Messaggi del 11/12/2015

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

Post n°21370 pubblicato il 11 Dicembre 2015 da dinobarili
 

BUON VENERDI’…

 DA PAVIA

11 dicembre 2015

“L’entusiasmo è la miglior medicina”

Dino

64 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in musica”

Claudio Villa

“Firenze sogna”

Gli Inglesi … e soprattutto le Inglesine sono innamorate di Firenze e della Toscana. Appena possono si godono una vacanza fiorentina … che da sola rappresenta il massimo della felicità. Del resto come si fa a dar loro torto? Hanno un  gusto insuperabile. Poi, Firenze è Firenze. Firenze è bella anche e soprattutto di notte. Lo dice il noto valzer lento interpretato magistralmente da Claudio Villa …”Firenze stanotte sei bella/ in un manto di stelle” E quando non la è? Anche di giorno … ma di notte ancor di più. Motivo? “Nell’ombra nascondi gli amanti/ le bocche tremanti/ si parlan d’amor” Quando c’è di mezzo l’amore, il risultato è scontato. “Sull’Arno d’argento/ si specchia il firmamento …” Vorrei vedere … “Dorme Firenze … sotto il raggio della Luna” Anche la Luna fa la sua parte. E che parte! … tutta al femminile. Motivo? “… dietro ad un balcone veglia una Madonna bruna” Ecco perché il grande Sandro Botticelli ha dipinto quadri così. E, a Firenze, c’è qualcosa in più. “… balconi adornati/ schiudetevi ancora/ ché passa l’amore”… sempre … mattina, mezzogiorno e sera. Hai voglia poi che le “Inglesine” lasciano Firenze … Dove trovano una città più bella? Comunque …“un vostro sorriso è la vita/ la gioia infinita/ l’eterna passion” Buon ascolto e buona vacanza a Firenze.  Dino

 
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ETTORE racconto (415) di Dino Secondo Barili

Post n°21369 pubblicato il 11 Dicembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

415

 Ettore

Ettore, trentacinque anni, impiegato amministrativo presso una Agenzia Commerciale di Milano aveva un problema… il lunedì. Il lunedì era la sua giornata nera. Abitando a Pavia, doveva prendere il treno e… quello del lunedì… aveva “il sapore” di una “carretta dei condannati a morte”. Ettore ne parlava apertamente in Ufficio. Un lunedì mattina era particolarmente corrucciato. Se ne accorse anche l’addetta alla portineria del Palazzo di dodici piani nel quale lavorava. “Signor Ettore…che cos’ha? Le è capitata qualche disgrazia?” Ettore spiegò la situazione. L’addetta alla Portineria era una donna furba, piuttosto robusta, e generosa di consigli. “Signor Ettore, il suo problema non è il lunedì… ma la domenica.” L’impiegato rizzò le orecchie. “Come ha detto?” – “Ho detto che il suo problema non è il lunedì, ma la domenica. Se alla domenica si alzasse alla stessa ora degli altri giorni… il lunedì sarebbe un sogno. Inoltre, visto che lei abita a Pavia… mi hanno detto che lungo le rive del fiume Ticino si possono fare delle bellissime passeggiate…”Ettore ringraziò…e non dimenticò l’osservazione. Effettivamente, essendo single, alla domenica si dimenava nel letto per ore. Non trovava mai il coraggio di alzarsi. Inoltre, bighellonava per il resto della giornata da un Bar all’altro, alla ricerca di qualche amico… tra quelli rimasti. Parecchi amici, infatti, si erano sposati o convivevano con la loro dolce metà. Dopo averci pensato per tutta la settimana, la domenica successiva al consiglio della Portinaia del Palazzo, Ettore, si era alzato alla stessa ora degli altri giorni. Si era iscritto al “gruppo camminatori del Ticino”. Un gruppo che si ritrovava al Ponte Coperto di Pavia, tutte le domeniche alle sette del mattino. Si dice che camminare fa bene alla salute… specialmente lungo il fiume dove l’aria è pura, fresca e si rimescola continuamente. Ettore aveva acquistato una bella tuta, le scarpe da ginnastica e tutto il resto. Anche lo spirito dell’impiegato era cambiato… Dopo la partenza, però, Ettore, aveva osservato che nel “gruppo camminatori del Ticino” ogni partecipante cercava un’altra persona (dell’altro sesso) per chiacchierare. Così l’impiegato si ritrovò solo in coda al gruppo…solo come un cane. Il lunedì successivo ne parlò, un po’ rammaricato, al suo collega d’Ufficio, Gianfilippo. Il collega ne comprese il disagio. Cercò di dare una mano. Abitando a Pavia, pensò in un primo tempo di iscriversi al “gruppo camminatori del Ticino”… Poi, ci pensò. Gianfilippo aveva una sorella trentenne, Delfina, la quale si era appena lasciata con il moroso ed era giù di corda. “Delfina” – disse Gianfilippo alla sorella –“C’è il mio collega Ettore il quale tutte le domeniche mattina cammina lungo le rive del Ticino. Essendo solo, avrebbe bisogno di una compagnia. Posso fare il tuo nome?” La sorella si sentì sollevata… ma avanzò subito una domanda. “Quanti anni ha… quel tuo collega? E’ single… oppure è impegnato sentimentalmente?” Gianfilippo spiegò la situazione… Non solo. Aggiunse, pure, che Ettore era proprio un bravo ragazzo, con i piedi per terra… e la testa a posto. E’ stato proprio Gianfilippo a telefonare a Ettore per dare la notizia. L’impiegato dell’Agenzia Commerciale di Milano ne fu entusiasta. Volle subito parlare con Delfina la quale era desiderosa di avere un “nuovo” uomo… da coccolare. Da quel momento, Ettore non ebbe più il problema del lunedì. Anzi … il lunedì era un’indispensabile giornata di assoluto riposo… dopo il grande e impegnativo dispendio di energie della domenica. - (415)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21368 pubblicato il 11 Dicembre 2015 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 

