Messaggi del 17/10/2015

CIAO LULU ... SEMPLICELUCREZIA

Post n°21002 pubblicato il 17 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CIAO LULU ... SEMPLICELUCREZIA

semplicelucrezia
semplicelucrezia il 17/10/15 alle 15:27 via WEB
Bellissima Roma Dino ^-^
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/10/15 alle 18:12 via WEB
Ciao Lulu - Roma incanta e lascia senza fiato. Qualcosa di cui le parole non bastano. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°21001 pubblicato il 17 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LASCRIVANA

 
lascrivana
lascrivana il 17/10/15 alle 08:10 via WEB
L'amore trionfa sempre. Buongiorno Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/10/15 alle 18:08 via WEB
Ciao Laura. Hai ragione. L'amore trionfa sempre ... ad ogni età. Dino
(Rispondi)

 

 
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IL DUOMO DI MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°21000 pubblicato il 17 Ottobre 2015 da dinobarili
 

IL DUOMO DI MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/10/15 alle 13:07 via WEB
DUOMO DI MILANO-----Nel 1386 fu posta la prima pietra del Duomo di Milano, dedicato a Santa Maria Nascente, per decisione dell’arcivescovo Antonio Saluzzo. Il Duomo è alto 108 metri e mezzo, lungo 158 e largo 96, con 150 doccioni, e 135 guglie.Gli artisti influenzati da testi sacri scolpirono dei doccioni bestiali e affascinanti. Le caratteristiche degli animali immaginari furono reinterpretate in chiave cristiana. Alcuni studiosi hanno teorizzato che le gargolle siano state utilizzate come guardiani delle chiese per tenere lontano i demoni. Altri pensano che questi doccioni simboleggiassero demoni, da cui i passanti avrebbero trovato scampo in chiesa. A volere la costruzione gotica fu il signore di Milano, Gian Galeazzo Visconti. La cattedrale fu consacrata dall’arcivescovo Carlo Borromeo nel 1572. Fino alla metà del XIX secolo, gli orologi di Milano erano regolati dalla meridiana del Duomo. Un foro sul soffitto cattura un raggio di luce che cade sul pavimento: quando la luce segnava mezzogiorno si dava un segnale e la campana del Cordusio, vicino a Piazza Mercanti, suonava. Nel Duomo c’è un quadro che raffigura la Vergine, detto della Madonna delle Rose. Nel quadro non ci sono fiori raffigurati, il suo nome è legato a una leggenda. Nel 1409 Milano era assediata dagli eredi di Bernabò, in lotta con Giovanni Maria Visconti, signore di Milano. La gente, non avendo più armi per difendersi, decise di rubare tutto ciò che trovava nel cantiere del Duomo. Una donna ogni giorno si recava davanti al quadro della Vergine, pregando per il figlio ferito e portava un mazzo di rose. Un giorno trovò le rose ,di alcuni giorni prima, appassite, si mise a piangere, e le rose rifiorirono. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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BUON SABATO ... DA PAVIA

Post n°20999 pubblicato il 17 Ottobre 2015 da dinobarili
 

BUON SABATO …

DA  PAVIA

17 ottobre 2015

“L’amore è …

il fiore della vita”

Dino

10 “una canzone al giorno”

Renato Rascel

“Arrivederci Roma”

Dai “figli d’arte” ci si può aspettare di tutto. Renato Rascel (27 aprile 1912 – 2 gennaio 1991), figlio di Cesare Ranucci, cantante di operette e Paola Mossa, ballerina classica, ha musicato (su parole di Garinei e Giovannini) una della canzoni più amate dal grande pubblico: “Arrivederci Roma”. Si fa presto a dire Roma. Quando Roma ti entra nelle orecchie con il linguaggio universale della musica. Ti fa rivivere e rivedere Fontana di Trevi, Trinità de’ Monti, i Castelli e il fontanone ... come resistere? C’è pure l’inglesina con il naso all’insù che porta a Londra la magia di una città unica al Mondo … il gioco è fatto. Renato Rascel, da lassù, può essere contento … Come Roma … sarà eterno. Indimenticabile e indimenticato … Con lui possiamo cantare a squarciagola … “Arrivederci Roma”!

