Messaggi del 29/01/2016

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

Post n°21837 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da dinobarili
 

BUON VENERDI’ …

… dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove … il cielo è sempre blu

e il Ticino fa … glu  … glu

29 gennaio 2016

“L’amore è un fuoco che arde senza tregua”

Dino

Vedi … pagina

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Dino Barili

113 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Mina

“Amore baciami”

Uno degli atti più semplici e piacevoli della vita è il bacio. Che cos’è, infatti, il bacio? Un atto di passione, di affetto, di amore … “un apostrofo rosa … tra le parole t’amo” – diceva il poeta. Il bacio è presente in tutte le lingue, a tutte le latitudini, in ogni momento della giornata … ad ogni età. Perché non iniziare la giornata con … un bacio? Un bacio a chi si ama … a chi si è amato (ed ora, magari, non c’è più) … a chi si spera di amare. Oppure un bacio per sé stessi … magari cantando la bellissima canzone di Mina “Amore baciami”. La canzone inizia così …”Amore baciami … baciami … baciami” Tra innamorati  … si schiudono leggermente le labbra e l’atto diventa un indicibile effusione … di felicità. E il bacio ha un seguito … “E forte stringimi … stringimi … stringimi” Chi è quella donna, che al solo pensiero, non si sente sciogliere come neve al sole? “… e batte il cuor” Vorrei vedere! L’amore non è mica uno scherzo … quando scoppia, scoppia … è come il temporale. Allora “baciami … stringimi” Questa volta è proprio la fine del mondo … “mi sono innamorato di te” … Meno male che c’è ancora il bacio. Allegria a tutta la compagnia … oggi, è un giorno di follia. Dino

 
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ELISA racconto (466) di Dino Secondo Barili

Post n°21836 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

466

Elisa

L’impiegata Elisa soffriva le feste. Quando si avvinava qualche bella festa cadeva in depressione. Elisa aveva trent’anni. Era una ragazza bellissima, ma sfortunata in amore. Per ben quattro volte aveva iniziato una relazione con un uomo e per ben quattro volte era andata in fumo. Elisa si sentiva un po’ sfigata e aveva cominciato a farsi dei problemi. “Sarà colpa mia?” Quando gli anni passano e non si vede un futuro è più che giusto farsi dei problemi… Specialmente in prossimità delle feste. In Ufficio, Elisa, un anno fa, aveva un’amica del cuore: Monica della sua stessa età. Il fatto è che Monica era essa stessa single, ma non si faceva problemi. Anzi, quando era in prossimità di qualche festa importante, diventava euforica. Elisa si confidò. “Monica vorrei essere come te. Sempre allegra e spensierata. Invece…” Monica capì che l’amica era in crisi. “Ma cosa ti passa per la testa? Hai trent’anni. Hai un lavoro che fortunatamente, per il momento, non è in crisi. Cosa vuoi di più dalla vita? Un uomo? Ce ne sono centomila… basta cercarlo.” Elisa non rispose. Anzi, divenne buia in viso, cupa. L’amica aveva toccato un tasto dolente. Cercò di riparare. “Elisa, in questi giorni dobbiamo prepararci per una grande avventura…” Elisa colse al volo la sorpresa… “Prepararci per cosa? Io non ho alcun programma per le prossime feste…” .Monica, prese la palla balzo. “Ma io, si. E questa volta, nel programma ci sei anche tu.” Elisa si fece spiegare per filo e per segno cosa aveva nella testa l’amica la quale era un’organizzatrice nata, con una fantasia che non aveva limiti. “Vedi, Elisa, quando le cose non vanno secondo i nostri desideri è necessario intervenire. Predisporre un programma di massima come un bel soggiorno di fine settimana presso una località di mare. Lontana da Milano, dal nostro luogo di lavoro. Poi ci si prepara. Insomma… si comincia a sognare.” – “A sognare?” – “Si, a sognare. Un soggiorno di fine settimana in una località di mare non richiede grandi preparativi, ma aiuta l’attesa. Il Salone di bellezza, la Parrucchiera, una guardatina ai vestiti… senza trasformare il tutto in un problema…” Elisa capì che Monica aveva le idee chiare. Soprattutto aveva esperienza. Insomma, la trentenne si sentì meglio, anche perché non immaginava cosa frullasse nella testa dell’amica. Monica, infatti, non era solo un buona organizzatrice, ma aveva tante amicizie maschili di cui conosceva “vita, morte e miracoli”. Ormai il “treno della vita era partito e prevedeva un bel fine settimana in riva al mare”. Elisa aveva fatto tutto ciò che Monica aveva suggerito. Mancavano due giorni alla partenza e Monica non aveva ancora svelato il “mistero”. Elisa diventò curiosa di conoscere cosa l’aspettasse. Monica faceva finta di niente. Il sabato mattina della partenza si avvicinava a grandi passi e Elisa era sulle spine. Non resistette. “Insomma, Monica, vuoi dirmi cosa facciamo sabato mattina?” L’amica accennò ad un sorriso da Sfinge. “Aspetta e vedrai. Trovati pronta davanti a casa per le sette del mattino…” Elisa non chiese altro. Almeno sapeva che si partiva alle sette del mattino. Alle sette del mattino era davanti a casa con la valigia in mano. Ad un tratto spuntò una Ferrari rossa fiammante. Sulla superlusso c’era Monica con due gagliardi cinquantenni che ne dimostravano dieci di meno, Filippo e Marco. Ora cominciava la vita. I baci e gli abbracci si sprecarono. Alla fine il “bolide rosso” partì come un proiettile verso la Costa Azzurra …con i sogni, le speranze e la voglia di vivere di Monica e Elisa. - (466)

