Messaggi del 09/12/2015

BUON MERCOLEDI' ... DA PAVIA

Post n°21357 pubblicato il 09 Dicembre 2015 da dinobarili
 

BUON MERCOLEDI’ …

 DA PAVIA

9 dicembre 2015

“Per vivere alla grande … ogni giorno, un’idea nuova”

Dino

62 “una canzone al giorno”

Claudio Villa

“Passeggiando per Milano”

Tra i migliori divertimenti vi è certamente quello di passeggiare per la città. Oggi, viviamo un momento particolare. Molte persone preferiscono non correre rischi e rimanere nelle proprie case a guardare “il mondo” per mezzo della TV.  Diciamo che il momento non è bello. Anzi, è proprio quello che nessuno si aspettava. Per fortuna che le canzoni aiutano sempre. Per esempio, Claudio Villa ci propone “Passeggiando per Milano” che è tutto un programma. Dice il testo. “Quanto mi diverto nel viaggiar” Chi non si diverte? “le città più belle a visitar”e fin qui siamo d’accordo. C’è, però, una sorpresa “Ma fra tutte quante le città/ la più bella e gaia in verità/ è la gran Milano …” Detto da un “romano de’ Roma” come il grande Claudio Villa è superlativo … e spiega pure il perché. “Passeggiando per Milan/ camminando piano piano/ quante cose puoi vedere/ quante cose puoi sapere” Non c’è niente da fare. Ciò che si vede e si sente a Milano non si sente e si vede in alcuna altra parte del Mondo (campanilista). C’è La Scala, il Duomo, la Galleria … ma, soprattutto c’è il quadrilatero della moda. Moda, oggi, vuol dire tutto. E’ un mondo in continuo movimento 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno. E’ il mondo della creatività … in assoluto. Basta una canzone per scatenare la fantasia … e con la fantasia, seduti nel salotto di casa, si può anche “Passeggiare per Milano … camminare piano, piano … con te” Buon ascolto. Dino

 
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GIANMARCO racconto (413) di Dino Secondo Barili

Post n°21356 pubblicato il 09 Dicembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

