Messaggi del 07/02/2016

BUONA DOMENICA ... DA PAVIA

Post n°21946 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUONA DOMENICA …

… dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove … il cielo è sempre blu,

il Ticino fa … glu  … glu,

e tutti … amano di più.

7 febbraio 2016

“Diceva il Saggio: le apparenze ingannano (anche a Carnevale)”

Dino

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Dino Barili

122 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Rita Pavone

“Pippo … Pippo non lo sa”

Che cos’è il Carnevale? La Festa del Travestimento … dire e non dire, fare e non fare, essere e non essere. Dal 1939 gira una nota canzone  “Pippo non lo sa”. La prima domanda è … “Pippo lo sa … non lo sa?” Il testo della canzone è chiaro. “Ma Pippo, Pippo non lo sa/ che quando passa ride tutta la città”  E qui sorge il dubbio. Pippo lo sa … o lo fa apposta. Lo fa per attirare l’attenzione su di sé. Ha trovato la formula magica, l’idea vincente … “E le sartine, dalle vetrine. Gli fanno mille mossettine” Ecco raggiunto lo scopo. Naturalmente, Pippo, è un Signore d’altri tempi. “con gran serietà/ saluta tutti, fa un inchino e se ne va” Naturalmente le opinioni sono controverse. “Si crede bello/ come un apollo/ e saltella come un pollo” … Ma chi se frega di ciò che pensa la gente! Pippo ha ottenuto l’effetto desiderato. Il fine giustifica i mezzi. E poi … e Carnevale … e a Carnevale ogni scherzo vale. Il fatto è che, oggi, è Carnevale tutto l’anno. Quindi, Pippo, non ha problemi. “Sopra al cappotto/ porta la giacca …” anche col solleone … e se “quando passa ride tutta la città” meglio! Ridere fa bene … E’ tutta salute. Allegria, in compagnia … chi vuol esser lieto sia. Dino

 
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RACHELE racconto (475) di Dino Secondo Barili

Post n°21945 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

475

Rachele

Un anno fa, la Prof Rachele, a quarant’anni, non era mai stata a Genova. Docente di Lettere in un Liceo del milanese, ma abitante a Pavia, aveva un “debole” per Genova. Fin da quando era alle superiori diceva alle amiche del cuore… “un giorno andrò a Genova”. Aveva terminato il Liceo, aveva frequentato l’Università… e… a Genova, Rachele non era mai andata. A quarant’anni, però, nella mente delle persone scattano dei meccanismi particolari. La Docente di Lettere era una Insegnante rispettata perché si occupava di poesia e veniva richiesta nelle Giurie dei Concorsi. Rachele, tuttavia, aveva un cruccio… non aveva ancora trovato l’uomo del cuore e questo fatto la metteva a disagio. Un anno fa, la Prof  di Lettere aveva deciso che “sarebbe andata” a Genova. Si era informata alla Stazione FS di Pavia e aveva stabilito l’orario di partenza con posto prenotato. Ne aveva anche parlato con la sua Collega Nicoletta nel Liceo dove insegnava. “Nicoletta, ho deciso. Vado a fare una passeggiata Genova. E’ tanto tempo che lo desidero. Sabato, finalmente voglio togliermi questo sfizio.” La Collega approvò. “Fai bene. Non hai nessuno a cui chiedere il permesso. Se lo dovessi “dire” a mio marito farebbe subito un sacco di storie…Cosa ci vai a fare? Cosa credi di vedere?… ecc. ecc. Gli uomini fanno quello che vogliono (loro)… ma se a farlo è la moglie… apriti cielo.” Quello stesso giorno, al rientro dalla Scuola, la Prof. Rachele, trovò, nella cassetta delle lettere, un invito. Diceva. “Gentilissima Prof. Rachele, conoscendo la sua passione per la letteratura, le saremmo grati volesse far parte della Commissione Giudicatrice del Concorso di Poesia indetto da questo Ente. Il primo incontro informale si terrà sabato...(seguito dall’indirizzo e numero di telefono). La Prof. si meravigliò parecchio. Sembrava uno scherzo del destino… Era lo stesso giorno che lei aveva fissato per visitare la città della Lanterna. Telefonò per confermare. La voce era quella di un Signore che, dal modo in cui si esprimeva, sembrava la conoscesse. Il sabato mattina, Rachele, partì per Genova con posto assegnato dalla biglietteria. Sulla carrozza, la Prof cercò il posto segnato sul biglietto e si trovò accanto ad un cinquantenne distinto e molto riservato. Dopo un rituale “Buon giorno”… nessuno dei due parlò o cercò di dialogare. A Genova, però, il Signore distinto accennò ad una domanda. “Scusi, posso chiederle dove si trova questo indirizzo?”… e mostrò un invito analogo a quello che Rachele teneva in borsetta. Ormai non c’erano più scuse. Anche, Rachele, doveva recarsi allo stesso indirizzo, ma la strada non la conosceva. Anzi, Rachele spiegò che a Genova non c’era mai stata. Aveva deciso proprio quel giorno di visitare la città della Lanterna. Il cinquantenne si presentò. “Sono il Dott. Emanuele. Insegno letteratura italiana in una Università di Berlino” Rachele e Emanuele fecero amicizia e presero il loro primo caffè insieme. Si sa che quando un uomo e una donna sono coinvolti in un progetto comune la confidenza diventa spontanea. Emanuele raccontò la sua vita … Rachele pure. Ormai avevano una comune incombenza: la Giuria del Concorso di Poesia. Ci sono dei momenti, però, in cui le sorprese non finiscono mai. Il Presidente dell’Ente che aveva indetto il Concorso era un Signore sulla settantina. Alto, distinto, gentile. Diede a Rachele e Emanuele un benvenuto particolare. “Gentili Prof. Rachele e Emanuele sono stato io a proporre il vostro nome. Volevo conoscere i figli di due mie compagne di scuola media Regina (madre di Rachele) e Giuseppina (madre di Emanuele). Anzi, visto che siete a Genova ho deciso di offrirvi un soggiorno di una settimana nella mia splendida città… E’ stato proprio quel soggiorno che ha creato le premesse per la vita in comune dei due Prof. Rachele ed Emanuele si innamorarono. Dopo pochi mesi si sposarono e, secondo le ultime notizie, Rachele aspetta un bambino. - (475)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21944 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI


