Messaggi del 21/02/2016

BUONA DOMENICA ... DA PAVIA

Post n°22105 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUONA DOMENICA …

dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove il cielo è sempre blu,

il Ticino fa … glu … glu,

e tutti … amano di più.

21 febbraio 2016

 “pensiero del giorno”

“Mai far diventare difficili

le cose facili”

Dino

… sul Blog … e sulla pagina

FACEBOOK

puoi trovare …

*

 “il racconto del giorno”

496 “Raimondo e l’isola

delle libellule”

*

136 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Lando Fiorini

“Quanto sei bella Roma”

Febbraio è un mese interessante. La natura si risveglia ed è un invito a fermarsi alle soglie di un prato. Nulla di speciale. Quelle belle distese verdi che passano sotto gli occhi inosservate … mentre meriterebbero qualche minuto della nostra giornata. Il prato è una meraviglia delle meraviglie. C’è di tutto e ogni cosa. Dal filo d’erba … a una infinità di esseri viventi di cui ignoriamo la bellezza, il valore, l’importanza. A volte, alla riflessione sul prato, si preferisce la tecnologia che, per quanto stupenda, non raggiungerà mai la perfezione della natura. E nella tecnologia … è sempre questione di scelte. Per esempio. Perché non andare a Roma? Basta farsi accompagnare dalla splendida voce di Lando Fiorini e si è subito a Roma. “Quanto sei bella Roma a prima sera …” Non solo “a prima sera” … sempre! Roma è unica. Si può dire ciò che si vuole, ma Roma è sempre Roma. Basta appoggiare l’orecchio alle antiche mura del Colosseo … chiudere gli occhi … per sentire i vociare incomprensibile degli antichi romani … e pure quelli di oggi. Dino  

 
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RAIMONDO E L'ISOLA DELLE LIBELLULE racconto (496) di Dino Secondo Barili

