Messaggi del 16/01/2016

BUON SABATO ... DA PAVIA

Post n°21692 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 

BUON SABATO …

… dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove … il cielo è sempre blu

e il Ticino fa … glu  … glu

16 gennaio 2016

“Se si vuole vivere bene … bisogna avere sempre …

sogni nel cassetto”

Dino

Vedi … pagina

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Dino Barili

100 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Orietta Berti

“Io, Tu e le rose”

Ognuno di noi, anche se non se ne accorge, cambia in continuazione. Una persona non è mai quella del giorno prima. E’ la natura stessa che vuole cosi. Così sono le canzoni. Cambiano in continuazione … E’ sempre la stessa canzone … ma non è più quella ascoltata il giorno prima … o sei mesi prima. Un esempio? “Io, Tu e le rose”di Orietta Berti. Sarà la musica, sarà il testo … fatto sta che “quando … quando/ tu respiri accanto a me … solo allora io comprendo di essere viva” Non ci sono dubbi. Una persona sente di essere viva solo se, un’altra accanto, la fa sentire viva. Una persona si specchia nella persona con cui dialoga, parla … condivide parole, gesti, fatti , emozioni. Allora si che la vita assume un significato completo, sempre nuovo, con un futuro. Allora si che può cantare a squarciagola “Io, Tu e le rose … Io, Tu e l’amore”. Orietta Berti, con la sua voce speciale e vellutata può andare orgogliosa di aver creato qualcosa che dura nel tempo e “anche se cadesse il mondo/ quello stesso giorno noi/ saremo là … Io, Tu e le rose” Buon ascolto e allegria. Dino

 
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GIUSEPPE racconto (452) di Dino Secondo Barili