 

 

 
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ASPETTANDO IL NATALE di Teresa Ramaioli

Post n°21367 pubblicato il 11 Dicembre 2015 da dinobarili
 

ASPETTANDO IL NATALE 

di Teresa Ramaioli


 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/12/15 alle 17:28 via WEB
CALENDARIO DELL’AVVENTO—venerdi 11 DICEMBRE—LA STELLA COMETA--Tanto, tanto tempo fa nel cielo splendevano delle stelle luminose e bellissime. Solamente una era piccinina e timida e la sua tenera e fioca luce si intravedeva appena!! Le altre stelle la canzonavano e la prendevano in giro dicendo: "Ah, tu sei una minuscola stella e di sicuro in terra nessuno ti vede; ben presto una folata di vento spegnerà Ia tua debole luce e tu non esisterai più per nessuno ". Invece tutti i bambini, sulla terra, ammiravano quella stellina che era la loro preferita e che metteva nel loro cuoricino tanto calore e tanto amore. Anche il vento, quando le era accanto, soffiava adagio per paura di spegnerla e le altre stelle gelose e superbe si arrabbiavano. Decisero di farle un sacco di dispetti e la poveretta, stanca e triste, abbandonò il cielo e scese sulla terra. Ad un certo punto dalla finestra di una capanna misera e spoglia scorse un vecchietto, che aveva molto fred-do e era ammalato. La stellina, senza farsi notare, passò dal buco della serratura, si avvicinò lentamente all'anziano e si accoccolò ai piedi del suo letto. Subito egli si sentì invadere da un calore che gli saliva dalle estremità fino alla testa. Il suo viso pallido e scarno prese colore ed alla stellina parve che, nella penombra. sorridesse. Se ne andò via senza farsi vedere e riprese il suo cammino. D'improvviso sentì un bambino che si lamentava e si rigirava nel letto, non riusciva ad addormentarsi, perché nel buio la sua fantasia si scontrava con fantasmi ed assassini. La stellina si appoggiò delicatamente sul comodino ed il bambino appena la vide non ebbe più paura: essa brillava allegramente ed egli si sentì felice e tranquillo. I suoi occhietti si fecero sempre più pesanti e Si addormentò profondamente sognando cose liete e divertenti. La stellina usci in punta di piedi decisa a proseguire il suo cammino senza fermarsi più per nessuno, ma era troppo buona e quando sentì i lamenti di una donna non poté fare a meno di avvicinarsi per consolarla. Era una vecchia vedova alla quale era morto il marito, chiusa nel suo dolore, non faceva che piangere e scrivere poesie tristissime che spezzavano il cuore. Pensava che Dio, permettendo un dolore così, fosse crudele e cattivo. La stellina le si mise accanto e con tutto il suo splendore e la sua vitalità le fece capire che aveva sbagliato: con tutta Ia sua luminosità fece trasparire gli aspetti positivi della vita e la vedova, pentita, si sentì leggera come se quell'essere minuscolo le avesse tolto un peso enorme che le impediva di amare: pianse di felicità. La stellina si sentì commossa ed orgogliosa, ma non si vantava affatto e molto dignitosamente se ne andò. Era un p0' malinconica perché avrebbe dovuto tornare in cielo. Cercava di non ascoltare le altre stelle e di amarle ugualmente anche se la deridevano. Si lasciò andare alto sconforto e pianse un po': le sue lacrime dorate cadevano al suolo con un leggero tintinnio. In quello stesso istante un bagliore fortissimo ed immenso la travolse e sentì una voce rimbombante intorno: quella di Dio: "Stellina ti voglio premiare per la tua bontà e per il tuo coraggio, fra tutte sarai la stella più bella e domani guiderai i Re Magi e veglierai sulla capanna quando nascerà Gesu". Gli angeli cantarono dolcemente e la stella Si trasformò in una enorme e lucente palla di fuoco con una coda maestosa: la stella cometa. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO ELLEN ELLEN

