Messaggi del 24/09/2015

BUON GIOVEDI' ... DA PAVIA

Post n°20840 pubblicato il 24 Settembre 2015 da dinobarili
 

BUON GIOVEDI' ... DA PAVIA

"Il bacio è un dolce brivido che ..."

Dino


 
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GABRIELLA E LA RIVIERA LIGURE racconto (909) di Dino Secondo Barili

Post n°20839 pubblicato il 24 Settembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

909

Gabriella e Riviera Ligure

La vita attuale è particolarmente stressante. Lo è per il lavoro. Per chi ce l’ha … e per chi lo cerca. Per gli impegni di famiglia. In particolare per i genitori che hanno ragazzi in età scolare. Per tutti, insomma. Un anno fa … anche per la Dott. Gabriella, quarant’anni, single, bellissima, Dirigente di una Agenzia Commerciale nel milanese, abitante a Pavia. La Dott. Gabriella non avrebbe avuto proprio nulla di cui lamentarsi … Invece, arrivava al venerdì sera … stanca morta. Anzi, sfinita. Desiderosa solo di chiudersi  nel suo bel appartamento di Pavia … di non vedere e non sentire nulla e nessuno. Nemmeno la TV. Del resto, quando una persona ha delle responsabilità, non può permettersi alcuna distrazione. Al sabato mattina, la Dott. Gabriella si concedeva un caffè nel solito Bar in Piazza della Vittoria a Pavia insieme alla sua coetanea e amica, Federica. “Federica sono sfinita. Quando arriva il venerdì sera, non ne posso più. Questa non è più vita. Sembra di essere ai lavori forzati …” Federica non era da meno. Anche lei aveva gli stessi problemi … ma aveva scoperto alcuni antidoti. “Gabriella, hai ragione. Anch’io, fino ad un anno fa, ho avuto i tuoi stessi problemi. Mi vedevo la settimana passare … Arrivavo al venerdì sera sfinita. Nessun risultato che soddisfacesse le mie esigenze. Gabriella … detta fra te e me. Il lavoro per quanto interessante possa essere … non paga. L’unica cosa che rende felici è l’amore” Gabriella si incuriosì. “E quale soluzione hai trovato?” – Federica rispose allegra e soddisfatta. “Gabriella … ogni fine settimane, anziché rimanere a Pavia, prendo il treno e mi reco in qualche località sulla Riviera Ligure. Lontano da Pavia e dal milanese … luoghi che mi ricordano troppo lo stress della settimana. Solo, allora, mi sento serena e rilassata … Quando la mente è tranquilla si ragiona meglio. Si pensa all’amore e come incontrare l’uomo giusto … E io l’ho trovato” Gabriella comprese che se voleva dare una svolta alla propria vita, doveva fare come l’amica Federica. Se non altro … provarci. Il sabato successivo alla chiacchierata, Gabriella si preparò a dovere. Anziché rimanere a Pavia ha preso il treno e si è recata a Varazze. Varazze è una bellissima località dove una persona può trascorrere un rilassante giornata. Passeggiata sul lungomare. Qualche occhiatina nei negozi. Un caffè con un pasticcino ligure. Un pranzo moderato (per via della linea). E nulla e nessun discorso che ricordasse la settimana lavorativa. Insomma, al pomeriggio Gabriella era rilassata e serena. Solo allora si rese conto che se al suo fianco ci fosse stato l’uomo dei sogni … sarebbe stata veramente felice. Ormai si avvicinava l’ora della partenza del treno per il rientro a Pavia. Gabriella cominciò a guardarsi intorno. Non vide nulla di interessante. Quell’interessante … si riferiva, ovviamente, ad eventuali soggetti maschili compresi tra i quaranta e i cinquant’anni. Alla Stazione di Varazze il treno era in perfetto orario. Gabriella aveva il posto prenotato quindi non ha fatto alcuna fatica ad accomodarsi … Ed è stato proprio lì che ha avuto la sorpresa. Accanto a lei c’era un Signore sui cinquant’anni che era la fine del mondo. Un Signore che più affascinante di così non poteva essere. Il treno non era ancora partito da Varazze  e i due avevano già iniziato un’interessante conversazione. L’affascinante Signore si chiamava Danilo, Dott. Danilo. Era Dirigente di un Agenzia Commerciale del milanese ed abitava in un Attico a Milano. Prima di arrivare a Genova, i due si erano già detto tutto. Ora, nella testa di Gabriella si era affacciata … la sera. Cenare da sola oppure in compagnia di Danilo? Preferì lasciar prendere l’iniziativa all’uomo che l’interessava sempre più. Bastava una domanda di Gabriella e Danilo si scioglieva come neve al sole. I due “fringuelli” non si accorsero neppure che erano arrivati alla Stazione di Pavia, alla quale, Gabriella avrebbe dovuto scendere. Si trovarono, invece, come in un baleno alla Stazione Centrale di Milano. E’ Stato Danilo a lanciare l’esca. “Gabriella, conosco un Ristorante che è una favola. Cena a lume di candela. Luci soffuse. Pista da ballo … molto rispettose dell’intimità degli avventori … Insomma un piccolo Paradiso Terrestre” Era proprio il luogo ideale per passare la sera. Così è stato. Si dice che quando ci sono le condizioni può succedere di tutto. Tra un ballo e l’altro, Danilo baciò Gabriella la quale non aspettava altro. Anzi, era da troppo tempo che la quarantenne aveva bisogno di baci … tanti baci … baci in quantità. L’Orchestrina, poi, ci aveva messo di suo suonando ripetutamente “Ba … Ba … Baciamo piccina” con quel che segue. Le canzoni, a volte, aiutano a trovare la strada giusta. Quando i due amanti guardarono l’orologio era le due e un po’ … “E adesso?” chiese Gabriella. Immediata la risposta di Danilo. “Adesso andiamo a casa mia. Nel mio favoloso Attico a due passi da qui” Per coloro che si amano il tempo vola via in un baleno. Per fortuna che dopo il sabato … arriva la domenica. Infatti, Danilo e Gabriella, tra un bacio e l’altro, decisero di aspettare l’alba … vedere il sorgere del Sole su Milano. Se a Gabriella mancava qualcosa per andare in estasi … è bastato veder sorgere il Sole sulla città più interessante d’Italia. Gli Attici sono isole da sogno … dove i baci sono solo l’inizio di un sogno d’amore senza fine. All’alba, Danilo e Gabriella si coricarono sfiniti … ma non troppo. Infatti, il bello doveva ancora venire … e si è prolungato fino alla domenica notte. (909)