 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°21943 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/02/16 alle 15:53 via WEB
MILANO---Il vicolo è dedicato ai lavandai e non alle lavandaie, perché nell'Ottocento ad occuparsi del servizio di lavaggio erano gli uomini organizzati in una vera e propria associazione. Infatti, la confraternita dei Lavandai di Milano risale al 1700. Sant’Antonio da Padova è il loro protettore e a lui è dedicato un altare nella chiesta di Santa Maria delle Grazie al Naviglio, ubicata a 100 metri circa dal Vicolo dei Lavandai, lungo l’Alzaia Naviglio Grande. Il ruscelletto (“el fossett” in lingua milanese) è alimentato dalle acque del Naviglio Grande. Un tempo le lavandaie, munite di secchio, sapone, spazzole e candeggina stavano inginocchiate sul “brellin” di legno, strofinando i panni sugli stalli di pietra e ancora visibili nel vicolo. Il detersivo usato dalle lavandaie era costituito dal cosiddetto “palton”, una paste semidensa a base di cenere, sapone e soda. L’atmosfera del luogo ha ispirato molti scrittori e storici della vecchia Milano, nonché poeti che a questo angolo dell’antica Milano hanno dedicato i loro versi. Da ricordare, la poesia “Vicol di Lavandée” di Luigi Cazzetta, vincitore nel 1964 del premio Carlo Porta e a cui sono dedicati i giardini di piazzale Gorini. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO EMMEGRACE

Post n°21942 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO EMMEGRACE

EMMEGRACE
EMMEGRACE il 06/02/16 alle 09:29 via WEB
Beh oggi è festa, mascherati, danzanti e senza scarpe. Idea geniale! Mina ha una voce incredibile senza eguali. Buon sabato, Dinoooooo :-)
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/02/16 alle 08:31 via WEB
Ciao Grace. commento frizzante ... sembra proprio carnevale. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 07/02/16 alle 08:32 via WEB
Ciao Grace. Buona domenica. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°21941 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LASCRIVANA

lascrivana
lascrivana il 06/02/16 alle 09:24 via WEB
Non ho sassolini nella scarpa. Ho imparato ad accettare l'uomo e le sue debolezze. La vendetta non fa per me. Dio mi da sempre la possibilità di riscattarmi in questo mondo. E poi, la giustizia trionfa sempre su chi è schietto e puro di cuore. Ciao Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/02/16 alle 08:27 via WEB
Ciao Laura. Bel commento. I sassolini è meglio tenerli lontani. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 07/02/16 alle 08:28 via WEB
Ciao Laura. Buona domenica. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°21940 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

tanmik
tanmik il 06/02/16 alle 08:43 via WEB
"La vita è bella Se il cuor vibra, freme, soffre"- PER TE:- una dolce melodia. https://youtu.be/pBQRpwjHw3Y DINO, ti auguro con tutto il cuore un dolce week end ed una felice domenica, MIK
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/02/16 alle 08:23 via WEB
Ciao Mik. Buon Carnevale. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 07/02/16 alle 08:23 via WEB
Ciao Mik. Buona domenica. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CARNEVALE ... DI VENEZIA

Post n°21939 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da dinobarili
 

“Carnevale … in Musica”

“Venezia … e il Carnevale”

