amore è … il sogno della vita”

Dino

 
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ANNALISA racconto (987) di Dino Secondo Barili

Post n°20601 pubblicato il 23 Agosto 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

987

Annalisa e il Principe

Oggi, le persone si fanno spesso gli esami di coscienza. E’ diventato quasi un obbligo … un’esigenza, come se uno persona avesse bisogno di fare il bilancio della propria a vita … anche a trentacinque anni. Un anno fa, ne ha saputo qualcosa la Dott. Annalisa, trentacinque anni, single, bellissima … Dirigente di una Agenzia Commerciale del milanese, abitante a Pavia. In realtà la Dott. Annalisa non avrebbe avuto nulla di cui lamentarsi. Aveva la salute, un posto di tutto rispetto conquistato abbastanza facilmente … era bellissima. Cosa avrebbe voluto volere di più dalla vita? Eppure c’era qualcosa che le mancava, l’amore! Si fa presto a dire amore, ma non quello con la A maiuscola. Infatti, Annalisa ci aveva provato un paio di volte e tutte e due volte era andata buca. Cosa c’era in lei che non andava? Ne parlò con la sua coetanea, amica e Collega Cristina … un tipo positivo ed assai deciso. “Annalisa … tu dovresti fare Teatro. E’ un’attività alternativa che impegna nel tempo libero e da molte soddisfazioni. Aiuta a crescere e a risolvere i propri problemi personali” Annalisa colse il consiglio per il verso giusto. Fece una rapida ricerca con Internet e venne attratta da un “Gruppo … il Teatro del Sole” Il fatto di parlare del Sole era abbastanza positivo. Poi, il Sole … per Annalisa, voleva dire Amore, Uomo … vero … quello che si incontra una sola volta nella vita. Dopo un paio di telefonate aveva già ottenuto l’appuntamento con il Regista del Gruppo, il Dott. Matteo. A quel punto, Annalisa aveva pensato di aver raggiunto il massimo risultato nel minor tempo possibile. A volte si prendono degli abbagli quasi senza accorgersi. All’appuntamento il Dott. Matteo non si fece trovare. Al suo posto c’era un giovanotto, sui quarant’anni … bellissimo. “Ciao, Annalisa. Sono Lodovico. Il Dott. Matteo si scusa, ma avuto un impegno inderogabile. Ha pregato me di illustrare il Gruppo del Teatro del Sole. Anzi, già che ci siamo … prima di tutto andiamo a prendere un caffè in Galleria Vittorio Emanuele che è il cuore di Milano” Annalisa e Lodovico fecero subito amicizia. I “teatranti” sono estroversi per natura ... e, inoltre, sono fantasiosi. Non danno peso alle difficoltà della vita. Per loro, la vita, incomincia sempre … domani. Infatti, Lodovico illustrò il progetto del Teatro del Sole. “Vedi, Annalisa, la vita è tutta un teatro … Il Teatro è una scuola di vita. Tutti dovrebbero fare teatro … imparerebbero ad entrare nei panni del personaggio che devono interpretare. Capire l’importanza del tempo … che è sempre limitato. L’importanza di non dare troppo peso agli alti e bassi della vita … perché, “la fine di una storia … è l’inizio di un’altra”. Dopo aver dato vita ad un personaggio … bisogna avere voglia di dar vita ad un altro. Tu, Annalisa, per esempio, sei bellissima … il tuo ruolo è quello della Principessa che aspetta il suo Principe” Annalisa si è messa a ridere. Sapeva che la gente di teatro è un po’ folle, ma non fino a quel punto “Lodovico cosa ti fa credere che io sia una Principessa? Forse, mi vedi tu come tale … ma è solo una tua fantasia. E, poi, come fai a sapere che aspetto il “mio Principe”? Lo hai supposto perché tutte le donne … sognano … quel Principe che in pratica non arriva mai” Annalisa sembrava che con quella frase si fosse liberata la mente. Lodovico colse la palla al balzo. “Vedi, Annalisa, è lì dove sbagli. Invece, il Principe … il Principe vero esiste. Esiste sempre. Basta crederci” Annalisa si mise a ridere. Erano in Galleria a Milano. Annalisa e Lodovico sembravano due amici che si scambiavano allegre battute. Lodovico, però, aveva guardato Annalisa con occhi nuovi … come se l’avesse vista per la prima volta. Non era più quel fantasioso teatrante di qualche momento prima. Il quarantenne Lodovico si fece serio. Assunse un atteggiamento da persona distinta. Pacata. Abituata a mantenere un certo comportamento e un certo rango. “Annalisa, ma lo sai che io sono davvero un Principe?” La trentacinquenne non sapeva più se doveva ridere o stare seria. Aveva guardato negli occhi Lodovico ed aveva visto qualcosa di nuovo. Di speciale … come se, attraverso gli occhi, una luce avesse illuminato l’anima dell’uomo. Balbettò una frase … “Lodovico … immagino che dici la verità. Comunque ti credo sulla parola” Lodovico riprese il suo tono da teatrante gesticolante. Prese il telefonino. Digitò un numero. “Battista, sono in Galleria. Passi a prendermi tra dieci minuti. Sono con la mia carissima amica Annalisa …” La trentacinquenne si sentì frastornata. Non sapeva più a cosa credere. Dopo dieci minuti … appena fuori della Galleria, dalla parte di Piazza della Scala c’era una lussuosissima fuoriserie decapottabile con autista in livrea … come se giungesse da un tempo lontano. Lodovico e Annalisa vi presero posto e … Battista, l’autista in livrea, lasciò Milano per la Svizzera. Annalisa non credeva ai propri occhi. Dopo un paio d’ore di viaggio, la quarantenne si trovò in … altro mondo. Un Palazzo Nobiliare con servitù qualificata. Ogni individuo, uomo o donna, aveva un ruolo. Lodovico accompagnò Annalisa dalla modista a disposizione per trasformare la trentacinquenne in una giovane nobildonna dal tocco altamente chic. Si fa presto a dire cambiamento. Ma quando i cambiamenti avvengono in modo repentino creano sempre problemi. Lodovico intanto aveva assunto il suo ruolo di Principe. Principe vero. “Lodovica … questa è la mia Reggia … e tu sarai, se vuoi, la mia Regina” Lodovica per poco non svenne. Questa volta non c’era nulla di teatrale. Era tutto vero. Si abbandonò tra le braccia di Lodovico e con un candore senza fine sussurrò una sola frase … “Sono come tu mi vuoi” L’amore vero è come una scintilla che fa scoppiare l’incendio. (987)

