Messaggi del 09/10/2015

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

Post n°20943 pubblicato il 09 Ottobre 2015 da dinobarili
 

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

9 ottobre 2015

"Non si vive di solo pane ..."

 

Dino


 
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EGIDIO E CLORINDA racconto (335) di Dino Secondo Barili

Post n°20942 pubblicato il 09 Ottobre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

335

Egidio e Clorinda

Agosto è il mese delle “ferie”. Facile andare a cercarne l’origine. Nell’anno 8, prima di Cristo, il Senato Romano ha dedicato questo mese, che si chiamava anticamente “sextili”, all’Imperatore Augusto. Inoltre, da quella decisione prende il nome anche “ferragosto” (ferie Augusti). Una storia così lontana (2023 anni fa) ”non” poteva “non” lasciare il segno nell’animo umano. Oggi, chi è colui (o colei) che, arrivato al mese di agosto, non sente… “aria di ferie”? Piccoli o grandi, donne e uomini, sentono il desiderio di …”fare le ferie”. Basta vedere “l’esercito degli studenti” (e Insegnanti)… Studiano un anno… per arrivare alle agognate “ferie”… simbolo di libertà, di spensieratezza… di vacanze… intese come “viaggi senza fine”. La realtà però è molto diversa. Chi può, si muove…e chi non può… si muove con la fantasia ed altro… Sempre di “ferie” si tratta… In questi ultimi quattro anni (gli anni della peggiore crisi economica mai vista) ogni persona si è ingegnata come ha potuto e secondo le proprie aspirazioni e aspettative. Un anno fa, Egidio e sua moglie Clorinda, hanno cominciato a crearsi …delle “loro ferie”. Anziché partire per il mare o la montagna, hanno creato “il loro Eden”. Avendo una propria casetta con giardino, hanno pensato bene di dare sfogo alla loro passione …”culinaria” Ogni sabato sera (del mese di agosto dello scorso anno), hanno invitato due coppie amiche appassionate di cucina, e si sono scambiate ricette… e “tiramisù”. Si sa che gli appassionati di cucina non si accontentano mai di ciò che fanno. Ogni pietanza “potrebbe” essere migliorata… Una volta… “ci voleva un pizzico di sale in più”… un’altra… “si potrebbe tentare il tale o il tal altro ingrediente”. Gli appassionati di cucina sono sempre alla ricerca del “piatto degli Dei”… quel piatto che dovrebbe essere ineguagliato ed ineguagliabile. Egidio, Clorinda e le due coppie amiche, nell’agosto dello scorso anno, ogni sabato, si riunivano per sottoporsi a vicenda i “loro piatti”, frutto della loro inventiva e fantasia. “E’ stato un agosto indimenticabile” – ha detto Egidio… e come al solito non si è accontentato… “Insieme alle pietanze .. ci vorrebbe qualcosa in più”. Per questo agosto, Clorinda, sua moglie, ha avuto un’idea. Perché non “legare ad ogni piatto” una poesia? Detto fatto, l’idea ha attecchito. Nel paese di Egidio e Clorinda abita il signor Serafino che per molti anni ha recitato con una Compagnia Teatrale a Milano. Ora, in pensione, l’attore, cerca di fare amicizia con chiunque gli capiti a tiro. Dopo aver conosciuto l’idea della Signora Clorinda, si è offerto di recitare poesie agli incontri culinari del sabato sera. Nel mese di luglio hanno fatto le prove. Egidio e Clorinda hanno cucinato …e ad ogni piatto, Serafino ha abbinato una poesia… in lingua o in dialetto…Ne è uscito un mix di tutto rispetto… Soprattutto per la voce di Serafino che ha fatto della poesia un “valore aggiunto” per ogni pietanza… facendola diventare “il piatto degli Dei”.(335)