Post n°22104 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

496

Raimondo

Raimondo, cinquant’anni, impiegato presso una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia, un anno fa era negli affanni. Nella sua Agenzia correva voce che ci sarebbe stata una riduzione di personale. Tutti i dipendenti erano in allarme. Specialmente coloro che avevano impegni di famiglia, figli da mandare a scuola, mutui da pagare. Per fortuna che Raimondo era single… Ciò non voleva dire che potesse sentirsi al riparo da preoccupazioni. A Pavia aveva un bel appartamento in periferia, frutto del lavoro dei suoi genitori e suo. Raimondo era preoccupato di perdere quel “benessere” duramente conquistato e caparbiamente conservato. Di fronte alle crisi economiche nessuno si sente al riparo da “sorprese”. Undici mesi fa, Raimondo ricevette la lettera di “cassa integrazione” per sei mesi. Quando un cinquantenne riceve una simile “notizia” comincia a guardarsi allo specchio e capire cosa vuol dire “avere cinquant’anni”. E’ il momento in cui “non sei più giovane… e non sei ancora vecchio”. Cosa fare?. Raimondo ne parlò con il suo amico e coetaneo Flavio il quale aprì le braccia come dire… “Siamo tutti nelle mani di Dio.” Raimondo non si fermò. Non poteva stare con le mani in mano. Fece una quantità infinita di telefonate. Prese appuntamenti che non approdarono a nulla. Un sabato di otto mesi fa, Raimondo, si ricordò di una storia raccontata da suo padre. “Quando ai bisogno di un consiglio recati lungo la riva del fiume Ticino. Osserva la corrente e ricordati che il fiume non si ferma e non si fermerà mai. Così devi fare tu. Se non basta bussare a cento porte… bussa a duecento… e non stancarti mai.” Quel sabato, Raimondo si sentì meglio. Nella sua testa era rinata la fiducia. Aveva soltanto bisogno di un po’ di relax. Il cinquantenne si ricordò di avere una barca al fiume Ticino che usava ormai in casi rari. Ora, era giunto il momento di riprendere a correre. La barca era in cattivo stato. Aveva bisogno di un urgente completo e radicale restauro. Raimondo si mise di buona lena e nell’arco di una settimana trasformò la sua barca in un “piccolo naviglio”, un oggetto da collezione. Ora si trattava di riportare la barca nella corrente del fiume per vedere come avrebbe reagito. Intanto, Raimondo non si era accorto di aver attirato l’attenzione di una bellissima ragazza bionda (di nome Rossella), sui trent’anni, che ogni giorno portava a spasso il cane, Joj, lungo la riva del Ticino. Raimondo non si era accorto di essere osservato, ma Rossella non perdeva di vista “quel bel cinquantenne” indaffarato intorno alla sua barca. Visto che la barca era diventata un “piccolo gioiello”, Rossella decise di avanzare una richiesta. “Scusi. (rivolta Raimondo) Mi porterebbe a fare un giro in barca?” Il cinquantenne rimase sorpreso per aver attirato l’attenzione di una così bella ragazza. “Ma, certo” rispose. “Se vuole posso portarla anche subito” Ormai era fatta. Raimondo, Rossella e Joj partirono come dovessero raggiungere un “luogo incantato”. Infatti, dopo aver percorso un buon tratto di fiume, Raimondo raggiunse “l’isola delle libellule”. Rossella chiese di attraccare e fare un giro sull’isola che era la sua preferita. Anche Raimondo ci aveva pensato, ma non aveva osato proporlo. Il cane Joj ne fu entusiasta. Libero dal guinzaglio, Joj cominciò a correre da tutte le parti. Raimondo e Rossella rimasero a guardare estasiati. Ad un tratto Joj si fermò. Cominciò a scavare una buca come se avesse scoperto qualcosa. Effettivamente aveva trovato una cassetta di ferro arrugginito sepolta sotto una decina di centimetri di sabbia. Raimondo e Rossella si guardarono in faccia. Compresero che stava per accadere qualcosa. Raimondo sollevò la cassetta e constatò che era pesantissima. Sulla barca aveva degli attrezzi. Aprì la cassetta… era piena di monete d’oro del 1500. Raimondo e Rossella mantennero i nervi saldi. Era “scoppiata” la fortuna. Senza parlarsi, i due, si guardarono negli occhi. Da quel momento non si lasciarono più… Decisero di vivere insieme… e insieme avviare una attività in proprio. Quando ci sono i soldi… nasce l’amore, e …arrivano anche le idee. Raimondo aveva sempre pensato di dare una svolta alla propria vita… Ora c’era Rossella … la donna che aveva sempre sognato. Il resto era questione di tempo.” -(496)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°22103 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI


 
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21 FEBBRAIO - ELEONORA di Dino Secondo Barili

Post n°22102 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da dinobarili
 

Racconto del 21 febbraio

Eleonora

Pavia è una bellissima città … ma … che cos’è una città? Un palcoscenico … dove gli attori, in questo momento, siamo noi. Per esempio. La Dott. Eleonora, splendida quarantenne, una settimana fa era in crisi. Da una settimana si era lasciata con il “moroso” e non riusciva a farsene una ragione. “In fondo – diceva (per consolarla) la sua amica Lilli – la fine di una storia … non è altro che l’inizio di un’altra” A parole è così, poi ci sono centomila altri risvolti. Eleonora, però, non era di quelle che si desse per vinta. Anzi, aveva sempre delle idee strane per la testa. “Lilli, lo sai, ogni volta che passo per una via … guardo in alto … sopra i tetti. Sono attratta degli attici, dagli abbaini. Anzi, se devo dire la verità, da uno in particolare che si trova sopra un antico Palazzo nel rione medioevale di Pavia” Lilli disse la sua. “Eleonora perché non ci vai? Sali le scale. Bussi alla porta e …”Scusi, sono attratta dal suo appartamento … Non so il perché” Si dice che sono le idee pazze che fanno girare il mondo. Eleonora, una settimana fa, fece ciò che le aveva suggerito la sua amica Lilli. Salì le scale. Raggiunse l’appartamento e … alla porta si presentò un cinquantenne che sembrava uscito da un film americano … tipo “Dieci in amore” (Eleonora si sentì in quel film) …”Venga venga – disse il cinquantenne che assomigliava a Glark Gable … – venga, le offro un caffè. Stavo per uscire … ed ero indeciso. Stavo per andare a Parigi, ma da solo, non mi piace. Ora c’è lei. Cosa dice di venire con me? In due ci teniamo compagnia … così mi racconta come mai era attratta da un abbaino di Pavia” Eleonora non ci pensò due volte. Accettò e parti con il bel cinquantenne … E’ ancora a Parigi e non sa quando … e se tornerà. Dino

