Messaggi del 23/12/2015

BUON MERCOLEDI' ... DA PAVIA

Post n°21452 pubblicato il 23 Dicembre 2015 da dinobarili
 

BUON MERCOLEDI’ …

 DA PAVIA

23 dicembre 2015

 

“Quando l’amore c’è … le difficoltà si superano”

Dino

 

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Dino Barili

 

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76 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in musica”

Fausto Cigliano

“Souvenir d’italie”

Si fa presto a dire Italia … ma l’Italia è lunga e stretta. Poi, ci sono le isole. Isole che sono altrettante “Italie”. Si dice che le persone sono il frutto di ciò che mangiano, bevono, respirano … Ecco il segreto. Il segreto è nell’aria che in Italia si respira … tutti i giorni, in ogni momento. Certo è che in Italia, isole comprese, si respira … musica, canzoni, melodie. Ne dice qualcosa una canzone di tanti anni fa (1957) “Souvenir d’italie” E’ il canto di una donna (una turista) che in Italia ha incontrato l’amore. L’ha incontrato … L’ha vissuto (ha amato) … ma “deve” partire. Tornare al suo paese, alla sua città … e canta così “Ti lascio paese dei sogni/ e porto con me questo piccolo/ tuo souvenir” Già. Una parola. “un piccolo souvenir”. Quale? “E’ solo una bianca conchiglia/ con l’eco del mare/ che dice all’orecchio sommessa/ “Non devi partir” Molti parlano (male) dell’Italia … poi, tutti finiscono qui, in Italia (e non partono più). Con la scusa che “non è la conchiglia … giusta”. Buon ascolto. Dino  

 
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GIACINTO racconto (428) di Dino Secondo Barili

Post n°21451 pubblicato il 23 Dicembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

428

Giacinto

Il Prof. Giacinto, Docente di Lettere in un Liceo milanese stava attraversando un periodo “nero”. Cinquant’anni ben portati. Una conoscenza della materia (Dante in particolare) di cui andava orgoglioso, lo stipendio sicuro… (non era proprio così “nero” come il lettore potrebbe pensare). Il problema vero di Giacinto…erano le donne. A cinquant’anni era ancora scapolo (anzi, single) e questo poteva “non essere” un problema … Il fatto è che il Professore, non poteva fare a meno delle donne. Ne era attratto. Erano il suo chiodo fisso. Il cinquantenne, però, si era fatto una cattiva fama presso il gentil sesso. Nessuna donna, dopo aver saputo che era il Prof. Giacinto, voleva uscire… nemmeno per caffè al Bar. Quando una persona si trova in un “vicolo cieco”… cerca tutte le possibili scappatoie per uscirne. All’apparenza, il Professore sorrideva sempre, aveva parole gentili con tutti… Dentro di sé, però, si mangiava il fegato. Pensò di rivolgersi ad un suo amico Psicologo, il Dott. Martino, il quale lo sottopose a parecchie “sedute”. L’amico Psicologo, alla prima seduta andò subito al sodo. “Giacinto, non per sapere i tuoi affari, ma cos’è che ti ha portato ad avere una così cattiva fama presso le donne?” Il Docente di Lettere aveva bisogno di “liberarsi la coscienza”. Partì come un proiettile. “Vedi Martino. Le donne sono il sogno della mia vita. Per loro non so cosa farei… Il fatto è che hanno un modo di fare che mi mette a disagio ed io reagisco. Ti faccio un esempio. Io, mi avvicino ad una donna che mi piace. Sono attratto dal suo fisico, dai suoi capelli, dal suo viso, dai suoi occhi, dalla sua bocca, dalla sua voce… Pensi subito di aver trovato la persona giusta, la donna ideale. Cominci a sognare… a vederla accanto a te, sempre sorridente, gentile, disposta a dialogare, a parlare delle cose di casa… senza trasformarle in “dramma”. Il mio desiderio è di poter parlare d’amore, di poesia, d’arte… Invece, dopo un po’…(dopo che “lei” pensa di averti “ingabbiato”)… la donna che hai lungamente atteso, sognato, desiderato… comincia a farti domande, con chi sei stato, dove, che cosa hai detto, che cosa hai fatto… A quel punto, cerchi di essere convincente… cioè, raccontare i fatti della vita quotidiana. Invece, no. La donna che credevi disposta a dialogare, a parlare d’amore, si trasforma in un “gendarme”, in un “giudice” il cui scopo è… limitare la tua libertà. La libertà di incontrare gli amici con i quali parlare di tutto. Non parliamo poi, se viene a sapere che tra gli amici… ci sono anche le amiche. Allora si… che comincia l’immancabile sospetto che tu hai una doppia vita… con chissà quali relazioni. A quel punto, il rapporto comincia a diventare una “camicia di forza”. Un modo di sentirti in prigione… una prigione senza sbarre… ma sempre “prigione”. Allora non c’è che una soluzione. Battere in ritirata… prima che sia troppo tardi. Se una donna si comporta così… quando non è ancora sposata… immaginarsi, il giorno, in cui diventa moglie.” Il Dott. Martino prese nota, ma non disse nulla. Pose, però, una nuova domanda. “Allora, secondo te, Giacinto una delle crisi della coppia di oggi, pensi sia dovuta all’eccessiva vocazione della donna a condizionare l’uomo in tutti i suoi movimenti e pensieri?” Il Professore di Lettere si incendiò. “Martino, ti dico solo una cosa. La tendenza della donna è di mettere “psicologicamente” in crisi l’uomo, nel suo modo di pensare e di agire, mettendo in discussione tutto ciò che fa e dice. Quando un uomo si sente sul “banco degli imputati” in ogni momento della giornata… non ha che una alternativa … cercare la donna giusta. Ma, quella “donna”, forse, esiste solo nel mondo dei sogni….” - (428)

