Messaggi del 01/02/2016

BUON LUNEDI' ... DA PAVIA

Post n°21871 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUON LUNEDI’ …

… dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove … il cielo è sempre blu,

il Ticino fa … glu  … glu,

e tutti amano di più.

1 febbraio 2016

“Quello che non accade in anni … accade in un minuto”

Dino

Vedi … pagina

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Dino Barili

116 “una canzone al giorno”

Giro d’Italia … in Musica”

Fred Bongusto

“Amore fermati”

Oggi si corre troppo. A volte si corre inutilmente e non ci si chiede neppure il perché. A questo punto la domanda è d’obbligo. E’ sempre giustificato correre come matti? Ne vale la pena? Alla domanda potrebbe rispondere la canzone di Fred Bongusto “Amore fermati”. L’inizio è perentorio “Amore fermati … questa sera non andartene” Quando ci si trova di fronte ad simile “proposta” si diventa curiosi. Si vorrebbe conoscere il perché. “un’orchestra tra le nuvole/ la tua canzone suonerà” E qui comincia il bello. L’attesa, però, è vana. Fred Bongusto, non ha tempo per dare spiegazioni. “Amore baciami …” E ti pareva che non andasse a finire così. “Siamo soli … amore … baciami …” Cosa fa una donna innamorata di fronte ad una simile proposta? Bacia, bacia … bacia appassionatamente. Mille baci e forse più. Tutta colpa della musica? No … non solo. Colpa della …”luna negli occhi tuoi” Le canzoni, quando sono belle e  romantiche, sanno sempre come  “stregare”… “Io non t’ho amato mai così” … E pensare che è solo lunedì … Buon lunedì a tutti … e che l’allegria arrivi fino a sabato. Buon ascolto. Dino

 
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GABRIELE racconto (469) di Dino Secondo Barili

Post n°21870 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

469

Gabriele

Il Prof. Gabriele, sessantadue anni, Preside in una Scuola Media del milanese, ogni tanto aveva bisogno di confrontarsi con la sua Dirigente Amministrativa, Dott. Grazia, cinquantadue anni ben portati. Il Preside sapeva che per tenere a bada un complesso scolastico molto variegato non bastano due occhi… ce ne vogliono molti di più. A parole, tutti i componenti di una Scuola dicono di collaborare… ma alla fine sono pochi quelli che, almeno per quanto di loro competenza, cercano di non combinare guai. Ecco perché il Prof. Gabriele si confrontava spesso con la sua Dirigente Amministrativa. Diceva. “Quattro occhi sono più di due… anche se ce ne vorrebbero molti di più…” In verità i motivi erano anche altri. Il Preside era rimasto vedovo due anni prima e non aveva più avuto contatti con l’altro sesso. La Scuola richiedeva un impegno continuo e tutto ricadeva, sulle spalle del Preside. Ecco perché, oltre alle questioni strettamente legate alla Scuola il Prof. Gabriele si permetteva qualche divagazione sul tempo e sulla situazione in generale. Anche la Dirigente Amministrativa, Dott. Grazia, era vedova… ma non ne faceva un problema. Era sempre allegra, e disponibile al dialogo pur mantenendo un corretto rapporto e “le distanze d’obbligo” con il Preside. Mai un parola in più del necessario. Arriva, però, il momento in cui si verificano condizioni particolare ed anche le persone più controllate si lasciano “scappare” qualche frase. Un anno fa, il Preside, Prof. Gabriele, dopo aver parlato dei problemi della Scuola, si era lasciato andare alle osservazioni sul tempo in generale. A quel punto, la Dirigente Amministrativa era uscita con una frase gettata là tanto per dire qualcosa… “Preside Lei non dovrebbe lamentarsi… con un fisico come il suo, il tempo non ha importanza.” Il Prof. Gabriele colse, nella frase, un non so che di particolare e si sentì di completarla. “Detto da lei, la cosa mi fa piacere… me ne era quasi scordato.” Il dialogo era finito lì, ma aveva lasciato il segno. Il Preside si trovava in un momento particolare e sentiva il bisogno di attenzioni. Erano ormai parecchi anni che una donna “non” gli rivolgeva una parola confidenziale. Inoltre, il sessantaduenne, era un tipo che si imponeva un autocontrollo totale. Ora, c’era la Dott. Grazia, l’unica donna con la quale aveva contatti continui e poteva parlare di tutto. Di tutto? Forse, no. Ma che male c’era se la confidenza si sarebbe ampliata? Dopo le osservazioni sul fisico del Prof. Gabriele, anche, la Dott. Grazia aveva cominciato a pensarci. Non voleva entrare troppo in confidenza perché, nell’ambito della Scuola, i ruoli sono e devono essere diversi… ma come uomo il Prof. Gabriele aveva molte buone qualità. Prima fra tutte quella di essere vedovo … come lei. Il giorno successivo gli incontri di lavoro erano stati ridotti al minimo. Si vedeva che il Preside era impacciato. L’intuito e la sensibilità delle donne è superlativa. Senza dare nell’occhio (a chi?) la Dott. Grazia, colse l’occasione per chiedere al Preside spiegazioni su una pratica amministrativa ferma da mesi (e di nessuna importanza). E’ stata proprio quella pratica a rimettere in gioco il “fisico del Professore”. Esiste sempre un’occasione per riprendere un discorso non completato. Il Preside ha lanciato l’esca. “Sono alcuni anni che lavoriamo insieme e non abbiamo ancora usato il tu. Cosa diresti se lo usassimo ora?” La risposta è stata immediata. “E cosa direbbero le persone che stanno interno a noi se improvvisamente ci sentissero darci del tu? Cosa potrebbero pensare? …che andiamo a letto insieme?” La forza del Prof: Gabriele non si è fatta attendere… “Ma cosa vuoi ce ne freghi di ciò che pensano coloro che stanno intorno a noi. La vita è la nostra e siamo noi che dobbiamo viverla.” Da quel momento, per Grazia e Gabriele, è stato come scendere una montagna di corsa… Non era passata un’ora ed avevano già trovato un luogo appartato… per il primo appassionato, lunghissimo bacio d’amore. - (469)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21869 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 
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CARNEVALE MENEGHINO di Teresa Ramaioli

