Messaggi del 13/10/2015

BUON MARTEDI' ... DA PAVIA

Post n°20969 pubblicato il 13 Ottobre 2015 da dinobarili
 

BUON MARTEDI' ... DA PAVIA

13 ottobre 2015

 


"L'amore, spesso, apre le porte alla fortuna"

Dino

6 “Una canzone al giorno”

Claudio Villa

“Granada”

“Granada”, celebre canzone spagnola scritta da Agustin Lara nel 1932, è stata un cavallo di battaglia di Claudio Villa. Sembrava che Claudio Villa e “Granada” fossero nati … un per l’altra. “Granada tierra sonada por mi” … la “tierra” di tutti coloro che sognano, che amano, che vivono. La voce di Claudio  Villa (1 gennaio 1926 – 7 febbraio 1987 ) era la voce della vita. In vita … ha cantato e ha venduto 45milioni di dischi.  

 

 

 

 

 



 

 

 


 
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VALERIA racconto (341) di Dino Secondo Barili

Post n°20968 pubblicato il 13 Ottobre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

341

Valeria

Il mese di agosto è un mese strano. E’ lungo 31 giorni… in realtà è cortissimo. Non è ancora iniziato …ed è già terminato. Le persone “giocano” tutto sul mese di agosto….”Ci vedremo in agosto al mare”… oppure… “in montagna”. Poi, arriva il momento e… “l’attimo fuggente” si porta via tutto. E’ accaduto così anche a Valeria, anzi, la Dott. Valeria, quarant’anni, bellissima, single, dirigente di un Ufficio di Commercialista…nel mese di agosto di un anno fa. L’appuntamento era in montagna, in un Albergo dell’Oltrepò Pavese. Cinque amici, tre donne e due uomini che avevano frequentato lo stesso Liceo parecchi anni prima, avevano deciso di ritrovarsi, nel mese di agosto per una rimpatriata di una settimana, nelle verdi colline di una paesino sperduto tra le valli  Un modo per rivedersi, ritrovarsi e raccontarsi… un modo per controllare come i sogni siano diversi dalla realtà… oppure, no. I cinque amici si erano telefonati spesso, prima di incontrarsi nello stesso Albergo. Flavio e Rino, Giovanna, Kate e Valeria non vedevano l’ora di rivedersi dopo anni. Flavio e Rino lavoravano a Milano. Giovanna e Kate a Genova…Valeria a Pavia. Ritrovarsi dopo parecchi anni è come aprire il “vaso di Pandora”. Ognuno voleva raccontare la propria storia. Flavio e Rino erano stati i primi a “vuotare il sacco”. Lavoro si, andava bene, con i pro e i contro… ma dal lato affettivo… un disastro! Giovanna e Kate non erano da meno. Meglio non parlare. Solo Valeria… non aveva nulla da dire al riguardo. Amori? Zero. Aveva conseguito due Lauree, aveva un posto di Dirigente in un Ufficio di Commercialista…Ed il problema affettivo? La ragazza, non se lo era ancora posto. Praticamente, Valeria “aveva sposato l’Ufficio”. Al confronto, con le esperienze di Giovanna e Kate… Valeria era rimasta all’anno zero. “Che avesse sbagliato tutto?” Ormai, i cinque passavano il loro tempo insieme. Al mattino, a colazione, durante la passeggiata per aspettare il pranzo… e poi il pomeriggio e la sera. D’altro canto in un Albergo di un paesino isolato tra le colline… cosa c’era da aspettarsi? Invece, l’ultimo giorno del soggiorno, si era scatenato un temporale della peggiore specie. Un temporale da stare rintanati a guardare dalla finestra lo spettacolo dei lampi e tuoni… E’ stata in quell’occasione che Flavio, originario proprio del paese in cui si trovavano, ebbe una “idea”. Riunì i coetanei in una stanzetta dell’Albergo e fece loro questo discorso. “Giovanna, Kate, Valeria e Rino… ascoltatemi bene. Quando da bambino abitavo in questo paese, mio nonno, mi ha raccontato un’usanza che si faceva durante il temporale. Prendevano un foglio di carta. Lo facevano a pezzetti. Ogni persona partecipante al gioco aveva a disposizione un pezzetto di carta. Su una facciata del foglietto, l’interessato scriveva una parola o una frase. Sull’altra facciata scriveva il proprio nome… seguito da un numero… da uno a cinque. I foglietti venivano piegati e messi in una scodella. Ne veniva estratto uno solo… da una persona con gli occhi bendati.” Tutti aderirono al gioco. Il foglietto estratto è stato quello di Valeria. Diceva. “America … amore” e sull’altra facciata il “numero tre” accanto al nome Valeria. Tre mesi dopo, Valeria, ricevette una raccomandata con l’invito a presentarsi presso un Funzionario in America per accettare l’eredità di una zia di sua madre che l’aveva eletta “erede universale” delle sue ricchissime proprietà. La Dirigente dell’Ufficio di Commercialista per poco non svenne. Decise di telefonare all’amica Giovanna a Genova con la quale era sempre stata in confidenza. Pensando di ricordare a memoria il suo numero … lo digitò sul telefonino. Rispose una voce d’uomo. “Sono Piero… dica, dica pure”. A volte la voce ha qualcosa di magico. Valeria proseguì nella conversazione. Disse che aveva sbagliato a formare il numero… ma, ormai, non poteva più staccarsi da quella voce che sembrava giungere dalle “verdi colline… dell’amore”. E così è stato. Tutto in un sol colpo… Perché quando la fortuna arriva… fa le cose in grande! (341)

