Messaggi del 02/01/2016

BUON SABATO ... DA PAVIA

Post n°21545 pubblicato il 02 Gennaio 2016 da dinobarili
 

BUON SABATO …

… dalla magica PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove … il cielo è sempre blu

e il Ticino fa … glu  … glu

 

2 gennaio 2016

 

“Con l’Amore … tutto è possibile”

Dino

 

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Dino Barili

 

86 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

 

Umberto Bindi

“Il nostro concerto”

Era il 1960 … quando Umberto Bindi ha lanciato la sua bellissima canzone “Il nostro concerto”, romantica … armoniosa, nostalgica. Si dice che le canzoni sono “figlie del tempo”. Un po’ come se le canzoni fossero “armonie … nell’aria” e che gli Autori si limitassero a raccoglierle e metterle “nero su bianco”. Erano “i favolosi anni sessanta” … e molte persone, che oggi portano i capelli bianchi, hanno ancora nelle orecchie. Risentono l’inconfondibile voce di Umberto Bindi … “Ovunque sei, se ascolterai/ accanto a te mi troverai” Il tempo è inesorabile. Non perdona. Inevitabilmente gli incanti iniziano … e finiscono. Ma non tutto scompare. Rimane il ricordo … la memoria … un gesto … una parola … un luogo … Insomma, il passato non è passato, ma vive nel presente … vive ora, adesso. E allora … “Ovunque sei, se ascolterai/ accanto a te mi rivedrai” Dove? Come? Quando? “troverai un po’ di me/ in un concerto … dedicato a te” Il potere della musica è illimitato. Attraversa il tempo. Ha il potere di far vivere … e rivivere ciò che è stato (… e vivrà per sempre). Buon ascolto. Dino

 
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GIACOMO racconto (438) di Dino Secondo Barili

Post n°21544 pubblicato il 02 Gennaio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

438

Giacomo

Quando un uomo subisce una delusione d’amore (piantato!) ci rimane male. Specialmente se ha cinquant’anni ed ha visto spuntare (all’improvviso) alcuni capelli bianchi. Giacomo era in quello “stadio” della vita. Veramente, i capelli bianchi non erano spuntati da un giorno all’altro. Era da alcuni mesi che il cinquantenne l’aveva fatto notare al suo parrucchiere di fiducia, Enrico “il Grande” (come parrucchiere). Enrico, sessant’anni, persona di assoluta fiducia aveva detto la sua. “Quando un uomo vede spuntare i primi capelli bianchi … deve guardarsi dalle donne. Loro (le donne) ne sono letteralmente attratti. Sanno che sotto i capelli bianchi …c’è una capacità amatoria da far invidia.” Detta da Enrico… non poteva essere una battuta. Doveva esserci qualcosa di vero. Intanto, Giacomo, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, ma abitante a Pavia, era stato letteralmente “piantato!” Piantato dalla donna (Flaminia, quarant’anni) con la quale conviveva da cinque anni. Il cinquantenne ci era rimasto male. Si rendeva conto che dopo cinque anni di convivenza il piacere della scoperta è finito… ma essere piantato… No! Flaminia era stata chiara: “A letto sei proprio una frana… Per il resto… peggio!” Quando le donne si mettono in mente delle “idee” sanno benissimo come far sentire un uomo… “un verme”. Flaminia ci era riuscita. Un anno fa, Giacomo era in quelle condizioni. Distrutto nel morale e psicologicamente a rischio depressione. Il cinquantenne si buttò nel lavoro. In ufficio c’era lavoro da vendere. Anche al sabato, Giacomo era in ufficio… Il suo superiore, Proprietario dell’Agenzia Commerciale, lo notò. Volle conoscere da Giacomo i motivi di un tale “accanimento”. Il cinquantenne “spifferò” ogni cosa… come se il Proprietario, Dott. Gianmichele, fosse diventato il suo psicologo personale. Il Dott. Gianmichele, però, da navigato settantenne, aveva capito l’antifona. Chiese a Giacomo maggiori informazioni. Alla fine parlò. “Giacomo… non farne una tragedia. Le donne sono difficili da capire. Nella vita… “per una porta che si chiude … si apre una finestra”. Sabato prossimo ti invito per una cena a casa mia. Mia moglie è una brava padrona di casa. Riesce a cucinare pietanze ineguagliabili. Inoltre, è Presidentessa del Club “Amici della Cucina”. Mi raccomando. Puntuale alle ore 20.” Giacomo si sentì meglio. L’essere invitato per una cena a casa del Proprietario dell’Agenzia non era casa da poco. Significava entrare in “un mondo” che fino ad allora gli era stato escluso. Giacomo si presentò puntuale all’appuntamento elegantemente vestito… Non prima di aver inviato un grandioso mazzo di fiori alla padrona di casa. Alla cena oltre al Proprietario dell’Agenzia e sua moglie, c’erano alcune donne. C’era pure Gabriella, quarant’anni, single, ex-segretaria di Giacomo la quale era diventata Dirigente di un’altra Agenzia. Gabriella era una donna splendida. Giacomo, a suo tempo, ci aveva fatto un pensierino… ma lei non aveva mai accettato l’invito. Ora, però, all’alba dei quarant’anni… anche Gabriella si sentiva sola. Dopo l’avanzamento di carriera sentiva il bisogno di avere un uomo… un uomo accanto. Gabriella e Giacomo si guardarono come se entrambi cercassero la stessa cosa. Il Dott. Gianmichele era espertissimo nel scegliere i collaboratori… Sapeva anche assecondare le loro segrete aspirazioni. Fece di tutto per mescolare “sentimenti e affari”. Chiese a Gabriella e Giacomo di attivare un “progetto di ricerca su nuovi prodotti”. Fu come aprire un varco … nel futuro di due persone. Non era passato un mese e Giacomo e Gabriella si frequentavano assiduamente. Si sa che “la paglia vicino al fuoco”…provoca l’incendio. E che incendio!- (438)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21543 pubblicato il 02 Gennaio 2016 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 

