Messaggi del 16/09/2015

BUON MERCOLEDI' ... DA PAVIA

Post n°20784 pubblicato il 16 Settembre 2015 da dinobarili
 

BUON MERCOLEDI' ... DA PAVIA

"D'amore non si muore ...

senza si vive male"

Dino

 

 

 

 
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CAMILLO racconto (901) di Dino Secondo Barili

Post n°20783 pubblicato il 16 Settembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

901

Camillo, Cordova e la Luna

La felicità è un piacere che ogni persona continua cercare. Non importa che per trovarla percorre tutta una vita. Commette errori … incontri sbagliati … Quel che conta è la meta. La felicità! Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Camillo, cinquant’anni ben portati, single, Commercialista nel milanese, abitante a Pavia. Un anno fa, però, il Dott. Camillo era infelice. Aveva un bell’Ufficio. Impiegate che lo adoravano. Un’invidiabile clientela. Tuttavia, il Commercialista era insoddisfatto, deluso, amareggiato. Si sfogò con la sua impiegata di fiducia, la Signora Maria, sessantatre anni … prossima alla pensione. “Signora Maria, tra un po’ lei andrà in pensione ed io me ne resterò qui solo come un cane a litigare con i numeri … “ La Signora Maria era una donna pratica. Decisa. Non dava mai nulla per scontato. “Dott. Camillo, le ho suggerito mille volte di non limitarsi al lavoro. Il lavoro è utile per portare a casa lo stipendio … ma la vita è un’altra cosa. La vita è …  l’amore e la felicità. Per raggiungerla bisogna percorrere molte strade” Quel discorso, il Dott. Camillo l’aveva sentito mille volte. Il cinquantenne era reduce dal terzo fidanzamento … fallito. Era, quindi, sensibilissimo all’argomento. “Signora Maria, per la terza volta sono stato piantato da una donna … non parli a me d’amore. L’amore, se c’è, non l’ho ancora incontrato. Abita su un altro pianeta” La Signora Maria rincarò la dose.”In amore si può sbagliare cento volte … ma poi, arriva il miracolo. L’incontro fatale. Quello che mette una pietra sul passato … e dipinge la vita tutta rosa” Anche questo discorso, il Dott. Camillo, l’aveva sentito cento volte … ma questa volta ne è rimasto attratto. “Signora Maria, mi auguro che lei abbia ragione. Le sarei grato se mi indicasse come fare ad incontrare l’amore perfetto” Nell’Ufficio c’era silenzio e calma assoluta. Ogni impiegata era intenta a controllare a video ciò che aveva appena copiato dal cartaceo. La Signora Maria ne approfittò per lanciare al sua freccia. Quando una sessantatreenne (che ne conosce una più Diavolo) …  prossima alla pensione, lancia la sua freccia … si può stare certi che non lo fa a caso. “Dott. Camillo. Oggi voglio essere magnanima con lei. Questo è l’indirizzo della Maga Iris. Si trova presso l’Osteria Stella d’Oriente, in Lomellina. Il risultato è assicurato” Per il cinquantenne Dott. Camillo è stata la prima volta che la Signora Maria svelava un simile segreto. L’impiegata di fiducia aveva sempre parlato della Maga Iris … ma non aveva mai svelato l’indirizzo. Ora, eccolo lì … su un piatto d’argento. Il Dott. Camillo cominciò a sognare. Non aveva