 
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BUONA GIORNATA

Post n°21450 pubblicato il 23 Dicembre 2015 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI


 
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ASPETTANDO IL NATALE di Teresa Ramaioli

Post n°21449 pubblicato il 23 Dicembre 2015 da dinobarili
 

ASPETTANDO IL NATALE 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 22/12/15 alle 12:15 via WEB
CALENDARIO DELL’AVVENTO----mercoledi 23 DICEMBRE ---ELIOGABALO E MATUSALEMME --- Il piccolo e zoppo Matusalemme ed Eliogabalo (detto Gabalo) erano due ragazzi poveri della città. Avevano sempre vissuto, dalla nascita, nel collegio dei ragazzi poveri. “Sai che domani è Natale?” chiese Gabalo, un giorno che tutti e due stavano spalando la neve dall'ingresso dell'istituto. “Ah, davvero?” rispose Matusalemme. “Spero proprio che la signora Pynchurn non se ne accorga. Diventa particolarmente antipatica nei giorni di festa!” L'antipatica signora Pynchum era la direttrice dell'istituto dei poveri, ed era temuta da tutti. Matusalemme proseguì: “Gabalo, tu credi che Babbo Natale ci sia davvero?”. “Certo che c'è”. “E allora perché non viene mai qui alla casa dei poveri?”. “Beh”, rispose Gabalo, “noi stiamo in una strada tutte curve, lo sai no? Forse Babbo Natale non riesce a trovarla”. Gabalo cercava sempre di mostrare a Matusalemme il lato bello delle cose, anche quando non c'era! Proprio in quel momento un'automobile investì un povero cane che cadde riverso sulla neve. Gabalo corse subito in suo aiuto e vide che aveva una zampa rotta. Fece una stecca e fasciò strettamente la zampa del cane. Gabalo lesse sul collare che il cane apparteneva al dottor Carruthers, un medico famoso nella città. Lo prese in braccio e si avviò verso la casa del dottore. Il dottore aveva una gran barba bianca lo accolse con un sorriso e gli chiese chi aveva immobilizzato e steccato così bene la zampa del cane. “Perbacco, io, signore”, rispose Gabalo e gli raccontò di tutti gli altri animali ammalati che aveva guarito. “Sei un ragazzo davvero in gamba!” gli disse alla fine il dottor Carruthers guardandolo negli occhi. “Ti piacerebbe venire a vivere da me e studiare per diventare dottore?”. Gabalo rimase senza parole. Andare lontano dalla signora Pynchum e non essere più uno “della Casa dei Poveri”, diventare un dottore! “Oh, oh s-s-sì, signore! Oh ... ”. Improvvisamente la gioia svanì dai suoi occhi. Se Gabalo se ne andava, chi si sarebbe preso cura del piccolo e zoppo Matusalemme? “lo... io vi ringrazio, signore” disse. “Ma non posso venire, signore! E prima che il dottore scorgesse le sue lacrime corse fuori dalla casa”. Quella sera, il dottor Carruthers si presentò all'istituto con le braccia cariche di pacchetti. Quando Matusalemme lo vide cominciò a gridare: “è arrivato Babbo Natale!”