Messaggi del 19/02/2016

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

Post n°22083 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUON VENERDI’ …

dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove il cielo è sempre blu,

il Ticino fa … glu … glu,

e tutti … amano di più.

19 febbraio 2016

 “pensiero del giorno”

“Volere è potere”

Dino

… sul Blog … e sulla pagina

FACEBOOK

puoi trovare …

*

 “il racconto del giorno”

494 “Doris”

*

134 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Raul Casadei

“Romagna mia”

L’arrivo della primavera fa strani effetti. C’è chi diventa euforico … e chi no. Le prime giornate di sole di febbraio sono l’anticipo della primavera. L’anticipo dei sogni e delle speranze. Quali? … di sole e di mare. Basta associare le due magiche parole “sole e mare” perché la mente corra inevitabilmente alle coste romagnole dove … è sempre estate. Qualche lettore dirà che è una semplice esagerazione. Invece no. Le coste romagnole non vogliono dire solo … “sole e mare” … vogliono dire anche giornate passate nel buon vivere. Prima di tutto, la cucina che il massimo dei palati esigenti. Poi del divertimento. Al primo posto: il ballo. Cosa c’è di meglio di Raul Casadei con la sua “Romagna mia”? Quando una canzone riunisce il passato e il futuro il gioco è fatto. “Romagna mia, Romagna in fiore” Quando mai la Romagna non ha fiori? Mai. Ha fiori tutto l’anno. E non c’è donna che non sia … un fiore. Ecco “il perché” di … “Tu sei la stella, tu sei l’amore” Ovvio, poi, che tutti (proprio tutti) sono portati a cantare “Quando ti penso, vorrei tornare” Impossibile resistere. L’amore non può attendere. Buon ascolto. Dino

 
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DORIS racconto (494) di Dino Secondo Barili