 
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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°20600 pubblicato il 23 Agosto 2015 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 20/08/15 alle 18:41 via WEB
Palazzo Belcredi di Pavia costituisce uno dei pochi ambienti medievali pavesi pervenuti fino ai nostri giorni. L’edificio fu costruito su fondamenta romane. Già nell'VIII secolo Palazzo Belcredi era un palazzo nobiliare, probabilmente per essere ubicato presso la reggia di Teodorico e la chiesa di San Colombano. Intorno al 1100 viene demolito insieme alla reggia e poi ricostruito. L'ossatura dell'edificio è in gran parte di tipo romanico, con facciata in cotto e ampie tracce di monofore e portali a tutto sesto. A un successivo intervento, operato nel Quattrocento, appartiene il portale d'ingresso, inquadrato superiormente da una cornice in cotto di tipo tardo-gotico. II cortile è del Cinquecento, mentre lo scalone presenta una balaustra barocca con eleganti trafori. Il Palazzo presenta sia mura medievali, sia mura risalenti al V secolo. I Belcredi, feudatari sin dal 1164 di numerose terre in Oltrepò, sono stati proprietari del Palazzo e della Torre per almeno sette secoli, fatto questo che ha consentito l'ottima conservazione e il mancato smembramento del complesso. Alla fine del Settecento, il Palazzo è di proprietà del Marchese Giuseppe Gaspare Belcredi, docente di diritto civile e feudale all'Università di Pavia. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20599 pubblicato il 23 Agosto 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/08/15 alle 17:44 via WEB
Racconto interessante ....Penso che per attaccare bottoni con Pino fingeva di interessarsi ,ma succede che una persona disinteressata ci si appassiona come è accaduto a Giorgia....Per la zucca dirò che spesso si dice :Hai la testa di una zucca " vuota ,ma non è vero perché ha un gran valore nutritivo per i vegetariani ricca di vitamine fosforo potassio ecc....Dicono che in qualsiasi modo viene cucinata rimane sempre zucca Non è vero io la faccio al forno, con capperi, acciughe, pan grattato, aglio, olive e origano cosa che non sa fare ne Pino ne Giorgia e ne lo schef Francois La sera della presentazione la zucca ha collaborato per la notte di fuoco e poi dicono che la zucca è intontita ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/08/15 alle 07:56 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento e bella la ricetta della zucca. Anche il racconto offre molti spunti. La vita è tutta una sorpresa. Buona e felice domenica. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO MADDALENA ... MADDAMARK

