Messaggi del 16/10/2015

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

Post n°20993 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da dinobarili
 

BUON VENERDI’ …

DA  PAVIA

16 ottobre 2015

“L’amore è come la sveglia.

Suona sempre …

a tutte le ore …

ad ogni età

Dino

 

9 “una canzone al giorno”

Peppino di Capri

“Un grande amore

e niente più”

Peppino di Capri è nato nell’Isola di Capri il 27 luglio 1939 ed ha vinto il Festival di Sanremo nel 1973 con la canzone “Un grande amore e niente più”. Era il 1973  e l’Italia era in pieno boom economico. Gli Italiani sognavano … sognavano tutti. Sognavano di diventare ricchi … e molti lo diventarono. Sognavano soprattutto l’amore … “un grande amore e niente più” proprio come ora.

Dino

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°20992 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI


 
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IL DOTT. FILIPPO E I FANTASMI DI PAVIA racconto (352) di Dino Secondo Barili

Post n°20991 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

352

Il Dott. Filippo ... e i fantasmi di Pavia

Durante i giorni di Ferragosto, le città rimangono vuote. Non c’è anima viva in giro. Solo qualche coppia di anziani che si tengono compagnia… Camminano adagio, mano nella mano… Trascinano i piedi…come fossero dei sopravvissuti… ad una calamità (la calamità delle vacanze!). Per gli amanti della città, invece, questo, è uno dei momenti magici. Tra questi “amanti” vi sono certamente …”i fotoamatori”. Personaggi solitari, taciturni, un po’ misogini… sempre con la loro inseparabile macchina fotografica tra le mani …e il cavalletto a tracolla. Sembrano degli “spioni”… degli 007 con licenza di cogliere qualcuno o qualcosa in flagrante… Si aggirano guardinghi per le vie deserte. Osservano i palazzi con le persiane chiuse, le tapparelle abbassate … dove regna sovrano il silenzio…ed i fantasmi della città. Intanto i fantasmi, finalmente, possono vedere il sole … camminare liberi lungo i cornicioni dei tetti per avere una visuale migliore della città. Pavia è la città ideale per i fantasmi e per i “fotoamatori” …(a caccia di fantasmi). Pavia sembra fatta apposta per “coinvolgere e sconvolgere” la vita dei patiti della macchina fotografica. Lo scorso anno il Dott. Filippo, cinquantenne, appassionato (anzi, fanatico) di fotografia amatoriale aveva deciso di passare le vacanze a Pavia, la città in cui viveva, per coglierne storie segrete, “storie mai viste”. Erano anni che inseguiva … un sogno. “Incontrare Rosmunda, la moglie del Re Alboino, primo Re dei Longobardi”. Si racconta che il “fantasma di Rosmunda” si aggiri per le vie di Pavia… specialmente nei giorni dopo Ferragosto… arrabbiata come una vipera. Che Rosmunda fosse arrabbiata con il marito Alboino è notizia nota…. Quante mogli sono arrabbiate con i loro mariti?… specialmente a Ferragosto? Allora, nell’anno 572 della “nostra era” (cioè 1541 anni fa) i due (Alboino e Rosmunda) erano a Pavia. Da tre anni, il Re Alboino assediava la città. Non era un assedio vero e proprio. Albiono e tutta la sua gente se ne stava tranquillamente adagiato sulla riva sinistra del fiume Ticino dalle parti di Torre D’Isola. Il principale divertimento del Primo Re dei Longobardi era quello di andare a caccia nei boschi del Ticino. Fermarsi in qualche “hosteria” …e (quando capitava) fare all’amore con qualche “generosa” “hostessa”. Rosmunda, (curiosa… come la maggior parte delle donne) invece, entrava e usciva, in incognito, nella ricca città di Pavia dove le Nobildonne pavesi sfoggiavano un lusso senza limiti. I commercianti di allora facevano a gara per offrire ai passanti ogni ben di Dio. Anche Rosmunda avrebbe voluto avere gli stessi lussi delle Nobildonne pavesi, ma Alboino non si decideva mai ad entrare in città e farsi eleggere Re. Si dice che il “fantasma di Rosmunda” si aggiri ancora oggi per la città specialmente nei giorni dopo ferragosto… (ancora arrabbiata come allora … dopo 1541 anni). Il Dott. Filippo, fanatico fotoamatore, un anno fa, conosceva la leggenda del fantasma di Rosmunda che vagava tra le vie adiacenti l’attuale via Alboino. Per anni aveva provato ad immortalarla con la sua macchina fotografica “ultimo modello” super accessoriata. Non ci era mai riuscito. Un anno fa, però, il Dott. Filippo, mentre si muoveva un “cane segugio che inseguiva la preda”, inciampò un in acciottolato sconnesso. Inavvertitamente scattò una fotografia. Capì che poteva essere quella che ritraeva Rosmunda…(“la foto del destino”) Dopo lo sviluppo, il sospetto diventò realtà. Ora, il Dott. Filippo poteva andare orgoglioso. Mostrare ai propri colleghi fotoamatori (colleghi? Ma quando mai…) il risultato della propria ricerca… Nella foto erano ritratti un uomo e una donna che si baciavano appassionatamente, in bilico, sul cornicione di un Palazzo… Si dice, infatti, che Rosmunda e Alboino, pur litigando in continuazione, appena potevano …facevano all’amore…anche sui cornicioni dei palazzi. (352)