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°22101 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 20/02/16 alle 09:04 via WEB
SAN CARLO -MILANO-Passeggiando lungo corso Vittorio Emanuele, si arriva alla chiesa di San Carlo al Corso. Il complesso sostituisce un antico Convento dei Servi di Maria ,soppresso da Napoleone nel 1799. La nuova Basilica fu realizzata in ringraziamento per la cessazione di un'epidemia di colera e dedicata a San Carlo Borromeo. La chiesa attuale venne costruita più arretrata rispetto alla precedente, Carlo Amati, che sviluppò il progetto , iniziò i lavori nel 1839. L’ edificio è un bell’ esempio di stile neoclassico, ispirato al Pantheon romano,con la pianta circolare,e con somiglianze con la Chiesa di San Francesco da Paola a Napoli. Entrando nella chiesa si è attratti da due acquasantiere in marmo che hanno la forma di grandi valve di ostrica; proseguendo ammiriamo un bassorilievo di scuola lombarda del ’400 raffigurante S.Ambrogio. Nelle varie cappelle che si susseguono, è possibile vedere un bassorilievo raffigurante San Francesco di Paola , i resti del Beato Angelo Porro, San Carlo e la Madonna Addolorata. L'esterno è caratterizzato da un colonnato frontale che si estende ai lati formando una piazza quadrata, aperta su Corso Vittorio Emanuele e composta da 36 colonne in granito. L'enorme cupola, realizzata dall' architetto Pizzagalli,il cui diametro supera i 32 metri, poggia su una struttura cilindrica decorata da semicolonne , finestre e nicchie. Da Milano, ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO TINA ... FAUSTINA SPAGNOL

Post n°22100 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO TINA ... FAUSTINA.SPAGNOL

faustina.spagnol
faustina.spagnol il 21/02/16 alle 07:47 via WEB
Buona domenica Dino. Ci sono persone, e ne conosco parecchie, che fanno diventare le cose difficili anche quando sono facili. Sono quelle persone, che per loro fortuna, la vita gli ha risparmiato le tragedie, la sofferenza, le difficoltà e quindi non capiscono quali siano le vere cose difficili. Un abbraccio. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/02/16 alle 08:55 via WEB
Ciao Tina. Hai ragione. La vita può essere resa più facile per tutti se si facesse ogni sforzo per semplificare ... invece ... Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 21/02/16 alle 08:56 via WEB
Ciao Tina. Bel commento. Buona domenica. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°22099 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

 
tanmik
tanmik il 21/02/16 alle 08:17 via WEB
Buongiorno a te che stai leggendo me è in arrivo un dolce sorriso @_@********** augurandoti una meravigliosa domenica con tanta gioia nel cuore... un abbraccio con affetto e amicizia da MIK https://youtu.be/EdiSxJ5b30E
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/02/16 alle 08:42 via WEB
Ciao Mik. grazie della vista e del commento. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 21/02/16 alle 08:42 via WEB
Ciao Mik. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO EDELWEISS

Post n°22098 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO    E D E L W E I S S

 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 20/02/16 alle 17:40 via WEB
e poi la domenica mattina...
https://www.youtube.com/watch?v=kKyguhohGu0
Dino, leggendo questo tuo racconto ho pensato a questa.spero ti piaccia e buon sabato :-) ciaooo
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/02/16 alle 08:31 via WEB
Ciao Elena. quando si legge un racconto di streghe si possono pensare tutte. Bel commento. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 21/02/16 alle 08:32 via WEB
Ciao Elena. chi sono le streghe? Solo personaggi della fantasia? Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO CHIARASANY ... BARCELLONA (SPAGNA)

Post n°22097 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO CHIARASANY ...