mai visto una Veggente, una Maga in carne ed ossa. Non sapeva se … magra o grassa, alta o bassa. Se avesse i capelli lisci e ben curati … oppure i capelli che andavano da tutte le parti come una Strega … una Strega vera con le braccia lunghe, magre, le mani scarne … le dita pelle e ossa … con le unghie simili ad artigli. Ora, il Dott. Camillo aveva l’indirizzo e poteva finalmente vedere in faccia una Maga, la Maga Iris. La decisione è stata immediata. Era sabato. Il giorno successivo, domenica, il Dott. Camillo sarebbe andato a cercarla in Lomellina, all’Osteria Stella d’Oriente. La domenica mattina di un anno fa, il Dott. Camillo, si è alzato alle quattro. Era ancora buio, ma si poteva guardare il cielo … C’erano nuvoloni sparsi che correvano veloci per il cielo. Il meteo l’aveva detto. “Nuvoloni sparsi e possibili improvvisi temporali … in Lomellina”. Quando un cinquantenne si mette in mente una cosa è più testardo di un mulo. Niente riesce a farlo ragionare. Alle sette del mattino, il Dott. Camillo era già sulla sua automobile che cercava la strada di campagna che conduceva all’Osteria Stella d’Oriente. Non ha fatto alcuna fatica a trovarla. All’inizio della strada c’era un grande cartello scritto a mano “All’Osteria Stella d’Oriente … dove riceve la Maga Iris” Nel cielo, però, c’erano nuvole minacciose pronte a rovesciare una montagna d’acqua. Dopo qualche centinaio di metri è stato così. Si è scatenato un furioso temporale. Il Dott. Camillo ha dovuto fermarsi. Non si vedeva più nulla. Quando, finalmente, il temporale cessò il cinquantenne si sentì perso. La strada non c’era più. Un lago d’acqua. Lui e la sua automobile erano immersi in quel lago. Il Dott. Camillo cercò il telefonino per chiamare i soccorsi … In quel momento si ricordò di averlo lasciato a casa sul tavolo della cucina. Proprio quello che non ci voleva. Il cinquantenne cercò di non lasciarsi prendere dal panico … ma erano appena le sette del mattino. Alle sette del mattino di domenica … perso in una strada di campagna … che adesso non c’era più. Cosa fare? Il Dott. Camillo fece la  cosa più naturale di questo mondo. “Maga Iris se veramente sei una Maga … pensaci tu” In quell’istante, il Dott. Camillo sentì il rumore delle pale rotanti di un elicottero  che avvicinava … e una voce chiara al megafono. “Dott. Camillo. Apra lo sportello dell’auto e si affidi alla scala di corda. Salga. Salga adagio …” Il Dott. Camillo comprese al volo cosa doveva fare. In un attimo si trovò nell’abitacolo dell’Elicottero insieme ad una splendida trentenne … alta, bionda, occhi verdi e gambe da fine del mondo … ed una voce dolce, morbida, vellutata … “Dott. Camillo … sono la Maga Iris” Il cinquantenne rimase di sasso. Una Maga così non l’aveva mai vista … e neppure immaginata. Una Maga alla guida di un elicottero? Roba da fuori di testa. Invece, no. “Camillo. Ora, siamo soli e posso dirtelo. Da tanto tempo sono innamorato di te. Ora, è venuto il nostro momento … la nostra luna di miele la trascorreremo a Cordova in Spagna dove la Luna invita gli amanti ad un amore senza fine.(901)