 
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GABRIELE D'ANNUNZIO di Teresa Ramaioli

Post n°20990 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da dinobarili
 

GABRIELE D'ANNUNZIO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 15/10/15 alle 18:05 via WEB
GABRIELE D'ANNUNZIO----Il Vittoriale è una vera cittadella voluta da Gabrieled'Annunzio, che comprende, oltre alla casa del Poeta, parchi e giardi, il "Museo D'Annunzio Eroe", l'Auditorium con la mostra d'arte contemporanea "Omaggio a D'Annunzio", l'aereo, SVA 10, con il quale D'Annunzio ha volato su Vienna 1918, la Nave Puglia con il Museo di Bordo, il Mas 96 a bordo del quale D'Annunzio con Luigi Rizzo e Costanzo Ciano partecipò alla Beffa di Buccari (impresa navale compiuta durante la Prima guerra mondiale. Tre MAS comandati da Ciano, nella notte tra il 10 e l'11 febbraio 1818, penetrarono per oltre 80 km tra le linee costiere nemiche fino al porto di Buccari, dove lanciarono sei siluri;su uno dei MAS era imbarcato D'Annunzio, che narrò la vicenda in La beffa di Buccari (1918); il Mausoleo, le auto (Isotta Fraschini e Fiat Tipo 4), il Museo "D'Annunzio segreto" e l'Anfiteatro . La casa di D'Annunzio, chiamata Prioria, dal poeta stesso arredata, rappresenta la testimonianza di un personaggio e di un'epoca: gli originali arredi, le collezioni di oggetti preziosi e una biblioteca di circa 33.000 volumi, librerie in ogni parete, ogni angolo della sua casa rispecchia la sua personalità. Il Vittoriale è la cittadella di un poeta - soldato, entro queste mura D'Annunzio visse gli ultimi sedici anni della propria esistenza, scrisse, meditò sulla propria vita. Visse rinchiuso nella penombra della sua villa, poiché a causa di una ferita all'occhio era divenuto foto fobico (sensibilità alla luce) oppure da buon esteta non voleva accettare l'onta della decadenza sul suo volto. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO CHIARASANY ... BARCELLONA (SPAGNA)

Post n°20989 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CIAO CHIARASANY ...

