Messaggi del 18/03/2016

BUON VENERDI' ... DA PAVIA

Post n°22490 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 

BUON VENERDI’ …

dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove il cielo è sempre blu,

il Ticino fa … glu … glu,

e tutti … amano di più.

18 marzo 2016

 “pensiero del giorno”

“Chi fa da sé, fa per tre …

Lo fa

per sé stesso … e per la società”

Dino

… sul Blog  … e sulla pagina

FACEBOOK

puoi trovare …

*

 “il racconto del giorno”

522

“Claudia e Marco a Genova”

*

160 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Luciano Pavarotti & Elisa

“Voglio vivere così”

La vita è un’emozione? Si, anche. Più emozioni ci sono e più la vita è bella ed emozionante. Anche la primavera è un’emozione … Se poi l’emozione si ripete … il piacere è continuo e insuperabile. Come nella canzone di Giovanni D’Anzi e Manlio cantata da Luciano Pavarotti & Elisa “Voglio vivere cosi” Come? “col sole in fronte/ e felice canto/ beatamente” Primo sole di primavera … un turbinio di colori e fiori in mille varietà. Cosa c’è di più bello di uno spettacolo naturale che aspetta soltanto di essere osservato, goduto, amato? Anzi, conservato nello scrigno dei ricordi? Se poi c’è la voce di Luciano Pavarotti e di Elisa, il gioco è fatto …“voglio vivere e godere l’aria del monte/ perché quest’incanto/ non costa niente” E’ vero il detto che bisogna “essere … anziché avere”. Spesso chi pensa di avere tutto (cioè i soldi) … non ha niente. Magari non è capace di godere la bellezza del Creato … che è gratis (e di tutti). Dino

 
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GIULIA E MARCO A GENOVA racconto (522) di Dino Secondo Barili

Post n°22489 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

522

Giulia e Marco a Genova

Giulia, trent’anni, bellissima impiegata di una Agenzia Turistica di Pavia… non era mai stata a Genova. Qualche lettore dirà che non è un problema. Tantissime persone “non” sono mai state a Genova… eppure sopravvivono lo stesso. Ma non la trentenne. Giulia, un anno fa, non era mai stata a Genova. Ogni volta che capitava l’occasione, però, diceva: “Un giorno vado a Genova…”. Lo diceva spesso anche al suo collega e coetaneo Marco con il quale divideva l’ufficio dell’Agenzia Turistica. Lo spazio dell’Agenzia era costituito da un grande stanzone… con due scrivanie, alcune poltroncine per i clienti e… una grande vetrata che dava su una delle vie più trafficate di Pavia. Nulla di eccezionale. Eppure, da tre anni, era il mondo di Giulia e Marco… Nei momenti nei quali non c’erano clienti, Giulia sospirava… “Un giorno vado a Genova…” – “Perché “non” ci vai? Cosa aspetti?” – rispondeva Marco quasi fosse una frase fatta. Un giorno vi aggiunse un particolare. “Perché non ci vai… che ci vengo anch’io? Da Pavia, in treno, in un paio d’ore, siamo a Genova.” Giulia sorrise, ma non disse nulla. Intanto, il ritornello continuava. “Un giorno vado a Genova…” Marco ci aveva preso gusto. “E… perché proprio a Genova?” Nell’Agenzia Turistica non c’erano clienti. Giulia si lasciò andare. “Perché, a Genova, è nato Cristoforo Colombo. Ci pensi? E’ nato lo scopritore dell’America. Colui che è partito con tre caravelle da una città di mare.. e si è gettato nella realizzazione di un sogno. Genova non è come le altre città. C’è il mare. Gente che arriva… Gente che parte… Non è come a Milano. Una persona arriva alla Stazione Centrale di Milano…ed in breve tempo viene inghiottito da una folla informe. Persone che partono… persone che arrivano. Genova, no. A Genova c’è il mare. E’ la città di Cristoforo Colombo il quale, ancora ragazzino, aveva un sogno: scoprire l’ America.” Marco la guardò con interesse. Era la prima volta in tre anno che guardava Giulia con occhi nuovi. La collega non era più solo la bellissima ragazza con quale divideva lo spazio dell’Agenzia Turistica. Era qualcosa in più … un mondo nuovo. “Giulia, cos’è che ti attrae così intensamente di Genova?” La ragazza fece finta di non sentire. Ripeté la domanda. “Giulia cosa c’è di magico a Genova?” La ragazza tolse gli occhi dal monitor. Appoggiò le braccia sulla scrivania e… “Mia mamma mi ha raccontato che io sono nata a Genova… come Cristoforo Colombo. Mia madre e mio padre si amavano. Sposati sono andati in viaggio di nozze a Genova. Lì hanno passato la loro breve luna di miele. Lì sono nata io. Mi sembra di sentire ancora le onde del mare che frangevano contro la scogliera spumeggiando… Le stesse onde che Cristoforo Colombo ha visto mille e mille volle. Se chiudo gli occhi le vedo anch’io. Sento la risacca. L’onda che viene e che va… e sembra dire: sono qui, ti aspetto.” Marco non è riuscito a resistere. La voce di Giulia era come un invito… un invito a partire con lei… con Giulia. Adagio adagio, la bionda ragazza l’aveva stregato. Un anno fa, Marco ha fatto una proposta alla sua collega. “Giulia, perché, domani domenica, non andiamo a Genova?” La bellissima ragazza non si aspettava la proposta. Rimase lusingata. Era il momento di prendere la palla al balzo. Accettò… e da cosa … nacque cosa… cioè, il viaggio si è trasformato in amore … un amore unico e totale. . - (522)