. Il dottore scoppiò a ridere e, mentre consegnava al ragazzo un pacchetto dai vivaci colori, notò che zoppicava e gli fece alcune domande. Dopo un attimo, il dottor Carruthers disse: “Conosco un ospedale in città dove potrebbero guarirti. Hai parenti o amici?”. “Oh, sì”, rispose subito Matusalemme, “ho Gabalo!”. Il dottore lanciò uno sguardo penetrante a Gabalo. “È per lui che non hai voluto venire a stare da me, figliuolo.” “Beh, io... io sono tutto quello che lui possiede”, rispose Gabalo. Il dottore, profondamente commosso, disse: “E se prendessi anche Matusalemme con noi?”. Questa volta a Gabalo non importò che tutti vedessero le sue lacrime, e Matusalemme si mise a battere le mani dalla gioia. Naturalmente non sapeva che sarebbe guarito e che un giorno Gabalo sarebbe diventato un chirurgo famoso. Tutto quello che sapeva era che Babbo Natale aveva trovato la strada per la casa dei poveri e che lo portava via con Gabalo. ---Buon Natale –Teresa Ramaioli
(Rispondi)

 

 

 

 
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ASPETTANDO IL NATALE di Teresa Ramaioli

Post n°21448 pubblicato il 23 Dicembre 2015 da dinobarili
 

ASPETTANDO IL NATALE 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 22/12/15 alle 12:17 via WEB
Poesia di Pasquale Ruocco Nevicata Le casette stupefatte sono bianche come latte. Tutto è bianco, monte e valle... E' un diluvio di farfalle. Lungo i tetti, sopra i rami, che merletti, che ricami! Che stupore per gli uccelli! che cappucci sugli ombrelli! Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli
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CIAO LAURA ... LAURA1953 (VALENCIA-SPAGNA)

Post n°21447 pubblicato il 23 Dicembre 2015 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LAURA 1953

VALENCIA SPAGNA

laura1953
laura1953 il 22/12/15 alle 11:53 via WEB
Ciao Dino,il regalo più bello quest’anno non lo troverò sotto l’albero ma nel mio cuore: la nostra amicizia. Buon Natale a te e famiglia.Un grande abbraccio ..Laura CLICCA
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/12/15 alle 07:53 via WEB
Ciao Laura. troppo gentile. Grazie. Buon Natale. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 23/12/15 alle 07:54 via WEB
Ciao Laura. Grazie per il clicca. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°21446 pubblicato il 23 Dicembre 2015 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

 
tanmik
tanmik il 22/12/15 alle 08:06 via WEB
DINO, Natale è dono, è amore, è pace e condivisione. Donati, ama, riappacificati e condividi la gioia con i tuoi fratelli di tutto il mondo. Buon Natale! Un abbraccio da MIK. http://i49.tinypic.com/fdamgy.gif
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/12/15 alle 07:41 via WEB
Ciao Mik. Hai ragione. Buon Natale. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 23/12/15 alle 07:41 via WEB
Ciao Mik. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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