 
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LA GIOCONDA SULLA LUNA di Teresa Ramaioli

Post n°20967 pubblicato il 13 Ottobre 2015 da dinobarili
 

LA GIOCONDA SULLA LUNA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 12/10/15 alle 20:46 via WEB
LA GIOCONDA SULLA LUNA---Sicuramente nel XVI secolo Leonardo non avrebbe mai pensato che la sua Monna Lisa sarebbe arrivata così in alto. Eppure è accaduto: la Nasa ha portato la GIOCONDA direttamente sulla Luna grazie a un satellite in orbita attorno al corpo celeste. Arte +scienza = risultato straordinario. A darne la prova ci ha pensato la Nasa, che grazie ad un esperimento di tecnologia avanzata, è riuscita a spedire la Gioconda sulla Luna. Utilizzando un potente sistema laser, gli scienziati sono riusciti a inviare sul LRO, un veicolo spaziale in orbita intorno al nostro satellite, le immagini del capolavoro di Leonardo da Vinci. Ad una distanza di circa 384400 km, il segnale è stato "sparato" da un impianto nel Meryland fino a raggiungere il sistema di tracciamento laser a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter. Secondo gli scienziati della Nasa, la trasmissione dell'immagine di Monna Lisa nello spazio è un grande passo avanti nella comunicazione laser dei veicoli spaziali interplanetari. La trasmissione via laser non è stata perfetta al 100% perché l'atmosfera terrestre ha causato errori, anche quando il cielo era sereno. Ma gli scienziati hanno corretto le imperfezioni .ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO GINO ... AVVBIA

Post n°20966 pubblicato il 13 Ottobre 2015 da dinobarili
 
Tag: avvbia

CIAO GINO ... AVVBIA

 
avvbia
avvbia il 12/10/15 alle 19:27 via WEB
Sempre bei racconti. sempre o spesso assente ma ti leggo con piacere. ciao. dino!!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/10/15 alle 06:37 via WEB
Ciao Gino - il tuo giudizio è apprezzato e gradito. Il tempo è tiranno (per tutti). Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO MEDUSAURTICANTE

Post n°20965 pubblicato il 13 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CIAO MEDUSAURTICANTE

 
medusaurticante
medusaurticante il 12/10/15 alle 10:37 via WEB
Ricambio la tua visita.Il tuo nick non mi è nuovo.Forse, in passato (ma il ricordo non mi è chiaro) siamo stati amici virtuali. Grazie del passaggio e buona giornata.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/10/15 alle 06:33 via WEB
Ciao. piacevole commento. Passo ancora dal tuo Blog. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GIULIANA ... PSICOLOGIAFORENSE

Post n°20964 pubblicato il 13 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CIAO GIULIANA ... PSICOLOGIAFORENSE

psicologiaforense
psicologiaforense il 12/10/15 alle 08:54 via WEB
Carissimo DINO ti auguro una settimana lieta e ricca di soddisfazioni grandi:-))
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 13/10/15 alle 06:29 via WEB
Ciao Giuliana - grazie dell'augurio. Complimenti per il tuo bellissimo Blog. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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LE NOCI di Teresa Ramaioli

Post n°20963 pubblicato il 13 Ottobre 2015 da dinobarili
 

LE NOCI 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 12/10/15 alle 20:47 via WEB
LE NOCI---L’offerta dei frutti spontanei del bosco è sempre stata molto ricca. Castagne, noci, mele, pere, nocciole, pinoli, fragole, funghi, tartufi, melagrane e mandorle ne rappresentano solo alcuni esempi. Nel Medioevo erano rari gli appezzamenti di terreno adibiti a frutteti, e perciò era il bosco la mensa alla quale rivolgersi. Nell’antichità intorno all' albero da noce, simbolo di prosperità e protezione, si affollavano simboli, credenze e miti. I suoi frutti raccolti in settembre-ottobre, che per forma e contenuto ricorderebbero la testa umana, sembra che fossero indicati per curare le malattie della mente e dell’amore. Ne veniva fatto dono a coloro che soffrivano di deperimenti, o erano messi nelle tasche dei giovani per farli innamorare. Le noci hanno un eccezionale potere nutritivo e corroborante (una noce 45 calorie). Per la doppia protezione garantita al frutto da guscio e mallo, Plinio scriveva che le noci erano l’emblema della stabilità del matrimonio. Dedicate a Giove e definite “cibo degli dei”, venivano gettate in aria e offerte durante le cerimonie nuziali. Durante il Medioevo con il frutto si curava la debolezza di stomaco, l'infuso di foglie era indicato per la tosse e l’asma, i gusci tritati servivano a lenire il mal di denti. Sotto la folta chioma del noce venivano celebrati riti di stregoneria e magia. Nel VII sec. divenne celebre il noce di Benevento, albero secolare fatto abbattere dal vescovo Barbato per impedirne l’uso pagano. Nel tempo si affermò la credenza che le noci acquistassero poteri magici se raccolte nella notte di San Giovanni; preposte alla raccolta erano donne; dalle noci verdi ed immature, messe a infusione nell’alcol, usciva un liquore detto “Nocino”. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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