Messaggi del 26/11/2015

BUON GIOVEDI' ... DA PAVIA

Post n°21273 pubblicato il 26 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUON GIOVEDI’ …

 DA PAVIA

26 novembre 2015

“Ogni momento è buono per iniziare una nuova vita”

Dino

49 “una canzone al giorno”

Orietta Berti

“Fin che la barca va”

Quando è nata la canzone? Probabilmente la prima canzone l’ha cantata Adamo … ad Eva, il giorno in cui si è innamorato. Al centro delle canzone c’è sempre la donna. Poi la canzone si è evoluta e ha toccato altri temi … come quelli di Orietta Berti. In un mondo precario come l’attuale, la Berti ha sfoderato tutta la sua saggezza emiliana con 15 milioni di dischi venduti. Tra i maggiori successi “Fin che la barca va” Le ragioni sono molte. Canta la Berti rispondendo a chi si lamenta spesso “Mi sembra di vedere mio fratello (il fratello del grillo)/ che aveva un grattacielo nel Perù”… Com’è andata a finire? “Voleva arrivare fino al cielo/ e adesso il grattacielo non l’ha più” Visto? Come vanno a finire le cose quando si vuole troppo? Il pensiero della Berti è drastico “al tuo paese c’è chi ti vuol bene/ perché sogni le donne di città”? Valli a capire gli uomini. Hanno una cosa e ne vogliono un’altra. Invece, bisogna sapersi accontentare. Suggerisce Orietta Berti “Fin che la barca va, lasciala andare/ … tu non remare/ … stai a guardare/ quando l’amore viene il campanello suonerà” … l’ amore. Sempre l’amore il centro del mondo. Buon ascolto. Dino

 

 
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ERMENEGILDO racconto (399) di Dino Secondo Barili

Post n°21272 pubblicato il 26 Novembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

399

Ermenegildo

Diceva il saggio che “nella vita ci vuole coraggio”. Specialmente nei momenti di crisi economica come l’attuale. Ne sapeva qualcosa il Dott. Ermenegildo che, Direttore di una Agenzia Commerciale del milanese, un anno fa, aveva visto diminuire drasticamente le richieste di acquisto dei prodotti commercializzati. In un primo tempo sembrava un fatto “fisiologico del mercato”, ma i dipendenti avevano già capito che se non si interveniva la situazione sarebbe peggiorata. Il Dott. Ermenegildo cominciò ad aprire gli occhi e non solo. Il suo stesso posto era a rischio e questo era la peggior cosa potesse capitargli. Il Direttore, cinquant’anni, scapolo, conduceva una vita “leggermente” costosa. Se avesse perduto il posto… i bei viaggi nelle varie località del mondo sarebbero andati in fumo… e con i viaggi, molte altre cose. Anche la Proprietà dell’Agenzia Commerciale si sentì “in allarme” e chiese al Direttore di fare un’ampia informativa sulla situazione. Un sabato mattina di un anno fa, il Dott. Ermenegildo e la Rappresentante della Proprietà si incontrarono in una Sala Riservata di un Lussuoso Albergo di Milano. Rappresentante della Proprietà era la Dott. Iris, figlia quarantenne del Proprietario “vero e proprio”. Il Direttore dell’Agenzia si rese subito conto che si stava giocando il posto di lavoro. La parole non bastavano. Ci volevano fatti, idee… idee chiare, prospettive vere, senza se e senza ma. Il Dott. Ermenegildo capì che doveva muoversi su più fronti. Nei confronti della Dott. Iris come donna. Poi… della Dott. Iris come persona avvezza a maneggiare denaro e a farlo rendere. Il Direttore, non era più solo “il Direttore”, ma “l’alter ego” della Proprietà. Carte alla mano il Dott. Ermenegildo guardò negli occhi la quarantenne. “Dottoressa Iris. In questo prospetto c’è la situazione reale delle vendite allo stato attuale, con la diminuzione (in un anno) indicata prodotto per prodotto. Se si vuole invertire la rotta non c’è che un sistema. Togliere i prodotti meno richiesti e incentivare i restanti con accattivanti promozioni all’acquisto. Inserire nuovi prodotti. Diminuire drasticamente le spese di gestione. Il progetto per la diminuzione delle spese di gestione è già stato da me presentato un anno fa, ma non ho saputo più nulla. Ora, tale progetto non può più essere rimandato…” La Dott. Iris si sentì totalmente spiazzata. Capì che aveva a che fare con una persona che non cercava solo di garantirsi il proprio posto di lavoro, ma aveva idee chiare e realizzabili. Il discorso proseguì con un pranzo in uno dei più lussuosi Ristoranti di Milano. Il Ristorante era a due passi dal Duomo. Una veduta splendida sul “più bel simbolo della città”. Qui il bel cinquantenne diede sfoggio di tutto il suo coraggio. “Dottoressa Iris, posso raccontarle come è nato il Duomo di Milano?” La quarantenne capì che oltre alla conduzione dell’Agenzia Commerciale, il Dott. Ermenegildo aveva altre qualità. Stava a lei decidere se approfondirle o meno. Iris aveva appena ottenuto il divorzio dal suo primo marito. Il Dott. Ermenegildo poteva essere un possibile “candidato”… Il gioco si stava facendo interessante per entrambi. E’ stata Iris a lanciare l’amo. “Gildo … posso chiamarti così?” –(399) -

