Messaggi del 22/03/2016

BUON MARTEDI' ... DA PAVIA

Post n°22540 pubblicato il 22 Marzo 2016 da dinobarili
 

BUON MARTEDI’ …

dalla magica

PAVIA

dove tutto è poesia.

Dove il cielo è sempre blu,

il Ticino fa … glu … glu,

e tutti … amano di più.

22 marzo 2016

 “pensiero del giorno”

“La vita è un viaggio meraviglioso. Viverla è un dovere … e un piacere”

Dino

… sul Blog  … e sulla pagina

FACEBOOK

puoi trovare …

“il racconto del giorno”

526

“Il Prof. Gilberto”

*

164 “una canzone al giorno”

“Giro d’Italia … in Musica”

Claudio Villa

“Mattinata fiorentina”

E’ primavera … Svegliatevi bambine …” non è solo il verso di canzone famosa che parla di una città meravigliosa come Firenze. E’ anche un invito a  godere lo splendore della natura e dell’arte in questo 22 marzo … secondo giorno di primavera. I giorni passano … ma se ogni giorno viene vissuto con passione … la vita diventa una passeggiata irripetibile, indimenticabile. Ecco perché, nella canzone di Giovanni D’Anzi, c’è una continua ripetizione della parola “primavera”. Primavera vuol dire giovinezza … di idee, di iniziative, di coraggio, di voglia di vivere. Ed è ancora D’Anzi a dirlo. “E’ primavera … festa di colori!” Basta guardarsi intorno. “Madonne e fiori tentaste il genio del gran pittor” E chi meglio di Sandro Botticelli può essere assimilato alla primavera? … Ogni persona, però, nel proprio ruolo può (e deve) essere un “gran pittor” per sé e i propri simili.  Dino

 
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IL PROF. GILBERTO racconto (526) di Dino Secondo Barili

Post n°22539 pubblicato il 22 Marzo 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

526

Il Prof. Gilberto

Due anni fa, il 14 febbraio, giorno di San Valentino, il Prof. Gilberto, quarant’anni, Docente di Musica in un Liceo del milanese, era in Borgo Ticino a Pavia. Cercava di scaricare le tensioni interne che l’attanagliavano. Girare per Borgo Ticino non è il massimo della felicità… Per il Professore di Musica, però, era l’unico modo per farsi passare la profonda delusione che provava dentro sé stesso. Da qualche settimana era stato lasciato dalla sua fidanzata, Silvia, che abitava proprio in Borgo. Un amico Psicologo, Il Dott. Felice, gli aveva consigliato di camminare sulle stesse strade dove aveva vissuto momenti piacevoli. Ora, il Professore di Musica era lì, su quelle strade, giù di corda e arrabbiato con sé stesso. Secondo il consiglio del Dott. Felice, per farsi passare la delusione, era necessario mescolare “presente e passato”, rivedere gli stessi luoghi in cui ha camminato sottobraccio a Silvia… ed era felice. Una teoria strana che il Prof. Gilberto accettava, ma di cui non conosceva gli effetti. Infatti, ad un certo punto si sentì talmente male e depresso che lasciò in fretta Borgo Ticino e si incamminò sul Ponte Coperto per percorrere le vie del centro di Pavia. A metà del Ponte il Prof. Gilberto ebbe delle vertigini. Barcollò e si trovò steso per terra quasi senza accorgersene. Cercò di rialzarsi… ma non vi riuscì. In quell’istante si fermò una ragazza, bellissima…sui venticinque anni, bionda con gli occhi azzurri, minigonna mini… e due gambe che erano la fine del mondo. Si chinò sul Professore steso per terra. “Signore si sente male?” Gilberto sentì una voce dolcissima. Aprì un occhio per il timore che fosse un sogno. Sogno non era… Alla vista della ragazza, il Professore, li aprì tutti e due… Si rialzò… ma la ragazza di nome Iris, volle assolutamente essere d’aiuto. “Mi, dica. Mi dica. Si sente male? Posso fare qualcosa per lei?“ Il Prof. Gilberto si rese conto che un’occasione così non poteva capitargli un’altra volta. Ne approfittò e fece un po’ di moine… Intanto, Iris non lo perdeva di vista. Era curiosa di sapere cosa gli fosse capitato…Gilberto, per sdebitarsi offrì il caffè. La ragazza l’accettò. Gilberto e Iris si sedettero al tavolino di un Bar poco distante dal Ponte Coperto e Iris venne a sapere il dramma che Gilberto stava vivendo. Anche Iris era appena uscita da una storia simile, ma non ne parlò. Sembrava che due avessero molte altre cose da dirsi…ma non c’era tempo. Iris, infatti, doveva prendere l’aereo per gli Stati Uniti per seguire un corso di specializzazione di un anno. Gilberto decise di accompagnarla con la sua automobile all’Aeroporto della Malpensa. Durante il viaggio parlarono di molte cose e decisero di rivedersi al rientro di Iris dagli Stato Uniti. Prima di lasciarsi, però, la ragazza ebbe un’idea. Nella borsetta teneva un piccolo lucchetto d’argento con tanto di chiave funzionante. “Gilberto …se il destino ha deciso qualcosa per noi …c’è un solo modo per saperlo. Mia nonna mi ha dato questo piccolo lucchetto con tanto di chiave. Ti do il lucchetto chiuso …ed io mi tengo la chiave. Se “le rose dovranno fiorire” … ci rivedremo sul Ponte Coperto di Pavia il prossimo 14 febbraio, giorno di San Valentino. Sino a quel giorno… nessuna comunicazione tra noi due.” Gilberto accettò. Il 14 febbraio, giorno di San Valentino di un anno fa, il Professore di Musica, alle nove del mattino, era già sul Ponte Coperto. Quando si aspetta una persona il tempo non passa mai. Inoltre, non era detto che Iris arrivasse davvero. L’anno era stato lungo. Il quarantenne aveva un calendario tascabile. Ogni giorno sottolineava la giornata trascorsa. A volte, Gilberto si guardava nello specchio e si chiedeva. “ Come fa un uomo di quarant’anni a fare queste cose? Eppure, se la vita è un’emozione… quella che sto vivendo è una delle più belle emozioni della vita.” Poi, nella testa del Professore di Musica, nascevano dubbi, incertezze. Ora, però, era giunto il giorno di San Valentino, e il Prof. Gilberto era Sul Ponte Coperto di Pavia. Ogni tanto, metteva la mano in tasca per toccare il suo piccolo lucchetto d’argento… le dieci, le undici, le dodici. Gilberto decise di prendere un caffè allo stesso Bar e allo stesso tavolino dove era stato con Iris un anno prima. Si rese conto che spesso l’amore è una follia… una follia per la quale vale la pena vivere. Cosa sarebbe, infatti, la vita senza una simile follia? Gli occhi del Professore di Musica guardavano le persone che transitavano da una parte all’altra del Ponte. Un ininterrotto via vai di persone. Di uomini e di donne… Ad un tratto vide una donna … che poteva essere Iris. Pagò in fretta la consumazione e si precipitò sul Ponte. Gilberto si mise a correre per raggiungere la donna che poteva essere Iris. Lui correva… ma donna sembrava allontanarsi sempre di più. Il Professore si diede dello stupido da solo… “se le cose devono accadere …accadono anche senza correre” si disse. Si fermò. Mise la mano in tasca per toccare il “suo lucchetto”…Una mano leggera si posò sulla sua spalla… e… “Sono qui. Ecco la chiave … della felicità”. -(526)