413

 Gianmarco

L’Oltrepò Pavese è un vasto territorio in maggioranza collinare dove le persone hanno sempre avuto una vita dura in tutte le epoche e in tutte le stagioni. Molti abitanti dell’Oltrepò, oggi, terminata la Scuola, cercano occupazione a Milano. Anche Gianmarco ha avuto il suo primo impiego a Milano… molti anni fa. A Milano ha incontrato Sofia. Si è innamorato e si è sposato. Di figli non ne sono venuti. Il tempo è volato via. Un anno fa. Gianmarco è andato in pensione. In tutta la sua vita ha avuto un solo pensiero. Tornare al suo paese natale… incuneato nelle colline dell’Oltrepò Pavese. Un luogo sperduto. Difficile da raggiungere, ai margini di fitti boschi di castagno… dove erano rimasti solo pochi abitanti e dove nessuno si fermava. Gianmarco, invece, aveva le idee chiare. Il suo paese natio era il più bello del mondo e aveva tutte le qualità per essere conosciuto ed apprezzato. Quando Gianmarco ne parlò con la moglie Sofia… successe il finimondo. Sofia era facile ad andare in fumo. “Ma come fai a farti venire in mente certe idee? Siamo a Milano. Abbiamo tutte le comodità sottoscala… e tu pensi di andare a vivere in un luogo dimenticato da Dio e dagli uomini…Questa è pazzia pura.” Gianmarco, però, sapeva come prenderla. La lasciò sfogare. Le lasciò dire ciò che voleva …e poi faceva di testa sua (come fanno spesso le persone originarie della montagna). Un mese dopo il pensionamento, Gianmarco aveva già messo gli occhi sulla casa “ideale”nel paese natio. In realtà non aveva fatto fatica perché c’erano parecchie case in vendita che aspettavano l’acquirente. Le famiglie residenti erano solo dodici in tutto…e l’unico posto frequentato era la “Vecchia Osteria del Cavallo Zoppo”. Il vecchio Oste si lamentava in continuazione che gli affari non andavano bene. Si lamentava… ma tirava avanti. Gianmarco dopo aver fatto trasloco aveva preso contatto con l’Oste. “Tu mi fai partecipe della tua attività. Mi dai la possibilità di darti una mano nella gestione dell’attività…ed io ci metto “idee, iniziativa e lavoro”. Il vecchio Oste era diffidente, come buona parte dei commercianti. Tergiversò… ma di far partecipe Gianmarco non aveva alcuna voglia. Diceva dentro di sé… “E se questo “milanese rimpatriato” ha annusato l’affare e mi taglia fuori? Difficile capire cosa ha nella mente. Meglio non cedere e non fidarsi…” I giorni passavano e Gianmarco diventava impaziente. Un giorno il vecchio Oste si sentì poco bene e fu lui stesso a chiedere a Gianmarco di “di tenere aperta l’Osteria del Cavallo Zoppo”. Era quello che Gianmarco aspettava. Ora, la strada era spianata. Ne parlò con sua moglie Sofia la quale non solo andò in fumo… ma diede in escandescenze. Gianmarco cercò di calmarla. Non vi riuscì. “Ti ho dato retta e sono venuto in Oltrepò. Non volevo lasciare Milano e tu hai comprato casa dove hai voluto… Cosa vuoi ancora? Che mi metta a lavorare dopo che sono andata in pensione? Ma tu sei matto da legare! Se insisti… ti lascio e ritorno a Milano…” Sembrava proprio che questa volta Gianmarco avesse toccato il fondo. Il “milanese rimpatriato” fece tutto di testa sua. Tenne aperta l’Osteria e dopo una settimana inventò “una nuova gestione”. Chiese a Sofia, sua moglie, di fare da “cavia” come prima ospite. Il programma era: “Una giornata di benessere all’Osteria del Cavallo Zoppo”. L’Osteria avrebbe ospitato una sola persona al giorno, massimo una coppia (uomo e donna). Gianmarco “offrì a Sofia un programma tipo”. Metà mattina lunga passeggiata nel bosco di castagni. A mezzogiorno pranzo superlativo assoluto con vini favolosi dell’Oltrepò Pavese. Seguito dai “racconti” dell’Osteria del Cavallo Zoppo. Infine, visita alla Fontana della Strega per bere “l’acqua della felicità”. Sofia, la moglie di Gianmarco, fu talmente sorpresa e soddisfatta del menù che si associò subito al marito come aiutante. Aveva scoperto… come vivere una “pensione da sogno”.(413)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21355 pubblicato il 09 Dicembre 2015 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 

 

 

 
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ASPETTANDO IL NATALE di Teresa Ramaioli

Post n°21354 pubblicato il 09 Dicembre 2015 da dinobarili
 

ASPETTANDO IL NATALE

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/12/15 alle 14:03 via WEB
Babbo Natale La tradizione in Francia, il modo in cui si festeggia il Natale varia molto da una regione all'altra, anche il modo di nominare Babbo Natale cambia: Père Chalande, Homme Noël, Bonhomme Noël, Barbassioné, Père Janvier, Saint Nicolas,... I francesi amano molto i presepi. Ad Aubagne, in Provenza, si realizzano dei personaggi in terracotta, che vengono chiamati "santoni", per metterli nei presepi. I canti natalizi hanno la loro parte durante le festività. E' in Provenza che si è inventata la canzone "E' nato il divino bambino". Durante le feste, in Francia, si mangiano il tacchino, le castagne, il prosciutto cotto, l'arrosto di maiale, le ostriche e del fois gras (paté di fegato d'oca). Il dolce tipico, a forma di tronco d'albero, la buche. I bambini ricevono i doni la notte di Natale, mentre gli adulti si scambiano i regali per Capodanno. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DA CREMONA