Post n°21868 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CARNEVALE MENEGHINO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 31/01/16 alle 18:42 via WEB
CARNEVALE-MENEGHINO-Prima che nascesse la più famosa maschera milanese (Meneghino), la maschera cittadina era personificata da Beltramm de Gaggian che ebbe origine nel XVI secolo quando si formarono le compagnie stabili. Il ruolo era di servo un pò tonto, buono e sempliciotto. Beltramm era fedele e garbato, aveva una moglie milanese di nome Beltramina, arguta e scaltra, che spesso toglieva il marito da situazioni imbarazzanti. Il suo costume era con maschera marrone, berretto nero, giacca, pantaloni e mantello, scarpe in pelle, e cintura gialla le calze il colletto ed i polsini bianchi. Nel XV e XVI secolo furono molti i bosin (cantastorie) che adottarono la sua divisa. Interprete eccezionale di Beltramm fu Niccolò Barbieri che scrisse un trattato di moralità sul teatro con regole precise per gli attori. Barbieri teneva le sue rappresentazioni nelle corti salendo sui banchi per essere visto da tutti, da qui il termine “mont in banc “o saltimbanco per indicare un attore comico. Meneghino era il servitore della domenica; infatti le dame milanesi di buon casato ma con pochi danee davano ricevimenti solo alla domenica o comunque non potevano rinunciare alla passeggiata domenicale in carrozza (spesso affittata). Per questo si pagava una persona a giornata, che svolgesse le funzioni di servitore, maggiordomo, accompagnatore, ma anche di acconciatore – parrucchiere: il cognome di Meneghino, "Pecènna" (parrucchiere/pettine) al proposito è molto esplicativo. Venivano quindi reclutati dei giovani dalla Brianza che con questo tipo di lavoro domenicale potevano arrotondare il loro magro salario e vennero chiamati "domenichini" che in dialetto suonò “domenighin” poi abbreviato in “meneghin”. Con lo sbocciare della cultura rinascimentale e del teatro dei burattini il Meneghin divenne un personaggio rappresentativo del popolo milanese e sul palcoscenico assunse un ruolo di maschera accanto ai vari Brighella, Pulcinella, Arlecchino, Colombina, Gianduja, Patacca. Il suo costume è caratterizzato da pantaloni e casacca in panno verde orlati in rosso, panciotto a fiori, calze a righe orizzontali bianche e rosse, scarpe con fibbia, parrucca con codino all'insù, camicia bianca, cappello a tricorno verde orlato in rosso. Il suo carattere è di servitore docile e generoso, ingenuo ma non troppo, al quale non bisogna toccare la sua indipendenza e libertà. A dargli vita e notorietà fu l'attore Carlo Maria Maggi (1630-1699) con le commedie “I consigli di Meneghino” e”Il falso filosofo”. Buona giornata Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°21867 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