 
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IL MONTE RUSHMORE di Teresa Ramaioli

Post n°21835 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da dinobarili
 

IL MONTE RUSHMORE 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/01/16 alle 19:36 via WEB
IL MONTE RUSHMORE---Il 31 ottobre del 1941, venne completato uno dei monumenti più celebri degli Stati Uniti: le sculture dei volti degli ex presidenti degli Stati Uniti George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln, nel granito del monte Rushmore. Il monumento richiese 14 anni di lavorazione, dal 1927 al 1941. Le tribù indiane Sioux della zona, che consideravano le Black Hills come un territorio sacro, chiamavano il monte Rushmore “i Sei Nonni”, mentre i coloni bianchi della zona utilizzavano diversi nomi, come “la montagna del puma”. Il nome attuale venne stabilito solo nel 1930 dalla Commissione degli Stati Uniti per i Nomi Geografici in onore di Charles Rushmore, un avvocato e imprenditore di New York che aveva fatto una spedizione nella zona nel 1885. L’idea di un monumento nel Sud Dakota venne a Doane Robinson, uno studioso della storia dello stato americano. L’anno successivo Robinson riuscì a convincere lo scultore Gutzon Borglum a farsi carico del progetto. A partire dall’inizio di ottobre del 1927, Borglum lavorò con 400 operai per scolpire gli enormi ritratti degli ex presidenti Washington, Jefferson, Roosevelt e Lincoln, alti 18 metri e scelti per rappresentare i primi 150 anni della storia americana. Inizialmente le sculture erano pensate per essere ancora più grandi, ritraendo i soggetti fino alla cintola, ma problemi di finanziamento limitarono il progetto. Il ritratto di Thomas Jefferson era pensato, in origine, per stare alla destra di Washington, ma dopo diciotto mesi di lavoro la roccia si crepò in modo irreparabile: l’abbozzo venne spianato con la dinamite e il ritratto venne ricominciato sull’altro lato del primo presidente. Il primo ritratto ad essere completato fu quello di George Washington, inaugurato il 4 luglio 1934. Seguirono quello di Jefferson, inaugurato nel 1936, Lincoln (1937) e Theodore Roosevelt (1939). Borglum morì nel marzo 1941 e fu il figlio Lincoln a ultimare il complesso monumentale. Nessun operaio morì durante la realizzazione delle sculture: ed è un caso raro per sculture di quella grandezza e per la pericolosità della lavorazione, visto che gli operai lavoravano per la maggior parte del tempo appesi a corde e che gli interventi più massicci erano fatti con la dinamite. Ciao Teresa Ramaili

