dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 17/03/2016
BUON GIOVEDI’ …
dalla magica
PAVIA
dove tutto è poesia.
Dove il cielo è sempre blu,
il Ticino fa … glu … glu,
e tutti … amano di più.
17 marzo 2016
“pensiero del giorno”
“Non si vive di passato.
Si vive di presente e di futuro”
Dino
… sul Blog … e sulla pagina
puoi trovare …
*
“il racconto del giorno”
521
“Il Dott. Piero”
*
159 “una canzone al giorno”
“Giro d’Italia … in Musica”
Fred Buongusto
“Amore fermati”
In attesa che il tempo ci dica cosa vuole fare (e quando verrà primavera) … serve una pausa. Anche in questo caso ci vuole una canzone … “Amore fermati” di Fred Buongusto. Basta un invito così per andare in estasi. “Amore fermati/ questa sera non andartene” E chi si muove? L’amore è tutto nella vita. “un’orchestra tra le nuvole/ la tua canzone suonerà” Il tempo (meteorologico) può fare ciò che vuole. Quel che conta è ciò che c’è nella testa … l’attesa, il desiderio, la voglia di vivere. “Amore baciami …” Proprio quello che una persona desidera … un bacio d’amor. Il bacio è il bacio … è la parentesi rosa tra le parole “t’amo”. Con una canzone così … è già primavera … di quelle belle primavere a sole spiegato con le rondini che volteggiano nel cielo azzurro e … “la luna negli occhi tuoi … stasera mi fan sognar” Buon 17 marzo. Dino
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Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
521
Il Dott. Piero e… la vita comincia a cinquant’anni
Il Dott. Piero, cinquant’anni, Commercialista a Milano, un anno fa, si trovava in una fase difficile della sua vita. Si era immerso anima e corpo nel lavoro. Al punto che la Domenica mattina passava alcune ore in Ufficio lavorando come un matto … tanto per completare l’opera. Anche la sua più brava impiegata, la Signora Dorina, glielo aveva detto. “Dottore, quello che sta facendo non è il più bel sistema per risolvere i problemi (suoi!).” Il Dott. Piero alzava gli occhi al cielo. Allargava le braccia come per dire “E’ così … non ci posso fare niente.” Un simile comportamento, però, non poteva durare a lungo… ed aveva una spiegazione reale. Il Dott. Piero era stato “piantato” dalla moglie dopo dieci anni di matrimonio. La moglie, Dott. Rachele, da qualche mese aveva messo la parola “fine” al suo rapporto con il Commercialista. La causa “scatenante” era stata una Mostra di Pittura delle sue amiche del Circolo Artistico Femminile di cui era Presidente. Queste amiche si ritenevano delle “artiste” (vere, grandi, uniche). Avevano allestito una Mostra ed avevano spedito parecchi inviti, tra i quali, uno, al marito della Dott. Rachele. Il Dott. Piero, per accontentare le amiche della consorte aveva visitato la Mostra, ma non era riuscito a nascondere il suo “disappunto… il suo giudizio negativo”. Anzi, ad un’Artista disse chiaramente ciò che pensava, cioè… “ che si trattava di una cosa oscena”(per non dire di peggio). L’Artista si era arrabbiata… e pure la Dott. Rachele la quale non trattenne le parole …Disse anche quello che non avrebbe dovuto e voluto dire. Ricordò cose che il Dott. Piero aveva dimenticato. Risultato. Taglio netto e separazione immediata. Il Commercialista ci era rimasto male, ma sapeva che il rapporto con la moglie era giunto al capolinea da tempo…Si era quindi “buttato nel lavoro”. Un anno fa, però, il Dott. Piero aveva capito che stava commettendo una grossa stupidaggine. Decise di parlarne con il suo amico e Medico di Fiducia, Dott. Giuseppe. Questi, saputo che il Commercialista passava in Ufficio anche la Domenica mattina andò su tutte le furie. “Piero … credi di salvare l’Italia lavorando anche la domenica mattina? Pio illuso! L’Italia si salva da sola… perché ha sempre fatto così da quando è nata. Tu, invece, devi salvare te stesso… Morto un Papa se ne fa un altro. Ricordati che la vita comincia a cinquant’anni… e sempre da una donna.” Il Dott. Piero ebbe come una scossa elettrica. Capì che l’amico, Dott. Giuseppe, aveva ragione. Avanzò una timida domanda. “Il problema è da quale parte cominciare…” Il Dott. Giuseppe giocò di rimessa. “Piero, lascia fare al Destino… di una cosa sono certo … avrà vent’anni meno di te.” Il Commercialista cominciò a pensare. Un suo cliente, il giorno prima, gli aveva detto che,alla domenica mattina, sul Ponte Coperto di Pavia, si