Messaggi del 11/09/2015

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

Post n°20747 pubblicato il 11 Settembre 2015 da dinobarili
 

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

"L'amore è tutto.

Senza l'amore, nulla ha valore"

Dino


 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

LUCIO racconto (2008) di Dino Secondo Barili

Post n°20746 pubblicato il 11 Settembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

2008

 (Amore Duemila)

    Lucio e il sogno premonitore

Nella vita ci vuole Fortuna … diceva un vecchio detto. E il detto è sempre attuale. La Fortuna, però, è una Dea Bendata. Ci pensa lei a mettere le tessere al loro posto, quando lo ritiene giusto. E’ stato così anche per Dott. Lucio, un anno fa … cinquant’anni ben portati, fisico atletico, single … Dirigente di una Agenzia Commerciale del milanese, abitante a Pavia, il quale aveva una speranza nel cuore. Trovare l’anima gemella. Non è che il Dott. Lucio fosse a corto di donne. Molte donne si erano proposte, ma non erano quelle che rispondevano alle sue aspettative. Anche la sua Segretaria, la Dott. Flavia, non perdeva occasione per “incastrarlo” (con un matrimonio), ma il cinquantenne era un osso duro. L’unica donna con la quale il Dott. Lucio si confidava era la Signora Maria, la Portinaia del Palazzo  di Pavia in cui abitava. “Dott. Lucio non abbia fretta – diceva la Signora Maria – tutte le cose accadono al momento opportuno. Lei ha gusti troppo difficili in fatto di donne. Vedrà che Destino le farà trovare la donna giusta, quella che vuole lei … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo” Per il Dott. Lucio, le gambe erano una fissazione. Quando andava al cinema (di rado) sceglieva film nel quale ci fossero attrici super dotate. Del resto tutti i gusti sono gusti. Anche quando guardava film in TV il Dott. Lucio sceglieva pellicole piacevoli, dove le trame erano allegre … e le attrici indimenticabili (per le gambe). Il Dott. Lucio, però, era arrivato a cinquant’anni e la donna del sogno non era ancora apparsa all’orizzonte. Un anno fa, ne parlò con la Signora Maria. Le Portinaie (le poche rimaste) sanno sempre cosa dire. “Dott. Lucio, Pavia è una città magica, difficile da capire e da conoscere. Ho letto tra le mie carte segrete … ed ho scoperto che se lei vuole incontrare la donna del cuore (proprio quella che vuole lei) deve passare tre volte (avanti e indietro) sotto la Torre di via Luigi Porta” In un primo tempo il Dott. Lucio rimase titubante. Non sapeva se credere o non credere … se dare retta alla Signora Maria oppure no. Del resto si sa che le Portinaie hanno delle conoscenze segrete. Sanno sempre tutto di tutti (passato, presente e futuro). Prima di fare un simile esperimento ha chiesto di pensarci. Ci pensò, infatti, una notte, due notti … alla terza notte il Dott. Lucio ha avuto un sogno. Un sogno? Sembrava un sogno, ma assomigliava troppo alla realtà. Il Dott. Lucio aveva avuto una giornata pesante. Aveva mangiato e si era subito coricato. In brevissimo tempo si era addormentato e … subito il sogno. Nel sogno, il Dott. Lucio, era all’inizio di via Luigi Porta a Pavia … Una via un po’ strana, con una leggera pendenza da Piazza del Municipio in giù verso Corso Garibaldi e il fiume Ticino. Ad un tratto il cinquantenne ha messo la mano in tasca. Nell’estrarla sono uscite (dalla tasca) sette monete metalliche da due euro. Siccome Via Luigi Porta è in discesa … le monete si sono messe a correre … e il Dott. Lucio a rincorrerle per riprenderle tutte e sette. Una scena da film. Del resto come fa una persona a vedersi uscire dalla tasca sette monete metalliche … vederle cadere, correre … e non rincorrerle? Il Dott. Lucio si rendeva conto che era un sogno … ma non poteva farci niente. Doveva riprendere le monete. Proprio sotto la Torre di via Luigi Porta le sette monete metalliche da due euro si sono improvvisamente fermate … e miracolo dei miracoli … si erano fermate ai piedi di una donna bellissima … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo … proprio le gambe che il Dott. Lucio aveva sognato per tutta la vita. Stava per parlare alla donna quando la sveglia si è messa a suonare all’impazzata. Il Dott. Lucio si è svegliato … senza sapere altro. La stessa mattina, il cinquantenne ne parlò con la Signora Maria, la Portinaia. “Dott. Lucio è un sogno premonitore … corra subito sotto la Torre di Via Luigi Porta … potrebbe esserci la soluzione del mistero” Il Dott. Lucio non ci ha pensato un secondo. Giunto