 
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I GATTI di Teresa Ramaioli

Post n°22488 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 

I GATTI 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/03/16 alle 18:46 via WEB
GATTI---Gli Antichi Egizi iniziarono ad addomesticare i gatti selvatici africani per la loro utilità nella caccia ai topi, in quanto il numero dei roditori era aumentato con l'avvento dell'agricoltura e dell'uso di raccogliere e immagazzinare il grano. Questa abilità è riportata in una filastrocca che serviva ad insegnare agli studenti egiziani il concetto di potenza in matematica: I sette gatti di Ahmes . Uno dei più antichi documenti matematici conosciuti è un rotolo egizio lungo circa 5 m e alto circa 30 cm. Lo scrisse Ahmes nel 1650 a.C. ricopiandolo in parte da testi di tre secoli prima. L'egittologo scozzese Henry Rhind lo acquistò a Luxor, sul Nilo, nel 1858. Per questo si chiama Papiro di Rhind o Papiro di Ahmes. Attualmente è conservato al British Museum. Ahmes, il figlio della luna, è il primo matematico che scrisse il proprio nome su un documento giunto fino a noi. Il problema n.79 del Papiro di Rhind: In una proprietà ci sono 7 case. In ogni casa ci sono 7 gatti. Ogni gatto acchiappa 7 topi. Ogni topo mangia 7 spighe. Ogni spiga dà 7 misure di grano. Quante cose ci sono in tutto in questa storia? Soluzione della filastrocca: Case 71 = 7 Gatti 72 = 49 Topi 73 = 343 Spighe 74 = 2.401 Chicchi 75 = 16.807 Totale 19.607 Vivendo assieme a i gatti quotidianamente ne rimasero affascinati ed iniziarono ad adorarli. Il gatto venne ritenuto dagli Antichi Egizi animale sacro e divino. Il gatto era sacro al Sole e a Osiride mentre la gatta alla Luna e a Iside. Gli Egizi veneravano Bastet, una divinità con corpo di donna e testa di gatta. Bastet era figlia di Iside e sorella di Horus. Era una dea molto potente collegata a Ra ed era simbolo della vita, della fecondità e della maturità. Nella città di Bubastis nel Basso Egitto, c'era un tempio costruito in onore di Bastet. In questo edificio di pietra i gatti vagavano liberamente e le persone li osservavano e studiavano il loro comportamento per trarne consigli e presagi . I gatti avevano il compito di condurre gli uomini al momento della morte nell'aldilà.. L'uccisione di un gatto era punita severamente anche se si trattava di un incidente. Quando il gatto moriva di morte naturale, le persone della casa rispettavano il lutto come per un membro della famiglia, venivano imbalsamati e sepolti . Nei dintorni di Tebe e Menfi sono stati trovati cimiteri contenenti duecentomila mummie circa di gatti. Nel Libro dei Morti egizio si affermava che il gatto possedesse nove anime e godesse di nove vite successive.Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO LAURA ... LASCRIVANA

