Messaggi del 05/10/2015

BUON LUNEDI' ... DA PAVIA

Post n°20918 pubblicato il 05 Ottobre 2015 da dinobarili
 

BUON LUNEDI' ... DA PAVIA

5 ottobre 2015

"Studiare l'Amore ....

per capire la vita"

Dino

Vedi pagina FACEBOOk ... Dino Barili


 

 
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FLORIANO E FILIPPO racconto (968) di Dino Secondo Barili

Post n°20917 pubblicato il 05 Ottobre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

968

Floriano, Filippo … e l’Osteria delle Streghe

Un anno fa, i Dottori Floriano e Filippo, single, Dirigenti di una Agenzia Commerciale nel milanese, abitanti a Pavia, decisero di festeggiare il loro quarantesimo compleanno in un’Osteria dell’Oltrepò Pavese. La decisione non era stata presa per caso. Entrambi  stavano uscendo da una pesante crisi sentimentale. Floriano era stato lasciato dalla compagna dopo sette anni di convivenza. Filippo era stato piantato dalla fidanzata perché (lei) si era innamorata del suo Datore di Lavoro, il Dott. Onorato, Presidente della Società. Quando due coetanei decidono di festeggiare il compleanno insieme è perché, entrambi, hanno parecchi rospi in gola … Rospi che devono essere assolutamente “sputati”. Infatti, Floriano e Filippo avevano il dente avvelenato con le donne. Tutte le donne! I loro discorsi erano un rimpallo continuo di accuse (alle donne). Ora, però, c’era il quarantesimo compleanno da festeggiare … e cosa ci poteva essere di meglio di una bella Osteria persa tra le verdi colline dell’Oltrepò Pavese? Filippo aveva sentito parlare bene “dell’Osteria della Biada” dalla sua Segretaria Filippina. Detto fatto, aveva prenotato per telefono. Floriano non aveva nulla in contrario … L’importante era trovare il modo di scaricare tutto il suo veleno sulle donne perché … piantato della compagna. Inoltre, Floriano, voleva inaugurare la sua nuova automobile … e quella era proprio l’occasione perfetta. Un anno fa, tuttavia, il tempo era instabile. Erano più numerose le giornate piovose che quelle di bel tempo. Il giorno del quarantesimo compleanno, Floriano e Filippo erano partiti da Pavia  con il cielo sereno e all’inizio delle colline il cielo si era annuvolato. Anzi, sembrava proprio che ci fossero diversi temporali in giro pronti a scatenarsi. I due quarantenni erano troppo concentrati a scaricare le loro “tensioni mentali” per preoccuparsi dei temporali. Dopo poche salite  e discese, Floriano e Filippo si trovarono immersi in una costante pioggia cadente. Una di quelle che sembrava fatta apposta per creare problemi alla circolazione. Con simili piogge, il terreno, già inzuppato d’acqua, tende a cedere e creare improvvisi smottamenti. Floriano stava con l’occhio vigile per non finire in qualche dirupo con la sua nuova automobile appena ritirata dal Concessionario. E’ stato in quel preciso istante che il telefonino di Filippo si era messo a squillare. Era il Proprietario dell’Osteria della Biada che invitava i due quarantenni a scegliere un’altra Osteria … in quanto quella “della Biada” era irraggiungibile causa l’interruzione della strada. Cosa fare? Ormai, Floriano e Filippo erano in viaggio … sotto l’acqua … acqua a catinelle. Il quarantesimo anno capita una sola volta nella vita. “Un’Osteria vale l’altra …” pensarono i due amici. Tanto valeva proseguire … e fermarsi alla prima Osteria disponibile sulla strada. Il temporale intanto stava producendo i suoi effetti. Alcuni automobilisti che venivano in senso contrario si era accostati e fermati al ciglio della strada per lasciar passare il temporale. Anche Floriano avrebbe voluto farlo, ma voleva raggiungere l’Osteria il più velocemente possibile. Dopo parecchio andare … finalmente ne apparve una … un’Osteria di quelle che sembrava uscita da una vecchia cartolina … del tempo che fu. Filippo, che non aveva aperto bocca dopo la telefonata del Proprietario dell’Osteria della Biada … si lasciò andare ad un sospiro liberatorio. “Oh! Finalmente siamo arrivati” Sotto una pioggia da fine del mondo, Floriano accostò l’automobile quasi vicino all’ingresso dell’Osteria. Nonostante questo, i due quarantenni, quando entrarono nell’Osteria, era bagnati come pulcini. Per fortuna che ad  accoglierli c’era stato il sorriso smagliante di due bellissime sorelle gemelle, Giada e Cora … sui venticinque anni … alte, bionde, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Un’accoglienza calorosa, affettuosa, inaspettata … come per festeggiare un compleanno importante. Nessun avventore era presente. E’ stata Giada a svelare il mistero. “Floriano e Filippo vi aspettavamo … Abbiamo preparato tutto questo per il vostro quarantesimo compleanno” Accoglienza speciale, portate speciali, vini speciali … e due favolose fanciulle (Giada e Cora) che più belle di così non potevano essere. Al termine del favoloso pranzo, Cora ha voluto esibirsi in una “danza del ventre” di quelle descritte dai viaggiatori del mille e ottocento. Floriano e Filippo non sapevano più cosa pensare e dove guardare … Una cosa così, mai l’avrebbero immaginata possibile. Intanto ad un temporale ne era seguito un altro … e un altro ancora. Impossibile muoversi. Impossibile ritornare a Pavia. E’ stata Giada a mettere le carte in tavola. “Facciamo una partita a briscola. Voi due contro noi due. Chi vince sceglie con chi passare la notte …” Floriano e Filippo si guardarono in volto e pensarono la stessa cosa. Erano due imbattibili giocatori di briscola. Però, avevano fatto male i conti. Vinsero Giada e Cora, le quali scelsero il compagno con il quale passare la notte … e che notte! Altro che il viagra! Bastavano due scatenate come Giada e Cora per fare la differenza … Sarebbero state in grado di far risuscitare  anche i morti. E’ stata un’indimenticabile notte di fuoco! Una di quelle da Mille e una Notte. Al mattino successivo, però, Floriano e Filippo dovevano rientrare presto a Milano perché avevano un importante appuntamento con il Presidente della Società dalla quale dipendevano. Baci, abbracci … saluti mozzati dal rimpianto del tempo che passa troppo in fretta … e del quale rimane solo il ricordo. Floriano e Filippo ripresero il ritmo delle loro giornate frenetiche e ogni volta che si incontravano avevano sempre lo stesso discorso. “Dobbiamo tornare da Giada e Cora … peccato che non ci siamo fatti dare neppure il numero del telefonino …” Due giorni dopo il quarantesimo compleanno. In un momento di sosta per la pausa caffè, gli occhi di Floriano caddero sulle pagine di un giornale locale dell’Oltrepò Pavese. La notizia diceva. “Durante i furiosi temporali dei giorni scorsi è crollata anche l’ultima vestigia “dell’Osteria delle Streghe” dove, un anno fa, hanno perso la vita le due Proprietarie, Giada e Cora … di ottant’anni. Molti dei loro avventori ricordano ancora l’accoglienza favolosa e i pranzi superlativi … “ Floriano per poco non svenne. Filippo ne chiese la ragione … ma non c’è mai una ragione sola e vera nelle cose del mondo. (968)

