Messaggi del 25/01/2016

BUON LUNEDI' ... DA PAVIA

Post n°21795 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da dinobarili
 

BUON LUNEDI’ …

… dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove … il cielo è sempre blu

e il Ticino fa … glu  … glu

25 gennaio 2016

“Nella vita l’ottimismo serve … sempre” (anche al Lunedì)

Dino

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Dino Barili

109 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Adriano Celentano

“Bellissima”

Il lunedì, primo della settimana, è un giorno poco gradito a parecchie persone, uomini e donne. E’ il momento di reagire. Prima di tutto, se donna … deve sentirsi bellissima! Irresistibile! In questo da una mano la canzone di Adriano Celentano “Bellissima”. Quando una donna si sente “bellissima” può mandare in estesi qualsiasi uomo. Lo dice anche “l’Adriano nazionale” “Non spogliarti per me …” finge … ma si vede muore dalla voglia di vederla nuda. “Io non merito tanto” … altra spudorata menzogna. Ha gli occhi fuori dalle orbite e non vede l’ora di abbracciarla e baciarla. “Mi bastava di te/ solamente lo sguardo” (troppo poco!). Adriano ha pure il coraggio di continuare a menare il can per l’aia … “Come vedi anche tu/ sono brutto si sa” E scoppia la scena da film … “Tu sei bellissima … Tu sei bellissima … bellissima!” Finalmente se ne accorge anche lui della gaffe …”Io parlo parlo ma tu/ … ti spogli sempre di più” E’ l’ora della verità. E’ il momento di passare dalle parole ai fatti. Per una donna e un uomo innamorati  … è già martedì! Allegria giovanotti e signorine (di ogni età) … la vita è breve … e va vissuta e goduta. Dino

 
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ERMELINO racconto (462) di Dino Secondo Barili

Post n°21794 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

462

Ermelino

Il momento della pensione è sempre portatore di novità. Ci sono uomini che ringiovaniscono…e uomini che invecchiano improvvisamente. Un anno fa, è stato così anche per il Prof. Ermelino, Docente di Lettere presso un Liceo milanese, abitante a Pavia. E’ ringiovanito! A sessantacinque anni aveva ricevuto la lettera dell’Istituto di Previdenza e si era sentito un “Re”. Mancavano ancora alcuni mesi alla fine dell’anno scolastico, ma aveva già deciso… “con lo spirito era in pensione”. Con lo spirito aveva già “passato il Rubicone” ed era pronto per una nuova “galoppata verso il futuro”, il suo futuro. Non aveva importanza che un anno prima era stato abbandonato dalla moglie. Ora, era solo. Solo, ma pieno di fantasie. Prima fra tutte quella di “scrivere un libro”. Già. Ermelino, ci pensava e ci aveva provato per tutta la vita, ma sua moglie (la donna che l’aveva abbandonato) non ne voleva sentir parlare. Tutte le volte che lui si metteva alla macchina da scrivere (il computer non lo sapeva usare), la moglie lo “precettava”. Un volta per una commissione, un’altra per qualche improvviso impegno. Insomma, guai a Ermelino se si fosse messo in testa di “scrivere un libro”. Per il Docente di Lettere di un Liceo del milanese era diventata una persecuzione, un modo per condizionarlo psicologicamente. Un anno fa, però, era arrivata la lettera dell’Istituto di Previdenza e la moglie aveva già fatto le valige. Lui era libero di gestire il proprio tempo come avrebbe voluto. Ermelino, aveva già impostato il proprio lavoro. Aveva passato parecchie ore presso la Biblioteca Civica Bonetta e quella Universitaria di Pavia. Aveva materiale da vendere. Subito dopo la pensione, un anno fa, l’ex - professore cominciò ad alzarsi alle quattro del mattino. Mettersi al lavoro e fermarsi solo al suono “della campana” di mezzogiorno. Nel giro un paio di mesi, il libro era fatto. Impaginato. Completo di indice e bibliografia. Ora, si trattava di trovare l’Editore e procedere alla stampa. In epoca di crisi economica è facile trovare piccoli Editori che fanno prezzi convenienti. Ermelino ne trovò uno che faceva a caso suo. L’Editore lavorava in Provincia di Pavia ed aveva la stamperia in proprio. Assistito dal grafico, il libro cominciò a prendere forma. Il sogno di Ermelino si stava realizzando. L’ex-Docente di Lettere era al massimo dell’entusiasmo e della felicità. Ora, aveva qualcosa di suo da mostrare ad amici, parenti e, soprattutto, agli ex -Colleghi che, già in pensione da parecchi anni, passavano la mattina al Bar… in attesa di chissà cosa. Ermelino, invece, era fiero del suo lavoro, di ciò che aveva fatto. Si trattava di un libro sugli scrittori pavesi dell’Ottocento e del Novecento. Ora, bisognava organizzare la diffusione del libro…e questa era materia nuova e mai tentata dal Professore di Lettere. Come fare? Ermelino chiese consiglio all’Editore il quale suggerì il nome di una giovane donna, Lucrezia, impegnata nell’organizzazione di eventi, quarantacinque anni, bellissima, single. Il primo incontro tra Lucrezia e Ermelino è stato come il “gatto e la volpe”… nessuno dei due voleva dire una parola in più del necessario. Sembrava un dialogo d’affari… Ma, quale è l’affare più grande tra un uomo e una donna? Ognuno dei due cominciò a studiare l’altro secondo il “proprio” punto di vista. Lucrezia aveva la possibilità di organizzare un’infinità di “incontri con l’Autore” (il suo pane). Ermelino, il Docente di Lettere, aveva al fianco la donna che aveva sempre sognato (anche da sposato), alta, bionda, capelli lunghi, occhi chiari… la quale portava tassativamente “il tacco dodici”. Il Professore si sentì rinato, ringiovanito, ringalluzzito. Alcuni mesi fa, il Prof. Ermelino era particolarmente euforico perché il libro andava a ruba. Al termine di un “incontro con l’Autore” il Docente si lasciò andare… “Lucrezia, con una donna come te (a letto) farei faville…” Si accorse di aver lanciato “una freccia” dalle conseguenze imprevedibili. Lucrezia lo guardò con occhi di sfida… “E perché non ci proviamo questa notte stessa? Mai rimandare a domani … ciò che si può fare oggi!” (Ogni lettore pensi al seguito … come meglio crede). -(462)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21793 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°21792 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da dinobarili
 