sotto la Torre di Via Luigi Porta, il cinquantenne ha trovato una scarpa da donna e … sette monete metalliche da due euro. Come fa un cinquantenne a rimanere indifferente? Si ricordò del suggerimento della Signora Maria. “Passare tre volte, avanti e indietro, sotto la Torre” Lo fece, ma non è successo niente. Il Dott. Lucio era quasi sul disperato. Ormai si sentiva troppo coinvolto. In qualche modo doveva uscire da una simile situazione. Decise di contare le monete metalliche da due euro. Non erano sette … erano sei. Si guardò intorno. Infilò la mano nella scarpa da donna e … proprio in fondo alla scarpa c’era la settima moneta. E’ stato in quel momento che una bellissima trentenne … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo si fermò davanti al cinquantenne. “Lucio, eccomi qui. Mi chiamo Elvira. La gente oggi non crede più ai miracoli, ma i miracoli esistono … specialmente i miracoli dell’amore. Anzi, voglio che tu stesso mi aiuti ad indossare la scarpa che hai tra le mani” Il Dott. Lucio fece ciò Elvira gli aveva ordinato. Si sentì allegro, felice. Gli uomini felici sono i più desiderati dalle donne. Elvira incollò le sue labbra ardenti su quelle di Lucio per un lungo, appassionato bacio … e da quel momento i due … volarono sulla Torre di Via Luigi Porta … una Torre magica che permette di raggiungere le più alte vette dell’amore. Buona giornata a tutti i lettori di questo racconto … Clicca “scrivi commento” e lascia il voto da 1 a 10. Serve per il racconto di domani. Dino (2008)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°20745 pubblicato il 11 Settembre 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 09/09/15 alle 19:59 via WEB
CHIESA ROSSA --SANTA MARIA AD FONTICULUM--MILANO--La storia racconta di una distruzione o grave danneggiamento operata da Federico Barbarossa nel 1162 durante l’assedio di Milano e di una successivo danneggiamento della chiesa nel 1239, quando, secondo Frate Bonvesin de la Riva, Santa Maria di Fonteggio e il monastero furono coinvolti nella difesa voluta dai milanesi contro l’esercito di Federico II, nipote del Barbarossa. L’esercito milanese causò un allagamento deviando le acque dei fontanili e canali verso il campo nemico, costringendo Federico II alla ritirata. Queste vicende e l’incuria , dovuto all’esiguo numero di monache rimaste nel monastero, provocarono il lento declino, tanto che Papa Bonifacio VIII, l’8 giugno 1302, decise di unire le monache benedettine rimaste a Fonteggio con quelle del vicino monastero di Santa Maria delle Veteri, concedendo a quest’ultime il governo della chiesa e del monastero di Santa Maria di Fonteggio. Tra le benedettine rimaste va ricordata, per i restauri effettuati nella chiesa, Maria de Robacarri (o Mafia Robacarris), figlia del nobile Giudone Robacarri e di donna Caradossa che, rimasta vedova, si ritirò anch’essa nel monastero. Alla morte della madre, Maria de Robacarri pensò di onorarne la memoria con i beni ereditati, provvedendo a riparare la chiesa e a ornarla di nuovi dipinti. Una lapide tombale tolta nel XVIII secolo dal pavimento e ora visibile all’interno, ricorda appunto che nel 1333, Maria de Robacarri usò la sua eredità per i restauri. Galeazzo Visconti con la costruzione del Naviglio di Pavia, e seppure su un tracciato diverso da quello attuale, sembra tra l’anno 1359 e l’anno 1365, che un primo canale attraversò il territorio di Fonteggio, incominciando a creare problemi alla chiesa. Nel 1455 il corteggio nuziale di Tristano Sforza e di Beatrice d’Este, proveniente da Pavia e diretto a Milano, sostò a “S. Maria Ruffa”. E’ questa la prima volta che S. Maria ad Fonticulum viene chiamata con il nuo¬vo nome: Ruffa o Russa, poi Rossa fu il nome che divenne popolare per indicare questa chiesetta fatta di mattoni rossi. Nel 1782-83 lo scavo dell’ultimo tratto del Naviglio Pavese e l' elevazione della strada portarono alla chiesa danni più gravi, con conseguente infiltrazioni d’acqua, e per consentire l’accesso ad essa dalla strada si costruì nell’interno un soppalco, che venne a dividere orizzontalmente in due parti la chiesa. Nel 1800, in seguito alle leggi emanate durante l’occupazione francese, il monastero fu soppresso, e la chiesa ceduta a privati. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/09/15 alle 07:59 via WEB
Ciao Teresa - è sempre interessante parlare della storia di Milano, città dalle infinite potenzialità. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CIAO CHIARASANY ... BARCELLONA (SPAGNA)