Post n°20598 pubblicato il 23 Agosto 2015 da dinobarili
 

CIAO MADDALENA ... MADDAMARK

maddamark
maddamark il 22/08/15 alle 19:14 via WEB
Ciao, le donne.....furbissime donne!!! Sono tornata,non sono stata bene anzi, sono stata parecchio male da ricovero in ospedale. Una medicina, sembra, che abbia sconquassato il mio equilibrio già precario. Pazienza sono guai che si accentuano con l'età!!! Un salutone
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/08/15 alle 07:42 via WEB
Ciao Maddalena - grazie per il commento. Ti faccio tanti auguri per la salute e ti auguro una buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO MARIA ROSARIA ... QMR

Post n°20597 pubblicato il 23 Agosto 2015 da dinobarili
 
Tag: qmr

CIAO MARIA ROSARIA  ... QMR

 
qmr
qmr il 21/08/15 alle 16:05 via WEB
Tutto bene wuel che finisce bene!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/08/15 alle 08:16 via WEB
Ciao Maria Rosaria - grazie della visita e del giudizio. I racconti sono spaccati di vita ... e la vita è ..."una cosa meravigliosa". Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)
 
qmr
qmr il 21/08/15 alle 16:06 via WEB
Tutto bene wuel che finisce bene!
(Rispondi)

 

 

 

 
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FIORI E CUCINA di Teresa Ramaioli

Post n°20596 pubblicato il 23 Agosto 2015 da dinobarili
 

FIORI E CUCINA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 21/08/15 alle 17:59 via WEB
FIORI E CUCINA --Nel corso dei secoli i fiori venivano usati per guarnire un piatto o una bevanda . Si sono usati, per le occasioni speciali, i petali di rosa; gli antichi romani li utilizzavano assieme alle violette per profumare e insaporire le pietanze servite nei banchetti, mentre nella Londra di Shakespeare, era sorseggiata acqua di rose o liquore aromatizzato con garofani. Sempre con l’essenza delle rose, l’imperatore Carlo Magno amava ingentilire il vino, mentre i nomadi del Sahara, dopo un lungo viaggio nel deserto, per rinfrescare il palato, e lavare mani e viso, offrivano acqua al fior d'arancio. Virginia Galilei, figlia di Galileo ,suora in un convento di Arcetri, ricorda la delicata marmellata di fiori di rosmarino: g.100 di fiori di Rosmarino / g. 200 di acqua /g. 300 di zucchero. Preparazione: •Pulire i fiori di rosmarino distaccandoli dai rametti e mondati da tutte le foglie. •Quindi si pestano dolcemente in un mortaio per ottenere una pasta omogenea. •A parte preparare lo sciroppo facendo bollire l'acqua con lo zucchero •Al pesto di fiori si unisce lo sciroppo ancora caldo e si fa bollire per qualche minuto. •Il composto va quindi invasato avendo l'accortezza di sterilizzare per una ventina di minuti a bagnomaria. Ma fu durante il regno di Elisabetta Iche nelle macedonie di frutta vennero aggiunte le primule, e nell’Inghilterra elisabettiana si iniziò anche a schiacciare i girasoli per ricavare l'olio. Sono stati i cuochi italo spagnoli a creare i fiori di zucca ripieni, e nel Nuovo Mondo, i padri pellegrini usavano le violette per aromatizzare l'aceto, e le margherite gialle(le calendule) per insaporire i brodi di carne. I fiori sono patrimonio dell'erboristeria, eccetto alcune ricette come l'insalata di crisantemi, i petali più delicati del fiore possono essere aggiunti alle insalate, mentre gli altri possono profumare zuppe e minestroni, o dare nuovi sapori ad arrosti di carne o pesce o il riso alla malva.Le foglie di malva, appena spuntate, sono mangiate crude nelle insalate, oppure cotte nelle minestre con orzo o riso. Sempre le foglie cotte, entrano come ingrediente nella preparazione di ripieni per ravioli e polpette. Le contadine del secolo scorso , mettevano dei fiori di malva nel corredo della sposa perché si diceva aiutassero a conservare la bellezza anche con l’avanzare dell’età. Ciao Teresa

 

 
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