Post n°22082 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

494

Doris

Doris, quarant’anni, bellissima, ricercatrice di Storia dell’Arte presso una Università di Milano, un anno fa, era in crisi. Nel corso degli anni si era impegnata al massimo negli studi, rinunciando ad un’infinità di cose… per la “passione degli studi e dell’arte”. A quarant’anni, però, si era ritrovata con un “montagna di anni” sulle spalle, un risultato economico “non soddisfacente” (diciamo pure irrisorio), una prospettiva “di lavoro e di carriera” limitata… e alcuni possibili candidati (fidanzati) … diventati “mariti” di qualche altra donna o collega. La crisi di Doris partiva proprio dal lato sentimentale… dalla mancanza di una presenza maschile al suo fianco. E’ vero. Qualche soddisfazione l’aveva avuta. Alcuni libri e pubblicazioni portavano “anche” il suo nome… ma era roba da “specialisti”. Dove stava il nocciolo del problema? Stava in parecchi aspetti… nell’età, nel lato economico e in quello sentimentale (preponderante!). “Per l’arte, una persona, fa qualsiasi cosa…” – si diceva una volta. Ma erano (e sono) solo parole. Una persona può amare l’arte, farne l’obbiettivo della propria vita, ma nella vita ci sono altre cose (indispensabili)… soprattutto i sentimenti. Sotto quell’aspetto, Doris, a quarant’anni, un anno fa, si sentiva una fallita. Non proprio… ma quasi. Per diverse settimane si era svegliata di notte in preda agli incubi. Aveva un sogno ricorrente. Sognava di camminare a piedi nudi in Piazza del Duomo a Milano… vestita di stracci, capelli sciolti, disordinati, sporca ed angosciata. Camminava tra persone sorridenti, ben vestite, con in braccio i loro bambini che cinguettavano come uccellini… Lei, invece, no. Si svegliava di soprassalto con il fiato in gola. Comprese che era giunto il momento di parlare al suo Medico di Fiducia, il Dott Giuseppe. Il Medico ascoltò ogni cosa e mentre ascoltava guardava la quarantenne visibilmente affranta e delusa. Per evitare che il discorso diventasse ripetitivo, l’interruppe. “Cara Doris, ti conosco da quando era una ragazzina. Ti ho vista crescere e conosco la tua passione per gli studi. Non posso essere tuo padre anche se ho i miei sessant’anni, ma una cosa posso dirla francamente. Tu hai bisogno di un uomo. Sposati o convivi… Oggi, le donne pensano alla carriera… A qualcuna va bene ad altre, no. Le donne (non tutte)…in questi anni, hanno dato spazio alla carriera lasciando la famiglia come …ultima spiaggia. Sbagliato… secondo me. La carriera è uno specchietto “per le allodole”. A volte va bene… altre no. La famiglia, invece, è una “azienda” che cresce con la persona e con le persone che ne comprendono il significato. Non sono tutte rose e fiori, ma è la vita, la vita quotidiana. Il giorno dopo giorno. La capacità di reagire alle avversità nel modo più naturale possibile. Cara Doris, sei ancora in tempo. Rimetti “il treno della tua vita” sul giusto binario… e cerca un bravo ragazzo come te.” Doris rimase colpita dalla sicurezza con la quale il Dott Giuseppe aveva parlato. Una volta raggiunto il suo appartamento, Doris, si guardò allo specchio… e si mise a piangere. Non si ricordava di averlo fatto, ma ora ne aveva bisogno. A volte piangere fa bene. Doris si fece una doccia e uscì per fare una passeggiata in Galleria. Stava guardando una vetrina quando si sentì chiamare. “Doris. Doris.” La Ricercatrice di Storia dell’Arte si girò e incrociò lo sguardo del suo compagno di scuola della scuole medie, Filippo. Aveva la sua età ed era un uomo fatto e sicuro di sé. Non era più l’imbranato, un po’ discolo della scuola media. Ora, Filippo, aveva un modo di fare ed una parlantina che incantava. Si vedeva che era un uomo che aveva avuto successo. Filippo e Doris presero il caffè insieme. Insieme passarono il pomeriggio anche se la Ricercatrice era stata invitata ad una conferenza. Insieme cenarono… e passarono la notte nello stesso letto. Al mattino, Doris si era resa conto che non aveva avuto il sogno ricorrente. Anzi, stava benissimo. I due innamorati (perché ormai erano diventati tali) decisero di partire per una vacanza a Parigi, città dell’amore… prima tappa di una nuova vita. - (494)

 
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ENZO FERRARI di Teresa Ramaioli

Post n°22081 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da dinobarili
 

ENZO FERRARI 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 18/02/16 alle 17:10 via WEB
18 FEBBRAIO Oggi nacque Enzo Ferrari Corridore automobilistico e imprenditore industriale Negli anni Venti corse come pilota per l'Alfa Romeo, poi, sempre per l'Alfa, lavorò in vari settori tecnici ed amministrativi. Nel 1929 fondò a Modena la "scuderia Ferrari". Poi decise di staccare la società dall'Alfa Romeo ed iniziò a costruire auto da corsa a Maranello. Restò presidente della Ferrari fino alla sua morte, nonostante, nel frattempo, avesse ceduto l'azienda alla FIAT. Enzo Ferrari, ebbe numerosi riconoscimenti per la sua dedizione allo sport ed al lavoro. Tra cui nel 1960 una laurea honoris causa in ingegneria meccanica e nel 1988 una in fisica. Scelse l'emblema della sua scuderia, il cavallino rampante perché gli fu dato in dono dalla mamma di Francesco Baracca (asso dell'aviazione durante la prima guerra mondiale. Dopo le prime vittorie in volo scelse un cavallino rampante, simile allo stemma araldico del suo ex reggimento di cavalleria, quale emblema della sua squadriglia.), contessa Paolina Biancoli che gli disse: metta nelle sue auto il cavallino rampante di mio figlio. Le porterà fortuna. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO GABBIANO642014

Post n°22080 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 18/02/16 alle 10:06 via WEB
Ti auguro una buona giornata Dino!Patty
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/02/16 alle 07:03 via WEB
Ciao Patty. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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PAVIA

