Messaggi del 06/02/2016

BUON SABATO ... DA PAVIA

Post n°21934 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUON  SABATO …

… dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove … il cielo è sempre blu,

il Ticino fa … glu  … glu,

e tutti … amano di più.

6 febbraio 2016

“Ogni attesa …

ha bisogno di una conclusione”

Dino

Vedi … pagina

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Dino Barili

121 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Mina

“Ho un sassolino nella scarpa”

Oggi è il Sabato Grasso. Il Sabato è più bel giorno della settimana. Lo è da sempre perché viene dopo il venerdì … e prima della domenica. La vera ragione, però, è che il sabato è il giorno della libertà. Una persona può togliersi tutti “gli sfizi” che vuole. A una condizione. Che prima si tolga gli scrupoli … che per gli Antichi Romani erano “scrupulum” (sassolini nelle scarpe). Proprio come quelli di Mina. “Ho un sassolino nella scarpa ahi/ che mi fa tanto tanto male ahi” E chi non lo sa? Quando si cammina … si vedono tutte le stelle del firmamento. Proprio tutte. Inutile fingere. “provo a fischiettar ed ha cantar/ ma quel sassolino mi fa sempre mal” Mina le prova tutte. “Piano piano devo camminar …” Niente da fare. “faccio un passo e poi mi debbo fermar” Per fortuna che è Carnevale. E’ il Sabato Grasso. Chi se frega di ciò che pensa e dice la gente? Meglio togliersi le scarpe … e camminare a piedi nudi … per la città. La gente dirà. Ecco la nuova maschera (e se l’idea avrà successo sul Web) … tutti a togliersi le scarpe. Allegria, in compagnia … chi vuol esser, lieto sia. Dino

 
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MANUELA racconto (474) di Dino Secondo Barili

Post n°21933 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

474

Manuela

Manuela, impiegata presso un Ufficio Commerciale a Milano, ma residente a Pavia, era stanca di aspettare. Un anno fa, aveva ormai compiuto il quarantaduesimo anno di età e si sentiva “vecchia”. Ad avere una relazione con un uomo ci aveva provato diverse volte, ma tutte le volte era finita in bolla di sapone. Ormai non si faceva più illusioni. Diceva a sé stessa. “Se non ho trovato l’uomo giusto fino ad ora … impossibile trovarlo negli anni a venire.” Ogni giorno si guardava allo specchio e trovava qualcosa che la metteva in allarme. Nel suo Ufficio di Milano, Manuela aveva una amica della sua stessa età, Jenny, con la quale si trovava bene ed era in confidenza. Un anno fa, Manuela era particolarmente giù di corda. “Jenny, mi piacerebbe essere come te… sempre allegra e spensierata. Inoltre, ci sai fare con gli uomini… e non ti fai mancare nulla.” Jenny non si aspettava una simile confidenza. Anche se all’apparenza, Jenny era spigliata ed aveva parecchie amicizie maschili, aveva anche lei i suoi guai. Per esempio, non amava gli uomini troppo “appiccicaticci”, uomini che anziché cercare una donna da amare… cercavano la mamma la farsi coccolare. La stessa mamma che avevano lasciata a casa. Purtroppo nella sua vita, Jenny, era incappata in due relazioni con “uomini mammoni” che le stavano addosso come dei “peluche”… in modo asfissiante. Dopo un po’ Jenny era stata costretta a dire “Basta! Questo non è da uomo vero… cioè l’uomo che voglio io.” Manuela, dopo aver saputo le disavventure amorose dell’amica, si lasciò andare ad altre confidenze. “Vedi Jenny. Spesso mi faccio dei problemi sul mio corpo e sul mio modo di sentirmi.” A questo punto, l’amica e collega Jenny scattò come se fosse stata punta da una vespa. “Manuela, non farti quei problemi. L’uomo è un “animale strano, imprevedibile”… vede ciò che vuol vedere. Non gli importa molto della “così detta bellezza femminile” come la intendiamo noi donne… L’uomo insegue le “sue fantasie erotiche”. Sta a noi donne individuare quali. A parte gli uomini farfalloni che è meglio lasciarli perdere… La ricerca dell’uomo giusto è come giocare alla lotteria. Tutto dipende dell’uomo che incontri.” Manuela si sentì sollevata. “Allora, Jenny, dici che a quarantadue anni posso ancora incontrare l’uomo della mia vita?” Alla domanda, però, seguì un sorriso ironico e interrogativo… Jenny capì che doveva darsi da fare. “Manuela, sai cosa ti dico? Questa sera, andiamo ad un Concerto con due amici cinquantenni, Flavio e Saverio. Sono due amici appassionati di musica classica. Dovevo dare loro la conferma proprio questa mattina.” Quella stessa sera, Manuela e Jenny si prepararono a dovere. Ormai le due donne erano in perfetta sintonia. Flavio e Saverio erano due cinquantenni, single, alla spasmodica ricerca dell’anima gemella. Non l’avevano ancora trovata perché avevano della donna una idea sbagliata. Un’idea un po’ fumosa, da intellettuali con “troppe fantasie” per la testa. Dopo il Concerto Saverio e Manuela, Jenny e Flavio, decisero di fare una sosta al Ristorante. Milano offre una infinità di Ristoranti. Ne scelsero uno deve c’era una pista da ballo fatta apposta per ospitare “innamorati”… o in attesa di diventare tali. Si sa che il romanticismo non è finito. Colpisce sempre. Durante il ballo, Saverio sentì Manuela assecondare i suoi passi di danza come mai gli era capitato. Flavio, aveva bisogno di una donna forte, che stesse al ritmo, ma avesse fantasia. Manuela era la donna desiderata. Al termine della serata Le due coppie decisero di aspettare l’alba a casa di Jenny. Si sa che le ore del mattino hanno il potere di incollare le palpebre ai più incalliti sonnambuli. Manuela si trovò addormentata tra le braccia di Saverio e… Jenny tra le braccia di Flavio. Saverio ogni tanto baciava Manuela. Così faceva Flavio con Jenny. Le due quarantaduenni, però, non erano completamente addormentate. Lasciavano fare… anche quando le mani dei due uomini accarezzarono dolcemente il viso per scendere fino alle morbide movenze del seno… (e qui lasciamo ai lettori le immagini successive… sicuramente eccitanti) -(474)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21932 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 

