Messaggi del 25/12/2015

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

Post n°21472 pubblicato il 25 Dicembre 2015 da dinobarili
 

BUON NATALE E …

TANTA FELICITA’

 

BUON VENERDI’ …

(NATALE 2015)

 … DA PAVIA

25 dicembre 2015

 

“Con amore … si vive alla grande”

Dino

 

Vedi … pagina

FACEBOOK   

Dino Barili

 

Scrivere le proprie impressioni su Blog/Libero - Dino Barili

 

78 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Enrico Caruso

“ ’O Sole mio”

“ ‘O Sole mio” scritta da Capurro, Di Capua, Mazzucchi nel 1898 è una delle canzoni napoletane più conosciute al mondo. E’ stata interpretata da Artisti di tutto il mondo … in quasi tutte le lingue. Quando una persona sente le parole di  “ ‘O Sole mio” il suo pensiero va subito a Napoli, al suo mare azzurro che non ha uguali. D’altro canto come si può pensare diversamente? “Che bella cosa na jurnate ‘e sole/ n’aria serena doppo na tempesta!” Nella vita ci sono alti e bassi. Ci sono pure dei momenti tempestosi. Ma ecco il segreto di “ ‘O Sole mio” “Pe’ ll’aria fresca pare già una festa” Ogni volta che la mente e il cuore si rasserenano … tutto diventa una festa. Le feste sono nate proprio per questo motivo. Per rasserenare gli animi. Per far contente le persone. Per fare festa, però, ci vuole la musica … e in questo la melodia di “ ‘O Sole mio”  è insuperabile. Si racconta che durante una partita di calcio … tutte le persone di uno Stadio intero si sono messe a cantare “ ‘O Sole mio” … e la partita è finita alla pari, senza vinti ne vincitori … ma tutti quanti felici di aver vissuto una stupenda …jurnata ‘e sole”. Buon ascolto. Buon Natale. Dino    

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

ADALBERTO racconto (30) di Dino Secondo Barili

Post n°21471 pubblicato il 25 Dicembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

430

Adalberto

Sessant’anni è l’età dei ripensamenti e dei rimpianti. Come se il tempo fosse passato troppo in fretta… e si fossero lasciate “sfuggire” occasioni importanti. Era proprio lo stato d’animo del Signor Adalberto, commerciante in Milano, ma abitante a Pavia. Ormai, a Milano il sessantenne si era fatto un nome e aveva una cerchia di clienti di tutto rispetto. Per mantenere alto il livello del suo negozio aveva dato anima e corpo… Per tale motivo (e non solo) non aveva “trovato” il tempo per “l’altra metà del cielo”: le donne. Veramente di donne nella sua vita ce ne erano state parecchie… ma tutte “cose” che non avevano lasciato il segno. Adalberto se ne faceva una colpa… Forse, non le aveva assecondate abbastanza… (diceva a sé stesso). Infatti, ogni donna ha le sue “manie”... chi per le scarpe, chi per le borsette. Per esempio, la Delfina, una gran bella donna…aveva un debole per le auto decapottabili. Adalberto, invece, aveva la “sua milledue” che andava benissimo e non l’avrebbe cambiata per nessun’altra al mondo. La Ginetta si era messa in mente di “abituare” Adalberto ad andare a teatro almeno una volta al mese… Niente da fare. Adalberto, il teatro, lo vedeva già tutti i giorni nel suo negozio di “indumenti intimi per signora”. Le donne entravano nel negozio. Si guardavano attorno. Mettevano gli occhi su un capo ricercato… poi chiedevano di provarlo… Adalberto pregava la commessa di assistere la cliente nel camerino. Parecchie clienti (belle donne) chiedevano deliberatamente l’assistenza del Commerciante, il quale gentilmente declinava l’invito. Discussioni a non finire… Alla fine, Adalberto, preferiva perdere una cliente che cedere su “un principio”. Così gli anni erano passati. Adalberto, un anno fa, si era improvvisamente accorto di avere sessant’anni. Di non avere una donna sua… e, forse, di aver perso troppe occasioni per averne una. Un anno fa, però, il Commerciante Adalberto cominciò ad avere un sogno ricorrente. Due notti alla settimana, il sabato e il lunedì, sognava di trovarsi in Corso Cavour a Pavia… di guardare abiti per signora. Improvvisamente, il manichino esposto in vetrina si metteva a parlare… “Adalberto, ti ricordi di me?” A quel punto il commerciante diventava rosso come un peperone per il timore che qualche passante avesse sentito la domanda. Il manichino continuava a parlare. “Adalberto, possibile che hai perso la memoria? Sono la tua commessa Pia. La donna del “bacio”… in negozio. Perché, non mi baci ora?” A quel punto Adalberto si vegliava di soprassalto e non riusciva più a prendere sonno. Il Commerciante cominciò a preoccuparsi. Si rivolse al suo Medico di Fiducia, Dott. Giuseppe, il quale gli spiegò che poteva essere un “senso di colpa” che emergeva da un lontano vissuto. Effettivamente, sui quarant’anni, Adalberto, aveva avuto una commessa di nome Pia… alta, bionda, fisico mozzafiato. Il Commerciante, allora, era in relazione con la Delfina, la patita delle auto decapottabili. Il rapporto tra i due, però, soffriva di parecchie incomprensioni. Un giorno, Adalberto, chiese alla sua commessa Pia di far finta di baciarlo, mentre stava per entrare nel negozio la Delfina… La Pia aveva recitato alla perfezione. Un bacio da fine dal mondo. Ne era nata una discussione “indescrivibile” e la Delfina era sparita… per sempre. Il fatto è che la Pia, venticinque anni, non aveva solo recitato… ma ci aveva pure fatto un pensierino… Adalberto, allora si sentiva un “gallo” e non voleva vincoli di sorta. A sessant’anni, quel ricordo, forse, si ripresentava sottoforma di sogno ricorrente…Che fare? Il Medico di Fiducia, Dott. Giuseppe, fu chiaro. “Per far passare un simile disturbo non c’è che un sistema. Cercare una nuova commessa (il nome non ha importanza)… alta, bionda, fisico mozzafiato, sui venticinque anni per ricominciare… una nuova avventura” - (430)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21470 pubblicato il 25 Dicembre 2015 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