Post n°21691 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

452

Giuseppe

Novembre è il mese delle “influenze”. Per quanto una persona cerchi di proteggersi… qualche malanno arriva nel momento meno opportuno. Come a Giuseppe, sessantadue anni, ben portati… e, ancora, tanti sogni nel cassetto. Già. I sogni. Giuseppe è l’esempio di come una persona dovrebbe vivere. Quando Giuseppe era un ragazzo aveva la passione della pesca. Nei momenti liberi, cioè tutti i giorni, era a Ticino, il suo fiume preferito. Era anche il solo fiume che conoscesse (detto tra noi). Poi è cresciuto e ha intrapreso un’altra attività: la pittura. La pittura è un’arte difficile. Se una persona si lascia prendere la mano (per esempio, dal desiderio di diventare ricco vendendo quadri) non riuscirà mai a diventare un “pittore” vero. Infatti, (come si diceva una volta) la pittura non è solo un’arte, ma una “missione”. Essere affascinati dalla pittura è come essere innamorati… si è sempre pronti ad andare in estasi. A sessantadue anni, però, Giuseppe si sentiva ancora inesperto come pittore. Pur avendo dipinto centinaia di soggetti, centinaia di tele… si sentiva come un principiante. Nel mese di novembre di un anno fa, Giuseppe doveva preparare il bozzetto di un soggetto per un concorso di pittura. La scadenza era vicina, ma il sessantaduenne, non aveva ancora focalizzato le idee. Aveva una vaga idea del bozzetto da proporre, ma nulla di concreto… Si ricordò che quando era un ragazzo amava andare a pescare. Il Ticino era la sua vita, o meglio, pensava lo fosse. Infatti, all’età di sedici anni, Giuseppe, andava a pescare… ma si era innamorato di Giuditta, una ragazzina tredicenne che abitava in una casa lungo la strada che portava al fiume. Ogni volta che Giuseppe passava vicino alla casa con la lenza in mano, la tredicenne Giuditta, usciva per farsi notare. Una volta con una scusa. Un’altra volta con un’altra. Era una ragazzina bellissima… Chiunque si sarebbe innamorato di lei … immaginarsi Giuseppe (a sedici anni!). Era il periodo in cui aveva cominciato a prendere confidenza con disegni, tele e colori. Un giorno, Giuseppe chiese a Giuditta: “Posso farti un quadro? Voglio ritrarti come sei ora…” Giuditta si schernì, ma non si oppose. Da quel momento il sedicenne, partiva da casa per andare al fiume a pescare… ma arrivato alla casa di Giuditta, si fermava. Prendeva dalla borsa attaccata alla bicicletta, matite, fogli da disegni e si metteva a ritrarre la ragazzina tredicenne. Impiegava tutto il tempo a disegnare e a correggere… e non era mai soddisfatto. Il volto di Giuditta non era mai quello che, Giuseppe, “vedeva” nella sua mente e voleva ritrarre. A sedici anni, gli uomini (specialmente se innamorati) sono dei sognatori, degli ingenui… parlano, parlano, ma non arrivano mai al dunque. Giuditta era una donna (anche se aveva solo tredici anni). Non si accontentava solo delle belle parole, del “ti amo” sottinteso… avrebbe voluto almeno un bacio. Dopo parecchie settimane, Giuditta si stancò di farsi ritrarre da Giuseppe e non si fece più vedere. Per parecchi giorni, il sedicenne partiva da casa per andare al fiume (o meglio alla casa dell’innamorata) , ma Giuditta non c’era più. Giuseppe capì che le donne sono “un altro mondo”. Capirle è difficile. Ormai, aveva perduto il piacere di andare a pesca. Aveva preso mano al disegno. Ai volti, alle espressioni delle persone… specialmente ai volti femminili. Era affascinato da quel mistero che si chiama “donna”… un mistero che non finisce mai di stupire….di incantare un uomo, un artista, un pittore. Un anno fa, all’età di sessantadue anni, Giuseppe voleva partecipare ad un concorso per un “volto di donna”. Si ricordò di Giuditta, la sua prima “morosina”… Stava per mettere a fuoco quell’immagine mediata dal ricordo di tanti anni prima, quando ebbe un “attacco influenzale”. Il medico ordinò tre giorni a casa, al caldo, ben riguardato. Giuseppe voleva portare a termine il “bozzetto”, ma si accorse di avere qualche lineetta di febbre. Scelse proprio quel momento per tentare il capolavoro. Infatti, che cos’è un innamoramento? La febbre del cuore… una “alterazione” del sentimento? Una volta si diceva che “essere innamorati è come avere la febbre”. Per Giuseppe era giunto il momento magico… il momento del “capolavoro”… Così, fu. Vinse il primo premio. -(452)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21690 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI


 
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EUCALIPTO ARCOBALENO di Teresa Ramaioli

Post n°21689 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 

EUCALIPTO ARCOBALENO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 15/01/16 alle 13:32 via WEB
EUCALIPTO ARCOBALENO---L'Eucalipto Arcobaleno (Eucalyptus deglupta), sorge nella foresta pluviale di Maui, nelle Hawaii, è l’albero più colorato al mondo, e può assumere sfumature di verde, giallo, arancione e viola. Sembra verniciato con colori e pennelli da un pittore professionista, e invece l’unica artista, in questo caso, è la natura Questo fenomeno è determinato dai pezzi di corteccia che si staccano in momenti diversi: la parte più interna è di un verde brillante, che si scurisce con il passare del tempo per poi assumere toni di blu e viola fino a raggiungere quelli del marrone e dell’arancione. La corteccia si sfalda in momenti diversi e, allo stesso tempo, interessa simultaneamente diverse parti del tronco, ecco perchè quest’albero non è mai di un unico colore. L' Eucalipto cresce naturalmente nell’emisfero boreale, e può raggiungere i 70 metri di altezza con un diametro al piede di oltre 2 metri. La fioritura di quest’albero è soffice e in bianco, e già e mostra la sua bellezza sin dai primi anni di vita. Ma è con l’avanzare degli anni che questi esemplari raggiungono il massimo della bellezza e della maestosità. Il motivo fondamentale per cui l’Eucalipto Arcobaleno viene coltivato è la produzione di legno che viene poi impiegato per la fabbricazione di carta colorata. Arte spontanea che la natura ci offre. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)