Post n°22487 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LASCRIVANA

 
lascrivana
lascrivana il 17/03/16 alle 08:00 via WEB
E ti pareva che il dottor Pietro non incontrasse una bionda giovane e con gambe vertiginose. Quanti miracoli accadono a Pavia. Non mi dire che era pure intelligente e altruista Dino? Altrimenti, non resta che impiccarmi. Sorrido. Buongiorno.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 19:26 via WEB
Ciao Laura. Proprio così. A Pavia accadono miracoli di ogni genere. I cinquantenni incontrano sempre trentenni splendide, alte, bionde, occhi azzurri, e gambe da fine del mondo. Inoltre hanno tre lauree, dolci, intelligenti, favolose sotto tutti i punti di vista. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 19:29 via WEB
Ciao Laura. A Pavia le trentenni incontrano sempre dei cinquantenni favolosi, belli come il sole, ricchi come il mare. Hanno tutti, due o tre Ferrari, un attico sulle rive del Ticino, casa al mare e in montagna. Insomma una cosa da non credere. Dino
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 18/03/16 alle 03:08 via WEB
Ciao Laura. Con la fantasia e l'immaginazione tutto e possibile. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO NINA.MONAMOUR

Post n°22486 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 

CIAO NINA.MONAMOUR

nina.monamour
nina.monamour il 17/03/16 alle 11:34 via WEB
Le canzoni di Fred Bongusto li ascoltavo quando ero fifanzata con il mio ex marito, adoravo tanto questo cantante ma sono anni che non l'ascolto piu'. Buona giornata anche a te Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 15:18 via WEB
Ciao. Nina. Le canzoni rimangono un punto fermo nella vita delle persone. Anche i cantanti. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 15:19 via WEB
Ciao. Nina. Buon pomeriggio. Qui c'è il sole, e' primavera. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO PAPERINOPA 1974

Post n°22485 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 

CIAO PAPERINOPA1974

paperinopa_1974
paperinopa_1974 il 17/03/16 alle 20:10 via WEB
hola Dino to visto in giro un saluto buona serata qua qua..
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/03/16 alle 06:38 via WEB
Ciao. Grazie della visita. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 18/03/16 alle 06:38 via WEB
Ciao. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO EMMEGRACE

Post n°22484 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 

CIAO EMMEGRACE

EMMEGRACE
EMMEGRACE il 17/03/16 alle 10:55 via WEB
Questa primavera si fa proprio desiderare. Quì è maltempo, pioggia e neanche una rondine ahahahah Il Bongusto non è tra i miei preferiti ma ha una bella voce. Ciao Dino, un sorriso da Grace.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 15:16 via WEB
Ciao. Grace. Oggi a Pavia c'è il sole. E' primavera. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 15:17 via WEB
Ciao. Grace. Buon pomeriggio. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GABBIANO 642014

Post n°22483 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO 642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 17/03/16 alle 09:03 via WEB
Buongiorno Dino...Mi piace il presente del presente...
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 15:13 via WEB
Ciao. Patty. Giusto. Il presente del presente. Condivido. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 15:13 via WEB
Ciao. Patty. Grazie della visita. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°22482 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

tanmik
tanmik il 17/03/16 alle 07:56 via WEB
La felicità è una merce favolosa, più se ne dà e più se ne riceve, costa poco, se è cara, non è di buona qualità (chateubriand). Un giovedì sereno e felice con abbracci da MIK/**__** http://www.mammaebambini.it/wp-content/uploads/2014/04/frasi-sulla-felicita.jpg---
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 14:48 via WEB
Ciao. Mik. La felicità e' ogni giorno ben speso. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 15:12 via WEB
Ciao. Mik. Buon pomeriggio. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO MARACICCIA

Post n°22481 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 

CIAO MARACICCIA

maraciccia
maraciccia il 18/03/16 alle 00:31 via WEB
Giusto!..conta quello che si ha in testa..e oggi ho fatto una passeggiata..in Paradiso..*___*..ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 18/03/16 alle 06:39 via WEB
Ciao. Vero. Hai ragione. Conta quello che si ha in testa. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 18/03/16 alle 06:40 via WEB
Ciao complimenti per ... la tua "passeggiata in paradiso" Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GABBIANO 642014

Post n°22480 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 17/03/16 alle 09:04 via WEB
Ti auguro una buona giornata Dino.Patty
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 15:14 via WEB
Ciao. Patty. A Pavia c'è il sole. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 15:15 via WEB
Ciao. Patty. Felice pomeriggio. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO SEMPILICELUCREZIA