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°20782 pubblicato il 16 Settembre 2015 da dinobarili
 

MILANO

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 13/09/15 alle 18:24 via WEB
MILANO--CASCINA POZZOBONELLI--testimonianze del nostro passato. Testimonianze che spesso sono nascoste o si confondono con il contesto attuale come i resti della Cascina Pozzobonelli (o quel che ne rimane), resti visibili ma passando davanti, pochi si rendono conto di osservare una costruzione datata 1492, ( stesso anno in cui Cristoforo Colombo arrivò in America). La Cascina Pozzobonelli si trova in via Andrea Doria, a Milano. Non è tutte la cascina, ma solo una cappella rinascimentale, composta da un’edicola e da alcune campate del portico attiguo. In architettura si identifica con la parola “edicola” una piccola struttura per contenere, proteggere l’elemento di rilievo che conserva al suo interno (diminutivo di aedes che in latino significa “tempio”). Autore del progetto sembra sia Donato Bramante (architetto e pittore, 1444 – 1514) o ad allievi a lui vicini. Dello stesso artista pare che siano opera gli affreschi presenti all’interno del porticato e visibili anche dall’esterno della cancellata che separa la costruzione dalla strada. La cascina deve il suo nome alla famiglia di Gian Giacomo Pozzobonelli, che aveva edificato in quest’area la propria residenza suburbana; cinque secoli fa si era già abbondantemente fuori dai confini cittadini. La villa, di cui rimangono solo l’edicola e il porticato, era molto estesa, di pianta rettangolare attorno a due cortili con tre vasti saloni, mentre il portico originariamente era composto da dieci arcate. La proprietà cominiciò ad andare in rovina, con manomissioni varie, alla morte del cardinale Giuseppe Pozzobonelli avvenuta il 27 aprile del 1783. Il cardinale era noto per la sua abilità diplomatica nei rapporti tra Impero Austriaco e la Santa Sede. Una curiosità, sembra che Luca Beltrami (architetto e storico, 1854 – 1933), per lo studio relativo al restauro del Castello Sforzesco e per la costruzione della Torre del Filarete (inaugurata nel 1905), si avvalse proprio dei graffiti ritrovati all’interno dei resti della Cascina Pozzobonelli. Alcuni di questi raffiguravano il Castello Sforzesco nella sua forma originale con la Torre del Filarete, torre che fu edificata inizialmente nel 1452 circa da Filarete (architetto toscano) e che crollò a seguito di un’esplosione nel 1521. Ad essi si ispirò appunto Luca Beltrami. Ciao Teresa
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/09/15 alle 07:05 via WEB
Ciao Teresa - Milano non finisce mai di stupire. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20781 pubblicato il 16 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 15/09/15 alle 17:47 via WEB
e no Dino il racconto non mi è chiaro ogni rispetto per i pavesi...uomini affascinanti donne alte bionde, occhi azzurri e gambe la fine del mondo, bellissima città, dove riposano grandi personaggi città meravigliosa con il fiume Ticino e tante altre cose belle..però il bacio no ....Il bacio è internazionale non esiste alla pavese...ha provveduto il Creatore ,non poteva fare parzialità Spiegamelo bene come è fatto quello alla pavese? voto 10 ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/09/15 alle 06:46 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione il bacio è internazionale, universale. Dove arriva il bacio ... lo sa solo Dio. Però, devi ammettere che ogni località ha la sua specialità ... come la Pizza a Napoli, il Panettone a Milano, il Torrone a Cremona. Casa ne dici? Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 16/09/15 alle 06:48 via WEB
Ciao Annamaria - E' giusto così. Ogni città ha i suoi baci. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ANNAMARIA PER TERESA ... E LA PIZZA AL GORGONZOLA

Post n°20780 pubblicato il 16 Settembre 2015 da dinobarili
 

ANNAMARIA

PER TERESA ....

E LA PIZZA AL GORGONZOLA

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 15/09/15 alle 06:48 via WEB
grazie Teresa ho capito ,,,,la farò la prossima settimana che vado a Pescara lì ho più comodità ti ringrazio con tanta felicità
(Rispondi)

 

 

 

 
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BIANCA MARIA VISCONTI di Teresa Ramaioli

