Messaggi del 30/11/2015

BUON LUNEDI' ... DA PAVIA

Post n°21294 pubblicato il 30 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUON LUNEDI’ …

 DA PAVIA

30 novembre 2015

“Il tempo è il miglior medico”

Dino

53 “una canzone al giorno”

Mina

“Grande grande grande”

Lo dice anche Mina nella sua canzone. “Con te dovrò combattere/ Non ti si può pigliare come sei” Infatti, chi è “senza difetti” alzi la mano. Ma cosa sono i difetti? Non sono altro che le caratteristiche peculiari di un individuo. Quelle “particolarità” che la distinguono da un’altra persona. Non sempre sono “difetti” … a volte sono anche pregi. Nel caso di Mina le cose sono un po’ più complicate. “Sei peggio di un bambino capriccioso” E no. Qui si esagera. I bambini spesso non sanno ciò che vogliono, ma un adulto lo sa. Deve saperlo. Lo sa e come. Allora fuori il rospo. Infatti, dice Mina, “al momento giusto/ sai diventare un altro” Ecco, finalmente la soluzione del problema … “Sei grande grande grande” A questo mondo quel che conta è il risultato. Ma non è finita. La canzone di Mina è un più complicata. Bisogna ascoltarla fino in fondo. Apprezzarne la musica … soprattutto le parole. Parole che son quasi un “romanzo di coppia”. Per fortuna che, come in tutte le storie che si rispettano, tutto finisce bene. “Non lasciarmi mai …” Perché? “… sei grande grande grande solamente tu” Buon ascolto. Dino

 
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ROBERTA racconto (403) di Dino Secondo Barili

Post n°21293 pubblicato il 30 Novembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

403

Roberta

Quando in un Ufficio entra una nuova impiegata gli equilibri diventano precari, se non “saltano del tutto”. E’ stato così, un anno fa, anche nell’Ufficio del Dott Giandomenico, cinquant’anni, commercialista affermato, inflessibile nell’osservanza delle disposizioni. Costruire un Ufficio di dieci impiegate non è facile… ma è, soprattutto difficile gestirlo… specialmente in quanto sono tutte donne. Ogni impiegata, nel proprio Ufficio, tende a farsi il “proprio nido” (scrivania, computer, appunti vari…e relazioni interpersonali). La nuova impiegata dell’Ufficio del Dott. Giandomenico, un anno fa, si chiamava Roberta ed aveva appena conseguito la Laurea in Economia e Commercio. Giovane, bella, gentile, intelligente. Già il fatto che fosse la sola ad avere la Laurea (oltre al Dott. Giandomenico) aveva sollevato molte perplessità tra le impiegate, alcune delle quali erano in prossimità della pensione. L’anzianità e l’esperienza sembrano “cose” di poco, ma non è così. L’anzianità conta…e conta l’esperienza. Giacinta, cinquantacinque anni, per esempio, era la più anziana e quella che godeva la fiducia del “Capo”. Quando c’era una pratica complessa, il Dott. Giandomenico la affidava a lei. Le altre impiegate non dicevano nulla… ma, “sotto, sotto”, mugugnavano, spettegolavano, quando non dicevano apertamente “quello che pensavano”. Solite dicerie d’ufficio… dirà qualche lettore. Ma non è così. Tra le persone ci sono delle “affinità elettive”. Ciò che si può dire ad una persona…”non può esser detto ad un’altra”. Inoltre, Giacinta, sposata e un figlio grande, era sempre sorridente. Non si arrabbiava mai (o meglio, così sembrava). Forse, anche per questo, il Dott. Giandomenico la preferiva alle altre … le quali, invece, ogni tanto avevano “il muso”, le “lune” e non poteva dire nulla senza essere “azzannato”. E’ stato così anche per la Dott. Roberta, la quale si è fatta in quattro per essere accettata. Tuttavia i problemi erano nati. A parole tutte le impiegate si offrivano di aiutarla. In realtà, non facevano nulla per agevolarla e inserirla nel contesto dell’Ufficio. Una per un verso, l’altra per un altro… aspettavano solo il momento di far fare brutta figura “alla nuova”… alla faccia della “sua Laurea”. Anche il Dott. Giandomenico si era reso conto che le impiegate si erano coalizzate contro la nuova arrivata. Un giorno convocò Roberta nel suo Ufficio e parlò chiaro. “Mia cara, il mondo del lavoro è molto difficile… specialmente oggi. Se vuoi farti accettare… devi usare ingegno e malizia. Devi fare in modo di farti accettare dalle impiegate.” Roberta, capì la lezione. Siccome, si era resa conto che doveva usare le “armi” che aveva a disposizione, si fece venire un’idea. Una mattina arrivò in Ufficio con cinque biglietti omaggio per uno spettacolo teatrale a Milano. Infatti, la Dott. Roberta era anche animatrice e promotrice di un Gruppo di appassionati di teatro che due volte al mese organizzavano gite per assistere a spettacoli teatrali nei migliori Teatri di Milano. Tutte le impiegate dell’Ufficio del Dott. Giandomenico, rizzarono le orecchie. Tutte, si sentirono coinvolte e desiderose di assistere agli spettacoli. Da quel momento non ci sono state più preclusioni di sorta. Tutte le impiegate volevano aiutare Roberta in merito a qualche pratica. A volte le porte si aprono …e se si usa la “chiave” giusta. A buon intenditor … (con quel che segue). (403)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21292 pubblicato il 30 Novembre 2015 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 
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VIGEVANO di Teresa Ramaioli