fanno incontri magici… a certe condizioni. Il Dott. Piero aveva chiesto di quali condizioni si trattasse… “bisogna avere tra le mani un libro con la copertina rossa” – aveva risposto il cliente. Il dado era tratto. Il Commercialista milanese, da quella domenica mattina, anziché andare in Ufficio a lavorare, prese l’abitudine di passarla sul Ponte Coperto a Pavia. Le prime due domeniche andarono “buche”. Alla terza domenica, il Dott. Piero si rese conto che il libro dalla copertina rossa non lo aveva ancora aperto. Non sapeva cosa ci fosse scritto. Decise di fermarsi all’altezza della Chiesetta di San Giovanni Nepomuceno che si trova a metà del Ponte Coperto. Lesse le prime righe… dicevano. “Nessuno è padrone della propria vita…ma è la vita padrona di te. Se apri gli occhi e li lasci scorrere …ti renderai conto che il paesaggio è stupendo. I boschi in lontananza… La corrente del fiume che scorre sotto il Ponte… sotto di te… e porta a valle tuoi pensieri… Lasciali andare. Ora, sentirai una mano leggera posarsi sulla tua spalla… una voce di donna sussurrarti “Eccomi…” In quell’istante, il Dott. Piero, fece un movimento brusco ed il libro gli sfuggì di mano. Per non lasciarlo cadere nel fiume colpì con la testa una parete della Chiesetta. Cadde svenuto. A soccorrerlo si fermò una ragazza sui trent’anni, bellissima, bionda con gli occhi azzurri ed una minigonna vertiginosa … da far perdere la testa anche ad un Santo. “Signore… Signore… si è fatto male?” Il Dott. Piero aprì lentamente gli occhi. Alla vista di una simile visione… si riebbe immediatamente. Fece finta di aver bisogno di aiuto. La ragazza, Benedetta (di nome e di fatto) offrì tutto il suo aiuto. Anzi, molto di più. Quella stessa domenica, Piero e Benedetta partirono per una lunga vacanza sulla Costa Azzurra. Il Commercialista milanese si rese conto finalmente… che la vita comincia a cinquant’anni. - (521)
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PAVIA
di Teresa Ramaioli
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CIAO CHIARASANY ...
BARCELLONA SPAGNA
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CIAO NINA.MONAMOUR
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CIAO LAURA ... LAURA 1953
VALENCIA SPAGNA
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CIAO GABBIANO 642014
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CIAO MONELLACCIO19
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CIAO GABBIANO 642014
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CIAO MARACICCIA
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CIAO TANMIK
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CIAO GABBIANO 642014
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PAVIA
di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 16/03/16 alle 19:22 via WEB San Zeno Pavia----Secondo una tradizione verosimile, il Petrarca ebbe casa nella parrocchia di S. Zeno, vicino alla piazza che da lui prese il nome. Lì, nella dimora del poeta, dalla seconda metà del 1367 abitarono sua figlia Francesca e il genero Francescolo da Brossano, nominato allora sovrintendente all'entrata e all'uscita da Pavia dei forestieri, del bestiame, delle merci e delle lettere. Con loro vivevano la piccola Eletta, che rinnovava il nome della madre del poeta, Eletta Canigiani, e Francesco, che a tale data contava meno di due anni d'età. Questi, che ripeteva il nome, oltre che del padre, del nonno, vive ancora in un documento poetico del Petrarca, l'unico che Pavia ha l'onore di conservare. Il bambino morì nella nostra città, di due anni e quattro mesi, il 19 maggio 1368. Il nonno, sopraggiunto il 30 maggio, dettò per il nipotino un'epigrafe latina che fu apposta alla sepoltura nella chiesetta romanica di S. Zeno. La lapide era collocata sul lato sinistro della porta, il sigillo tombale sul pavimento sotto l'epigrafe. Quando la chiesa fu chiusa e poi demolita dal marchese Malaspina per allargare l'area del suo palazzo, le due memorie petrarchesche furono salvate dalla distruzione. Dopo vari trasferimenti si trovano ora nei Musei Civici del Castello e costituiscono, oltretutto, un raffinatissimo esempio di lapidaria gotica, per la bellezza dei caratteri. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli |
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