 

 
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PAVIA ... E IL TABLET

Post n°21688 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 

PAVIA ... E IL TABLET

dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 06:36 via WEB
Pavia … e il tablet A Pavia si vede sempre più gente con il tablet in mano. Il tabet è diventato uno strumento di uso comune … anzi, indispensabile. Una notizia, un personaggio, una parola … una domanda. Oggi, serve un’immediata risposta. Ecco il tablet, lo strumento dei giorni nostri … senza dover correre chissà dove. (3) Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO EDELWEISS

Post n°21687 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO    E D E L W E I S S

 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 15/01/16 alle 18:25 via WEB
è bello questo rapporto che sanno confidarsi e che sanno non essere invadenti o troppo curiose negli affari dell'altra e che sanno tuffarsi nel dolce di una pasticceria puttosto che rovinare il viaggio fra la pesantezza dei rispettivi problemi. e bello è il tuo raccontare :-) ciaooo
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:46 via WEB
Ciao Elena. Bel commento. L'amicizia è anche discrezione ...e comprensione. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:47 via WEB
Ciao Elena. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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EMMEGRACE ... E IL SUUPERMERCATO

Post n°21686 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 

EMMEGRACE

... E IL SUPERMERCATO

dinobarili
dinobarili il 14/01/16 alle 17:20 via WEB
Pavia … al Supermercato Che cos’è un Supermercato? Al Supermercato non si va solo per fare la spesa. Si sa che oggi le persone vivono isolate. Spesso non vedono e non parlano nemmeno con il vicino di casa. L’occasione, invece, avviene al Supermercato dove, qualche volta, le persone sono più disponibili a fare quattro chiacchiere. Capita così, che spesso proprio al Supermercato si fanno quattro chiacchiere … con il vicino di casa. Dino
(Rispondi)
 
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 15/01/16 alle 08:25 via WEB
Oh, è vero. Noto che molte persone hanno spesso diffidenza verso il Prossimo. Ogni tanto mi capita di scambiare qualche battuta, specialmente mentre si aspetta in fila alla Cassa. Si trova (persino) gente disposta a farti un sorriso!! Ciao, Grace.
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:42 via WEB
Ciao Grace. Bel commento. La vita è fatta di incontri. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO STEFANO ... STEFANO BROCCA DI PAVIA

Post n°21685 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO STEFANO ...

STEFANO BROCCA DI PAVIA

franzkline
franzkline il 15/01/16 alle 20:28 via WEB
Ottima filosofia di vita… Ciao Dino buon week
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:28 via WEB
Ciao Stefano. Bel commento. La filosofia è fondamentale. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:29 via WEB
Ciao Stefano - Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LAURA1953 (VALENCIA-SPAGNA)

Post n°21684 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LAURA 1953

VALENCIA SPAGNA

laura1953
laura1953 il 15/01/16 alle 12:43 via WEB
Ciao Dino,finalmente il fine settimana è arrivato, ed ovviamente, sono qui con il mio nuovo Buon Wee-kend …..un abbraccio ..LauraCLICCA
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:27 via WEB
Ciao Laura. Un saluto da Pavia per la tua Valencia. Grazie per il clicca. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:27 via WEB
Ciao Laura. Buona giornata. Dino
(Rispondi

 

 

 

 
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CIAO MONELLACCIO 19

Post n°21683 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO MONELLACCIO 19

monellaccio19
monellaccio19 il 15/01/16 alle 11:43 via WEB
Un brano che per la sua melodia eccelsa, è stato proposto anche da celeberrimi tenori come Ferrruccio Tagliavini e Luciano Pavarotti. Buon giorno Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:25 via WEB
Ciao Carlo. Bel commento. Hai ragione. Anche ... Ferruccio Tagliavini e Luciano Pavarotti. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:26 via WEB
Ciao Carlo. Buona giornata. Dino
(Rispondi

 

