Messaggi del 11/02/2016

BUON GIOVEDI' ... DA PAVIA

Post n°21991 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUON  GIOVEDI’ …

… dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove … il cielo è sempre blu,

il Ticino fa … glu  … glu,

e tutti … amano di più.

11 febbraio 2016

“Nascere uomo o donna è

un fatto naturale.

Diventarlo … è un’altra cosa”

Dino

Vedi … pagina

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Dino Barili

126 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

… aspettando San Valentino

Gigliola Cinquetti

“L’edera”

Ieri mattina ho incontrato l’amico Franco in Piazza della Vittoria a Pavia. Era particolarmente allegro. Indiscreto, gli ho chiesto il motivo. “Dino, a volte si ha bisogno di qualcosa di speciale. La mia “dolce metà” ha una bella voce. Le ho chiesto di cantarmi una canzone. Mi ha subito accontentato ... “Son qui, tra le tue braccia ancor/ avvinta come l’edera … “ Continua, le chiesi. “Son qui, respiro il tuo respir … son l’edera legata al tuo cuor” Impaziente … e poi? “Sono folle di te … di questa (nostra) gioventù/ in un supremo anelito” Non ci ho visto più … L’ho abbracciata,  baciata … appassionatamente, lungamente. Lei ha continuato a cantare … “Voglio offrirti con l’anima … senza nulla chiedere” Non credevo alle mie orecchie. Chi è quell’uomo che di fronte ad una simile canzone … non va in estasi? Io ci sono andato … e lei pure. A volte sono le piccole cose che fanno grande e piacevole la vita. Del resto è noto. A Pavia … “l’amore è follia … una delle pagine più belle che vi sia” Allegria … per San Valentino. Dino

(Buon ascolto - Google : L’edera – Gigliola Cinquetti)

 
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COME CAMBIARE ARIA racconto (485) di Dino Secondo Barili