 
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17 FEBBRAIO di Teresa Ramaioli

Post n°20838 pubblicato il 24 Settembre 2015 da dinobarili
 

17 FEBBRAIO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 23/09/15 alle 18:15 via WEB
17Febbraio 1904 al Teatro alla Scala di Milano prima rappresentazione di “Madama Butterfly--- ----È forse l’opera più popolare di Giacomo Puccini che riuscì a dipingere uno dei più teneri ritratti femminili del suo teatro. Madama Butterfly su libretto di Lugi Illica e di Giuseppe Giacosa andò in scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 17 febbraio 1904. La rappresentazione di Milano non ebbe successo, ma dopo pochi mesi a Brescia l’Opera fu un vero e proprio trionfo che da allora non è mai mancato ad ogni nuova rappresentazione. La vicenda si svolge in Giappone dove la geisha quindicenne Cio-Cio-San (detta Butterfly) sposa il tenente della marina americana Pinkerton che, dopo poco tempo rientra negli Stati Uniti, abbandonando la ragazza senza nessun rimorso. Cio-Cio-San, al contrario, continua ad amarlo e aspetta il suo ritorno soprattutto dopo che dall’unione è nato un figlio. Solo dopo tre anni, Pinkerton ritorna con la moglie americana Kate, che nel frattempo ha sposato e Butterfly solo allora capisce: consegna il figlio alla coppia e si suicida. Ciao TeresaRamaioli
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 24/09/15 alle 06:27 via WEB
Ciao Teresa. L'Opera è sempre l'Opera e ... Puccini è sempre Puccini. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANNAMARIA ... ANNAMARIA MENNITTI (FOGGIA)

Post n°20837 pubblicato il 24 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO ANNAMARIA ...