E' NATALE di Teresa Ramaioli

Post n°21469 pubblicato il 25 Dicembre 2015 da dinobarili
 

E' NATALE 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 24/12/15 alle 19:01 via WEB
CALENDARIO DELL’AVVENTO--- venerdi 25 DICEMBRE---Babbo Natale Express, sogna e avrai-- Mancano pochi giorni a Natale. L’aeroporto di Vienna è un trionfo di luci e di colori. Alberi addobbati, ghiaccioli di vetro scintillante, neve finta, festoni argentati e dorati, grandi fiocchi rossi e angeli di cartapesta. Dai negozi escono le note di canzoni famose come “Stille Nacht”, “O Tannenbaum!” e “White Christmas”. Quasi si fatica a sentire gli annunci in più lingue che chiamano i passeggeri all'imbarco. Un fiume di gente in transito con il bagaglio a mano che diventa più pesante dopo gli acquisti. Voci, musica, luci, odore di cibo. Il consumismo sfrenato esalta un mondo fatto di apparenza, uccidendo il vero spirito natalizio. A Max poco importa tutto questo. Per lui il Natale è Natale, indipendentemente dagli spot pubblicitari. Sette anni, occhi azzurri, voglia di gioco. Sta fissando incantato una slitta in mezzo a una vetrina di giocattoli, con accanto un panciuto manichino vestito da Babbo Natale intento ad aggiustare i finimenti di due renne di pezza a grandezza naturale. Dai sacchi di juta accatastati sulla slitta spuntano pacchi regalo rossi col fiocco dorato. Subito dietro a Babbo Natale ci sono dei folletti nell'atto di incartare gli ultimi doni e Max ne punta subito uno. Quanto mi piacerebbe la stazione di servizio… quella tutta da montare, con le pompe di benzina… “Ti piace la vetrina?” chiede una voce maschile alle sue spalle. Max sussulta. La mamma lavora nella ditta di pulizie dell’aeroporto e lui non dovrebbe stare lì. Ma la stanza con gli stipetti assegnata alla ditta per i dipendenti è troppo grigia e triste per giocarci. Se è uno della sorveglianza, sono fritto. E la mamma perde il posto. Si volta col cuore in gola guardando in alto. Invece deve abbassare gli occhi. La voce appartiene a un uomo poco più alto di lui. Indossa un completo sportivo marrone. Pantaloni di velluto a coste e panciotto scozzese sotto alla giacca in tinta. Sulla camicia beige, spicca la cravatta a fiocco, di un rosso sgargiante. “Molto” risponde il bambino fissandolo con curiosità. “Anche a me” sorride il nano. “Ci ho messo parecchio per rifinirla come si deve.” Max è sempre più stupito. “L’ha fatta Lei?” “Certo. Dimmi, qual è il particolare che ti piace di più?” Se dico che mi piace la scatola della stazione di servizio, penserà che sono maleducato… però è brutto dire le bugie… “L’aiutante di Babbo Natale. Quello con la scatola grande…” risponde senza mentire troppo. “Ah, la stazione di servizio” l’ometto gli strizza l’occhio con fare complice. “Hai buoni gusti. Vuoi vederla da vicino?” “Io…” Max fa un piccolo passo indietro. “Veramente la mia mamma… mi scusi signore…” Il nano gli posa amichevolmente una mano sulla spalla, trattenendolo. “Hans. Il mio nome è Hans. E questo negozio è mio. Davvero non vuoi dare un’occhiata ai giocattoli? Forse la mamma te ne compra uno. Vieni a sceglierlo!” Max si guarda attorno incerto. Non si parla con gli sconosciuti. E non si accettano inviti. Però l’idea di avere tra le mani la scatola almeno per un po’ è una tentazione fortissima. Poco lontano una donna seduta accanto alla sua valigia agita una mano più o meno nella sua direzione e lui risponde con un cenno. “Va bene. Ma posso fermarmi poco” acconsente. “Oh, è quella la tua mamma… non le somigli molto. Dai, entra e cerca quel che fa per te.” Una volta varcata la soglia, il negozio sembra molto più ampio. Max sgrana gli occhi dalla meraviglia. Giocattoli ovunque! Gruppi di bimbi passano in rassegna gli espositori, sognando davanti alle confezioni ancora chiuse ma cariche di promesse, mentre al centro del negozio troneggia uno splendido plastico con rotaie e trenino elettrico. Max si avvicina per osservare meglio. Giunta a un passaggio a livello, la locomotiva si ferma per lasciar passare la slitta con Babbo Natale. Il bambino dimentica presto il motivo per cui è entrato e comincia a passare in rassegna gli scaffali, sognando come tutti gli altri. Infine si ferma davanti alla confezione con la stazione di servizio. Come quella in cui lavora il mio papà. Una volta ci andavo sempre a trovarlo. Ancora una volta la voce di Hans lo fa trasalire. “Allora? Cosa ti farai comprare dalla mamma?” Il bambino ha il cuore in gola. “Veramente lei non ha tanti soldi e papà ha una nuova famiglia. Non credo che avrò dei regali quest’anno.” “Dici?” Hans sembra sorpreso e contrariato. “Oh, be’… allora non ti rimane che scrivere a Babbo Natale!” Max sorride scettico. “Gli ho già scritto un sacco