dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 12/01/2016
BUON MARTEDI’ …
… dalla magica
PAVIA
dove tutto è poesia.
Dove … il cielo è sempre blu
e il Ticino fa … glu … glu
12 gennaio 2016
“Nessuno …
vive solo per sé stesso”
Dino
Vedi … pagina
Dino Barili
96 “una canzone al giorno”
“Giro d’Italia … in Musica”
Raul Casadei
“Ciao mare”
Gennaio è il mese delle grandi promesse. E’ il primo mese dell’anno e, chi più chi meno, tutti si aspettano qualcosa di nuovo e di interessante. Non sempre i risultati sono quelli delle attese … intanto, però, una persona ci spera. E’ il momento in cui le aspettative si mescolano ai ricordi … come nella canzone di Raul Casadei: “Ciao mare”. Il mare è il luogo più gettonato di sempre e la canzone non fa mistero. “con l’inverno c’è il gabbiano/ e l’estate del mio amore/ è un ricordo ormai lontano” E’ il momento in cui non bisognerebbe lasciarsi prendere dalle malinconie, ma non è possibile. “Al mio fianco si sdraiava/ si bruciava sotto il sole”… ed ora è solo un ricordo. La vita, però, continua … e offre sempre nuove opportunità. E’ giusto prendere atto che “il vento cancella/ dalla sabbia i ricordi” ma “… dal cuore, no … il vento non può” E’ sempre difficile e complicato accettare la realtà. Meglio farsene una ragione. Capire subito che “chi si ferma è perduto”. Allora, dai. E’ il momento di cantare con Casadei “Ciao, ciao, ciao mare! … Sulla sabbia è nato un fiore …” Inutile negarlo. Il fiore c’è. E’ lì … è il nuovo giorno che sta davanti ad ogni persona. Buon ascolto. Dino
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Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
448
Alfredo
Nella vita, le cose non sempre vanno per il verso giusto. Per rimettere le cose a posto ci vuole spesso “la mano del Destino.” Alfredo, cinquant’anni, aveva una sorella, Clementina. Dalla provincia di Pavia, Alfredo si era trasferito a Milano parecchi anni fa. Aveva preso in affitto un mini appartamento, dove viveva benissimo… da solo. Ogni sabato, la sorella Clementina partiva dal paese natio nell’Oltrepò Pavese e raggiungeva il fratello Alfredo. Portava i prodotti dell’orto, qualche gallina già pronta per essere messa in pentola e i due passavano il sabato e domenica insieme. Ad Alfredo piaceva stare a Milano… A Clementina, no… ma ogni sabato raggiungeva la Metropoli per non lasciare solo il fratello. Al lunedì la quarantacinquenne se ne tornava al paese natio. Così per anni. Un anno fa, Alfredo, cominciò ad essere insofferente della presenza della sorella. Clementina se ne accorse e cominciò a rinfacciare al fratello che era un egoista. Per lui aveva rinunciato a farsi una famiglia. Adesso che anche lei era sola… lui cercava di farne a meno. La verità era un’altra. Alfredo gradiva la presenza della sorella. L’aveva sempre gradita, ma ora sentiva il bisogno di essere autonomo, libero, indipendente. (Questo diceva lui… senza farsi sentire da Clementina). La ragione era anche un’altra. Nell’Ufficio dove lavorava Alfredo era stata assunta una nuova impiegata, Maddalena. Una trentenne, bellissima, da far perdere i sensi. Il cinquantenne, anche se non lo dava a vedere, si era innamorato pazzamente di Maddalena. Bastava che lei alzasse un dito e Alfredo scattava come una molla per servirla. Si dice che “l’amore a cinquant’anni” fa effetti strani, “superlativi”. Alfredo non si era mai innamorato. Avendo poi, la presenza continua della sorella Clementina, non ne sentiva il bisogno. Ora, però, era diverso. Alfredo si era innamorato… e che innamoramento! Un anno fa, però, il cinquantenne cominciò a sentire dei “sensi di colpa” nei confronti della sorella Clementina. Avrebbe voluto avere… sia la sorella, sia la “sua” donna, cioè, Maddalena. Inoltre, Maddalena, aveva un occhio di riguardo nei confronti di Alfredo… Purtroppo lo “vedeva” vecchio. La trentenne sognava un aitante e muscoloso giovanotto della sua età. D’altro canto, Maddalena, non sapeva (e non voleva) rinunciare alle attenzioni raffinate di Alfredo. Una mattina, Alfredo e Maddalena presero lo stesso ascensore per raggiungere il decimo piano… dove si trovava l’Ufficio dove lavoravano. Essendo soli, Alfredo, ne approfittò per fare a Maddalena una romantica dichiarazione d’amore. La trentenne, si rese conto di trovarsi in una situazione imbarazzante. Non voleva perdere Alfredo (come amico), ma voleva avere le mani libere per incontrare il “principe azzurro”. Ad Alfredo, Maddalena “non rispose”, ma quella notte non dormì. Sapeva che il cinquantenne aveva una sorella, Clementina… Come fare? Dopo un brevissimo sonno, Maddalena, si svegliò e trovò la soluzione. La trentenne aveva due cugini gemelli, di quarantasette anni, Giulio e Giulia che abitavano a Binasco (Milano)… in cerca dell’anima gemella. Nella mente di Maddalena scattò la soluzione. Organizzò uno spettacoloso pranzo. Invitò, Alfredo, sua sorella Clementina, Giulio e Giulia. Il pranzo fu così ben concertato che Alfredo si innamorò di Giulia…e Giulio si perse negli occhi di Clementina. Così, a fine pranzo, si erano formate ben due coppie di innamorati… Così innamorati che Maddalena ha potuto ben dire. “Galeotto fu il pranzo e Galeotta… la padrona di casa”, cioè lei. La trentenne si prenotò come testimone di nozze per ben due matrimoni. E non è finita. Ai matrimoni partecipò un lontano parente dei “gemelli” arrivato dall’America. Un quarantenne, attore di una famosa fiction americana… bellissimo e ricchissimo, il quale come vide Maddalena la chiese in sposa. La trentenne accettò e, felice… volò in America. -(448)
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MILANO
di Teresa Ramaioli
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CIAO TANMIK
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CIAO KAHIR
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CIAO MONELLACCIO 19
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Pavia ... al Bar
di Dino Secondo Barili
Che cos’è un Bar?
Un luogo di passaggio dove una persona ama fermarsi per bere un caffè, una bibita, andare ai servizi,
fare quattro chiacchiere con la barista …
la quale è sempre pronta a rispondere
con un sorriso, una parola …
Una parola che, spesso, nella nostra attuale società,
non è possibile trovare in altro luogo.
Dino
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CESARE PRIMO MORI
di Teresa Ramaioli
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