 
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CIAO KIPINO

Post n°21682 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 
Tag: kipino

CIAO KIPINO

kipino
kipino il 15/01/16 alle 09:13 via WEB
Ciao Dino ;)Lieta giornata .
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:23 via WEB
Ciao Bruno. un saluto da Pavia per la tua Sardegna. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:24 via WEB
Ciao Bruno. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO EMMEGRACE

Post n°21681 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO EMMEGRACE

EMMEGRACE
EMMEGRACE il 15/01/16 alle 08:30 via WEB
Buondì! Ogni tanto mi piace cantare quel ritornello. E' una frase che ti carica di positività. Bel brano di Villa che mi fa sorridere. Un sorriso, Grace.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:22 via WEB
Ciao Grace. Bel commento. Cantare fa bene alla salute. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 16/01/16 alle 07:22 via WEB
Ciao Grace. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ERBA TINTORIA di Teresa Ramaioli

Post n°21680 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da dinobarili
 

ERBA TINTORIA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 15/01/16 alle 13:31 via WEB
ERBA TINTORIA "IL GUADO"-Il Museo dei colori naturali è ospitato negli spazi del chiostro dell'Abbazia di San Michele Arcangelo a Lamoli, frazione del comune di Borgo Pace, provincia di Pesaro Urbino. I monaci benedettini fin dal sesto secolo, quando era stato costituito l’ordine monastico del santo di Norcia, edificavano chiese e monasteri nei punti strategici di passaggio dei pellegrini, offrendo ospitalità e cure mediche grazie alla conoscenza delle proprietà guaritrici delle erbe. I protettori della natura erano loro, che vegliavano sulla salute dei boschi, oltre a coltivare viti, olivi, ortaggi ed erbe officinali. Nel motto “prega e lavora” era compreso lo studio e la sua traduzione in pratiche benefiche per il corpo e la mente. In alcune sale di quello che era stato il monastero a Lamoli, a 600 m. di altitudine, c’è il Museo dei Colori Naturali, che illustra specie di piante tintorie quali: la robbia, la reseda ed il guado. Interessante è la pianta di guado, pianta che si usava in passato per tingere i tessuti in blu. In una vasta area intorno a Sant’Angelo in Vado (Pesaro Urbino), la si era coltivata e lavorata come l’unica per ottenere questa tinta fino a che l’indaco, originario dell’India, dal seicento in poi è stato preferito per le sue qualità superiori. I documenti testimoniano che il guado di questa zona era venduto a Prato, in Toscana, celebre per i suoi tessuti subito dopo Firenze. In omaggio all’erba tintoria, che ancora si trova nei prati di questa zona dell’Appennino, una stanza del museo è dedicata per intero al colore blu prodotto in Europa, in Africa, in Asia con materia vegetale per tingere i tessuti e minerale per la pittura su pergamena, legno e tela. Nel museo ci sono anche le foglie, i fiori secchi, la polvere o le scaglie colorate, le lane tinte e tutto ciò che aiuta a conoscere un'arte antichissima. Dall’ottocento in poi la tintura naturale è stata sostituita da quella chimica, ma oggi la necessità di recuperare il lavoro artigianale per evitare la dispersione delle tradizioni e per ridurre l’inquinamento, sta ridando slancio alle tecniche antiche. Da vegetali, animali e minerali abbiamo avuto la possibilità di gioire dei colori sui nostri vestiti e su tutti i manufatti che hanno accompagnato la civiltà. In passato sono stati simbolo di condizione sociale: il blu, raro e costoso, contraddistingueva i nobili; il rosso porpora, il più bello e intenso, altrettanto costoso, era il colore dei potenti. Il giallo più bello per la pittura si otteneva dall’orpimento (minerale usato come colorante), che è solfuro di arsenico. Il colore degli abiti dei poveri era il marrone, perché era spesso il colore naturale di certe fibre tessili. Il bianco, per i tessuti si otteneva sbiancando le fibre con la lisciva e l’esposizione al sole, mentre nei dipinti si usava la polvere di calcite.Ciao ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)

 

 

 

 
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