 
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BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°22538 pubblicato il 22 Marzo 2016 da dinobarili
 

BUONA GIORNATA CON IL DISEGNO DI

TERESA RAMAIOLI

 

 
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PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°22537 pubblicato il 22 Marzo 2016 da dinobarili
 

PAVIA 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 21/03/16 alle 19:27 via WEB
Naviglio Pavese--- La cartiera, in precedenza di proprietà del Conte Melzi, fu acquistata nel 1868 dalla ditta "Maglia e Pigna" e in seguito entrò a far parte del gruppo "Cartiere Ambrogio Binda". Solo successivamente fu rilevata dalle cartiere “Sottrici”. La fabbrica, a sviluppo orizzontale, constava di un unico corpo centrale a più piani, con tetto a terrazza. Il nucleo storico si estendeva a forma di quadrilatero attorno ad un cortile interno e ampi finestroni su tutti i lati dei corpi di fabbrica immettevano luce all'interno dei reparti di produzione. La cartiera nasce per volontà dell'imprenditore Ambrogio Binda nel 1857 e, nel secolo successivo, diviene una delle maggiori cartiere italiane. Accanto, sorgerà addirittura un villaggio con scuola, farmacia, forno per il pane, spaccio alimentare, medico, levatrice e una chiesa. La cartiera sfruttava due diverse fonti di energia idraulica, entrambe riconducibili al sistema dei navigli: il salto del Naviglio Pavese e il salto che il Lambro Meridionale subisce in prossimità dell’incrocio col Naviglio. In questa fase della sua attività produce diversi prodotti cartacei: carta da pacco, carta da lettere, carta per giornali, calendari, quaderni e manifesti. Negli anni Cinquanta la produzione subisce profonde trasformazioni e il fabbisogno energetico è soddisfatto dalla centrale termoelettrica interna. Nella seconda metà degli anni Novanta, i cancelli della Cartiera Binda chiudono definitivamente. Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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CIAO KIPINO

Post n°22536 pubblicato il 22 Marzo 2016 da dinobarili
 
Tag: kipino

CIAO KIPINO

kipino
kipino il 21/03/16 alle 18:29 via WEB
Buongiorno Dino, Lieta giornata, buon inizio di settimana :)
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/03/16 alle 07:21 via WEB
Ciao Bruno. un saluto da Pavia per la tua bellissima Sardegna. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 22/03/16 alle 07:22 via WEB
Ciao Bruno. buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GABBIANO 642014