Post n°21291 pubblicato il 30 Novembre 2015 da dinobarili
 

VIGEVANO (PAVIA) 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/11/15 alle 09:06 via WEB
Museo della Calzatura ''Pietro Bertolini" di Vigevano é la prima istituzione pubblica in Italia, dedicata alla storia ed alla evoluzione della scarpa. Collocato nella suggestiva sede del Castello Sforzesco, la sua mission é quella di esprimere, attraverso la narrazione del prodotto, sia la storia e l'economia di Vigevano. La tradizione calzaturiera vigevanese é antica, testimoniata da uno Statuto comunale risalente al 1392. Sono nati a Vigevano il primo calzaturificio a modello industriale nel 1866, la prima fabbrica italiana di macchine per calzature nel 1901 e le prime scarpe da tennis realizzate in gomma degli anni '20. La fama internazionale di capitale della calzatura risale tuttavia agli anni '50/'60, quando le paia prodotte annualmente erano oltre 21.000.000, di cui gran parte destinata all'esportazione. E' contestuale a quest'epoca dorata la nascita del Museo, voluto dallo storico Luigi Barni ed intitolato al suo primo sostenitore, l'imprenditore Pietro Bertolini. Oggi é composto da quattro sale più una galleria che ospitano un'esposizione di circa 400 calzature, su un patrimonio complessivo di oltre 3000 pezzi. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ROSSELLA ... YARIS167

Post n°21290 pubblicato il 30 Novembre 2015 da dinobarili
 

CIAO ROSSELLA ... YARIS 167

Yaris167
Yaris167 il 29/11/15 alle 11:35 via WEB
...e una buona domenica a te, da Grosseto.. Rossella :-))
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/11/15 alle 07:05 via WEB
Ciao Rossella. le settimane volano via come il vento. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 30/11/15 alle 07:06 via WEB
Ciao Rossella. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO MARIA ROSARIA ... QMR

Post n°21289 pubblicato il 30 Novembre 2015 da dinobarili
 
Tag: qmr

CIAO MARIA ROSARIA ... QMR

qmr
qmr il 29/11/15 alle 07:10 via WEB
Soognare è bello, ma realizzare i propri sogni ancora meglio.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/11/15 alle 07:02 via WEB
Ciao Maria Rosaria. hai ragione. I sogni che si realizzano sono appaganti. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 30/11/15 alle 07:02 via WEB
Ciao Maria Rosaria. Buona inizio settimana. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°21288 pubblicato il 30 Novembre 2015 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/11/15 alle 09:04 via WEB
DUOMO DI MILANO-----Nel 1386 fu posta la prima pietra del Duomo di Milano, dedicato a Santa Maria Nascente, per decisione dell’arcivescovo Antonio Saluzzo. Il Duomo è alto 108 metri e mezzo, lungo 158 e largo 96, con 150 doccioni, e 135 guglie.Gli artisti influenzati da testi sacri scolpirono dei doccioni bestiali e affascinanti. Le caratteristiche degli animali immaginari furono reinterpretate in chiave cristiana. Alcuni studiosi hanno teorizzato che le gargolle siano state utilizzate come guardiani delle chiese per tenere lontano i demoni. Altri pensano che questi doccioni simboleggiassero demoni, da cui i passanti avrebbero trovato scampo in chiesa. A volere la costruzione gotica fu il signore di Milano, Gian Galeazzo Visconti. La cattedrale fu consacrata dall’arcivescovo Carlo Borromeo nel 1572. Fino alla metà del XIX secolo, gli orologi di Milano erano regolati dalla meridiana del Duomo. Un foro sul soffitto cattura un raggio di luce che cade sul pavimento: quando la luce segnava mezzogiorno si dava un segnale e la campana del Cordusio, vicino a Piazza Mercanti, suonava. Nel Duomo c’è un quadro che raffigura la Vergine, detto della Madonna delle Rose. Nel quadro non ci sono fiori raffigurati, il suo nome è legato a una leggenda. Nel 1409 Milano era assediata dagli eredi di Bernabò, in lotta con Giovanni Maria Visconti, signore di Milano. La gente, non avendo più armi per difendersi, decise di rubare tutto ciò che trovava nel cantiere del Duomo. Una donna ogni giorno si recava davanti al quadro della Vergine, pregando per il figlio ferito e portava un mazzo di rose. Un giorno trovò le rose ,di alcuni giorni prima, appassite, si mise a piangere, e le rose rifiorirono. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 

 
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