Messaggi del 20/02/2016

BUON SABATO ... DA PAVIA

Post n°22094 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUON SABATO …

dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove il cielo è sempre blu,

il Ticino fa … glu … glu,

e tutti … amano di più.

20 febbraio 2016

 “pensiero del giorno”

“Non sono i titoli che fanno il sapere … e, tantomeno, l’intelligenza del vivere”

Dino

… sul Blog … e sulla pagina

FACEBOOK

puoi trovare …

*

 “il racconto del giorno”

495 “Valerio … e la strega”

*

135 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Claudio Villa

“Mattinata fiorentina”

Le giornate si allungano. Il nuovo Sole accende le fantasie. E’ il momento di “seminare” vasetti di primule colorate sui davanzali delle finestre. Qualche primula … anche sulla scrivania, accanto al computer e alla stampante. Poi … ascoltare “Mattinata fiorentina”. Basta la musica di Giovanni D’Anzi, le parole di Galdieri e la voce di Claudio Villa … per sentirsi a Firenze, la mitica, magica Firenze. “E’ primavera … Svegliatevi bambine/ alle Cascine, messer aprile fa il rubacuor” Ma … siamo in febbraio! Chi se ne frega … aprile arriva tra un po’. Intanto “E’ primavera … che festa di colori! Madonne e fiori tentaste il genio del gran pittor” Si, proprio lui, il grande Botticelli … L’arte italiana non ha uguali in tutto il mondo … irripetibile, ineguagliabile. “E’ primavera … Che festa di colori!/ Madonne e fiori … Trionfo eterno di gioventù”. Dino

 
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VALERIO E LA STREGA racconto (495) di Dino Secondo Barili

Post n°22093 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

495

Valerio … e la strega

Il Prof. Valerio aveva sempre avuto un debole per la bicicletta. Fin da bambino suo padre l’aveva “istruito” sui vantaggi della bicicletta. Sia come mezzo per muoversi, sia come mezzo per mantenersi in forma fisica. Insomma, vantaggi sotto tutti gli aspetti. Da Insegnante di Educazione Fisica, poi, il Prof aveva cercato di “iniettare il virus” della bicicletta ai propri studenti. “Ragazzi, noi dobbiamo vivere una vita sana… quindi, movimento. Non danneggiare l’ambiente con emissioni “spurie ed inquinanti”… La bicicletta è l’ideale. Se in una città ci fossero più piste ciclabili ben sistemate, sicure, ne trarrebbe beneficio tutto il sistema. Prima di tutto… le persone.”Ormai gli studenti del Prof. conoscevano a memoria il ritornello. Un anno fa, però, al compimento del cinquantesimo anno di età, il Prof. Valerio si sentì in crisi. In un primo tempo pensava dipendesse dall’influenza che lo aveva colpito durante l’inverno… Poi, si accorse che si sentiva… solo. Infine il Prof. disse la verità a sé stesso: si era innamorato. Sei mesi prima, durante uno dei suoi giri quotidiani in bicicletta, il cinquantenne aveva raggiunto una Cascina della Lomellina, chiamata la “Cascina della Mora” (dove si diceva, si faceva vedere una strega). Improvvisamente sentì una gomma a terra. Aveva bucato. Scese dalla bicicletta con disappunto. Dal cielo cadeva una leggera e fitta pioggerellina. Come fare con la gomma a terra? Per fortuna che la bici si era bucata vicino ad una Cascina… Da una casa uscì una ragazza alta, bionda, sui trent’anni… bellissima. La ragazza si presentò. “Sono Chiara. Se vuole può entrare nel cortile della mia casa. C’è un portico sotto il quale potrà sostituire la gomma della sua bicicletta…Se vuole… le posso offrire un caffè.” Il Prof. Valerio non aveva mai sentito una voce così dolce, gentile… invitante. Accettò. Entrò nel cortile. Si sistemò sotto il portico e sostituì il pneumatico bucato. Intanto Chiara aveva preparato il caffè. Per il Professore è stato come vivere in un mondo di sogno … Se non fosse perché … sarebbe rimasto lì per sempre. Invece… Ringraziamenti, saluti e un cordiale “arrivederci”. Il giorno dopo, il Prof, fece in modo di passare nuovamente dalla “Cascina della Mora”. Fece finta di avere dei problemi alla bicicletta, ma di Chiara, la bellissima ragazza bionda del giorno prima, neanche l’ombra. Il cinquantenne rifece la stessa strada tantissime volte, ma… niente da fare. Si diede dello “stupido da solo” … “Perché non le ho chiesto, almeno, il numero di telefono?” Ormai erano passati troppi giorni. Il Prof capiva che stava “dando i numeri”, che si era “imbambolato per una donna”… ma era la prima donna che l’aveva “stregato” nel vero senso della parola. Decise. Il giorno successivo, passando in bicicletta dalla “Cascina della Mora”, si sarebbe fermato ed avrebbe chiesto di Chiara. Così fece. Bussò alla porta della casa dove aveva preso il caffè. “Scusi, potrei parlare con Chiara?” Alla porta si presentò un uomo vecchio che faticava a parlare… “Chiara, qui non è mai esistita… “ Il Prof. Valerio cominciò ad andare in tilt. Non osò chiedere altro. Pensò di avere le traveggole… Si diede una calmata. “Eppure non sono diventato scemo… quella donna c’era. Era una donna reale, vera. Anche il caffè era vero.” Un anno fa la crisi del Prof. Valerio stava degenerando. Il cinquantenne decise di lasciare la bicicletta al suo posto e cambiare aria… Un sabato pomeriggio partì in treno da Pavia… per Milano… Così, tanto per prendere contatto con una realtà diversa. In Piazza del Duomo a Milano, Valerio fece un paio di giri per dare un’occhiata alla piazza. Stava compiendo il secondo giro quanto si sentì chiamare. “Professore, Professore…” Valerio si girò di scatto. Era Chiara. “Possiamo prendere un caffè insieme?” Era tanta la contentezza del Professore che non osò fare domande. Chiara e Valerio presero il caffè e si diedero appuntamento per il sabato successivo… Da quel sabato, ogni sabato pomeriggio, Chiara e Valerio si incontrano in Piazza del Duomo. Prendono il caffè insieme. Poi… Chiara, con voce dolce saluta Valerio… “Ci vediamo sabato prossimo…stessa posto, stessa ora.” -(495)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°22092 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 