Venezia è sinonimo di Carnevale, il periodo più pazzo dell’anno. Del resto come si fa a non associare Venezia al Carnevale? Basta una maschera … e subito la mente corre alla città della Laguna … alle gondole … ai barcaioli. Per sentirsi a Venezia basta poco … “La barcarola”  di Jaques  Offenbach. La musica segue l’andamento ondulatorio delle gondole  sull’acqua … e sembra di aver Venezia … davanti agli occhi. (13)Dino

 
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CIAO MENEGI 53

Post n°21938 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO MENEGI 53

menegi53
menegi53 il 06/02/16 alle 21:36 via WEB
Sempre bello immergersi in un racconto che scatena ricordi ed emozioni! Bello Dino! Buon fine di settimana, anche se bagnato, bello lo stesso... no? Ti abbraccio con un sorriso.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/02/16 alle 08:16 via WEB
Ciao Giovanni. Grazie del bel giudizio. La vita è tutta una sorpresa.
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 07/02/16 alle 08:17 via WEB
Ciao Giovanni. Buon Carnevale. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°21937 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

 
tanmik
tanmik il 06/02/16 alle 08:42 via WEB
"La vita è bella Se il cuor vibra, freme, soffre"- PER TE:- una dolce melodia. https://youtu.be/pBQRpwjHw3Y DINO , ti auguro con tutto il cuore un dolce week end ed una felice domenica, MIK
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/02/16 alle 07:42 via WEB
Ciao Mik. Hai ragione. la vita è bella sempre. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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PROVERBIO DEL GIORNO

Post n°21936 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da dinobarili
 

PROVERBIO DEL GIORNO

"Chi va piano ... va lontano"

 
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FRANCESCO MESSINA di Teresa Ramaioli

Post n°21935 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da dinobarili
 

FRANCESCO MESSINA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/02/16 alle 15:52 via WEB
Francesco Messina, nato a Linguaglossa, in provincia di Catania il 15 dicembre del 1900, si trasferisce da piccolo con la famiglia a Genova dove frequenta i corsi dell'Accademia Ligustica di Belle Arti e, dopo il 1918, si inserisce con il suo già promettente profilo d'artista, negli ambienti intellettuali e letterari della città animati dalla presenza di Camillo Sbarbaro ed Eugenio Montale. Nel '22 viene invitato alla XIII Biennale di Venezia, in cui sarà sempre presente fino agli anni '40, e in quello stesso anno sposa Bianca Clerici. Già, scultore affermato ed accademico di merito dell'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova,nel '32 si trasferisce a Milano dove frequenta Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto, Sergio Solmi, Carlo Carrà, Piero Marussig e nel 1934 vince la cattedra di scultura all'Accademia di Brera, di cui dal '36 al 1944 sarà anche direttore. Nel 1937 esegue per Pavia il monumento equestre, detto del “Regisole”a ricordo di un altro monumento romano dedicato all’imperatore Antonino Pio e distrutto dai soldati francesi nel 1796,.e la statua della “Minerva “completata nel 1938. Secondo la leggenda pare che per il volto di Minerva, Messina abbia usato come modella una giovane sposa milanese. Il volto della Minerva ha un’impronta fiera, con fronte spaziosa eil naso geco. Messina, nel 1940 realizza il monumento a Costanzo Ciano per il Museo Navale di La Spezia.Invitato nel 1949, insieme a Marino Marini, alla Terza Internazionale di Scultura di Philadelphia, negli Stati Uniti, Messina è stato da allora uno dei scultori italiani più conosciuti e apprezzati nel mondo. I suoi gruppi monumentali al Cimitero di Milano, alla Cittadella di Assisi, al Pierre Lachaise di Parigi (dove nel '60 scolpisce La Pietà sulla tomba dell'editore Cino Del Duca), in S. Pietro a Roma (Monumento a Pio XII), nel Duomo di Milano (Monumento a Pio XI), eseguiti nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, diventano presto celebri, come i suoi ritratti di Lucio Fontana, di Giuseppe Papini, di Salvatore Quasimodo, di Indro Montanelli, di Aida Accolla, di Carla Fracci, di Luciana Savignano, ed altri importanti personaggi.Ma le sue opere più note restano, ancora oggi, il grande Cavallo morente eseguito per il Palazzo della Rai a Roma e la monumentale Via Crucis in marmo di Carrara per la chiesa di San Giovanni Rotondo sul Gargano. Il tema dei cavalli e quello delle danzatrici, caratterizzerà molta parte della sua produzione degli anni Settanta e degli anni Ottanta.Nel 1973 un'intera sala del Museo del Vaticano, la sala Borgia, viene dedicata all'esposizione permanente delle sue sculture e nel 1977 il Museo Civico di Lugano accoglie, in quattro sale, le opere della sua donazione di sculture e grafica, mentre i maggiori musei e le più importanti istituzioni culturali internazionali promuovono vaste rassegne della sua opera. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli
(Rispondi)

 

 
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