BARCELLONA SPAGNA

chiarasany
chiarasany il 21/02/16 alle 05:10 via WEB
..Bel e interessante racconto che mi ha tenuta attaccata alla storia... Il mistero è stato interessante veramente...Era una strega ? o possibilmente una aparizione...non lo sapremo mai Bravissimo caro amico, Buona domenica. Chi.-
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/02/16 alle 08:24 via WEB
Ciao Chiarasany. In Lomellina e in altre località del pavese si tramandano storie incredibili. Molti scrollano le spalle, altri (come me) ne fanno dei racconti. Veri? reali? Per chi ci crede "Chiara esiste davvero... in Piazza del Duomo a Milano". Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 21/02/16 alle 08:27 via WEB
Ciao Chairasany. In una società ipertecnologica ... parlare di streghe sembra fuori tempo ... Invece, è nelle storie incredibili che vivono "i personaggi del giardino della fantasia". Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°22096 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LA SCRIVANA

lascrivana
lascrivana il 20/02/16 alle 10:12 via WEB
E' sabato. E come nel "Il sabato del villaggio" di Giacomo Leopardi: io sono in festa. Buon fine settimana a te Dino, e ai tuoi fedeli lettori.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/02/16 alle 08:16 via WEB
Ciao Laura. Sabato è sabato ed è una festa di colori. Godiamoci il sabato ... e tutto il resto. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 21/02/16 alle 08:18 via WEB
Ciao Laura. avere "fedeli lettori" è il sogno di chi scrive. Cerco di alimentare quel sogno ... scrivendo ogni giorno. Buona giornata. Dino

 

 

 

 
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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°22095 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 20/02/16 alle 09:06 via WEB
SANT’ ALBERTO DI BUTRIO-- L'eremo di Sant'Alberto di Butrio, sorge fra primi rilievi dell'Appennino Ligure, nella Valle Staffora dell'Oltrepò Pavese, in provincia di Pavia, in frazione Butrio del comune di Ponte Nizza, a 687 metri s.l.m., isolato in una chiostra di monti, tra verdi pascoli, castagni, querce e abeti. L'eremo di Sant'Alberto ha origini molto antiche. L’aspetto esteriore rivela le ristrutturazioni che si sono succedute nel tempo, l'interno invece ci porta indietro nel tempo e ci sentiamo pervasi da una sensazione di misticismo Considerata la perla dell'Oltrepò Pavese, l'abbazia fu fondata nell'XI secolo sui ruderi di una fortificazione romana dall'eremita sant'Alberto. Frate Ave Maria nasce a Pogli di Ortovero in provincia di Savona, il suo vero nome è Cesare Pisano, da ragazzo la sua vita cambia radicalmente quando giocando in paese con alcuni amici viene colpito involontariamente da un colpo di fucile ritenuto scarico perdendo la vista. Don Luigi Orione di Tortona lo ospita in un suo istituto assistito da una suora missionaria della Carità. Cesare Pisano attraversa un periodo molto difficile, ma sente crescere una particolare venerazione per la Madonna. E' l'anno 1923 quando entra a fare parte degli eremiti ciechi della Divina Provvidenza (fondato da don Orione), poi viene destinato in una isolata località allora poco conosciuta: l'eremo di Sant'Alberto nel comune di Ponte Nizza in valle Staffora (PV). In questo luogo Cesare Pisano, indossa la veste e prende il noma di frate Ave Maria datogli da don Orione. La sua grande umiltà, saggezza e disponibilità attira la venerazione di tantissime persone che desiderano incontrarlo per essere confortati, consigliati spiritualmente. Il 21 gennaio 1964 frate Ave Maria muore; un'immensa folla accorre ai funerali proclamandolo santo Le sue spoglie, venerate nell'eremo sono meta ogni giorno di pellegrinaggi Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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