 
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LA ZUCCA di Teresa Ramaioli

Post n°20941 pubblicato il 09 Ottobre 2015 da dinobarili
 

LA ZUCCA 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/10/15 alle 17:42 via WEB
ZUCCA---Le origini della coltivazione della zucca sono lontanissime ed incerte.. Forse furono gli Etruschi a coltivarle, o i navigatori Fenici quando approdavano alle foci dei fiumi italici. Le zucche (genere cucurbita), quelle più buone e diffuse, vennero introdotte in Europa nel XVI sec. con la scoperta dell'America. Nella tradizione contadina era uso tenere in casa una zucca come soprammobile, come auspicio di felicità ed abbondanza. La zucca i coltiva ai margini degli orti per limitare la sua invadenza. Libera nei campi, striscia, si attorciglia e dilaga ovunque. Le immagini medievali ci mostrano varietà di zucche dalla caratteristica forma a fiasco, la cui scorza, svuotata della polpa ed essiccata, veniva utilizzata come contenitore di liquidi, sale o cereali. La comunità contadina l’ha usata nei detti riferiti a persone di poco intelletto: hai la testa vuota come una zucca o sei uno zuccone. Invece, questo frutto autunnale ha molte qualità: è ricco di vitamina A, zuccheri, sali minerali, ha proprietà antiossidante, rinfrescante, emolliente, lassativo, diuretico e ricostituente (alla faccia dei detti…). In cucina la polpa della zucca è utilizzata in numerose ricette: per fare marmellate e canditi, o quale ingrediente di dolci e salati. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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UNA CANZONE AL GIORNO

Post n°20940 pubblicato il 09 Ottobre 2015 da dinobarili
 

UNA CANZONE AL GIORNO

Patty Pravo

“La bambola”

La canzone “la bambola” è del 1990 ed è entrata a far parte della memoria di molte persone. Del resto Patty Pravo è un’Artista originale. Nata a Venezia il 9 aprile 1948, ha venduto 110 milioni di dischi… seconda solo a Mina.

Dino

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°20939 pubblicato il 09 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

 
menegi53
menegi53 il 08/10/15 alle 17:30 via WEB
Ciao Dino! Bentrovato! Questo post mi è piaciuto molto e mi ha colpito. Proprio perché sembra tratto da un episodio vissuto della mia vita e mi sono rivisto nei panni di Goffredo. Ma si sa, poi il tempo passa e le emozioni restano dentro fintanto che a risvegliarle non arrivi magari un racconto di Dino. Ma tu... non dirlo a nessuno! Ti abbraccio! Buona serata!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/10/15 alle 06:53 via WEB
Ciao Giovanni - la vita è un caleidoscopio di storie ... una più interessante dell'altra. Ecco perché le storie non finiscono mai ... di sorprendere. Dino
(Rispondi)

 

 
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CARLO ERBA di Teresa Ramaioli

Post n°20938 pubblicato il 09 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CARLO ERBA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 07/10/15 alle 19:17 via WEB
CARLO ERBA –(Vigevano, 17 novembre- Milano, 6 aprile 1811)- chimico farmaceutico-Dopo aver compiuto gli studi umanistici a Vigevano, nel 1828, a 17 anni, si trasferisce a Milano per compiere l'apprendistato di farmacista. Nell'ottobre del 1833 si iscrive alla Facoltà di Medicina e Farmacia dell'Università di Pavia; durante gli studi frequenta come praticante la farmacia Grammatico di Vigevano, ove approfondisce le conoscenze sulle metodologie per la produzione dello zucchero dalla barbabietola. Nel 1837 torna a Milano ove prende in gestione l'Antica Farmacia di Brera, in via dei Fiori Oscuri. Nel 1853 aprì il primo laboratorio farmaceutico in Italia, contiguo alla sua farmacia; nel 1867 aprì uno stabilimento alla periferia di Milano, che col tempo diverrà la più grande industria chimico-farmaceutica del paese, appunto la Carlo Erba Morì il 6 aprile del 1888 nominando suo erede universale il fratello minore Luigi Erba, musicista, che gli succede alla guida dell'azienda.- Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°20937 pubblicato il 09 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LASCRIVANA

 
lascrivana
lascrivana il 08/10/15 alle 07:04 via WEB
Beh! A volte la fortuna sta solo nel vedere le cose con occhi diversi. Buongiorno Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/10/15 alle 06:44 via WEB
Ciao Laura - hai ragione. Occhi diversi che guardano il passato. Il passato di cui il Signor Carlo è stato protagonista e di cui va orgoglioso. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 09/10/15 alle 06:45 via WEB
Ciao Laura. A volte le storie non hanno bisogno di essere immaginate. Sono avvenute così nella realtà. Il Signor Carlo esiste davvero. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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