Post n°20744 pubblicato il 11 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO CHIARASANY ... DALLA SPAGNA

chiarasany
chiarasany il 11/09/15 alle 06:03 via WEB
Simpaticissimo racconto , amico mio, pieno di sottilezza La bella Biancaneve ha cambiato vita totalmente ... ê stato un buonissimo consiglio...in casa, si sa, non ti portano i cambi di vita.. Un saluto affettuosissimo mio caro amico, Dino, Chi.-
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/09/15 alle 07:53 via WEB
Ciao Chiarasany. La vita richiede immaginazione. Voglia di vivere. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 11/09/15 alle 07:55 via WEB
Ciao Chiarasany - grazie del "simpaticissimo racconto". Edvige voleva qualcosa di nuovo. Ha trovato ciò che cercava. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°20743 pubblicato il 11 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LASCRIVANA

 
lascrivana
lascrivana il 10/09/15 alle 06:53 via WEB
Ben detto. L'importante è divertirsi. ciao Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/09/15 alle 07:50 via WEB
Ciao Laura - hai ragione. Nel divertimento almeno ci capisci qualcosa. E poi, il divertimento da piacere. Buona giornata.Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/09/15 alle 14:21 via WEB
Le amiche a volte aiutano a vivere. Avere amiche vere e' importante. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

IL GORGONZOLA di Teresa Ramaioli

Post n°20742 pubblicato il 11 Settembre 2015 da dinobarili
 

IL GORGONZOLA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/09/15 alle 18:11 via WEB
Prodotti tipici: il gorgonzola--Territorio di produzione: le province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Varese e Pavia. Il Gorgonzola è un formaggio da tavola a pasta cruda, prodotto con latte vaccino intero, caglio e sale. Ha un a crosta compatta, ruvida e dura di colore rossastro. La pasta bianca o paglierina è burrosa e fondente, con la presenza di piccole venature grigio-verdi o bluastre (erborinatura) dovute allo sviluppo di muffe che ne determina il caratteristico gusto inconfondibile. Esistono due tipi di Gorgonzola: il “dolce“, cremoso e con modesta presenza di muffe, e il “piccante“, più stagionato e consistente, caratterizzato da diffuse venature. Il tipo “dolce” ha un periodo di maturazione di 60 giorni e le loro forme vengono spesso vendute tagliate a metà. Il loro peso medio è di circa 12 Kg. Il tipo piccante, invece, ha un periodo di maturazione di 90-100 giorni e le forme hanno un peso medio di circa 6 Kg. Il nome deriva dalla cittadina omonima lombarda nei pressi della quale, per l’errore di un ignoto mandriano, si dice sia nato il Gorgonzola nel lontano XII secolo. Secondo la leggenda, una cagliata venne dimenticata in un angolo e poi recuperata il giorno dopo unendola alla nuova cagliata .Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/09/15 alle 07:42 via WEB
Ciao Teresa - buono il Gorgonzola. Il risotto con il gorgonzola, la polenta con il gorgonzola ... Tu fai venire fame. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20741 pubblicato il 11 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
dinobarili
dinobarili il 10/09/15 alle 14:19 via WEB
Non occorre molto per capire la "storia". La fine di una storia e' l'inizio di un'altra. Così va il mondo. Dino
(Rispondi)
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 10/09/15 alle 15:46 via WEB
Finalmente ci siamo ho sempre insistito che un amore perduto centomila trovati Finisce una storia ricomincia un altra ,anche l'amore è un continuo ritornello che non si ferma mai ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/09/15 alle 07:37 via WEB
Ciao Annamaria - la realtà è sotto gli occhi di tutti. Ricordi la canzone? "Quanto è bello o primo amore ... il secondo è più bello ancor"? Dino
(Rispondi)

 

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963