MILANO

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 24/01/16 alle 18:31 via WEB
MILANO---Il vicolo è dedicato ai lavandai e non alle lavandaie, perché nell'Ottocento ad occuparsi del servizio di lavaggio erano gli uomini organizzati in una vera e propria associazione. Infatti, la confraternita dei Lavandai di Milano risale al 1700. Sant’Antonio da Padova è il loro protettore e a lui è dedicato un altare nella chiesta di Santa Maria delle Grazie al Naviglio, ubicata a 100 metri circa dal Vicolo dei Lavandai, lungo l’Alzaia Naviglio Grande. Il ruscelletto (“el fossett” in lingua milanese) è alimentato dalle acque del Naviglio Grande. Un tempo le lavandaie, munite di secchio, sapone, spazzole e candeggina stavano inginocchiate sul “brellin” di legno, strofinando i panni sugli stalli di pietra e ancora visibili nel vicolo. Il detersivo usato dalle lavandaie era costituito dal cosiddetto “palton”, una paste semidensa a base di cenere, sapone e soda. L’atmosfera del luogo ha ispirato molti scrittori e storici della vecchia Milano, nonché poeti che a questo angolo dell’antica Milano hanno dedicato i loro versi. Da ricordare, la poesia “Vicol di Lavandée” di Luigi Cazzetta, vincitore nel 1964 del premio Carlo Porta e a cui sono dedicati i giardini di piazzale Gorini. Ciao Teresa ramaioli
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

Post n°21791 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO TINA ... FAUSTINA.SPAGNOL

 
faustina.spagnol
faustina.spagnol il 24/01/16 alle 09:58 via WEB
Vivo da sempre in campagna e fin da piccola i nonni mi hanno insegnato l'importanza della luna nella semina o potatura. E' chiaro che ora le aziende agricole non guardano troppo alle fasi lunari, aiutano i loro prodotti in altri modi, però chi ha un piccolo orto o un giardino sta molto attento. Per esempio seminare l'insalata con la luna crescente la farà fiorire invece che produrre quelle saporite foglioline da mangiare in primavera ed estate. Buona domenica. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 25/01/16 alle 07:10 via WEB
Ciao Tina. Teresa ti ringrazia per il bel commento. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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ARTE E PITTURA di Teresa Ramaioli

Post n°21790 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da dinobarili
 

ARTE E PITTURA 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 24/01/16 alle 18:28 via WEB
ARTE E PITTURA---Picasso diceva:"Tutti i bambini sono degli artisti nati, ma che il difficile sta nel restarlo da grandi". Talento innato e capacità di conservarlo, l'arte e la pittura rappresentano occasioni di crescita e formazione uniche per i più piccoli. Attraverso la pittura il bambino vive e comunica le sue emozioni. È la libera espressione di ciò che ha dentro. I bambini iniziano a giocare con i colori quando sono piccoli, attraverso l'uso di materiali diversi: si inizia con i pastelloni a cera, molto grossi e morbidi, che lasciano il segno sul foglio senza difficoltà. Si passa poi alle matite colorate, alle matite nere; si usa quindi la tempera, che andrà stesa prima con le mani, su fogli grandi, e poi con il pennello, quando il bambino avrà sviluppato la capacità di impugnarlo. È importante che si sentano liberi di esprimersi. Devono sentirsi liberi di muoversi, quindi meglio se indossano abiti comodi. Devono essere liberi di sporcarsi, perché significa che sono dentro al disegno, che riescono a vivere con il corpo quello che stanno esprimendo sul foglio. Si parte con il foglio molto grande quando sono piccoli e poi man mano si restringe il foglio e si varia nell'uso dei materiali. Il bambino, intorno ai due anni e mezzo, decide cosa vuol fare. Questo è un passaggio molto importante: se prima esprimeva con il corpo le sue emozioni, ora inizia a usare la matita o il pennello e decide cosa vuole fare. Significa che il bambino prende una decisione su quello che vuole mostrare, quale emozione vuole rappresentare. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)

 

 

 

 
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