 

 

 
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IL PRIMO CRUCIVERBA di Teresa Ramaioli

Post n°21931 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da dinobarili
 

IL PRIMO CRUCIVERBA 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/02/16 alle 18:19 via WEB
Il primo CRUCIVERBA comparve il 21 dicembre 1913 nel supplemento domenicale Fun del New York World. L’aveva inventata l’inglese, Arthur Wynne, che adottò uno schema a losanga, o a diamante. Ancora non c’erano le caselle nere per separare le parole della stessa riga o colonna, ma lo stesso Wynne creò questa convenzione, che decretò il successo del gioco ampliandone enormemente le possibilità e le dimensioni. Il sistema delle caselle nere impose schemi quadrati o rettangolari, che sono oggi praticamente universali. Il gioco si diffuse nel giro di un decennio in tutte le parti del mondo e in molte lingue Il primo cruciverba inglese è del novembre 1924, mese in cui fu pubblicato anche il primo schema francese. In Italia il primo “Indovinello delle parole crociate” comparve l’8 febbraio 1925 sulla Domenica del Corriere e nel 1929 è attestata per la prima volta la parola “Cruciverba”, forse inventata dall’editore e scrittore Valentino Bompiani. Il nostro paese vanta un precedente poco conosciuto: il lecchese Giuseppe Airoldi aveva pubblicato un primo piccolo schema di "Parole incrociate" il 14 settembre 1890 su Il Secolo Illustrato della Domenica, rivista edita da Edoardo Sonzogno. Il gioco consisteva in una griglia di dimensioni 4×4 nel quale ogni riga e colonna aveva una propria definizione. La paternità di Airoldi non viene riconosciuta perché nel gioco mancavano le caselle nere e, soprattutto, perché il suo schema non ebbe seguito. Buona giornata Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DA CREMONA

Post n°21930 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 05/02/16 alle 14:52 via WEB
Ciao Dino! Ho ascoltato per la prima volta questa canzone d'altri tempi.. Mi piace, ottima scelta! Buon pomeriggio e soprattutto BUON COMPLEANNO!!! Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/02/16 alle 08:24 via WEB
Ciao Antonella. Grazie per gli auguri. Sono contento che la canzone "han rubato il Duomo di Milano" ti sia piaciuta. Però, dobbiamo stare in guardia ... Potrebbero rubarcelo davvero il Duomo di Milano. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 06/02/16 alle 08:25 via WEB
Ciao Antonella. Nella vita non bisogna mai dare nulla per scontato. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GABBIANO642014