 
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20 FEBBRAIO - ELEUTERIO di Dino Secondo Barili

Post n°22091 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Racconto del 20 febbraio

Eleuterio

La settimana scorsa il Dott. Eleuterio, Commercialista stimato, abitante a Pavia, single, ha compiuto cinquant’anni … e non era soddisfatto. Anzi, era proprio giù di corda. Prima di uscire di casa si era guardato allo specchio e si è visto brutto, vecchio. Decise di “non” andare in Ufficio e di bighellonare per Pavia … città magica per eccellenza. Dopo aver passeggiato un po’ … sentì il bisogno di prendere un caffè. Si era appena seduto al tavolino del Bar quando si sentì chiamare. “Eleuterio, Eleuterio … cosa fai da queste partì?” Il cinquantenne si diede una mossa, come si svegliasse da un sogno. Era Giovanna, sua vicina di casa, bellissima, di tanti anni prima … All’epoca in cui abitavano lo stesso Palazzo, ne era segretamente innamorato. Ora, la donna dei suoi sogni era davanti ai suoi occhi … più bella ed affascinante che mai. “La stessa domanda posso farla a te”  rispose il Commercialista. I due si scambiarono le rispettive storie ed Eleuterio sottolineò che quel giorno compiva 50anni! Giovanna non si lasciò sfuggire l’occasione. “Allora, questa sera sei ospite a casa mia … e non puoi rifiutare” Alla sera Eleuterio si presentò con enorme mazzo di rose rosse … ed una torta da fine del mondo. Giovanna, aveva preparato una cena da grandi occasioni … pietanze squisite, atmosfera da sogno … Al brindisi Giovanna si mise a cantare … “Se tu sei vicino a me/ sognando insieme a te/ la vita è tutta rosa” Complice la favolosa cena, i vini pregiati, l’atmosfera da favola … il cinquantenne si sentì ringiovanito … in paradiso. Eleuterio e Giovanna si baciarono … e decisero di passare la notte tra le braccia … un dell’altra … (così le notti successive). L’amore, si sa, fa miracoli e mantiene giovani.  Dino

 
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CIOCCOLATINI di Teresa Ramaioli