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21271 pubblicato il 26 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 

 
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LE OCHE di Teresa Ramaioli

Post n°21270 pubblicato il 26 Novembre 2015 da dinobarili
 

LE OCHE

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 25/11/15 alle 19:49 via WEB
LE OCHE---Le oche sono animali che hanno una sensibilità particolare,quando percepiscono qualcosa che non fa parte della solita routine gridano. Per difendersi dai furti ormai c' è di tutto: dalle inferriate al satellitare e...le oche che,se lasciate libere la sera in cortile, funzionano come allarme acustico se succede qualcosa di insolito o arrivano degli sconosciuti. Un pò come nel 390 a.C. a Roma, quando i Galli che circondavano il Campidoglio tentarono un blitz notturno ma furono scoperti grazie a undici oche che, non erano finite arrosto perché sacre a Giunone. I volatili iniziarono a starnazzare furiosamente svegliando le sentinelle romane, che riuscirono così a respingere l' assalto. L' oca ha testa e occhi piccoli, il becco forte, il collo lungo, il corpo tozzo e le zampe robuste. Il maschio è più aggressivo e grida più forte della femmina. Gli esemplari domestici arrivano a pesare anche più di otto chili, se messi all' ingrasso. Un tempo era definita il «maiale dei poveri», infatti dava uova, piumino e ottima carne con poca spesa. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

Post n°21269 pubblicato il 26 Novembre 2015 da dinobarili
 

CIAO TINA ... FAUSTINA.SPAGNOL

faustina.spagnol
faustina.spagnol il 25/11/15 alle 19:08 via WEB
Roma è davvero una città magica. Spero di tornarci un giorno. Buona serata Dino.Un abbraccio. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 26/11/15 alle 07:25 via WEB
Ciao Tina - Roma città magica sotto tutti gli aspetti. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 26/11/15 alle 07:26 via WEB
Ciao Tina. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DA CREMONA

Post n°21268 pubblicato il 26 Novembre 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 25/11/15 alle 10:47 via WEB
Ottima proposta Dino! Buona giornata da Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 26/11/15 alle 07:24 via WEB
Ciao Antonella. sono contento della tua approvazione. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 26/11/15 alle 07:25 via WEB
Ciao Antonella - buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO CHIARASANY ... BARCELLONA (SPAGNA)

Post n°21267 pubblicato il 26 Novembre 2015 da dinobarili
 

CIAO CHIARASANY ...

BARCELLONA SPAGNA

chiarasany
chiarasany il 25/11/15 alle 10:43 via WEB
::Un racconto molto carinoDa volte le occasioni assomigliano piccoli miracoli. Una bella giornata , amico Dino. Chi.-
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 26/11/15 alle 07:23 via WEB
Ciao Chi. Grazie del giudizio.
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 26/11/15 alle 07:24 via WEB
Ciao Chi. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°21266 pubblicato il 26 Novembre 2015 da dinobarili
 

MILANO

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 25/11/15 alle 19:48 via WEB
MILANO---Il Monumentale, più che un semplice cimitero, è uno straordinario museo all'aperto. E' come se alcuni tra i più grandi scultori del Novecento fossero stati chiamati a raccolta per elaborare una riflessione su un tema particolarmente impegnativo come quello della morte. Il luogo, anche solo osservandolo dall'esterno, colpisce per le sue dimensioni; uno spazio di ben 250 mila metri quadri, una sorta di grande oasi di pace, silenzio e tranquillità. E sbaglia chi volesse immaginare questo cimitero come un luogo particolarmente triste; nella realtà, infatti, si rivela come uno spazio piacevole da visitare, popolato da segni che invitano al ricordo di chi ci ha preceduto, ricco di dettagli e particolari artistici interessanti. Il cimitero si compone di tre distinte zone: la parte centrale ospita le tombe di famiglie e personaggi cattolici, quella di destra, guardando la facciata, è riservata agli israeliti, mentre a sinistra c’è un’area destinata ai cattolici. Dal punto di vista architettonico, si possono scorgere i segni sia dello stile romanico, che di quello gotico. Lungo i viali principali, per aiutare i visitatori, sono state collocate alcune piantine che recano l'indicazione dei monumenti più interessanti. Fra questi si segnala il Famedio, inaugurato nel 1883 e collocato in cima ad una monumentale gradinata. Si presenta secondo una costruzione voluminosa in stile neo-medievale, di marmo e mattoni, dove, fra i tanti personaggi, è sepolto Alessandro Manzoni. In un viale secondario sulla sinistra si giunge alla tomba Campari, la celebre famiglia, famosa per la nota marca di aperitivi, che scelse di edificare un'Ultima cena in bronzo a grandezza naturale , realizzata nel 1935 da Giannino Castiglioni. La tomba di Arturo Toscanini, altro monumento da non perdere, è opera dello scultore Leonardo Bistolfi; colpisce per delicatezza e drammaticità perché allude al piccolo Giorgio, il figlio prematuramente scomparso e alla disperazione dei genitori che si abbracciano. Sul fronte del monumento è ritratta una nave che raffigura il viaggio delle spoglie del piccolo da New York; come una metafora, per raffigurare il momento del trapasso. Buona giornata Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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