BARCELLONA (SPAGNA)

chiarasany
chiarasany il 15/10/15 alle 21:20 via WEB
Una storia molto bella , caro amico...Veramente l'amore e`un angiolino che sempre sta dietro la porta aspettando per accenderci la fiammina delle nostre emozioni..Grazie del comentino e della tua preziosa amicizia, caro Dino, Chi.-
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/10/15 alle 06:41 via WEB
Ciao Chiarasany. L'amore è una grande "cosa" ... che vive nelle piccole "cose" della vita quotidiana. Ogni giorno ha il suo "pezzettino di lievito" ... che accende la felicità. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO PATTY ... GABBIANO642014

Post n°20988 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CIAO PATTY ...

GABBIANO642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 15/10/15 alle 11:07 via WEB
Caro Dino...I rapporti reali hanno un qualcosa in più...Buona giornata :)P.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/10/15 alle 06:36 via WEB
Ciao Patty. Hai ragione. "I rapporti reali hanno un qualcosa in più". Nella nostra frenetica vita attuale abbiamo perduto il gusto delle chiacchiere. Quelle che si facevano nel cortile, nella piazza del paese le quali non avevano nulla di speciale ... ma davano tanta serenità. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ... ATTACCOIMMINENTE

Post n°20987 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CIAO ... ATTACCOIMMININENTE

 
attaccoimminente
attaccoimminente il 15/10/15 alle 08:19 via WEB
Bello il disegno, complimenti all'autrice! Buona giornata.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/10/15 alle 06:30 via WEB
Ciao. Teresa ringrazia per i complimenti, per la visita e per il commento. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°20986 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LASCRIVANA

 
lascrivana
lascrivana il 15/10/15 alle 07:05 via WEB
C'è tempo per tutto. Ciao Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/10/15 alle 07:23 via WEB
Ciao Laura - hai ragione. L'importante è vivere (alla grande) ogni giorno ... e mai rimandare a domani, quello che si può (e si deve) fare oggi. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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AUGUSTA ADA BYRON di Teresa Ramaioli

Post n°20985 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da dinobarili
 

AUGUSTA ADA BYRON 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 15/10/15 alle 18:06 via WEB
AUGUSTA ADA BYRON-- Augusta Ada Byron fu il frutto dell' unione tra il poeta George Byron e la matematica inglese Anne Isabella Noel Milbanke. Annabella, la madre di Ada, dimostrò fin da giovane una spiccata intelligenza matematica che portarono la sua famiglia ad affiancarle per anni un precettore laureato a Cambridge per istruirla, ciò la condannò però alle critiche della benpensante società del tempo, per la quale essere intelligenti e colti in molte materie era più una vergogna che un merito, se si era donne. Augusta Ada Byron , è conosciuta come Ada Lovelace, nome che assunse dopo il matrimonio con William King, conte di Lovelace. Era una matematica ed è considerata una pioniera dell’informatica. Negli Stati Uniti il 15 ottobre si festeggia l’Ada Lovelace day, giornata in cui si celebra il contributo delle donne nello sviluppo delle tecnologie informatiche, della matematica e della scienza. Quando Ada aveva 12 anni voleva volare. Esaminava gli uccelli provando a capire vari materiali che potevano essere in grado di diventare delle ali: carta, seta. Nel corso della sua ricerca, cominciata nel febbraio del 1828, Ada tenne traccia dei suoi studi in una guida illustrata. La ragazza aveva un talento sin da bambina per l’aritmetica, la musica. La sua carriera come programmatrice cominciò il 5 giugno 1833, quando incontrò quello che divenne il suo amico e mentore, Charles Babbage, un matematico. Babbage stava lavorando a una macchina di calcolo: una struttura fatta con diversi ingranaggi numerati capaci di fare calcoli. Ada fu affascinata dal progetto che era solo un prototipo e cominciò una collaborazione intensa con il matematico. C’è perfino chi dice che la macchina di calcolo, il primo prototipo di un computer meccanico sviluppato per eseguire compiti generici, ideata da Babbage, in realtà fosse frutto soprattutto del lavoro e degli studi di Ada. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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