Post n°22090 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIOCCOLATINI

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 13/02/16 alle 15:55 via WEB
CIOCCOLATINI--L'origine delle praline risale al 1671 e l'aneddoto che le riguarda è assai divertente. Il duca francese Plessis-Praslin era seduto a tavola e stava attendendo il dolce, quando nelle cucine ducali successe il finimondo: un maldestro aiutante di cucina era scivolato e aveva fatto cadere in terra un piatto di mandorle. Mentre il capocuoco rincorreva il garzone per sgridarlo, sarebbe inciampato a sua volta, rovesciando sulle mandorle una casseruola di zucchero caramellato. A questo punto il cuoco, terrorizzato avrebbe cercato di raccogliere l'impasto e di modellarlo prima di servirlo in tavola. Il duca,, una volta assaggiato quest’insolito dolce, ne sarebbe rimasto così colpito, da decidere di assegnargli il proprio nome: "Prasline". Attualmente con praline si indica un’intera classe di dolcetti di cioccolato ripieni con creme, sciroppi, liquori o frutta candita. Buon San Valentino a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO LAURA ... LAURA1953 (VALENCIA-SPAGNA)

Post n°22089 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO LAURA ...LAURA 1953

VALENCIA SPAGNA

laura1953
laura1953 il 19/02/16 alle 11:59 via WEB
Buongiorno Dino,sereno venerdì ed uno splendido Week-end un bacio e tanti sorrisi..Laura CLICCA
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/16 alle 08:31 via WEB
Ciao Laura. Buon sabato. Buon weekend. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/16 alle 08:32 via WEB
Ciao Laura. Grazie per il clicca. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GABBIANO 642014

Post n°22088 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO 642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 19/02/16 alle 09:28 via WEB
Buongiorno Dino..."Romagna mia" è musica con gli amici!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/16 alle 08:21 via WEB
Ciao Patty. Hai ragione. "Romagna mia" è una canzone da cantare in compagnia. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/16 alle 08:22 via WEB
Ciao Patty. spesso le canzoni sono il frutto dell'aria che si respira in una determinata regione. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°22087 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

tanmik
tanmik il 19/02/16 alle 08:09 via WEB
e.... per te Dino, apri http://sognografica.altervista.org/wp-content/uploads/2010/01/Buonasettimana.gif - Un abbraccio di buon week End…MIK/*_*
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/16 alle 08:18 via WEB
Ciao Mik. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/16 alle 08:18 via WEB
Ciao Mik. Grazie della visita. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GABBIANO642014

Post n°22086 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO 642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 19/02/16 alle 09:29 via WEB
Ti auguro una buona giornata Dino!Patty
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/16 alle 08:08 via WEB
Ciao Patty. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/16 alle 08:09 via WEB
Ciao Patty. Buon sabato. Dino
(Rispondi)

 

 
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PAVIA

Post n°22085 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Pavia … passeggiare in città

Anche se il tempo è freddo, al passeggio in città non si rinuncia mai. Primo, perché passeggiare fa bene alla salute fisica … e non solo. Passeggiare tiene in allenamento la mente. Basta guardare, osservare, fare considerazioni … A volte basta uno sguardo, una lapide su un muro … “Qui soggiornò Garibaldi il …(è stato dappertutto) “ ed il gioco è fatto. La memoria corre al personaggio … al Palazzo che lo ha ospitato. Pavia è un museo a cielo aperto, vivo … sempre. (7) Dino

 
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IL GIOCO DELL'OCA di Teresa Ramaioli

Post n°22084 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da dinobarili
 

IL GIOCO DELL'OCA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/02/16 alle 15:34 via WEB
GIOCO DELL'OCA---La creazione di questo gioco veniva attribuita a Palamede, re d’Eubea, che si racconta lo avesse inventato, assieme ai dadi, la Dama, per intrattenere i soldati greci durante l’assedio di Troia. Il suo nome greco Palamédes significa “l’astuto“ e “l’abile con la palma della mano“, ma anche prodezza, destrezza. Il gioco dell’Oca inventato da Palamede è molto simile al cosiddetto “Disco di Phaites” del 2000 a.C. scoperto a Creta nel 1908. Si tratta di un disco piatto di argilla cotta di circa 20 centimetri di diametro in cui sono incise 61 caselle distribuite a spirale con 242 segni. E’ certamente un percorso, perché vi appare una figura umana intenta a camminare, mentre in altre caselle sono raffigurate grandi uccelli simili a oche e cigni in volo. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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