Messaggi del 21/01/2016

BUON GIOVEDI' ... DA PAVIA

Post n°21748 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da dinobarili
 

“Domani, 22 gennaio 2016, questo Blog

compie

S E I    A N N I

Sono graditi gli auguri

.  . . 

BUON GIOVEDI’ …

… dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove … il cielo è sempre blu

e il Ticino fa … glu  … glu

21 gennaio 2016

 “La speranza fiorisce nel giardino … dell’amore”

Dino

Vedi … pagina

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Dino Barili

105 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Orietta Berti

“Tu sei quello”

Non esistono canzoni di ieri o di oggi. Esistono solo canzoni che, una volta ascoltate, diventano “patrimonio delle persone” … patrimonio dell’umanità. Una di queste canzoni è certamente “Tu sei quello” di Orietta Berti. Già l’inizio è esplosivo “Tu sei quello/ che si incontra una volta/ e mai più” Dopo una simile affermazione, facciamo il punto. Quando una donna incontra un uomo così … “tocca il cielo con il dito”. Allora, solo allora, può cantare (con Orietta Berti) “Ecco chi sei/ tutte le cose che amai/ sono in te” … ricco come il mare … bello come il Sole … tre o quattro Ferrari ultimo modello … aereo privato … Villa al mare … in montagna … in città … soggiorni ovunque … a Parigi, Londra, New York … e chi più ne ha più ne metta. “Ecco chi sei/ … quello che sempre cercai/ ora c’è” E, in più, c’è anche l’Amore … quell’Amore che fa cantare il cuore. Bisognerebbe dare un premio ad Orietta Berti perché, con una canzone così, fa sognare un’infinità di persone. Basta chiudere gli occhi … ed ascoltare.    Dino … (cerca di tenere i piedi per terra … almeno una volta)    

 
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ROSSELLA racconto (457) di Dino Secondo Barili

Post n°21747 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

457

Rossella, la donna misteriosa

Piazza Ducale di Vigevano è una delle più belle Piazze d’Italia. E’ originale nella concezione, nell’arredo, ed esprime un fascino complicato da descrivere. Basta entrare nello spazio della piazza e sembra di trovarsi in un “altro mondo”, fuori dal tempo, in un’altra dimensione. Anche all’Architetto Osvaldo, cinquant’anni, single, ogni volta che vi metteva piede, aveva la stessa impressione. Un anno fa, un lunedì mattina, Osvaldo era in quella Piazza con gli occhi “abbagliati” dal quel fascino misterioso. Si era preso la mattinata libera perché aveva a che fare una cliente un po’ originale, di nome Rossella. A volte la vita riserva sorprese di ogni genere. Due anni prima, l’Architetto Osvaldo era stato contattato da una cliente, certa Rossella, la quale voleva commissionare un lavoro. “Architetto, ho un appartamento a Vigevano da arredare. Mi piacerebbe che mi facesse un progetto ed un preventivo. All’appuntamento ci sarà una signorina che agirà in vece mia.” L’appuntamento venne concordato. L’Architetto pensava di aver a che fare con una cliente come le altre. Invece, no. L’appuntamento venne concordato in Piazza Ducale a Vigevano. All’incontro si presentò una ragazza sui trent’anni, alta, bionda , capelli lunghi, occhi chiari… Offrì il caffè in uno dei Bar della Piazza. Accompagnò l’Architetto Osvaldo nell’appartamento da arredare. Consegnò il foglio delle informazioni necessarie e tutto finì li. Senza dire una parola. A lavoro terminato, la stessa ragazza bionda con i capelli lunghi, aveva esaminato il lavoro eseguito e… senza mai dire una parola, aveva scritto sull’ordine di commissione: “approvato” ed una firma illeggibile. Per l’Architetto Osvaldo gli era sembrato di trovarsi in un film di fantascienza. A lavoro terminato il cinquantenne si era concesso un caffè in Piazza Ducale. Stava per assaporare il caffè quando il cellulare si è messo a suonare. “Architetto Osvaldo. Sono proprio contenta del lavoro da lei eseguito. La chiamerò ancora per un prossimo lavoro. Sono certa che la ragazza è stata all’altezza delle sue aspettative… Ora, la sto guardando. Lo sa che Lei è proprio un bell’uomo?” L’Architetto si schernì. Nel contempo si sentì osservato, scrutato come ai raggi X. Non riuscì a bere il caffè. Fece quattro passi nella Piazza cercando di individuare la donna che l’aveva appena chiamato sul cellulare. Aveva i capelli rossi? Gli occhi neri? Era alta? Vestiva di rosso? Un’infinità di domande che non trovavano risposta. Un anno fa, l’Architetto era ancora in Piazza Ducale ed aveva che fare con la stessa cliente. Rossella… Cosa sarebbe accaduto? Osvaldo era un po’ nervoso. Cercava di darsi un contegno, ma si rendeva conto che Rossella, per lui, era diventata un’ossessione, una donna misteriosa. Una donna originale che avrebbe voluto conoscere di persona e, nello stesso tempo, fuggire, ignorare, “non” conoscere… Era lo stesso dramma che Osvaldo aveva macinato per anni nella sua mente… ogni volta che aveva a che fare con una donna di cui subiva il fascino. La donna era, per lui, l’oggetto misterioso, il centro dei suoi pensieri. Era stato così anche con Lisa, bionda, alta, capelli lunghi, occhi chiari… Ora, c’era Rossella. In quell’instante suonò il cellulare. “Architetto la sto osservando. Lo sa che è proprio un bell’uomo? Chissà quante donne hanno perso la testa per lei. Chissà quante donne hanno cercato di vivere con lei un “pezzo” della loro vita…” Il cellulare si fece muto… dal sospiro, si sentiva che la donna era ancora in linea… Ad un tratto l’Architetto Osvaldo ebbe la sensazione che una mano di donna si posasse delicatamente sulle sue spalle. Sentì una mano delicata… come una carezza…e … (il lettore immagini la scena che desidera vedere…con finale a piacere) . - (457)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21746 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 
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CIPOLLE di Teresa Ramaioli