ANNAMARIA MENNITTI

(FOGGIA)

 
annamariamennitti
annamariamennitti il 23/09/15 alle 20:49 via WEB
Ciao Dino, bel racconto mi piace cinquant'anni è una bella età non lo dico perché ci sono arrivata anzi fra poco mi accorgo che più passano gli anni e più mi vien voglia di vivere, di fare, di disfare, insomma cose che prima non ci pensavo, che la vita fosse ancora molto lunga ...invece mezzo secolo....noto che mi guardano più ora che a vent'anni ....Secondo me gli invitati piangevano di gioia nel vedere Michele e Camilla così felici ,no piangevano di invidia ciao NOTTE DINO
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 24/09/15 alle 06:19 via WEB
Ciao Annamaria - Hai ragione. Cinquant'anni sono una età stupenda. E' "l'età di mezzo" dove un uomo e una donna sanno e possono tutto. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 24/09/15 alle 06:21 via WEB
Ciao Annamaria - A cinquant'anni l'uomo e la donna sanno cose che a vent'anni non conoscevano ...e ... sapere è potere. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO CHIARASANY ... BARCELLONA (SPAGNA)

Post n°20836 pubblicato il 24 Settembre 2015 da dinobarili
 

CIAO CHIARASANY ... BARCELLONA (SPAGNA)

chiarasany
chiarasany il 24/09/15 alle 01:42 via WEB
Bel racconto caro amico, veramente come una fiaba della bella cenerentola...non manca la fata matrigna ne la carrozza e neanche il bel cavallo che porterà i due amanti al cielo infinito pieno di stelle e felicità...Tuoi racconti aprono il cuore sognando belle storie e ci diffende della volgarità della vita che oggi ci tocca vivere con momenti grati ed altri non tanto. Un abbraccio con tanto affetto, carissimo Dino, Un dolcissimo racconto ...Chi.-
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 24/09/15 alle 06:08 via WEB
Ciao Chiarasany - la vita è bella e va vissuta BENE. Anche i racconti devono contribuire ... vivere bene e creare armonia, piacere, felicità. Per me, c'è troppa violenza in giro ... e la gente è preoccupata. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 24/09/15 alle 06:11 via WEB
Ciao Chiarasany. Per vivere bene non basta mangiare bene, ma nutrire lo spirito con belle storie d'amore (che finiscono bene). Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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28 DICEMBRE di Teresa Ramaioli

Post n°20835 pubblicato il 24 Settembre 2015 da dinobarili
 

28 DICEMBRE 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 22/09/15 alle 13:38 via WEB
28 Dicembre: il primo cinematografo (1895) e la prima gomma da masticare (1869) La data del 28 Dicembre si lega ad una serie di piccole e grandi innovazioni che rivoluzionano il nostro modo di vivere. In questo giorno del 1895, tanto per cominciare, nasce il primo cinematografo. In realtà si tratta della sala da biliardo di un caffè italiano al Boulevard des Capucines a Parigi. E’ il luogo scelto dai fratelli Lumiere (Louis e Aguste) per la prima proiezione pubblica della storia. Per far posto al pubblico sono stati rimossi alcuni biliardi e sostituiti con qualche fila di sedie. Qui prende posto un pubblico curioso, ma ancora impreparato a quel tipo di rappresentazione. Vengono proiettate alcune brevi sequenze: l’uscita dalla fabbrica, la colazione del bebè, il maniscalco, e il celebre arrivo del treno. Più di uno spettatore si alza impressionato dalla sua poltrona, per vedere cosa si nasconde dietro lo schermo. Nasce così il cinematografo, inteso sia come luogo pubblico delle rappresentazioni, sia come nuova tecnica artistica e narrativa. Ben presto il cinema imparerà anche a ridere: fra le prime proiezioni pubbliche dei fratelli Lumiere figura infatti anche il famoso “Arroseur Arrosè”, l’Inaffiatore Inaffiato, la prima comica della storia.----- “CHEWING GUM” Ma il 28 Dicembre si lega anche ad un’altra invenzione destinata ad incidere sui “gusti” della società: nel 1869 viene infatti brevettata la gomma da masticare. Il suo inventore si chiama William Semple. Si deve a lui la creazione del “chewing gum”, un impasto di caucciù, zucchero e aromi, sotto forma di palline da masticare. La prima vendita al pubblico viene effettuata nel 1871 ad Hoboken nel New Jersey. L’invenzione di Semple verrà poi perfezionata nel 1928 da un altro americano, Walter Diemer, un semplice ragioniere della Fleer Gum Company di Philadelphia, che inventa una gomma da masticare in grado di fare anche le bolle, messa in vendita con il marchio “Double Bubbole. Buona giornata Teresa Ramaioli
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 24/09/15 alle 06:00 via WEB
Ciao Teresa- Hai fatto bene a ricordare il primo "cinematografo". Oggi, "mangiamo immagini" notte e giorno ... Tutto, invece, ha un inizio ... come la gomma da masticare. Dino
(Rispondi)

 

 
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