Post n°21353 pubblicato il 09 Dicembre 2015 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 08/12/15 alle 15:39 via WEB
Buona festa dell'Immacolata Dino! Un sorriso, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/12/15 alle 07:21 via WEB
Ciao Antonella. Grazie per il buona Festa dell'Immacolata. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 09/12/15 alle 07:21 via WEB
Ciao Antonella. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO LAURA ... LAURA1953 (VALENCIA-SPAGNA)

Post n°21352 pubblicato il 09 Dicembre 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LAURA 1953

VALENCIA SPAGNA

laura1953
laura1953 il 08/12/15 alle 12:14 via WEB
Ciao Dino,ti faccio tanti auguri di una buona festa dell' immacolata un abbraccio.. Laura CLICCA
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/12/15 alle 07:12 via WEB
Ciao Laura - grazie per il clicca. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 09/12/15 alle 07:18 via WEB
Ciao Laura. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ASPETTANDO IL NATALE di Teresa Ramaioli

Post n°21351 pubblicato il 09 Dicembre 2015 da dinobarili
 

ASPETTANDO IL NATALE 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/12/15 alle 14:01 via WEB
CALENDARIO DELL'AVVENTO-- mercoledi 9 DICEMBRE--La piccola fiammiferaia- Era la fine dell'anno faceva molto freddo. Una povera bambina camminava a piedi nudi per le strade della città. La mamma le aveva dato un paio di pantofole, ma erano troppo grandi e la povera piccola le aveva perdute attraversando la strada. Un monello si era precipitato e aveva rubato una delle pantofole perdute. Egli voleva farne una culla per la bambola della sorella. La piccola portava nel suo vecchio grembiule una gran quantità di fiammiferi che doveva vendere. Sfortunatamente c'era in giro poca gente: infatti quasi tutti erano a casa impegnati nei preparativi della festa e la poverina non aveva guadagnato neanche un soldo. Tremante di freddo e spossata, la bambina si sedette nella neve: non osava tornare a casa, poichè sapeva che il padre l'avrebbe picchiata vedendola tornare con tutti i fiammiferi . Le mani della bambina erano quasi gelate. Un pochino di calore avrebbe fatto loro bene! La piccola prese un fiammifero e lo sfregò contro il muro. Una fiammella si accese e nella dolce luce alla bambina parve di essere seduta davanti a una grande stufa! Le mani e i piedi cominciavano a riscaldarsi, ma la fiamma durò poco e la stufa scomparve. La piccola sfregò il secondo fiammifero e, attraverso il muro di una casa, vide una tavola riccamente preparata. In un piatto fumava un'oca arrosto.... All'improvviso, il piatto con l'oca si mise a volare sopra la tavola e la bambina stupefatta, pensò che l'attendeva un delizioso pranzetto. Anche questa volta, il fiammifero si spense e non restò che il muro bianco e freddo. La povera piccola accese un terzo fiammifero e all'istante si trovò seduta sotto un magnifico albero di Natale. Mille candeline brillavano e immagini variopinte danzavano attorno all'abete. Quando la piccola alzò le mani il fiammifero si spense. Tutte le candele cominciarono a salire in alto verso il cielo e la piccola fiammiferaia si accorse che non erano che stelle. Una di loro tracciò una scia luminosa nel cielo: era una stella cadente. La bambina pensò alla nonna che le parlava delle stelle. La nonna era tanto buona! Peccato che non fosse più al mondo. Quando la bambina sfregò un altro fiammifero sul muro, apparve una grande luce. In quel momento la piccola vide la nonna tanto dolce e gentile che le sorrideva. -Nonna, - esclamò la bambina - portami con te! Quando il fiammifero si spegnerà, anche tu sparirai come la stufa, l'oca arrosto e l'albero di Natale! E per far restare l'immagine della nonna, sfregò uno dopo l'altro i fiammiferi. La vecchina prese la nipotina in braccio e tutte e due, trasportate da una grande luce, volarono in alto, in alto dove non c'era fame,non c'era freddo , non c'era paura.Ciao a tutti gli amici del blog,leggete la fiaba con i vostri bambini. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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