Post n°22535 pubblicato il 22 Marzo 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO 642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 21/03/16 alle 10:01 via WEB
Buongiorno Dino..L'amore sotto la luna nel giorno del risveglio della natura..Che altro si può pretendere?
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/03/16 alle 07:15 via WEB
Ciao Patty. Hai ragione ... nel giorno del risveglio della natura. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 22/03/16 alle 07:16 via WEB
Ciao Patty. La primavera è una stagione favolosa. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO LAURA ... LAURA1953 (VALENCIA-SPAGNA)

Post n°22534 pubblicato il 22 Marzo 2016 da dinobarili
 

CIAO LAURA ... LAURA 1953

VALENCIA SPAGNA

laura1953
laura1953 il 21/03/16 alle 11:40 via WEB
Chi non aspira alle gioie dell'amore e a grandi cose, quando nell'occhio del cielo e nel seno della terra ritorna la primavera?Buona settimana prima di primavera Dino,un abbraccio ..Laura CLICCA
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/03/16 alle 07:20 via WEB
Ciao Laura. Bella domanda. La primavera è tutto. E' il divenire ... Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 22/03/16 alle 07:20 via WEB
Ciao Laura. Grazie per il clicca. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi

 

 

 

 
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CIAO NINA.MONAMOUR

Post n°22533 pubblicato il 22 Marzo 2016 da dinobarili
 

CIAO NINA.MONAMOUR

nina.monamour
nina.monamour il 21/03/16 alle 11:06 via WEB
Carissimo Dino, a me proprio il Lunedì non piace, devo affrontare una nuova settimana lavorativa e non ne ho proprio voglia. Allora canticchierò la canzone del reuccio, chissà se questa giornata passerà in allegria? Me lo auguro. Buona settimana a te.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/03/16 alle 07:18 via WEB
Ciao Nina. il lunedì piace a poche persone. Purtroppo bisogna tenerlo così com'è. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 22/03/16 alle 07:19 via WEB
Ciao Nina. Il lunedì, però, passa presto. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GABBIANO 642014

Post n°22532 pubblicato il 22 Marzo 2016 da dinobarili
 

CIAO GABBIANO 642014

gabbiano642014
gabbiano642014 il 21/03/16 alle 10:01 via WEB
Ti auguro una buona giornata Dino.Patty
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/03/16 alle 07:16 via WEB
Ciao Patty. Gli auguri fanno sempre bene. Dino
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 22/03/16 alle 07:17 via WEB
Ciao Patty. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO TANMIK

Post n°22531 pubblicato il 22 Marzo 2016 da dinobarili
 
Tag: tanmik

CIAO TANMIK

tanmik
tanmik il 21/03/16 alle 07:54 via WEB
Buon 1° aprile DINO, L'essenza della perfetta amicizia sta nel rivelarsi profondamente all'altro, abbandonare ogni riserva e mostrarsi per cio' che si e' veramente. (R.Benson) Buon inizio di settimana..!! con un sorriso ed un abbraccio..*_*/Mik
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/03/16 alle 07:14 via WEB
Ciao Mik. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CAROLINA INVERNIZIO di Teresa Ramaioli

Post n°22530 pubblicato il 22 Marzo 2016 da dinobarili
 

CAROLINA INVERNIZIO

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 21/03/16 alle 19:25 via WEB
CAROLINA INVERNIZIO---Figlia di Anna Tattoni e del cavalier Ferdinando, Carolina studia da maestra, come le sorelle. Da Voghera la famiglia si trasferisce presto a Firenze, dove il padre, funzionario di casa Reale, viene nominato direttore delle imposte. La vocazione della giovane studentessa si manifesta precocemente, e viene subito percepita come pericolosa: un suo racconto, pubblicato sul giornalino scolastico, suscita scandalo, facendole rischiare l’espulsione. I genitori, preoccupati dalle fantasie che le sue pagine rivelano, premono per il matrimonio con un nobile di Montevarchi, ma Carolina si sottrae e si dedica al lavoro. Nel 1877 Salani pubblica il secondo romanzo in volume della scrittrice, Rina o l’Angelo delle Alpi. Nel 1881 Carolina incontra l’uomo della sua vita, il romantico tenente dei bersaglieri Marcello Quinterno. Dopo un breve fidanzamento lo sposa, e pochi anni dopo gli dedica uno dei suoi romanzi più famosi, Il bacio di una morta: «Al distinto e colto signor Marcello Quinterno». Inizia così una tranquilla esistenza da signora borghese. A Torino, dove il marito dirige il panificio militare, la Invernizio si veste nelle migliori sartorie, riceve ogni lunedì, e il sabato va a pregare al Santuario della Consolata. Carolina continua a scrivere, fra i suoi titoli più noti, La gobba di Porta Palazzo, La maledetta, La sepolta viva, fino all’ultimo: Morta d’amore, del 1916 (ma ne usciranno tre postumi). Nessuna come lei si è attirata tanti insulti, forse a causa del successo, dell’amore dei lettori e soprattutto delle lettrici Carolina Invernizio muore di polmonite nel 1916; ha 65 anni, ma ne dichiara 58, barando sulla data di nascita. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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