Dino

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°20998 pubblicato il 17 Ottobre 2015 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI


 
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VALERIA racconto (353) di Dino Secondo Barili

Post n°20997 pubblicato il 17 Ottobre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

353

Valeria e la Cascina del Sole

Gli ultimi giorni di ferie trascorrono lenti… ma il tempo non perdona. “Vola via” implacabile. Un anno fa, la Dott. Valeria se ne rendeva conto, ma non poteva farci nulla. I suoi trentacinque anni, le pesavano particolarmente. Cercava di farsene una ragione, ma (“i suoi 35 anni”) non riusciva a toglierseli dalla testa. Gli otto giorni di ferie passati al mare avevano allentato la tensione, ma il “dopo Ferragosto” è quasi sempre il momento dei “primi rimpianti”. Ciò che una persona sperava accadesse…e non è accaduto E allora? Ora, Valeria si trovava a Pavia. La sua città… vuota. Pochi Bar aperti…ed i primi rientri. Valeria ne approfittava per andare su e giù per Corso Cavour e Strada Nuova con la segreta speranza di incontrare qualche faccia conosciuta… Zero! Sembrava che tutte le conoscenze di Valeria avessero abbandonato Pavia. “Quando una strada non si “apre”… bisogna tentarne altre” – diceva dentro di sé Valeria, la quale aveva bisogno di qualcosa di… stimolante. Si affidò agli annuncia economici dei quotidiani locali. Gli occhi spesso hanno la funzione di calamite. Vanno ad intercettare cose… dove li “porta il cuore”. Infatti, scritto a caratteri minutissimi, c’era un trafiletto. “Oggi, alla Cascina del Sole, in occasione del Santo Patrono, si svolgerà un incontro culturale dal titolo “I giochi del tempo che fu…” seguito dalla degustazione di alcuni piatti tradizionali della cucina contadina pavese.” Per Valeria fu come “un’improvvisa folata di vento”. Si sentì rinvigorita. Quale Insegnante di Lettere presso una Scuola Media… era proprio “l’argomento” che le mancava. Guardò l’orologio… Aveva due ore buone per prepararsi. La Cascina del Sole era distante una ventina di chilometri dalla città. Giusto il tempo… per fare alcune riflessioni. A volte basta un niente… a rianimare la giornata. Valeria, entrò nel portone del suo Condominio scattante come non le capitava da giorni. Stava per aprire la porta del suo appartamento quando si aprì (anche) la porta dell’appartamento accanto al suo. Sapeva che c’era un nuovo inquilino… ma non lo aveva ancora visto in faccia. Aveva letto, però, la nuova targhetta: “Dott. Emanuele - psicologo”. Aveva ancora la mano sulla maniglia… ed il nuovo inquilino aveva preso… “un corpo ed un volto”. Uno schianto di “ragazzo sui quarantacinque anni”!…La fine del mondo. La Dott. Valeria, in quel momento ringraziò il cielo di essere viva…e di poter godere di tale visione e di tanta abbondanza… Valeria ed Emanuele si presentarono. Passarono subito al “tu” confidenziale… Sembrava che i due avessero fretta… “Cosa fai di bello oggi?” chiese Emanuele. Valeria, aveva la testa in ebollizione. “Vado a visitare una cascina… la Cascina del Sole… poco lontano da Pavia… Vuoi venire anche tu?”. Il quarantacinquenne non aspettava altro. Ormai, il tempo volgeva decisamente al bello… Alla Cascina del Sole tutto era pronto. Dopo le solite presentazioni iniziali presero il via “i giochi veri e propri”. Al “gioco della mosca cieca” parteciparono anche Valeria ed Emanuele… un antico gioco contadino pavese. A Valeria ed Emanuele vennero bendati gli occhi ed accompagnati in un luogo chiamato “il labirinto”… dovevano muoversi seguendo richiami acustici… Alla fine Valeria ed Emanuele, a loro insaputa, si trovarono l’una di fronte all’altro. A quel punto infervorati da tutti quei suoni … i due si abbracciarono…e si baciarono appassionatamente. Siccome il bacio era stato esageratamente lungo… la Giuria ha provveduto a squalificarli. La squalifica venne accolta da Valeria ed Emanuele come “un segno del destino”. I due “vicini di casa” si appartarono in un boschetto isolato e continuarono i loro “esperimenti amorosi”… con sommo piacere per entrambi. (353)