Post n°21990 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

485

Come cambiare aria a Parigi

La sessantunenne Patrizia, si era stancata delle solite amiche. Gianna, Franca, Rosetta erano le amiche di sempre, con le quali Patrizia parlava, andava a fare la spesa al mercato di Piazza Petrarca a Pavia e, al sabato sera, giocava a burraco … Un anno fa, Patrizia, sentì il desiderio di “cambiare aria”. Si fa presto a dire “cambiare aria”, ma ci vuole determinazione e ragioni precise. Per esempio. Patrizia era vedova da un paio d’anni… Le amiche, Gianna, Franca e Rosetta, l’avevano aiutata a superare il momento critico. Di questo la sessantunenne ne era grata. Le amiche, si sa, hanno pregi e difetti. Rosetta, 62 anni, era sempre “immersa” nelle malattie… Le conosceva tutte e di tutte conosceva i rimedi. Franca, 60 anni, faceva uno sforzo al giorno…per mangiare. Con il mangiare risolveva tutto. Gianna, sessant’anni, non era sposata. Non ha mai avuto un uomo suo…e l’argomento uomo era “argomento misterioso”. Per Gianna esisteva solo il “gossip”. La Tale ha lasciato il marito. La Tal altra si è innamorata del Capo Ufficio. Insomma, discorsi vuoti… senza né capo, né coda. Una donna che non ha mai avuto un uomo suo… non può capire cosa significhi veramente “un uomo”. Patrizia, si. Dopo la morte del marito aveva reagito bene, ma ne sentiva la mancanza. Diceva dentro di sé… “Non tutti gli uomini sono mascalzoni. Ci sono anche degli uomini che hanno qualità eccezionali, indiscutibili…il cui valore non è legato all’amore come tale, ma al fatto che sono creativi. Una la fanno e l’altra la pensano. Era quella qualità che Patrizia inseguiva. La sessantunenne aveva un sogno. Fare un viaggio a Parigi… Non da sola… e meno che mai con le amiche Gianna, Franca e Rosetta. Come fare? Un anno fa, nel mese di dicembre Patrizia cominciò a pensarci. Avrebbe voluto passare l’ultimo giorno dell’anno a Parigi. A volte non basta avere aspirazioni… bisogna anche saperle realizzare. A Parigi, Patrizia, ci era già stata una volta. Vent’anni prima. Un anno prima di conoscere il suo defunto marito. Allora lavorava in un Ufficio a Milano ed aveva come collega Doris, una sua coetanea… tutta fantasia e creatività. Per l’ultimo dell’anno (di vent’anni prima) voleva andare a Parigi… ma non da sola. Patrizia, aveva chiesto alla Collega se era disposta a fare il viaggio nella città più “pazza” del mondo. Accettò. Fu una vacanza da sogno… Allora, però, aveva quarant’anni… Un anno fa ne aveva venti in più. Il desiderio era troppo forte. Nel mese di dicembre dello scorso anno, Patrizia cercò l’indirizzo e il numero di telefono dell’ex-collega di vent’anni prima. La ricerca ebbe successo e in breve le due “amiche” si ritrovarono. Si diedero appuntamento a Milano in Galleria. Presero un caffè… e tra una confidenza e l’altra Patrizia propose “il viaggio a Parigi per l’ultimo giorno dell’anno”. “Per fare cosa?” – chiese Doris (ma aveva già intuito la risposta) – “Per rivivere quei momenti di vent’anni fa…” fu la risposta di Patrizia. La decisione fu subito presa. Le due sessantenni cominciarono a fantasticare e progettare il viaggio. Parigi è la città della trasgressione per eccellenza. Patrizia e Doris volevano “trasgredire”. Si prepararono come due “enigmatiche quarantenne” e partirono alla conquista della città più pazza del mondo. A mezzanotte, dell’ultimo dell’anno, di un anno fa, Patrizia e Doris erano nei pressi della Tour Eiffel “immerse in una folla anonima”. Poco prima della mezza notte le due sessantenni si sentirono chiamare “Patrizia”. “Doris”… Era due gagliardi Signori che si trovano poco distanti da loro… Erano Giovanni e Giacomo. Gli stessi “baldi giovanotti” con i quali le sessantenni avevano passato l’ultimo giorno dell’anno di vent’anni prima. Seguì un’indimenticabile notte d’amore … con molti più e nessun meno. Inutile descrivere i particolari. Patrizia e Doris erano perfettamente certe che… “le occasioni perdute non hanno scusanti”.Parigi non perdona. -(485)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°21989 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°21988 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/02/16 alle 18:58 via WEB
Il Biscione dei Visconti-- Leggende--Erano settemila i milanesi che parteciparono, nel 1100, alla seconda crociata. Loro capitàno, era un Ottone Visconti, protagonista di singolari fatti d’arme e di gesta mirabili. Nel corso dell’assedio di Gerusalemme, Ottone venne a singolar tenzone con un gigantesco saraceno, di nome Vòluce. Costui era l’uomo più grande che mai cristiano avesse visto. Per insegna – a simboleggiare la propria invincibilità – aveva un serpente in atto di divorare un uomo. Il duello durò diverse ore, ma fu Ottone ad uscirne vincitore. Ai suoi piedi giaceva, ormai morto, il saraceno. L’eroe milanese gli tolse le armi e lo scudo, decidendo poi di mantenere come proprio stemma quello del serpente divoratore di uomini (anzi, ormai di saraceni). Tornato a Milano, Ottone fece adottare il biscione come insegna della sua famiglia. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO CHIARASANY ... BARCELLONA (SPAGNA)

Post n°21987 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO CHIARASANY ...

BARCELLONA SPAGNA

chiarasany
chiarasany il 11/02/16 alle 03:00 via WEB
.Grazioso e interessante racconto, caro amico. Una buona lezzione; per trovare l'amore bisogna cercarlo... non viene da solo suonando il campanello della porta di casa ...Un bel abbraccio e dolce risveglio, Chi.-
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:33 via WEB
Ciao Chiarasony. Nella vita niente viene offerto gratis. Serve impegno e costanza. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:33 via WEB
Ciao Chiarasany. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO PSICOLGIAFORENSE

Post n°21986 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO PSICOLOGIAFORENSE

psicologiaforense
psicologiaforense il 10/02/16 alle 19:23 via WEB
Mi viene in mente questa poesia per San Valentino. E' di William Shakespeare e si intitola “All’amata”. Se leggi questi versi,/ dimentica la mano che li scrisse:/ t’amo a tal punto/ che non vorrei restar/ nei tuoi dolci pensieri,/ se il pensare a me/ ti facesse soffrire./
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:05 via WEB
Ciao. Bellissimo il tuo pensiero di San Valentino. Da meditare ... non solo a San Valentino. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:07 via WEB
Ciao. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GABBIANO642014

Post n°21985 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 10/02/16 alle 11:07 via WEB
Buona giornata Dino!Patty
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:02 via WEB
Ciao Patty. Buona e felice giornata a te. Bisogna resistere in una società come questa. Chi la dura la vince. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:04 via WEB
Ciao Patty. Del resto ... ogni giorno è una lotta per sopravvivere. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO PSICOLOGIA FORENSE