Post n°20779 pubblicato il 16 Settembre 2015 da dinobarili
 

BIANCA MARIA VISCONTI 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 12/09/15 alle 10:10 via WEB
Bianca Maria Visconti--La mattina del 25 ottobre 1441, la gente si era ritrovata lungo la strada che conduce alla Chiesa di San Sigismondo, a Cremona, per festeggiare Maria Bianca Visconti..Francesco Sforza, doveve sposare Bianca Maria Visconti, sua promessa sposa da 12 anni,e aveva scelto quella chiesa di periferia, anziché il Duomo di Cremona per motivi di sicurezza. La differenza d'età fra gli sposi, 40 anni lui, 17 lei, aveva messo in dubbio, tra gl'invidiosi, la solidità di quell'unione. Invece, fu un'unione felice, allietata dalla presenza di otto figli. Bianca Maria era l'unica figlia legittima di Filippo Maria Visconti, la sola, ad avere il diritto di succedere al trono. A causa di un testamento lasciato dal bisnonno, ma non più ritrovato, il regno sarebbe dovuto passare di padre in figlio, solo per via maschile. Francesco era figlio naturale di Jacopo degli Attendoli, uno dei più celebri capitani di ventura italiani, che si era meritato il soprannome di Sforza dal suo maestro d'armi, per la tenace resistenza. Il Visconti, non avendo figli maschi legittimi, aveva adottato Francesco, facendogli poi sposare sua figlia. Bianca Maria fu promessa in sposa quando aveva solo cinque anni, mentre lui era già un uomo di ventotto anni. Filippo Maria Visconti ,in attesa che la figlia crescendo fosse pronta per il matrimonio, mandò la piccola e la madre, sua moglie, nel castello di Abbiate (la futura Abbiategrasso); perché più sicuro, rispetto la rocca milanese, e inespugnabile dagli attacchi del popolo, provocati da una sua politica spesso vessatoria. Il Castello di Milano, all'epoca Rocca di Porta Giovia, era stato costruito dal nonno di Filippo Maria, Galeazzo II Visconti, negli anni 1358 - 1368; (a Galeazzo II si devono la costruzione di due opere simbolo di Pavia: il Castello Visconteo e l' Università degli Studi.).Il Duca considerava il Castello di Abbiate poco confortevole, decise di farlo rinforzare, fece allestire stanze che fossero degne di accogliere la sua figlioletta e la sua consorte. Dopo il restauro avvenne il fidanzamento per procura tra Bianca di sette anni e Francesco di trenta. Bianca Maria e sua mamma partirono per il castello di Abbiate. I fidanzati si vedranno al giorno del matrimonio, quando Bianca avrà compiuto 17 anni, l'età minima ritenuta conveniente per sposarsi Bianca Maria visse dieci anni racchiusa tra solide mura, sognando , come tutte le ragazze, il principe azzurro. Venne così il giorno del matrimonio. Marco Antonio Coccio, detto Sabellico, quarant'anni dopo narrò di quel rito nuziale, e del discorso che Francesco fece alla ragazza: "Confesso d'essere entrato in asprissima guerra per mostrare che tutto quello che facevo era per amor vostro; certo io deliberai con animo caldo di morire non potendo acquistarvi. Non cercavo d'offendervi ma di difender me, perchè il duca non mi facesse ingiuria: ora io gli dono la pace e benché mi vediate cinto d'armi pensate d'esser mandata a un quieto et amorevolissimo sposo". Nel discorso accenna alle armi ,segno di un periodo burrascoso vissuto dallo sposo,ma dovuto anche al carattere instabile del duca padre,(promesse e ripensamenti nel concedergli la figlia in sposa). Le armi sono il segno che anche quel giorno, pur trovandosi a casa della sua promessa sposa (Cremona era il suo piccolo regno, che aveva ricevuto in dono dal padre, quando era ancora in tenera età), temeva agguati da parte di sicari inviati dal futuro suocero .La scelta, all'ultimo momento, di quella chiesa nel mezzo di una campagna,anziché il Duomo, situato in una serie di vie, che avrebbero reso facile la fuga di sicari, rientrò in una strategia di difesa. La storia tra Francesco e Bianca incominciava e…, sarebbe stata una storia d'amore. Finalmente le nozze .La sposa, vestita di rosso, colore nuziale, (segno zodiacale dell’Ariete)era giunta a cavallo di un destriero bianco dalla gualdrappa dorata. Lo sposo,fece il tragitto che lo condusse alla chiesa, preceduto da duemila cavalieri in squadre ornate d'oro e d'argento, formate da capitani, condottieri e capisquadra. Ciao Teresa
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/09/15 alle 06:02 via WEB
Ciao Teresa - La storia insegna sempre molto ... ieri come oggi. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20778 pubblicato il 16 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 14/09/15 alle 20:14 via WEB
Tutti gli artisti come nel caso di Luigi hanno un carattere impulsivo, innovativo che lo portano ad un dramma psicologico come poteva continuare a stargli vicino Orfea una donna normale ,che aveva bisogno di amare ed essere amata......Secondo me Luigi è già fuori di testa ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/09/15 alle 07:27 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. Gli Artisti (qualche volta) sono un po' fuori di testa. Se guardi, però, il personaggio Luigi ... trovi che ha avuto dei "Padri ispiratori" come Michelangelo. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 15/09/15 alle 07:28 via WEB
Ciao Annamaria - l'arte è sempre l'arte ... e non è da tutti. Dino
(Rispondi)
 
 
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 15/09/15 alle 09:09 via WEB
ti dirò solo due paroline dopo scappo---Michelangelo nei suoi insegnamenti diceva che bisognava imitare la natura e Luigi si è divertito a fare pratica usando le gambe della povera Federica ciao a stasera
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DA CREMONA

Post n°20777 pubblicato il 16 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 15/09/15 alle 18:12 via WEB
Che la tua serata sia splendida Dino, un abbraccio! (^_^) ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/09/15 alle 06:40 via WEB
Ciao Antonella - grazie per la visita e ... Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 16/09/15 alle 06:41 via WEB
Ciao Antonella - complimenti per tuo Blog. Dino
(Rispondi

 

 

 

 
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