di volte” dice dandosi importanza. “Mi sa però che non sa leggere molto bene, perché mi ha sempre portato cose che non avevo chiesto. Anche se…” si interrompe e guarda il nano con fare complice. “A dire il vero un mio compagno di classe dice che Babbo Natale non esiste…” “Non esiste?” Hans è letteralmente scandalizzato. “Come si fa a dire una cosa di questo genere? Assurdo! Babbo Natale esiste, te l’assicuro. Solo negli ultimi tempi si è modernizzato. Immagino tu gli abbia scritto una richiesta su carta, come si faceva una volta.” “Io… be’…” arrossisce il bimbo. “Lo sapevo…” sospira il nano. “Meno male che sono un tipo previdente. Ecco, guarda qui…” lo conduce davanti a un portatile posato su un bancone del negozio. “È già collegata al sito giusto. Inserisci i tuoi dati e scrivi qual è il regalo che desideri. Quando hai finito, premi l’invio. Semplice, no? Fai pure con calma, io ho da fare” conclude allontanandosi. Rimasto solo, Max guarda lo schermo con aria sconsolata. La pagina virtuale è aperta su un sito dal titolo “Babbo Natale Express – sogna e avrai”. Subito sotto, il cursore lampeggia nella prima casella, quella in cui scrivere il nome. “E va bene, ci provo!” mormora quasi con rabbia. “Ma se anche stavolta non succede niente, vuol dire che non esisti!” Cerca sulla tastiera le lettere per comporre il suo nome e cognome. Rimane perplesso quando il campo dell’indirizzo si riempie da solo. Però aveva sentito dire che il sistema informatico faceva cose incredibili. Forse è vero che ci spiano conclude guardandosi attorno intimorito. Dei sorveglianti, nemmeno l'ombra. Vale la pena osare. Nella casella relativa al dono desiderato, scrive “pompa di benzina”. Un momento prima di spedire la richiesta si ferma e aggiunge “Un paio di stivali caldi per la mia mamma”. “Invio”. La finestra si chiude formando l’immagine di una busta su cui troneggia la scritta “Polo Nord“, che diventa piccolissima svanendo sullo sfondo verde, per lasciare nuovamente il posto alla pagina iniziale. Fatta!… e adesso? lo sguardo cade sull'ora segnata sullo schermo in basso a destra. È tardi! si allarma. Tra poco la mamma finisce il turno! Vola fuori dal negozio e svanisce in direzione dello spogliatoio per le donne delle pulizie. Subito dopo Hans esce dal suo nascondiglio e si avvicina al personal. Effettua il “login” inserendo una password molto complicata. Sfoglia le richieste della giornata alla ricerca di quella giusta. Quella di Max. Sorride e clicca sull'opzione “approvato”. Soddisfatto, torna alla sua vetrina. Nell'aeroporto ci sono ancora tanti bimbi e tutti hanno il diritto a essere felici. È la notte della vigilia e Max non ce la fa a dormire. Chiuso nella sua cameretta, si rigira inquieto nel letto. Dopo cena la mamma gli ha fatto preparare latte e biscotti sul tavolo e poi lo ha spedito a letto, dicendo che Babbo Natale non porta i regali ai bimbi disubbidienti. Lo ha detto con un sorriso stanco, come se ci credesse poco anche lei. Stringendo tra le braccia il suo orsacchiotto preferito, Max ripensa alla e-mail con l’indirizzo “Polo Nord” e allo strano incontro con Hans. Forse Babbo Natale non riuscirà a trovare il nostro indirizzo. Vienna è tanto grande e qui siamo in periferia… Forse non è vero che esiste e rimarremo tutti e due senza regali… Un paio di lacrimoni gli scendono lungo le guance. A un tratto sente un fruscio proveniente dalla cucina. D’istinto si nasconde sotto la trapunta. Un nuovo fruscio, questa volta un po’ più forte. E se fosse…? A quel punto la curiosità ha il sopravvento. Scende pian piano dal letto e infila le pantofole di lana cotta. Apre la porta della cameretta badando a non farla cigolare e quatto quatto va in cucina. Alla luce intermittente degli addobbi, nota che il bicchiere è vuoto e i biscotti non ci sono più. In preda alla frenesia accende la luce. “Mammaaaaa!!!” grida sorpreso. La donna corre trafelata, convinta di trovare chissà che disastro e invece si trova di fronte a Max che le tende trionfante un pacco con sopra il suo nome: Greta. “Guarda, questo è tuo!” “Impossibile…” mormora la donna sbalordita, guardandosi attorno per controllare eventuali segni di effrazione. Ma tutto è in ordine, esattamente come la sera prima. Apre incredula il pacco e ne tira fuori gli stivali che aveva desiderato. Max ride con gioia e si tuffa sul suo dono. Sa già di che si tratta e non vede l’ora di montare la stazione di servizio. Mentre strappa la carta che avvolge la scatola sente giungere da lontano, come da oltre le nuvole, una voce ovattata che augura festosa: “Oh-oh-oh… Merry Christmas!” Buon Natale anche a te! gli augura il bambino con il pensiero. E tanti saluti al signor Hans!------Buon Natale Teresa Ramaioli--