Post n°22079 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Pavia …  e il mercato dell’usato

Ormai sono la regola. I mercatini dell’usato sono puntuali come l’orario dei treni. Non sbagliano mai un appuntamento. Prima, seconda o terza domenica del mese … ecco il “mercatino dell’usato”. Invitabile una visita. Non costa nulla. Si può guardare di qua e di là. Soffermarsi sugli oggetti esposti. Commentare … e ripetere Istintivamente “Ma quello l’ho anch’io …” Una piccola soddisfazione, che serve a dare colore alla vita.(8) Dino

 
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CIAO GABBIANO 642014

Post n°22078 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO 642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 18/02/16 alle 10:06 via WEB
Buongiorno Dino..La sfida inizia alla nascita..
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/02/16 alle 06:56 via WEB
Ciao Patty. Hai ragione. la sfida comincia da quando si nasce. Quel che conta è: resistere. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 19/02/16 alle 06:57 via WEB
Ciao Patty. Buon venerdì. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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PAVIA

Post n°22077 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Che cos’è Pavia?

Un sogno? Una realtà? Forse, tutte e due le cose. Che cos’è, infatti, una città? Un insieme di vite, di passioni, di desideri, di gioie … e, qualche volta, di altre cose. Le passioni, però, sono il colore della città … di Pavia, una città come tante altre … una città diversa dalle altre.(11) Dino

 
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17 FEBBRAIO 1904 di Teresa Ramaioli

Post n°22076 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da dinobarili
 

17 FEBBRAIO 1904 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 18/02/16 alle 17:08 via WEB
17Febbraio 1904 al Teatro alla Scala di Milano prima rappresentazione di “Madama Butterfly--- ----È forse l’opera più popolare di Giacomo Puccini che riuscì a dipingere uno dei più teneri ritratti femminili del suo teatro. Madama Butterfly su libretto di Lugi Illica e di Giuseppe Giacosa andò in scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 17 febbraio 1904. La rappresentazione di Milano non ebbe successo, ma dopo pochi mesi a Brescia l’Opera fu un vero e proprio trionfo che da allora non è mai mancato ad ogni nuova rappresentazione. La vicenda si svolge in Giappone dove la geisha quindicenne Cio-Cio-San (detta Butterfly) sposa il tenente della marina americana Pinkerton che, dopo poco tempo rientra negli Stati Uniti, abbandonando la ragazza senza nessun rimorso. Cio-Cio-San, al contrario, continua ad amarlo e aspetta il suo ritorno soprattutto dopo che dall’unione è nato un figlio. Solo dopo tre anni, Pinkerton ritorna con la moglie americana Kate, che nel frattempo ha sposato e Butterfly solo allora capisce: consegna il figlio alla coppia e si suicida. Ciao TeresaRamaioli
(Rispondi)

 

 
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CIAO DALIAROSA

Post n°22075 pubblicato il 19 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO DALIAROSA

daliarosa10
daliarosa10 il 18/02/16 alle 22:16 via WEB
Salve, ti auguro una bellissima serata. Un saluto e un forte abbraccio nel Signore, Daliarosa. “Un pensiero”. Maria, Madre del Signore, che la tua fedeltà e il tuo Amore verso Dio rinfranchi e incoraggi il nostro cuore! Che il Tuo richiamo ci trovi disponibili e generosi nel servire Dio e i fratelli come Gesù ci ha insegnato! Che le nostre famiglie e le nostre comunità camminino con decisione nella sequela di Cristo, e si appoggino senza dubbi sulla fede! Aiutaci o Madre a raggiungere la pace e la serenità che Gesù ci ha promesso con la potenza dell’amore che è più forte del male che ci minaccia. Possiamo sul tuo esempio abbracciare il mistero dell’universalità dell’Amore di Dio per gli uomini e seguendo il Tuo esempio aprire il nostro cuore a quanti hanno bisogno.
(Rispondi)

 

 

 

 
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