Post n°22479 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 

CIAO SEMPLICELUCREZIA

semplicelucrezia
semplicelucrezia il 17/03/16 alle 15:16 via WEB
Dino non è che sia uno dei cantanti a me preferiti in effetti ^-^
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 15:26 via WEB
Ciao. Lulu. Se guardi bene ogni cantante ha delle qualità speciali. Basta scegliere. Tu poi sei una brava. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 17/03/16 alle 15:26 via WEB
Ciao. Lulu. Grazie della visita. Dino
(Rispondi)
 
semplicelucrezia
semplicelucrezia il 17/03/16 alle 16:23 via WEB
In questo hai ragione Dino ^-^
(Rispondi)

 

 

 

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°22478 pubblicato il 18 Marzo 2016 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/03/16 alle 19:57 via WEB
MONASTERO DI CHIARAVALLE--MILANO--Guglielma è il nome italianizzato di una donna che da giovane fu chiamata Vilemina, da adulta Gulielmina, e che, nei documenti storici, gli atti di un processo scritti in latino medievale, figura come Guillelma o sancta Guillelma. Molti nomi per una donna dalla personalità grande e misteriosa. A Chiaravalle ha vissuto Guglielma, la donna simbolo della più grande eresia femminile del Medioevo.Guglielma la Boema è stata una delle principali protagoniste dell’eresia mistica femminile. A Milano venne venerata come una santa. Le uniche notizie ci giungono dagli atti del processo. Da questi si apprende che era figlia del re di Boemia Premislao I e di Costanza d’Ungheria ( gli storici non sono concordi su questo fatto). Giunse a Milano intorno al 1260 con un bambino. Da quel momento avrebbe dimorato in Bregogna e nella Pusterla Nuova, prima di stabilirsi definitivamente in una camera presso la parrocchia di San Pietro all’Orto, di proprietà del monastero di Chiaravalle, forse acquistata appositamente per lei. Qui muore il 24 agosto del 1281 o del 1282, mentre era in corso la guerra tra Milanesi e Lodigiani. Inizialmente tumulata nella stessa chiesa di San Pietro, circa un mese dopo la morte viene traslata (con una processione solenne che ha tutti i caratteri dell’ufficialità) nell’abbazia cistercense di Chiaravalle, dove il suo corpo viene lavato con acqua e vino, vestito con abiti fatti per l’occasione, e nuovamente sepolto. Qui rimane fino al settembre del 1300, quando gli inquisitori esumano i suoi resti per disperderli e bruciarli. Divenne un’oblata, cioè una laica che viveva nel vicino monastero di Chiaravalle. Aiutando i poveri e i malati, la sua parola e il suo esempio conquistarono un folto gruppo di seguaci che, appartenevano a famiglie milanesi importanti, come quelle dei Torrioni e dei Visconti. I monaci del monastero di Chiaravalle e le suore di Santa Caterina in Brera arrivarono a proporla, dopo la sua morte( 24 agosto 1281), santa e la cappella di Chiaravalle, in cui venne sepolta, divenne un luogo di culto. Guglielma lavorò presso l’abbazia di Chiaravalle divenne il punto di riferimento per molta gente, attirando l'attenzione di tutti, anche della Santa Inquisizione. Profetizzava un nuovo modo di pensare e cioè che Dio poteva essere trovato in se stessi, senza l’obbligato passaggio ecclesiale e per arrivare di fronte a Dio non era necessario attendere il giudizio universale. Questa forma di pensiero era molto pericolosa per i tempi, se poi veniva espresso da una donna... L'inquisizione arrivò tardi, Guglielma morì di morte naturale e fu seppellita proprio nel cimitero dell'abbazia di Chiaravalle. Per quanto riguarda la situazione politica milanese, la città nel 1300 è in mano a Matteo Visconti, “Signore” di Milano su nomina del Consiglio cittadino dal 1291 e vicario imperiale per la Lombardia dal 1294. Guglielma ebbe molti seguaci che cercarono di proseguire il suo messaggio, tra cui Maifreda che addirittura tenne messa nella Pasqua del 1300 in zona Brera con altre due donne diacone. In una successiva messa nella Chiesa di S. Maria Maggiore venne investita al ruolo di papessa. Questa volta il sant’Uffizio non solo non perdonò quest’affronto, ma ne approfittò per punire anche Guglielma . Il Vescovo Guido da Cocconato fece riesumare il cadavere di Guglielma e lo fece bruciare, insieme ai corpi vivi di Maifreda e dei suoi seguaci, in P.zza Vetra a Milano, di fronte a Sant’Eustorgio, dove si trovava allora le sede della Santa Inquisizione. Ancora oggi a Chiaravalle si trova la cappella dedicata a lei. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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