 
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I MISTERI DEL CASTELLO DI PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°20916 pubblicato il 05 Ottobre 2015 da dinobarili
 

I MISTERI DEL CASTELLO DI PAVIA

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 04/10/15 alle 10:54 via WEB
Storia- leggenda-Esistono documenti che proverebbero che da qualche parte, all’interno del castello di Pavia vi sia un uomo murato. Si tratterebbe del cremonese Pasquino Capelli, segretario di Gian Galeazzo Visconti. Pasquino Capelli teneva nelle sue mani le fila dei rapporti diplomatici. Quando i rappresentanti di principi e di governi giungevano a Pavia, era attraverso il Capelli che essi cercavano di ottenere un incontro con il Visconti, a lui illustravano i loro problemi, da lui cercavano di ottenere informazioni attendibili. Il Capelli era stato elevato al rango di consigliere, ed è probabile che egli fungesse da abituale intermediario tra Gian Galeazzo e il Consiglio segreto, nel senso che a questo egli presentava le questioni da mettere in discussione e quindi riportava al signore le decisioni del Consiglio. Quale cancelliere, segretario e consigliere, il Capelli aveva una posizione di alta responsabilità e potere. Non si è in grado di assegnargli un preciso contributo alle decisioni politiche e diplomatiche di quel periodo, dato che i dispacci degli inviati stranieri lo descrivono di solito soltanto come portavoce del Visconti e mancano testimonianze di discussioni tra il Capelli e il suo signore che avrebbero permesso di comprendere se il parere del Capelli avesse valore per Gian Galeazzo, e in quale misura. Sembra comunque chiaro che il Visconti aveva pieno rispetto della capacità del Capelli e gli accordava tutta la propria fiducia. . Pasquino Capelli fu accusato di tradimento nel 1398, dopo la sconfitta subita dai Visconti sotto il Serraglio di Mantova,(era un’opera di fortificazione edificata nel XIII secolo per proteggere il territorio mantovano dalle incursioni nemiche) avvenuta a seguito di una falsa lettera del Duca. Pasquino Capelli fu avvolto nudo in una pelle di bue ancora calda e murato fino alla testa nel Castello di Pavia , chiamata la Lunga Dimora.. Gian Galeazzo lo fece nutrire per venti giorni, sino a che la pelle, seccandosi, non lo stritolò. Il duca , ogni giorno, andava a interrogarlo, chiedendogli di confessare. Quando morì la sua testa fu spinta nella nicchia aperta nel muro e chiuso con mattoni. Quando il Visconti stabilì col signore di Mantova una tregua di dieci anni, seppe che i mantovani avevano usato lo stratagemma di falsificare il sigillo e la lettera ducale. Si disse che il duca fu scosso dalla morte ingiusta del suo segretario, ma lo lasciò dentro il muro, forse per non far sapere a tutti che si era sbagliato. Dunque il corpo dello sfortunato si troverebbe ancora lì, ma non si conosce il punto esatto per …tirar fuori i resti di Pasquino Capelli.Ciao Teresa
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/10/15 alle 07:04 via WEB
Ciao Teresa - Molti misteri del Castello di Pavia sono ancora racchiusi tra i suoi mattoni. Sarà il tempo a svelarli ... magari per caso. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO LUXXIL