 

 

 
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ASPETTANDO L'EPIFANIA di Teresa Ramaioli

Post n°21542 pubblicato il 02 Gennaio 2016 da dinobarili
 

ASPETTANDO L'EPIFANIA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/01/16 alle 11:22 via WEB
ANTICHI MESTIERI---Sono numerose le professioni ambulanti scomparse, alcune delle quali molto curiose e che sono ancora nel ricordo di tanti anziani. Alcune me le ricordo per averle viste direttamente, altre le conosco per averne sentito parlare in casa e che mi hanno sempre incuriosito anche per i riferimenti dialettali con i quali erano citati. Ricordo che quando da piccola ritornavo a casa, magari con le mani sporche, mia madre mi diceva: Sembri un magnan!. Il "magnan" era l'ambulante che riparava pentole e che era sempre sporco di nero. Oppure quando parlavo a voce alta mi diceva: Strilli più di uno "strascee!". Lo "strascee" era lo stracciaio, girava nelle strade urlando per richiamare l'attenzione delle donne che erano in casa. Ritirava di tutto, stracci, ma anche rottami di ferro, ed in cambio dava aghi, ditali, candeggina, sapone, mollette per stendere la biancheria,spazzole per lavare, pettini. La particolarità di molti antichi mestieri era infatti di “urlare”,le loro proposte, nelle vie in prossimità delle abitazioni per attirare le massaie e gli anziani a casa. Sono molti i mestieri scomparsi, tra questi ricordiamo: El moletta, l’antico arrotino che girava per la città e i paesi, con il suo carretto di legno con una mola a pedale per limare coltelli, forbici. Prima delle sue urla, era il profumo che usciva dalla sua cesta che lo rendeva il più atteso :era El garzòn del Prestinèe (il garzone del panettiere) che consegnava il pane caldo. Quando le acque dei fossi erano pulite ecco El Ranatt (venditore di rane), le donne preparavano un piatto prelibato:il risotto con le rane. Ricordiamo anche El spazzacamin (lo spazzacamino), il ragazzino minuto che entrava negli angusti camini ed aveva sempre il viso nero dalla fuligine. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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ASPETTANDO L'EPIFANIA di Teresa Ramaioli