tanmik
tanmik il 01/02/16 alle 05:16 via WEB
Che i primi raggi di luce ti avvolgano portandoti tanta gioia e felicità. Un abbraccio da MIK. http://2.bp.blogspot.com/-4U3NJf7X2os/T2i6pN57oSI/AAAAAAAAARo/4vrdWQ9lcVQ/s1600/felicita+(1).jpg
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 01/02/16 alle 07:22 via WEB
Ciao Mik. Grazie del bel commento. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 01/02/16 alle 07:23 via WEB
Ciao Mik. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO PAPERINOPA 1974

Post n°21866 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO PAPERINOPA 1974

paperinopa_1974
paperinopa_1974 il 31/01/16 alle 17:12 via WEB
buona domenica Dino tante belle cose ciauuu
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 01/02/16 alle 07:19 via WEB
Ciao. Grazie della visita. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 01/02/16 alle 07:20 via WEB
Ciao. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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VENEZIA ... E IL CARNEVALE

Post n°21865 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da dinobarili
 

“Carnevale … in Musica”

“Venezia … e il Carnevale”

Venezia è sinonimo di Carnevale, il periodo più pazzo dell’anno. Del resto come si fa a non associare Venezia al Carnevale? Basta una maschera … e subito la mente corre alla città della Laguna … alle gondole … ai barcaioli. Per sentirsi a Venezia basta poco … “La barcarola”  di Jaques  Offenbach. La musica segue l’andamento ondulatorio delle gondole  sull’acqua … e sembra di aver Venezia … davanti agli occhi. (13)Dino

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DA CREMONA

Post n°21864 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 31/01/16 alle 09:36 via WEB
Ottima scelta musicale Dino! Buona domenica, Antonella
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dinobarili
dinobarili il 01/02/16 alle 07:13 via WEB
Ciao Antonella- grazie della visita. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 01/02/16 alle 07:13 via WEB
Ciao Antonella. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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PAVIA

Post n°21863 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Che cos’è Pavia?

Un sogno? Una realtà? Forse, tutte e due le cose. Che cos’è, infatti, una città? Un insieme di vite, di passioni, di desideri, di gioie … e, qualche volta, di altre cose. Le passioni, però, sono il colore della città … di Pavia, una città come tante altre … una città diversa dalle altre.(11) Dino

 
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IL TEMPO di Teresa Ramaioli

Post n°21862 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da dinobarili
 

IL TEMPO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 31/01/16 alle 18:41 via WEB
Io ti auguro del tempo" di Elli Michler Io ti auguro non tutti i possibili regali. Io ti auguro solo quello che la maggior parte della gente non ha: Io ti auguro del tempo per gioire e per ridere, e quando lo usi puoi cambiare qualcosa là fuori. Io ti auguro del tempo per il tuo fare, per il tuo pensare, non solo per te stesso, ma anche per regalarlo. Io ti auguro del tempo per non avere fretta e per correre, ma il tempo per poter essere soddisfatto. Io ti auguro del tempo non solo così per poterlo sprecare. Io ti auguro che ti possa restare del tempo per stupirti, e del tempo per avere fiducia, invece che guardare come passa il tempo nell'orologio. Io ti auguro del tempo per poter afferrare le stelle e tempo per crescere, cioè per maturare. Io ti auguro del tempo per sperare di nuovo e per amare, non ha senso rinviare questo tempo. Io ti auguro del tempo per trovare te stesso, ogni giorno, ogni ora per trovare la felicità. Io ti auguro del tempo anche per perdonare gli altri. Io ti auguro di avere tempo per vivere... (Elli Michler)---Buona giornata Teresa Ramaioli
(Rispondi)

 

 
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