Post n°21745 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIPOLLE 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/01/16 alle 13:25 via WEB
CIPOLLE--Le cipolle sono state inizialmente coltivate in Egitto, prima come cibo per gli schiavi che venivano costretti a lavorare nella costruzione delle grandi piramidi, e in seguito quasi adorate per via della forma circolare e per i cerchi concentrici, il cui significato era rappresentato dalla vita eterna. A riprova della grande importanza riservata alle cipolle nell’antico Egitto, sappiamo che nelle orbite oculari della mummia di Ramses IV sono state trovate tracce di cipolla. Le cipolle erano anche uno degli elementi introdotti all’interno del corpo mummificato dei Faraoni, e servivano a tenere lontani i batteri e a conservare la mummia. Furono invece i Romani ad introdurre le cipolle nel Vecchio Continente, fino ad arrivare ai giorni nostri, dove la cipolla è presente quasi ovunque. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO MONELLACCIO 19

Post n°21744 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO MONELLACCIO 19

monellaccio19
monellaccio19 il 20/01/16 alle 12:02 via WEB
Hai un oceano a tua disposizione Dino: puoi pescare all'infinito perché tanti e tante sono cantanti e canzoni belle nate nel secolo scorso. Un quartetto vocale i "Cetra", nome preso dalla famosa casa discografica dell'epoca, che non ha rivali per preparazione musicale e interpretazione sempre in linea con la natura dei brani. Celeberrime le loro esecuzioni di interi poemi (per esempio I promessi sposi) con testi scritti apposta su famosi motivi musicali noti a tutti. La tv in bianco e nero,devo molto anche a loro. E noi ragazzi anziani le siamo grati. Ciao Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/01/16 alle 07:31 via WEB
Ciao Carlo. Bellissimo commento completo. Hai fatto la fotografia ... della nostra (tua e mia) epoca. Grazie. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 21/01/16 alle 07:31 via WEB
Ciao Carlo. Buona giornata. Dino
(Rispondi

 

 
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CHE COS'E' PAVIA?

Post n°21743 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da dinobarili
 

Che cos’è Pavia?

Un sogno? Una realtà? Forse, tutte e due le cose. Che cos’è, infatti, una città? Un insieme di vite, di passioni, di desideri, di gioie … e qualche volta di altre cose. Le passioni, però, sono il colore della città … di Pavia, una città come tante altre … una città diversa dalle altre.(11) Dino

 
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CIAO GABBIANO 642014

Post n°21742 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO 642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 20/01/16 alle 09:55 via WEB
Buongiorno Dino... Come si può non sorridere al tuo buongiorno...nel tuo.."La più bella sei tu.." Buona giornata Caro Dino!Patty
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/01/16 alle 07:28 via WEB
Ciao Patty. Sorridere fa bene alla salute. Sorridere sempre al giorno che inizia ... Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 21/01/16 alle 07:29 via WEB
Ciao Patty. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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IL 22 GENNAIO 2016 ...