Post n°21541 pubblicato il 02 Gennaio 2016 da dinobarili
 

ASPETTANDO L'EPIFANIA

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/01/16 alle 11:21 via WEB
31 DICEMBRE-----I rituali di capodanno invocano la fortuna e la prosperità. C’è abbondanza di piatti e di dolci, che ricalcano l’arte della cucina natalizia. I cibi si vogliono ricchi e sontuosi, imbanditi sopra a vistose tavole. Primi generosi, come tortellini o paste ripiene, da servirsi rigorosamente in brodo di cappone. Fra i secondi, dominano la carni lesse ed arrosto. Fra queste l' arista e lo zampone . La carne di maiale era la preferita fra le pietanze di capodanno, perché il sacrificio del porco era stato appena compiuto. I dolci che chiudevano la tavola di questa ricorrenza erano gli stessi del periodo natalizio. In quasi tutti comparivano l’uva passa, la melagrana, le mandorle, ingredienti che avevano a che fare con il buon augurio di prosperità (come le lenticchie ). Fra le tipicità legate al filone della buona sorte, rintracciamo “la carenza”, una specie di pan dolce, basso a forma circolare dove era nascosta una moneta che finiva in premio a chi la trovava nel suo boccone. Capodanno anticamente era anche il giorno destinato allo scambio degli auguri e delle piccole donazioni. Già al tempo dei Romani era consuetudine nel periodo del solstizio, offrire le “streae” (strenne). Fra queste, un rametto d’alloro, fichi secchi e datteri, affinché il nuovo anno recasse con se dolcezza e vita. Oggi questa ritualità si è spostata al Natale, e come strenna si usa regalare il vischio, segno di legame fra persone e tenacia di sentimenti, perché questo verde arbusto dalle minute bacche perlacee, vive sugli alberi e li stà abbarbicato. La tradizione prevedeva poi una serie di rituali scaramantici per il primo dell'anno: vestire biancheria intima di colore rosso o gettare dalla finestra oggetti vecchi o inutilizzati. Per questa festa in molte città del mondo si sparano tradizionalmente i fuochi artificiali. In Spagna c'è l'uso di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d'uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati dal grande orologio comunale. In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta per far entrare l'anno nuovo. In Ecuador ed in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta, ed a mezzanotte li si brucia nelle strade. In Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè ed ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l'arrivo di un nuovo anno (l'ascolto di questi suoni purifica perché si ritiene che il numero dei peccati commessi da una persona in un anno sia di 108). Buon Anno Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO EMMEGRACE

Post n°21540 pubblicato il 02 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO EMMEGRACE

EMMEGRACE
EMMEGRACE il 31/12/15 alle 11:00 via WEB
Ti auguro, un 2016 sereno e pieno d'amore. Auguri da Grace!! Cin cin...
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dinobarili
dinobarili il 01/01/16 alle 06:58 via WEB
Ciao Grace. Buon anno 2016. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 01/01/16 alle 06:58 via WEB
Ciao Grace. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 02/01/16 alle 07:13 via WEB
Ciao. Buon sabato. Dino
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CIAO TANMIK

Post n°21539 pubblicato il 02 Gennaio 2016 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

tanmik
tanmik il 31/12/15 alle 08:37 via WEB
DINO, Che l'euforia dell'anno a finire possa cancellare i brutti pensieri e i ricordi dolenti e che il 2016 porti tanta salute,gioia e amore a te e ai tuoi cari, per un anno migliore. Auguri vivissimi MIK https://youtu.be/eMcszDBYcPw
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 01/01/16 alle 06:43 via WEB
Ciao Mik. Buon anno. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 02/01/16 alle 07:11 via WEB
Ciao Mik. Buon sabato. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°21538 pubblicato il 02 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LASCRIVANA

lascrivana
lascrivana il 31/12/15 alle 08:32 via WEB
Buon 2016 Dino!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 01/01/16 alle 06:55 via WEB
Ciao Laura. Buon Anno 2016. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 01/01/16 alle 06:55 via WEB
Ciao Laura. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 02/01/16 alle 07:09 via WEB
Ciao Laura. Buon sabato. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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