Post n°21929 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO 642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 05/02/16 alle 12:59 via WEB
Buongiorno Dino..Allora oggi avrei dovuto fare un post con titolo...Han rubato Dino Barili...Avrei continuato con:"Nessuno deve rubarci Dino..con le sue canzoni ..i suoi splendidi pensieri..con la sua voglia infinita di vivere!Buon compleanno Dino!Patty
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/02/16 alle 08:18 via WEB
Ciao Patty. Grazie del bel commento. Il blog è un divertimento ... per chi lo scrive e per chi lo legge. Al bando, quindi, le notizie deprimenti. Spazio solo per i "piaceri della vita". Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 06/02/16 alle 08:19 via WEB
Ciao Patty. Oggi è doveroso riscoprire il valore della "Filosofia" come amore per la vita. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO EMMEGRACE

Post n°21928 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO EMMEGRACE

EMMEGRACE
EMMEGRACE il 05/02/16 alle 08:55 via WEB
Buongiorno Dino. Ho ascoltato da Youtube perchè non la conoscevo neanche da altri interpreti. Una lieta musichetta spiritosa e leggera. Ma poi il Duomo lo hanno ritrovato il giorno dopo,vero? ahahahah Ti ringrazio per avermi fatto scoprire questa chicca musicale del 1948. Buon weekend, Grace.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/02/16 alle 08:12 via WEB
Ciao Grace. Bel commento. Il Duomo di Milano è rimasto dov'era ... ma non c'è da stare tranquilli. Con l'aria che tira, può accadere di tutto. Godiamocelo intanto che c'è. Di doman non v'è certezza. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 06/02/16 alle 08:13 via WEB
Ciao Grace, il mondo della canzone italiana è illimitato. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°21927 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

 
tanmik
tanmik il 05/02/16 alle 07:47 via WEB
Ciao DINO, passo per augurarti un dolce venerdì e un felice WEEK END. Un abbraccio da MIK
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/02/16 alle 08:05 via WEB
Ciao Mik. Grazie della visita. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 06/02/16 alle 08:06 via WEB
Ciao Mik. Buona giornata. Dino
(Rispondi

 

 
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PAVIA

Post n°21926 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da dinobarili
 
Tag: Pavia

PAVIA

dinobarili
dinobarili il 03/02/16 alle 16:49 via WEB
Pavia … gli occhi e la città La città non è mai quella che una persona vede … con gli occhi. O meglio. Gli occhi con i quali si può guardare una città sono molti. Ci sono gli occhi comunemente detti, quelli, per intenderci, con gli occhiali. Poi ci sono gli “occhi della mente” che sono tutt’altra cosa. Gli “occhi della mente” sono tanti. Ci sono “gli occhi” della memoria, del sapere, dell’arte, della cultura, delle emozioni, dei ricordi, delle illusioni, dei desideri … Insomma, la città non è una sola … ma è “tante città”. Quante? Tutte quelle che si vogliamo vedere.(6) Dino

 

 
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LE OCHE di Teresa Ramaioli

Post n°21925 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da dinobarili
 

LE OCHE 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/02/16 alle 18:17 via WEB
LE OCHE---Le oche sono animali che hanno una sensibilità particolare,quando percepiscono qualcosa che non fa parte della solita routine gridano. Per difendersi dai furti ormai c' è di tutto: dalle inferriate al satellitare e...le oche che,se lasciate libere la sera in cortile, funzionano come allarme acustico se succede qualcosa di insolito o arrivano degli sconosciuti. Un pò come nel 390 a.C. a Roma, quando i Galli che circondavano il Campidoglio tentarono un blitz notturno ma furono scoperti grazie a undici oche che, non erano finite arrosto perché sacre a Giunone. I volatili iniziarono a starnazzare furiosamente svegliando le sentinelle romane, che riuscirono così a respingere l' assalto. L' oca ha testa e occhi piccoli, il becco forte, il collo lungo, il corpo tozzo e le zampe robuste. Il maschio è più aggressivo e grida più forte della femmina. Gli esemplari domestici arrivano a pesare anche più di otto chili, se messi all' ingrasso. Un tempo era definita il «maiale dei poveri», infatti dava uova, piumino e ottima carne con poca spesa. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)

 

 
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