 
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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°20996 pubblicato il 17 Ottobre 2015 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/10/15 alle 17:53 via WEB
CHIESA S. AGATA AL MONTE PAVIA----Chiesa e monastero furono edificati da re Pertarito nel 672. La chiesa all'origine era di stile paleocristiano e fu costruita sopra una altura con buona vista del fiume Ticino, da cui l'appellativo di S. Agata in monte. Prima Badessa del Monastero è stata la nobile Cuniperga, figlia di re Cuniperto e nipote di re Pertarito. Nel secolo IX il Vescovo Litifredo vi trasportò dalla chiesa di S. Epifanio, le spoglie di S. Onorata. Più tardi, re Cuniperto, in segno di riconoscenza per uno scampato pericolo di morte, fece porre nel Monastero i corpi di S. Primo e S. Feliciano, entrambi martirizzati sotto l'impero di Diocleziano. La chiesa fu ricostruita in forme romaniche-lombarde nel secolo XII e nello stesso periodo le monache Clarisse subentrarono nella gestione del Convento. Nell'anno 1782 la Chiesa viene sconsacrata e unitamente al monastero subisce manomissioni, nel 1793 fu anche sede del Pio Albergo Pertusati.Per quasi tutto l'Ottocento la struttura è utilizzata per ospitare gli alienati mentali ed anziani bisognosi, nel 1898 fu creata la Casa di Salute "Angela Scarenzio" (1898) Agli inizi del Novecento il complesso viene demolito per lasciare spazio a costruzioni civili. Si arriva cosi a metà secolo con la struttura come l'attuale che ospita la Casa di Cura Morelli ("La Cà dla salut").fondata dal Prof. Eugenio Morelli.Questi allievo di Golgi e Forlanini, lavorò all'Università di Pavia tra il 1908 e 1928, prima di passare a Roma per ricoprirvi la prima Cattedra italiana di tisiologia, Egli riorganizzò la Clinica Angela Scarenzio e le diede il suo nome. Nel giardino, attualmente, sono visibili frammenti di iscrizioni longobarde e di sculture romaniche. L'abside della Chiesa era decorata da un affresco del XV secolo attribuito allo Zenale e raffigurante SS. Primo e Feliciano. Le possenti mura del Monastero e della sua cinta, visibili tutt'ora sul lato sud verso il Ticino, erano chiamate a suo tempo "Baluardo della Mollazza", successivamente Porta Calcinara. Da Pavia, ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli.

 

 

 

 
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CIAO PATTY ... GABBIANO642014

Post n°20995 pubblicato il 17 Ottobre 2015 da dinobarili
 

CIAO PATTY ... GABBIANO642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 16/10/15 alle 11:21 via WEB
L'amore non ha età..è nel rumore di una sveglia svegliarsi all'improvviso...e continuare il sogno!Buon fine settimana Dino:)P.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/10/15 alle 06:43 via WEB
Ciao Patty. Sognare fa bene alla salute. Se poi i sogni diventano realtà, meglio ancora. Viva la sveglia e chi l'ha inventata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANTONIO SCARPA di Teresa Ramaioli

Post n°20994 pubblicato il 17 Ottobre 2015 da dinobarili
 

ANTONIO SCARPA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/10/15 alle 17:51 via WEB
Antonio Scarpa(Lorenzaga 9-5-1752, Pavia31-10- 1832)----Nato a Lorenzaga di Motta di Livenza da Giuseppe e Francesca Corder, Antonio fu avviato agli studi dallo zio Paolo, prete, che ne intuì le doti e si occupò di persona dei suoi studi inviandolo, dopo averlo opportunamente preparato, al seminario di Portogruaro dove frequentò il ginnasio come esterno alloggiando nel frattempo da una zia paterna. Lepido Rocco narra che, all'insaputa della zia, il giovane spietatamente uccidesse a poco a poco un'intera covata di pulcini per esaminarne il cuore, il cervello, l'intestino e lo scheletro. Scopertolo, la zia ne fece un dramma. Con questo atto invece Antonio mostrò la vocazione della sua vita. Sempre lo zio Paolo lo avviò agli studi universitari a Padova, dove si laureò in medicina e chirurgia il 19 maggio 1770 formandosi sotto i professori Girolamo Vandelli e Giovanni Battista Morgagni, del quale Antonio sarebbe poi diventato assistente fino alla morte del celebre patologo. Nel 1772 ottenne la cattedra anatomo-chirurgica all'Università di Modena e Reggio Emilia che tenne fino al 1783, anno in cui fu chiamato dalla Corte di Vienna all'Università di Pavia. In entrambe le città si operò per la costruzione di un teatro anatomico. Pavia, che all'epoca costituiva il centro più importante della Penisola in campo scientifico, permise ad Antonio di divenire una figura di primo piano negli ambienti scientifici europei. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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