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CIAO EMMEGRACE

Post n°21468 pubblicato il 25 Dicembre 2015 da dinobarili
 

CIAO EMMEGRACE

EMMEGRACE
EMMEGRACE il 24/12/15 alle 16:39 via WEB
Non conosco quel brano, devo trovarlo su youtube. Le auguro un sereno Natale con la gioia nel cuore! Grace
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 25/12/15 alle 08:21 via WEB
Ciao Grace - Grazie per la visita e per il bel commento. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 25/12/15 alle 08:22 via WEB
Ciao Grace. Buon Natale. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CIAO KIPINO

Post n°21467 pubblicato il 25 Dicembre 2015 da dinobarili
 
Tag: kipino

CIAO KIPINO

kipino
kipino il 24/12/15 alle 16:35 via WEB
Ciao Dino,nell'ascoltare le canzoni del Quartetto Cetra è come vedere un filmato .Ricordo.. la descrizione musicata della "vecchia fattoria"che per la durata della canzone ci faceva vivere in mezzo agli animali di una classica fattoria.Anche ascoltando la canzone "sole,pizza e amore" era curioso l'effetto film che provocava quel motivo musicale! Ciao Dino, ti auguro con una stretta di mano un sereno Natale e un felice anno nuovo / Bruno.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 25/12/15 alle 08:20 via WEB
Ciao Bruno. Grazie del bel commento. Hai ragione. Il Quartetto Cetra è stato (e resta) un mito. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 25/12/15 alle 08:20 via WEB
Ciao Bruno. Buon Natale. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CIAO DESIDERIA IO2009

Post n°21466 pubblicato il 25 Dicembre 2015 da dinobarili
 

CIAO DESIDERIA IO2009

desideria_io2009
desideria_io2009 il 24/12/15 alle 12:10 via WEB
Buon Natale ^___^.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 25/12/15 alle 07:22 via WEB
Ciao. Buon Natale a te e grazie per la visita. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 25/12/15 alle 07:22 via WEB
Ciao - Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Dicembre 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963