Post n°21366 pubblicato il 11 Dicembre 2015 da dinobarili
 

CIAO ELLEN ELLEN

ellen_ellen
ellen_ellen il 10/12/15 alle 12:01 via WEB
Ti auguro buona giornata che la gioia sia nel tuo cuore..un abbraccio...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/12/15 alle 07:21 via WEB
Ciao. Grazie della visita e dell'augurio. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 11/12/15 alle 07:21 via WEB
Ciao. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°21365 pubblicato il 11 Dicembre 2015 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

tanmik
tanmik il 10/12/15 alle 06:51 via WEB
Grazie Dino dei tuoi meravigliosi messaggi inerenti al big della Canzone, che trovo molto interessanti leggere. Un abbraccio ....MIK
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/12/15 alle 07:18 via WEB
Ciao Mik. Grazie a te del tuo bel commento. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 11/12/15 alle 07:18 via WEB
Ciao Mik. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ASPETTANDO IL NATALE di Teresa Ramaioli

Post n°21364 pubblicato il 11 Dicembre 2015 da dinobarili
 

ASPETTANDO IL NATALE 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/12/15 alle 17:32 via WEB
CALENDARIO DELL’AVVENTO—giovedi 10 DICEMBRE--"Il pettirosso" Nella stalla dove stavano dormendo Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù, il fuoco si stava spegnendo. Presto ci furono soltanto alcune braci e alcuni tizzoni ormai spenti. Maria e Giuseppe sentivano freddo, ma erano cosi stanchi che si limitavano ad agitarsi inquieti nel sonno. Nella stalla c'era un altro ospite: un uccellino marrone. Era entrato nella stalla quando la fiamma era ancora viva; aveva visto il piccolo Gesù e i suoi genitori, ed era rimasto tanto contento che non si sarebbe allontanato da li neppure per tutto l'oro del mondo. Quando anche le ultime braci stavano per spegnersi, l'uccellino pensò al freddo che avrebbe patito il bambino che dormiva sulla paglia della mangiatoia. Spiccò il volo e si posò su un coccio accanto all'ultima brace. Cominciò a battere le ali facendo aria sui tizzoni perchè riprendessero ad ardere. Il piccolo petto bruno dell'uccellino diventò rosso per il calore che proveniva dal fuoco, ma il pettirosso non abbandonò il suo posto. Scintille roventi volarono via dalle brace e gli bruciarono le piume del petto ma egli continuò a battere le ali finchè alla fine tutti i tizzoni arsero in una bella fiammata. Il piccolo cuore del pettirosso si gonfio di orgoglio e di felicità quando il bambino Gesù sorrise sentendosi avvolto dal calore. Da allora il petto del pettirosso è rimasto rosso, come segno della sua devozione al bambino di Betlemme. Ciao , ecco una bella favola di Natale da raccontare ai bambini. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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