Post n°21741 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da dinobarili
 

Il 22 gennaio 2016, questo Blog, compie

S E I .. A N N I

Era il 22 gennaio 2010. Ero alla ricerca di un sistema per comunicare, avere amici, dialogare … Ecco come è nato il mio Blog … questo Blog. A distanza di SEI ANNI sono contendo di questa esperienza. Un’esperienza che continua e arricchisce giorno dopo giorno.(10) Dino

 
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CIAO DAS.SILVIA

Post n°21740 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO DAS.SILVIA

das.silvia
das.silvia il 20/01/16 alle 07:57 via WEB
Felice mercoledì e un saluto,silvia
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/01/16 alle 07:27 via WEB
Ciao Silvia. Grazie della visita. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 21/01/16 alle 07:27 via WEB
Ciao Silvia. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°21739 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

 
tanmik
tanmik il 20/01/16 alle 07:10 via WEB
una radiosa giornata di luce da MIK
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/01/16 alle 07:22 via WEB
Ciao Mik. una radiosa giornata anche per te. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 21/01/16 alle 07:22 via WEB
Ciao Mik. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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PAVIA ... E LE VECCHIE CARTOLINE

Post n°21738 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da dinobarili
 

Pavia … e le vecchie cartoline

I cambiamenti di una città si notano soprattutto quando si vedono le vecchie cartoline. Allora, ci si accorge di come è cambiata una città … Come, del resto, cambiano le persone nel corso degli anni. Cosa fare? Prenderne atto. Fare le dovute riflessioni … e godere il presente. Perché? … “la vita è adesso” (9) Dino

 
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ELEONORA DUSE di Teresa Ramaioli

Post n°21737 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da dinobarili
 

ELEONORA DUSE 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/01/16 alle 14:04 via WEB
ELEONORA DUSE--Eleonora Duse è stata un "mito" del teatro italiano, tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, ha rappresentato opere di grandi autori come D'Annunzio, Verga, Dumas. Nata il 3 ottobre 1858 in una stanza d'albergo di Vigevano (Pavia) dove la madre, attrice, sostò per partorire, Eleonora Duse non frequenta una scuola, ma a quattro anni è già sul palcoscenico, recita a Chioggia nella parte di Cosetta in una riduzione scenica dei Miserabili di Victor Hugo. A dodici anni sostituisce la madre ammalata nei ruoli di protagonista della "Francesca da Rimini" di Pellico e della "Pia dé Tolomei" di Marenco. Nel 1873 recita nella compagnia paterna; nel 1875 farà parte della compagnia Pezzana-Brunetti. Ottiene il primo successo nel 1879, interpretando, a capo di una compagnia con Giacinto Pezzana, la "Teresa Raquin" di Zola. A ventitré anni è già prima attrice, è lei a scegliere il repertorio e la troupe. Eleonora Duse vuole approfondire con lo studio le sue doti innate di attrice e interpreta opere come "Antonio e Cleopatra" di Skakespeare (1888), "Casa di bambola" di Ibsen (1891) e alcuni drammi di Gabriele D'Annunzio "La città morta", "La Gioconda", "Sogno di un mattino di primavera", "La gloria". Nel 1916 appare in un film muto, "Cenere", tratto dal romanzo di Grazia Deledda. Muore il 21 aprile 1924 a Pittsburgh (Stati Uniti) a causa di una polmonite durante una tournée aveva di sessantacinque anni. E' sepolta nel cimitero di Asolo.in provincia di Treviso. La Duse non si truccava mai in scena o fuoriscena, né temeva di indossare vestiti viola, tanto temuto dalla gente di spettacolo, amava i fiori, che spargeva sul palcoscenico, metteva sui vestiti. Recitava spesso in piedi con le mani sui fianchi e seduta con i gomiti sulle ginocchia, erano atteggiamenti sfrontati per i suoi tempi, ma la fanno ricordare come una grande attrice . Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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