Post n°21984 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO PSICOLOGIA FORENSE

psicologiaforense
psicologiaforense il 10/02/16 alle 19:21 via WEB
Buona setata Carissimo:-)))
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:03 via WEB
Ciao. Grazie della visita molto gradita. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:06 via WEB
Ciao. Complimenti per il tuo Blog. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO EMMEGRACE

Post n°21983 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO EMMEGRACE

EMMEGRACE
EMMEGRACE il 10/02/16 alle 10:06 via WEB
Dino, non potevi scegliere di meglio. Un brano che non perde mai lucentezza come l'Amore vero di due Innamorati. La "tigre di Cremona" con la sua immensa voce esprime tutta la passione del testo. Magnifica cantante... senza Tempo! Buona giornata da Grace.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:08 via WEB
Ciao Grace. Mina ci ha regalato tante belle canzoni ... interpretate da grande Artista. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:09 via WEB
Ciao Grace. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GABBIANO642014

Post n°21982 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO 642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 10/02/16 alle 11:05 via WEB
Buongiorno Dino....Ebbene sì..Se il giovane sapesse e il vecchio potesse!Sante verità.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 07:58 via WEB
Ciao Patty. Hai ragione. La frase che hai citato è famosa a Pavia. Ma i vecchi non li guarda (e ascolta) più nessuno ... e poi c'è la presunzione del Dott davanti al cognome. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:01 via WEB
Ciao Patty, una società che maltratta le persone anziane (strutture e truffatori in genere) disabili, fragili e bambini ... non ha un grande futuro. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°21981 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

tanmik
tanmik il 11/02/16 alle 05:40 via WEB
Mik ti augura un dolce risveglio e Un sorriso per allietare la tua giornata.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:09 via WEB
Ciao Mik. grazie della visita. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 08:10 via WEB
Ciao Mik. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO EMMEGRACE

Post n°21980 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO EMMEGRACE

EMMEGRACE
EMMEGRACE il 10/02/16 alle 10:06 via WEB
Dino, non potevi scegliere di meglio. Un brano che non perde mai lucentezza come l'Amore vero di due Innamorati. La "tigre di Cremona" con la sua immensa voce esprime tutta la passione del testo. Magnifica cantante... senza Tempo! Buona giornata da Grace.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 07:56 via WEB
Ciao Grace. Grazie del bel commento. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 11/02/16 alle 07:57 via WEB
Ciao Grace. Buon San Valentino e buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°21979 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/02/16 alle 18:59 via WEB
Leggenda---Era il 1323. I milanesi erano in guerra contro i fiorentini ed avevano stabilito a Pisa il loro accampamento. Loro capitàno era un altro Visconti, Azzone, nipote dell’arcivescovo Giovanni. Un giorno, stanco per una lunga marcia, Azzone decise di prendersi un po’ di riposo. Giunto in un bosco, scese da cavallo, si tolse l’elmo e si addormentò ai piedi di un albero. Una piccola vipera s’infilò nel cimiero abbandonato sull’erba, e li rimase – mezza intontita – a crogiolarsi al sole. Quando Azzone si svegliò e si rimise l’elmo, la vipera – invece di morderlo – riuscì a trovare un buco nella parte superiore del cimiero e di li spinse fuori la testa, sibilando. Il Visconti non perse la testa: si tolse l’elmo e lasciò che il rettile se ne andasse indisturbato nella sua insegna. E per far capire a tutti che non gli aveva fatto alcun male, volle raffigurarla con in bocca un bambino. E così rimase negli anni. Il drago Tarantasio La prima leggenda narra che nella metà del IV sec., situato nell’area compresa tra Brembate e Cremona, vi era un lago conosciuto da tutti col nome di Gerundo. Questo vasto lago ospitava una possente e spaventosa creatura: il drago Tarantasio. Si narra che il mostro divorasse i bambini e che col suo pesante e pestilenziale fiato avvelenasse l’aria causando la febbre gialla. La gente reclamava a gran voce un eroe, qualcuno che potesse liberarli da quella angosciante e temibile presenza. Numerosi furono i tentativi di uccisione da parte di cavalieri e guerrieri, ma tutti si rivelarono vani. La svolta decisiva ci fu quando giunse in città Uberto Visconti che con coraggio affrontò e sconfisse il drago Tarantasio prima che quest’ultimo potesse ingoiare un fanciullo che aveva già bloccato tra le sue fauci. Uberto volle immortale la disfatta della creatura facendo riprodurre sul proprio scudo il noto biscione. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)

 

 
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