Post n°20915 pubblicato il 05 Ottobre 2015 da dinobarili
 
Tag: Luxxil

CIAO LUXXIL ...

 
Luxxil
Luxxil il 04/10/15 alle 20:43 via WEB
bel racconto... però le sessantenni ( almeno quelle che conosco) ^___* non mi sembrano del modello della signora Adalgisa, neppure lontanamente:)cmq bel racconto:)
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/10/15 alle 06:48 via WEB
Ciao - Forse hai ragione. Adalgisa, sessantenne amante dell'orto, non è molto frequente. Tuttavia a Pavia e dintorni ci sono ancora delle ... Adalgisa. Ne conosco alcune e le ho prese a soggetto ... ricamandole. Dino
(Rispondi

 

 

 

 

 

 

 

 
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CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

Post n°20914 pubblicato il 05 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CIAO TINA ... FAUSTINA.SPAGNOL

 
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 04/10/15 alle 12:11 via WEB
Ricordo quanto era bello guardare queste sorielle su Carosello.Calimero mi piaceva particolarmente. E dopo tutti a letto. Sarà stato allora che ho preso l'abitudine di andare a letto presto? Grazie Teresa di aver riportato la mia mente a quel periodo. Buona domenica. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/10/15 alle 06:43 via WEB
Ciao Tina - Teresa ha ricordato con abilità CAROSELLO. Un'indimenticabile avventura durata venti anni. Personaggi che hanno lasciato il segno e vivranno nella storia. Buon lunedì. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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L'ALBERO DEL DRAGO di Teresa Ramaioli

Post n°20913 pubblicato il 05 Ottobre 2015 da dinobarili
 

L'ALBERO DEL DRAGO

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/10/15 alle 16:32 via WEB
L'ALBERO DEL DRAGO--La Dracaena draco è una pianta conosciuta in passato con un nome straordinario : l’Albero del Drago I romani e i greci conoscevano un reagente chimico che utilizzavano in medicina e tintura, il cui colore e la cui densità, faceva loro pensare a qualcosa di magico, come :il sangue di un drago. Mercanti e carovanieri vendevano nelle grandi città del bacino mediterraneo come sangue del drago sostanze di diversa origine e natura. Una sostanza contraffatta che veniva venduta ai clienti che volevano risparmiare ed era composta da sangue di bue e polvere di terracotta. La maggior parte dei carichi di sangue di drago “originale” erano composti dalle resine essiccate o semiliquide estratte dalle differenti specie di quattro distinti generi botanici: Pterocarpus, Croton, Daemonorops e la Dracaena. L’incisione del tronco della Dracaena draco delle isole Canarie e della Dracaena cinnabari di Socotra (isola a sud dello Yemen) era la più diffusa fonte di sangue del drago dell’antichità. Il sangue del drago viene nominato da Plinio il Vecchio nel suo testo la Naturalis Historia . Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/10/15 alle 06:36 via WEB
Ciao Teresa - bella storia. Interessante ... le imitazioni. L'originale è sempre meglio. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO LUXXIL

Post n°20912 pubblicato il 05 Ottobre 2015 da dinobarili
 
Tag: Luxxil

CIAO LUXXIL

Luxxil
Luxxil il 04/10/15 alle 20:40 via WEB
ciao Dino...buona settimana:)
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 05/10/15 alle 06:31 via WEB
Ciao - grazie della visita. Buon inizio settimana. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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