 

 

 

 
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CIAO GABBIANO642014

Post n°21834 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO 642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 28/01/16 alle 14:57 via WEB
Buona giornata Dino!Patty
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/16 alle 07:18 via WEB
Ciao Patty. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LAURA1953 (VALENCIA-SPAGNA)

Post n°21833 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LAURA 1953

VALENCIA SPAGNA

laura1953
laura1953 il 28/01/16 alle 13:47 via WEB
Buongiorno Dino,bellissimo giovedi che sia pieno di nuove e felici esperienze..un abbraccio ..Laura <a href=" CLICCA
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/16 alle 07:15 via WEB
Ciao Laura. bel commento il tuo. Le felici esperienze si fanno ogni giorno. Diono
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/16 alle 07:16 via WEB
Ciao laura. Grazie per il clicca. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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VENEZIA ... E IL CARNEVALE

Post n°21832 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da dinobarili
 

“Venezia … e il Carnevale”

Venezia è sinonimo di Carnevale, il periodo più pazzo dell’anno. Del resto come si fa a non associare Venezia al Carnevale? Basta una maschera … e subito la mente corre alla città della Laguna … alle gondole … ai barcaioli. Per sentirsi a Venezia basta poco … “La barcarola”  di Jaques  Offenbach. La musica segue l’andamento ondulatorio delle gondole  sull’acqua … e sembra di aver Venezia … davanti agli occhi. (13)Dino

 
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CIAO GABBIANO642014

Post n°21831 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO 642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 28/01/16 alle 14:57 via WEB
Buongiorno Dino... E' lo studio dei Miti che ci permette di conoscere meglio la realtà...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/16 alle 07:10 via WEB
Ciao Patty. Hai ragione. E' bello sapere come nascono i miti. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 29/01/16 alle 07:11 via WEB
Ciao Patty. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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PAVIA

Post n°21830 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da dinobarili
 

Pavia … e le vecchie cartoline

I cambiamenti di una città si notano soprattutto quando si vedono le vecchie cartoline. Allora, ci si accorge di come è cambiata una città … Come, del resto, cambiano le persone nel corso degli anni. Cosa fare? Prenderne atto. Fare le dovute riflessioni … e godere il presente. Perché? … “la vita è adesso” (9) Dino

 
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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°21829 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/01/16 alle 19:38 via WEB
PAVIA----Pavia, Romagnese, il giardino alpino Agli amanti della natura e delle passeggiate nel verde, Pavia offre molto. Si parte dallo storico Parco Vernavola, senza dimenticare la natura delle sponde del Ticino. Il Parco della Vernavola è ciò che rimane dell'antico Parco Visconteo del XIV secolo. Gli orti botanici più interessanti da visitare sono l'Orto Botanico dell'Università di Pavia, i pieno centro storico, e il giardino Alpino di Pietra Corva sulle colline dell'Oltrepo. L'Orto Botanico dell'Università di Pavia, in via S. Epifanio 14, fu fondato nel 1773 dagli Asburgo d'Austria nei locali dell'ex convento di S. Epifanio. E' grande circa tre ettari, molto se si pensa alla sua posizione nel centrocittà. I visitatori potranno ammirare l'arboreto, la serra delle piante, la serra caldo-umida, le angiosperme, le gimnosperme e numerose altre collezioni. Il Giardino Alpino di Pietra Corva si trova nel comune di Romagnese e fa parte della Rete degli Orti Botanici della Lombardia, insieme a quelli di Bergamo, Bormio, Milano Brera, Milano Cascina Rosa. Il giardino, specializzato in piante montane (ne ospita circa 1300 specie, sorge a 950 metri di altitudine, sulle pendici del Monte Pietra di Corvo ed è stato fondato da Antonio Ridella veterinario, naturalista e grande appassionato di botanica. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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